La Chiesa cattolica (dal greco: "universale") è la Chiesa cristiana che riconosce il primato di autorità al vescovo di Roma, in quanto, secondo la fede cattolica, successore dell'apostolo Pietro sulla cattedra di Roma.
Il nome richiama l'universalità della Chiesa fondata da Gesù Cristo, la quale viene dichiarata sussistere nella Chiesa cattolica visibilmente organizzata, senza con ciò negare e anzi affermando la presenza di parecchi elementi di santificazione e di verità nelle altre Chiese separate da essa.
Tra le Chiese cristiane, la Chiesa cattolica conta il maggior numero di fedeli a livello mondiale,con un'alta percentuale in America Latina e in Europa.
I suoi fedeli vengono chiamati cattolici.
La Chiesa cattolica nella costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium, del concilio Vaticano II dichiara di essere «l'unica Chiesa di Cristo, che nel Simbolo apostolico, cioè il Credo professiamo una, santa, cattolica e apostolica e che il Salvatore nostro, dopo la sua resurrezione, diede da pascere a Pietro affidandone a lui e agli altri apostoli la diffusione e la guida» e dichiara che «Questa Chiesa, in questo mondo costituita e organizzata come società, sussiste nella Chiesa cattolica, governata dal successore di Pietro e dai vescovi in comunione con lui».
La Chiesa cattolica stabilisce il proprio effettivo giorno di nascita già nel mattino di Pasqua quando Cristo risorto si rese manifesto alle donne e agli apostoli. Da quando gli Apostoli ricevettero lo Spirito Santo nel giorno di Pentecoste essa realizza l'imperativo missionario di Gesù:
La sua diffusione fu rapida e continua in numerose aree dell'Impero romano, anche se venne riconosciuta come lecita solo nel IV secolo con l'editto di Milano di Costantino I. La sua capacità di conversione fu dovuta anche al fatto di voler manifestare la propria religione non come una credenza tribale associata a un particolare popolo o etnia (quale era ad esempio quella ebraica), ma di presentarsi come Ecclesia, comunità di credenti aperta a tutti, indipendentemente dall'appartenenza di ognuno. L'universalità del suo messaggio, tramite cui si fece interprete della legge morale naturale, le consentì di andare oltre le divisioni di classe, di razza, di sesso e di nazione.
La Chiesa cattolica esiste in forma attuale nella Chiesa retta dal vescovo di Roma, il papa, e da tutti i vescovi in comunione con lui;
La Chiesa cattolica afferma l'esistenza di un unico Dio in tre persone uguali e distinte, Padre, Figlio e Spirito Santo, creatore dell'universo e datore della vita e di bene. L'uomo, creato ad immagine e somiglianza di Dio, è dotato di libero arbitrio, in grado cioè di scegliere fra il bene e il male. Dio ha progressivamente rivelato sé stesso e ha stabilito un'alleanza dapprima con il popolo d'Israele e poi attraverso Israele a tutte le genti portando l'alleanza a pieno compimento in Gesù Cristo il Messia, Figlio di Dio della stessa natura del Padre; Egli ha compiuto l'Antica Legge, e ha portato la nuova Salvezza a tutti popoli, con una nuova alleanza.
L'opera di Gesù Cristo prosegue nella Chiesa cattolica, guidata dallo Spirito Santo e istituita da Dio per la salvezza di tutte le genti.
La missione della Chiesa si esercita con gli insegnamenti, la preghiera, la liturgia e l'amministrazione dei sacramenti attraverso cui Dio offre in dono la grazia. Sono considerate fonti della rivelazione la Bibbia e la tradizione. Per lo sviluppo e l'esposizione della dottrina, vengono considerati autorevoli i canoni di 21 concili ecumenici, di cui i primi sette in comune con le Chiese orientali, e gli scritti dei Padri della Chiesa e il magistero ordinario, con cui il papa insegna in qualità di successore di Pietro.
Una moderna sintesi di tutta la dottrina cattolica può essere trovata nel Catechismo della Chiesa Cattolica, la cui ultima versione è stata redatta nel 1992 sotto papa Giovanni Paolo II da una commissione con a capo il cardinale Joseph Ratzinger, dal 2005 papa Benedetto XVI. Nel 2005 è stato pubblicato il Compendio del Catechismo, con la formula a domande e risposte per una più agile comprensione. La fede cattolica è condensata nel simbolo apostolico che riassume le principali verità del credo.
La Chiesa cattolica è composta da tutti i suoi battezzati, e da un punto di vista territoriale è suddivisa in sedi o chiese particolari, chiamate diocesi nella Chiesa latina ed eparchie nelle Chiese orientali. Le diocesi sono affidate ad un vescovo (eparca per le eparchie), che è considerato successore degli apostoli. A capo del collegio dei vescovi sta il vescovo di Roma, il papa, che è considerato il successore dell'apostolo Pietro.
Il territorio delle diocesi è suddiviso in parrocchie, rette da un parroco o da un amministratore parrocchiale. Con il concilio di Trento (XVI secolo) venne data grande importanza anche alle parrocchie rurali, mentre più anticamente erano state le pievi, raggruppamenti di paesi intorno al centro più grande della zona, a segnare la divisione delle diocesi.
La struttura ecclesiastica cattolica è organizzata secondo tre gradi del sacramento dell'ordine sacro. In ordine decrescente di pienezza essi sono:
- Vescovo, che rappresenta la successione degli apostoli;
- Presbitero (o prete, o sacerdote), collabora con il vescovo come suo sostituto;
- Diacono, collabora con il vescovo e con i presbiteri nella modalità del servizio.
Questi ordini (insieme, in passato, agli ordini minori) costituiscono nel complesso il clero.
A coloro che hanno ricevuto il sacramento dell'ordine possono poi essere conferiti altri titoli e cariche che non hanno valore sacramentale, ma onorifico o inerente all'ufficio come, ad esempio: cardinale, arcivescovo, monsignore. Lo stesso si può dire del papa che, è dal punto di vista sacramentale, un vescovo.
Ai tre gradi dell'ordine sacro corrispondono diversi munera ossia poteri quanto alla celebrazione, alla potestà di governo ed all'annuncio del Vangelo.
Il diacono svolge eminentemente funzioni di servizio nel ministero dell'altare, della parola e della carità. Può celebrare il sacramento del battesimo e del matrimonio nonché i sacramentali quali la benedizione o il rito delle esequie.
Il presbitero coopera al ministero del vescovo e ne assume alcune potestà quali la celebrazione dei sacramenti (esclusi l'ordine e la confermazione), dei sacramentali, la presidenza delle celebrazioni liturgiche, l'annuncio della parola e la potestà di governo secondo le indicazioni date dal vescovo. Tra queste la più comune è la responsabilità di una parrocchia.
Il vescovo, infine, ha la pienezza dell'ordine sacro. Amministra in prima persona tutti i sacramenti e sacramentali o può delegare altri vescovi o presbiteri, come nel caso della cresima o dell'esorcismo.
liturgia
La liturgia è il culto pubblico della Chiesa. Essa consiste nei sacramenti e nella preghiera pubblica, secondo le feste dell'anno liturgico. Le forme sono molto variate nel corso dei secoli e, fino agli anni sessanta del XX secolo, nelle Chiese cattoliche di rito romano e ambrosiano essa era celebrata in latino, ragione per cui la Chiesa cattolica occidentale era anche detta Chiesa latina. Esistono tuttora altri riti latini, conservati in alcune zone:
- il Rito ambrosiano diffuso nell'arcidiocesi di Milano e in alcuni decanati limitrofi, principale tra i riti latini a minor diffusione;
- il Rito mozarabico (principalmente nella cattedrale di Toledo, in Spagna);
- il Rito gallicano o lionese (a Lione, in Francia);
- il Rito di Braga (o bracarense) (nell'arcidiocesi di Braga, in Portogallo).
Le liturgia varia in base ai riti e alle famiglie liturgiche: il più diffuso, specialmente in occidente, è il rito latino che è anche il più seguito in Italia.
La Chiesa cattolica celebra l'eucaristia o messa in modo particolare la domenica e gli altri giorni festivi come celebrazione solenne e festosa della "resurrezione di Cristo", considerata conseguenza diretta del suo sacrificio sul Calvario. Messe feriali sono celebrate tutti i giorni a parte il Venerdì Santo e il Sabato Santo (giorni aliturgici).
Altro pilastro della preghiera liturgica è la Liturgia delle ore (o ufficio divino), che consiste nella "consacrazione" di ore canoniche nel corso del giorno e della notte. Le principali ore sono Lodi e Vespri, rispettivamente preghiera del mattino e della sera. Le preghiere consistono principalmente in salmi. Possono essere aggiunti da uno a tre periodi di preghiera intermedi (Terza, Sesta e Nona) e un'altra preghiera dopo il tramonto (Compieta), ed un altro periodo variabile dedicato principalmente a letture dalla Bibbia o a padri della Chiesa. Come per la messa, la liturgia delle ore ha ispirato importanti composizioni musicali dal canto gregoriano alla polifonia, fino alle complesse orchestrazioni dell'età barocca.
maria e il culto
La Chiesa cattolica è stata anche il primo e più vasto centro di culto verso Maria, la Madre di Gesù. Il culto di Maria è presente nella liturgia della Chiesa fin dalle origini, sia come oggetto di venerazione in se stesso, sia come elemento potentissimo di intercessione presso Gesù Cristo. Oltre a ciò, Maria è vista anche come modello di imitazione.
Dal punto di vista storico, la sua opera di mediazione tra Dio e l'umanità si spiega con l'investitura che ricevette da Gesù sulla croce, quando venne "donata" agli uomini per farli sentire più vicini a Lui. Soprattutto dopo l'ascensione di Gesù, Maria rimase il punto di riferimento per la comunità dei credenti appena sorta, preservandone l'unità di fronte alle nuove sfide e alle potenziali discordie che caratterizzarono la primissima era cristiana. Il culto verso la Beata Vergine andò poi aumentando fino a quando si arrivò a una notevole diffusione dopo il concilio di Efeso (431), che la riconobbe ufficialmente come "Madre di Dio"
Nell’Esortazione Marialis Cultus di Papa Paolo VI del 1974 al culto di Maria vengono date le seguenti indicazioni: esso deve attingere il più possibile alle Sacre Scritture, va collocato nel ciclo annuale delle liturgie ecclesiastiche, ha un orientamento ecumenico (volto cioè a promuovere l'unità dei cristiani), e guarda a Maria come a un modello di vergine, di madre e di sposa. Nell’Esortazione sono presenti anche descrizioni e suggerimenti circa la preghiera del Santo Rosario, uno dei principali esercizi attraverso cui la Chiesa manifesta la propria devozione a Maria; sul Rosario è tornato Giovanni Paolo II con la lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae del 2002 per aggiungere ai quindici tradizionali misteri della gioia, del dolore e della gloria, cinque «misteri della luce» riguardanti la vita pubblica di Gesù (Battesimo, Nozze di Cana, Predicazione del Regno, Trasfigurazione, Istituzione dell'Eucaristia). Giovanni Paolo II nel 1986 ha anche fatto pubblicare un nuovo messale comprendente messe specifiche da dedicare alla Beata Vergine.
STORIA DELLA CHIESA CATTOLICA
Anticamente per Chiesa cattolica si intendevano tutti i cristiani la cui dottrina era considerata ortodossa; Agostino d'Ippona scrisse nel 397 riguardo ad alcune Chiese che considerava eretiche
Fino all'anno Mille, prima dello scisma d'Oriente (1054), con il termine Chiesa cattolica si identificava l'intera Chiesa orientale e occidentale, e prima della Riforma protestante il termine "cattolico" non aveva assunto anche il significato confessionale che ha avuto dal concilio di Trento, che può essere considerato l'evento che ha formato la fisionomia moderna della Chiesa, anche in rapporto alle altre confessioni cristiane.
La Chiesa cattolica venne reputata romana riguardo alla dimensione unitaria e direttiva della Chiesa di Roma per tutte le chiese particolari che compongono la Chiesa cattolica genericamente intesa. Fu cioè denominata "romana cattolica" essendo concepita come fondazione di una dimensione ecclesiale in cui essa si svelava madre e maestra delle chiese particolari.
Secondariamente poi il nome di Chiesa cattolica romana appare nel linguaggio ecclesiale definito e stabilito della chiesa romana medesima anche per identificare la chiesa cattolica nel suo rapportarsi alle chiese separate. Così il termine di Chiesa cattolica romana si diffonde ulteriormente dopo delle divisioni causate dagli scismi irrisolti nella compagine della grande Chiesa del millennio precedente, anche per ribadire un senso e una direzione dell'unità da ritrovare.
Recentemente si è pure diffuso l'anglicismo Chiesa cattolica romana, derivato dall'inglese Roman Catholic Church. Questa denominazione aveva originariamente un significato polemico ed era intesa come un ossimoro dichiarante la limitazione geografica alla pretesa di universalità della Chiesa cattolica, oltre che essere analoga alla denominazione geografica di alcune chiese di stato protestanti. In realtà il termine vi risulta sottostimato, poiché la Chiesa cattolica romana è formata dalla Chiesa di Roma insieme a tutte le chiese particolari, orientali e occidentali.