Una grotta nello Yucatan era probabilmente un osservatorio sotterraneo che veniva usato per osservare il passaggio del sole allo zenit, allineato con una piramide: lo rivela un esploratore di National Geographic. Mentre esplorava una grotta in una zona isolata della Penisola dello Yucatan,...
I MAYA HANNO ORIGINI ANTICHISSIME I PRIMI INSEDIAMENTI RISALGONO AL 1500 A.C ,MA SOLO NEL 300 CI FURONO LE PRIME CITTà.
L'IMPERO MAYA SI ESTENDE IN TUTTO IL MESSICO FINO IN GUATEMALA E ALCUNE ZONE DELL'HONDURAS.
FINO AL 900 D.C SI SVILUPPARONO MOLTO SIA IN CAMPO CULTURALE,POLITICO E COMMERCIALE E TUTTE LE CITTA SI SCAMBIAVANO LE PROPRIE RISORSE.PARTE DELLE POPOLAZIONI SI SPOSTARONO VERSO LO YUCATAN DOVE DIVENNE IL CENTRO DELLA CIVILTà MAYA.
IL PRODOTTO PRINCIPALE DI AGRICOLTURA ERA IL MAIS SEGUITO DA COTONE,FAGIOLI CACAO E ZUCCHE QUESTA POPOLAZIONE DATO CHE ERA IN GRADO DI AVERE DELLE TECNICHE DI CONOSCENZA MOLTO ELEVATE INGEGNARONO UNA VASTA RETE DI IRRIGAZIONE PER I CAMPI COSTITUITA DA PICCOLI CANALI CHE CONVOGLIAVANO IN GRANDI CISTERNE CHE RACCOGLIEVANO L'ACQUA PER POI IRRIGARE I CAMPILe tecniche di tessitura del cotone e di produzione della ceramica erano avanzate. Come unità di scambio venivano utilizzati campanelli di rame e chicchi di caffè; il rame era inoltre lavorato insieme a oro, argento, conchiglie e piume colorate, per produrre ornamenti. Il potere politico - esecutivo, era affidato a capi che ereditavano il titolo in linea maschile. Questi erano assistiti, a loro volta, da capi locali che distribuivano le terre alle famiglie dei villaggi. La definitiva crisi che decretò il declino irreversibile dei Maya, è da ricercare in vari fattori come il ripresentarsi di catastrofi naturali, pestilenze, uragani e, di conseguenza raccolti andati perduti, che portarono carestie e continue guerre con le città o popoli confinanti. Alcune discutibili tradizioni dei Maya erano quelle di schiacciare il cranio dei neonati tra due assi per fargli assumere "artificialmente" una forma più piatta ed allungata. Nonostante questa usanza potesse causare dei traumi nei bambini, aventi ancora le ossa fragili, questo aspetto fisico veniva visto positivamente perché era più simile a quello degli dei. Un'altra usanza era quella di rendere strabici i bambini attraverso una pallina posta davanti gli occhi , perché anche questa caratteristica era simbolo di bellezza. Molte tradizioni dei Maya sono state tramandate fino ai giorni nostri e vengono ancora rispettate dagli indios, come il rispetto per la natura (verso la madre terra), il matrimonio, la gravidanza, l'aiuto e la collaborazione tra le famiglie del villaggio. La natura: la tradizione più importante riguarda il rispetto vero e proprio della natura; la terra viene considerata una vera e propria madre e le viene chiesto il permesso di coltivarla ad ogni semina o per ogni altra operazione agricola. Il matrimonio: secondo le tradizioni maya, è il ragazzo ad andare a casa della ragazza interessata per fare la richiesta di matrimonio. Se la ragazza non acconsente subito, il ragazzo ha ancora due possibilità, terminate le quali non potrà mai più chiederla in sposa. Se la ragazza invece acconsente, il ragazzo deve chiedere il permesso alla famiglia della ragazza alla quale spetta la decisione finale. Dopodiché si faranno varie riunioni fra i genitori delle due famiglie che, giunti all’accordo, prepareranno i festeggiamenti. Durante il rito del matrimonio, come in molti altri, parte della cerimonia viene celebrata in ricordo degli antenati. La gravidanza: quando una donna è incinta, per il periodo della gravidanza non deve vedere nessun altro bambino e deve fare lunghe passeggiate fra i campi, per mettersi in contatto con la natura e per farla amare al bambino. Per il parto, anche ai giorni nostri, la donna non può recarsi all’ospedale perché le tradizioni lo vietano. Dopo il parto si brucia la placenta e il bambino rimane solo con la madre per otto giorni. Dopo questo periodo il bambino viene presentato alla comunità con una grande festa.