STORIE DI CANTANTI MORTI
Chet Baker(morto per defenestrazione)
Chet Baker | ||
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Chet Baker con Stan Getz nel 1983 |
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Nazionalità | Stati Uniti | |
Genere |
Jazz Cool jazz |
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Periodo di attività | 1949 – 1988 | |
Strumento | Tromba | |
Sito web | Tributo a Chet Baker |
Chesney Henry "Chet" Baker Jr. (Yale, 23 dicembre 1929 – Amsterdam, 13 maggio 1988) è stato un trombettista e cantante statunitense di musica jazz, noto per il suo stile lirico e intimista e per essere stato tra i principali esponenti del genere conosciuto come cool jazz.
INIZI
Figlio del chitarrista Chesney Henry Baker, Sr., Chet Baker nacque nel 1929 a Yale nello stato americano dell'Oklahoma. Nel 1940 la sua famiglia si trasferì a Glendale in California. Da bambino cantò in competizioni amatoriali e nel coro della chiesa. Nella sua adolescenza, il padre gli comprò un trombone, che fu poi sostituito da una tromba essendo il primo troppo grande per il ragazzo. La sua prima formazione musicale si tenne presso la Glendale Junior High School, anche se il suo apprendimento fu principalmente intuitivo (in un'intervista degli anni 1970, Baker dichiarò di essere in grado di leggere una melodia, ma che le sigle degli accordi non avevano per lui alcun significato). Nel 1946, a 16 anni, lasciò la scuola e si arruolò nell'esercito. Inviato a Berlino, suonò nella Banda del 298ª Armata dell'Esercito. Dopo il suo ritorno nel 1948, studiò teoria e armonia musicale al El Camino College di Los Angeles, nel frattempo si esibiva in jazz club, finendo per abbandonare gli studi al secondo anno di corso. Nel 1950 si ri-arruolò nell'esercito e divenne membro della Banda della Sesta Armata dell'Esercito al Presidio di San Francisco. Nella città ha continuato a esibirsi in numerosi club, tra cui il Bop City e il Black Hawkin. In seguito a dei test psichiatrici, fu ritenuto inadatto alla vita militare: ottenne così il congedo definitivo dall'esercito che gli permise di dedicarsi alla carriera professionistica nel mondo del jazz
Carriera
Dopo essersi trasferito nella California meridionale, le prime performance notevoli furono con la band del sassofonista Vido Musso e con il sassofonista tenore Stan Getz. Ebbe però maggiore successo come trombettista a partire dal 1951, quando fu scelto da Charlie Parker per suonare nella sua band in una serie di concerti sulla West Coast. Quell'estate, iniziò a suonare nel quartetto di Gerry Mulligan, un gruppo composto solo di sax baritono, tromba, basso e batteria, senza pianoforte, che acquistò notorietà esibendosi nella discoteca Haig e ottenendo un contratto con la nuova etichetta discografica Pacific Jazz Records (poi noto come World Records Pacific). La band si distinse per l'interazione tra il sax baritono di Mulligan e la tromba di Baker. Piuttosto che suonare linee melodiche all'unisono come i giganti del bebop Charlie Parker e Dizzy Gillespie, i due svilupparono frasi musicali attingendo a tecniche contrappuntistiche. Baker divenne una delle punte di diamante del quartetto per via delle sue capacità espressive fuori dal comune: in particolare, divenne noto grazie all'interpretazione di My Funny Valentine nel primo LP della band, Gerry Mulligan Quartet.
Dopo il declino quasi immediato del gruppo per via dei problemi di droga di Mulligan (che fu in carcere per un certo periodo) e per i disaccordi, economici e caratteriali fra lui e Chet, Baker fondò una propria jazz band, in cui, oltre a suonare la tromba, copriva anche il ruolo di cantante. Nel 1954, Chet Baker vinse il premio di migliore strumentista nel sondaggio della rivista Down Beat, battendo tra gli altri anche Miles Davis, Dizzy Gillespie e l'astro nascente Clifford Brown. A partire dai primi anni sessanta, Baker iniziò anche a suonare il flicorno soprano durante le sue esibizioni.
Tuttavia, la carriera di Chet Baker fu anche caratterizzata dai suoi problemi di droga, che ebbero un impatto notevole sul successivo declino della stessa. In particolare, la sua dipendenza dall'eroina gli causò anche numerosi problemi legali, inclusa una detenzione di oltre un anno in Italia nel carcere di Lucca, e successive espulsioni da Germania Ovest e Inghilterra.
Nel 1966 Baker sparì dalla scena a causa di gravi problemi ai denti anteriori, che dovette farsi estrarre. La causa di questi problemi non è mai stata completamente chiarita. Baker raccontò spesso di essere finito in una rissa dopo un concerto e di essere stato aggredito da alcuni uomini di colore che gli avevano spaccato una bottiglia in faccia, lacerandogli le labbra e danneggiandogli i denti anteriori. La veridicità di questo racconto è sempre stata dubbia: molti amici e conoscenti parlarono di un confronto con uno spacciatore dovuto a problemi di pagamento di una fornitura di droga. Pare anche che l'uso dell'eroina avesse già lasciato il segno sulla sua dentatura. È comunque certo che dovette farsi estrarre i denti perché non riusciva più a suonare a causa del dolore che gli provocavano. Dopo qualche tempo, un appassionato lo riconobbe nel commesso di una pompa di benzina e lo aiutò a rimettersi in sesto, facendogli anche trovare i soldi per sistemarsi la bocca. Baker dovette imparare a suonare la tromba con la dentiera, cosa considerata estremamente difficile, e il suo stile dovette adeguarsi.
Parzialmente disintossicato, Chet Baker si trasferì a New York, dove ricominciò a registrare con altri rinomati musicisti jazz, come Jim Hall (con cui incise l'ottimo "Concierto"), per poi infine ritornare a vivere in Europa. Famosa la sua collaborazione con l'artista inglese Elvis Costello, e celebre il suo commovente assolo di tromba nella canzone Shipbuilding.
Baker si trasferì quasi permanentemente fuori dagli Stati Uniti, frequentando soprattutto l'Europa - dove aveva diversi amici tra i musicisti - e tornando spesso in Olanda, dove le permissive leggi sui narcotici gli permettevano di soddisfare in maniera relativamente facile la sua dipendenza, che era ormai tornata ai livelli consueti. In questi suoi ultimi anni di vita frequentò molto il flautista italiano Nicola Stilo, che era una sua scoperta e che gli rimase accanto fino agli ultimi giorni di vita.
La morte
Il 13 maggio 1988, Chet Baker morì, cadendo da una finestra del Prins Hendrik Hotel di Amsterdam, probabilmente sotto l'effetto di droghe. Le circostanze della sua morte furono piuttosto oscure, ma la versione dell'incidente resta comunque la più accreditata.
Chet Baker fu sepolto nel cimitero di Inglewood, in California. Chet Baker ha lasciato numerosissime registrazioni, molte delle quali eseguite essenzialmente per il suo continuo bisogno di soldi per le droghe. Di conseguenza, la sua discografia è considerata abbastanza poco omogenea, sebbene secondo alcuni critici sia intuibile una maggiore maturità artistica nelle ultime registrazioni.
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LUIGI TENCO (SUICIDA)
Luigi Tenco (Cassine, 21 marzo 1938 – Sanremo, 27 gennaio 1967) è stato un cantautore italiano o, come lui stesso amava definirsi, un compositore.
Il suo suicidio[1] avvenuto in un albergo di Sanremo durante l'edizione del 1967 del Festival della canzone italiana, lasciò sgomento e destò scalpore nell'ambiente musicale e nella società italiana in generale.
Gli inizi
Nacque da una relazione extraconiugale della madre, Teresa Zoccola, cameriera presso una famiglia molto benestante di Torino (la famiglia Micca) con Ferdinando, il figlio sedicenne della famiglia. La madre venne poi allontanata e ritornò a Cassine, e Luigi prese il cognome del marito della ragazza, Giuseppe Tenco, che morì in circostanze mai del tutto chiarite prima che lui nascesse. I due avevano già un figlio, Valentino.
Trascorse la prima infanzia tra Cassine e Ricaldone (paese originario della madre) fino a che, nel 1948, la famiglia si trasferì in Liguria, dapprima a Nervi e poi a Genova, dove la madre aprì un negozio di vini. Frequentò, con discreto profitto, dapprima il liceo Ginnasio Andrea D'Oria[5] per poi trasferirsi al liceo scientifico.
Nel 1953 fondò un gruppo musicale, la Jelly Roll Boys Jazz band (composta da Danilo Dègipo alla batteria, Bruno Lauzi al banjo, Alfred Gerard alla chitarra ed egli stesso al clarinetto), che propone tra i tanti brani di Nat King Cole e Kid Ory
Iniziò a suonare il sax nel 1957, quando venne chiamato da Marcello Minerbi (in seguito fondatore dei Los Marcellos Ferial ed arrangiatore per Claudio Lolli in Aspettando Godot) nel Trio Garibaldi, con Ruggero Coppola alla batteria e Minerbi al pianoforte proprio per il trio Tenco scrive la sua prima canzone, la sigla di apertura dell'orchestra
Seguì nel 1958 la costituzione del gruppo i Diavoli del Rock con Graziano Grassi, soprannominato Roy, alla batteria e Gino Paoli alla chitarra.
Iscrittosi alla facoltà di ingegneria, passò poi a quella di scienze politiche. In questo periodo entrò a far parte del Modern Jazz Group di Mario De Sanctis.
Nel 1959 si trasferì a Milano, ospite con l'amico Piero Ciampi di Gianfranco Reverberi che, lavorando come arrangiatore alla Dischi Ricordi, lo fece partecipare come session man alle registrazioni di La tua mano di Gino Paoli e Se qualcuno ti dirà di Ornella Vanoni; si trasferì poi con Ciampi alla Pensione del Corso, in Galleria del Corso 1, dove alloggiavano anche Paoli, Sergio Endrigo, Franco Franchi, Bruno Lauzi ed altri artisti
Ottenne poi un contratto discografico con la Dischi Ricordi come cantante; il suo esordio con il gruppo I Cavalieri risale al 1959. Il gruppo - che gravitava intorno alla casa discografica Tavola Rotonda, sottoetichetta della Ricordi, da cui il nome, e del quale facevano parte Gianfranco Reverberi, Paolo Tomelleri, Enzo Jannacci e Nando De Luca - incise un EP con quattro brani, Mai/Giurami tu/Mi chiedi solo amore/Senza parole (che vennero anche pubblicati suddivisi in due 45 giri), pubblicato a nome Tenco. Dopo questa incisione, Tenco adottò gli pseudonimi di Gigi Mai, Dick Ventuno e Gordon Cliff, chiedendo a Nanni Ricordi di non apparire con il suo vero nome per non subire danni d'immagine essendo studente di scienze politiche ed iscritto ad un partito politico
Cronologia degli eventi
Nel 1961 uscì il suo primo 45 giri inciso come solista e con il suo vero nome, intitolato I miei giorni perduti. Nel 1962 cominciò una breve esperienza cinematografica, con il film La cuccagna di Luciano Salce (con Donatella Turri tra gli interpreti), pellicola nella quale cantò il brano La ballata dell'eroe, composta dall'amico Fabrizio De André.
Il primo 33 giri di Tenco uscì proprio quell'anno; conteneva successi quali Mi sono innamorato di te e Angela, ma anche Cara maestra che non fu ammessa all'ascolto dalla Commissione per la censura (per quest'ultimo brano fu allontanato dalle trasmissioni RAI per due anni).
Sempre negli anni sessanta strinse un'amicizia importante con il poeta anarchico genovese Riccardo Mannerini.
Nel 1963 si ruppe l'amicizia con Gino Paoli, a causa della relazione di questi con la giovane attrice Stefania Sandrelli, che Tenco non approvava.
Nel settembre dello stesso anno le sue canzoni Io sì e Una brava ragazza furono nuovamente bloccate dalla censura. Poco prima aveva abbandonato la Dischi Ricordi per la Jolly.
Agli inizi del 1965 fa la sua seconda apparizione cinematografica, nel film musicale 008: Operazione ritmo, di Tullio Piacentini, distribuito con successo in tutta Italia. Nel 1965, dopo vari rinvii che aveva ottenuto, partì per il servizio militare, che completò tuttavia in gran parte con ricoveri ospedalieri.
L'anno successivo stipula un contratto con la RCA Italiana ed incide Un giorno dopo l'altro, che diventa sigla dello sceneggiato televisivo Il commissario Maigret. Altri successi dell'epoca sono Lontano lontano, Uno di questi giorni ti sposerò, E se ci diranno, Ognuno è libero.
A Roma, conobbe la cantante italo-francese Dalida, con la quale ebbe una relazione.
Nello stesso periodo collaborò con il gruppo beat The Primitives, guidato da Mal, per i quali scrisse, in collaborazione con Sergio Bardotti, il testo italiano di due canzoni: I ain't gonna eat my heart anymore, che diventa il grande successo Yeeeeeeh!, e Thunder'n Lightnin, tradotta in Johnny no! e contenuta nell'album del gruppo Blow Up.
Nel 1967 si presentò (qualcuno sostenne suo malgrado) al Festival di Sanremo con la canzone Ciao amore ciao, cantata, come si usava a quel tempo, da due artisti separatamente (in questo caso si trattava dello stesso Tenco e di Dalida).
In realtà il brano aveva un altro testo e un altro titolo, Li vidi tornare (il provino con il testo originale venne pubblicato qualche anno dopo in un'antologia della RCA - Lineatre), ma Tenco decise di modificare le parole originali, che parlavano di alcuni soldati che partivano per la guerra durante il Risorgimento.
Il brano di Tenco non venne apprezzato dal pubblico e non fu ammesso alla serata finale del Festival, classificandosi al dodicesimo posto nel voto popolare. Fallito anche il ripescaggio, dove fu favorita la canzone La rivoluzione di Gianni Pettenati, pare che Tenco sia stato preso dallo sconforto.
La tragica morte
Rinchiusosi nella sua camera in una dependance dell'Hotel Savoy di Sanremo, venne successivamente trovato morto proprio dalla stessa Dalida. L'ultimo a immortalare vivo il cantante fu il fotografo e giornalista Renato Casari: questa foto è attualmente conservata nella casa del fotografo (scomparso il 17 novembre 2010 in una casa di riposo a Lecco), a Mandello del Lario. Il corpo riportava un foro di proiettile alla testa. Venne trovato un biglietto vergato a mano - che più perizie calligrafiche hanno poi consentito di attribuire allo stesso Tenco - contenente il seguente testo:
« Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt'altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io tu e le rose in finale e ad una commissione che seleziona La rivoluzione. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi. » |
Questo fece subito pensare al suicidio come spiegazione della morte. Tanto più che Tenco aveva acquistato una pistola l'anno precedente per difesa personale. Tuttavia, per molti decenni, sono sussistiti dubbi sulle cause della sua morte: ad esempio a causa del fatto che non fu mai ritrovato il proiettile che ne causò la morte.[10]
Per questo e per altri motivi, dopo anni di pressioni esercitate da una parte della stampa, il 12 dicembre 2005, a trentotto anni dai fatti, la procura generale di Sanremo ha disposto la riesumazione della salma per effettuare nuovi esami che, il 15 febbraio 2006 hanno confermato la tesi del suicidio, chiudendo definitivamente il caso.
Nonostante ciò, rimangono alcuni che sostengono tesi alternative al suicidio.
John Bonham(OVERDOSE DI VODKA)
John Henry Bonham, noto anche come Bonzo (Redditch, 31 maggio 1948 – Windsor, 25 settembre 1980), è stato un batterista e compositore britannico.
È considerato uno dei più grandi e influenti batteristi della storia della musica rock Il suo stile, basato su un'alchimia di estro e aggressività, creatività e tecnica ha contribuito a innovare e stravolgere completamente il modo di concepire la batteria e le percussioni nella musica contemporanea: gli otto album che compongono la discografia dei Led Zeppelin, caratterizzati dalle architetture percussionistiche di Bonham, costituiscono tuttora una delle basi su cui fonda la batteria nel rock, nell'hard rock e nell'heavy metal.
Nel 2011, a seguito di un sondaggio condotto tra i lettori, Rolling Stone Magazine lo ha insignito del titolo di miglior batterista di tutti i tempi, collocandolo al primo posto nella classifica Best drummers of all time.
I primi passi nella musica
Iniziò a interessarsi alle percussioni sin da tenerissima età, a suo dire per assecondare un istinto irrefrenabile che sentiva bruciargli dentro: le sue prime esperienze di percussione furono condotte sulle pentole di casa, fin quando suo padre non gli costruì una batteria giocattolo mediante lattine vuote di sali da bagno legate con fil di ferro.
Nonostante l'ambiente rurale dove crebbe, Bonham non trascurò mai la sua travolgente passione per i tamburi, anche a costo di venir meno a promesse fatte; quando la ragazza, Pat, rimase incinta, andò a vivere con lei in una roulotte: nonostante le avesse promesso di mollare la batteria per cercarsi un lavoro, pur iniziando a lavorare e persino smettendo di fumare per arrivare a sbarcare il lunario, continuò comunque a dedicarsi anima e corpo, con caparbietà quasi maniacale, al culto delle percussioni e alla personale idea di sound che andava ricercando.
Tra difficoltà varie, Bonham iniziò a suonare con varie formazioni blues locali e facendosi presto un nome nell'ambiente: non pochi furono gli ostacoli, comunque, perché il batterista veniva inevitabilmente ritenuto troppo rumoroso, e per un periodo i locali della sua zona giunsero addirittura a non far suonare "gruppi che avessero John Bonham alla batteria".
Suonando in gruppi sparsi, capitò più volte a Bonham di incrociare il suo vecchio amico Robert Plant al microfono: in particolare, questo avvenne con la formazione della Band Of Joy, uno degli ultimi gruppi in cui militarono assieme prima di essere portati nell'Olimpo del rock dalle geniali intuizioni di un chitarrista turnista di belle speranze destinato a far strada, Jimmy Page.
La consacrazione e gli eccessi con i Led Zeppelin
Nell'ottobre del 1968, i Led Zeppelin registrano in sole trenta ore il loro primo, fondamentale album. È l'inizio, per Bonham, della scalata verso il successo mondiale.
Personaggio bizzarro, Bonham trascorse tutti gli anni settanta vivendo di eccessi. All'inizio della carriera, John era talmente mansueto da venire soprannominato "Bonzo" come un cane di un cartone animato; il lavoro con gli Zeppelin lo costrinse a vivere lontano dalla famiglia, che amava profondamente, e questo provocò in lui un vero shock, perché da ragazzo della campagna inglese quale era, si ritrovò a essere una superstar acclamata da milioni di persone, perennemente in viaggio lontano da casa.
In particolare, fu per lui un duro colpo l'anno in cui gli Zeppelin si trasferirono in esilio fiscale negli Stati Uniti a causa delle leggi economiche inglesi.
In breve, Bonham sviluppò a dismisura la sua già intensa dedizione agli alcolici, con risvolti a cavallo tra tragico e comico: i roadies e gli stessi membri del gruppo raccontano che, una volta ubriaco, il batterista era preda di violenti cambiamenti di personalità al punto da guadagnarsi il soprannome The Beast (La Bestia).
A farne regolarmente le spese erano stanze d'albergo, locali, camerini e ignari malcapitati che osavano tentare di riportarlo in sentimenti: da un certo momento in poi gli altri membri del gruppo iniziarono a prenotare negli alberghi in cui si recavano delle stanze apposite, non note al batterista, ove trovare riparo in attesa che la sbornia gli passasse.
Bonham non era solito rendersi protagonista di particolari danni, quando andava da solo per locali, dopo i concerti: semplicemente si sedeva a bere. I problemi cominciavano quando veniva seguito dalla banda dei roadies o accompagnato dal famigerato Richard Cole, tour manager e factotum dei Led Zeppelin per dieci anni: le serate si concludevano inevitabilmente con risse, orge, alberghi devastati, locali puntualmente sfasciati e depravazioni di ogni genere.
Per il resto John Bonham amava la quiete familiare e la placida campagna inglese, e quando non era in tour viveva ritirato nella sua fattoria e trascorreva lunghe ore al pub del suo paese.
Amava molto le auto e le moto: il suo garage poteva vantare decine di pezzi unici o rari, acquistati in giro per l'America e l'Inghilterra durante i vari tour del gruppo.
La morte
Il 25 settembre del 1980, nel periodo in cui i Led Zeppelin stavano progettando il ritorno sulla scena, si recò, più ubriaco del solito, nella villa di Page a Windsor per le prove, durante le quali continuò a bere. Essendo troppo alterato per continuare a suonare, venne trasportato in una stanza e lasciato là a dormire. Benji LeFevre (che aveva rimpiazzato Richard Cole come manager del tour dei Led Zeppelin) e John Paul Jones lo ritrovarono morto la mattina successiva, soffocato dal suo stesso vomito. Bonham aveva solo 32 anni.
I Led Zeppelin, Jimmy Page in primis, decisero che senza di lui non potevano andare avanti. Il 4 dicembre 1980 il gruppo diramò la notizia del suo definitivo scioglimento mediante il seguente comunicato stampa:
« Desideriamo rendere noto che la perdita del nostro caro amico e il profondo senso di rispetto che nutriamo verso la sua famiglia ci hanno portato a decidere — in piena armonia tra noi e il nostro manager — che non possiamo più continuare come eravamo. » | |
Dalla metà degli anni ottanta, il gruppo si è ritrovato in alcune rare occasioni: le circostanze hanno riguardato ragioni di beneficenza (come il Live Aid del 1985) con Phil Collins alla batteria, o di celebrazione (come per il quarantennale dalla fondazione della Atlantic Records, o per l'introduzione dei Led Zeppelin nella Rock and Roll Hall Of Fame), stavolta con Jason, il figlio di Bonham, alla batteria.
John Bonham riposa nel cimitero della chiesa di Saint Michael, a Rushock.
Stile
La rivista Rolling Stone ha definito John Bonham come il più grande batterista rock di tutti i tempi[5]; si tratta di una attribuzione che gli viene riconosciuta in modo pressoché pacifico, e non tanto per la sua tecnica quanto per le enormi innovazioni da lui apportate in ambito batteristico.
Ha imparato a suonare ascoltando i suoi miti, tra cui Buddy Rich e Ginger Baker, e assimilando le sensazioni trasmessegli da oscuri batteristi che sentiva suonare in vecchi dischi soul. La sua conoscenza musicale, dal punto di vista teorico, si arrestò nel momento in cui inizia a suonare con i gruppi:
«e suonare come chiunque altro. » | |
Agli inizi ero interessato alle partiture musicali ed ero abbastanza bravo e veloce nella lettura, ma quando cominciai a suonare con i gruppi feci l'enorme sbaglio di abbandonare lo studio. Credo che sia fantastico essere capaci di scrivere le proprie idee in forma musicale, ma credo anche che nella batteria il feeling sia molto più importante della mera tecnica: è fantastico suonare un triplo paradiddle… ma chi si accorge veramente che lo stai facendo? Se fai troppa attenzione alla tecnica, finisce che inizierai a suonare come ogni altro batterista. Credo che quello che conti veramente sia essere originale. Quando ascolto altri batteristi, mi piace poter dire "wow… carina questa cosa, non l'avevo mai sentita prima!".
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Il suo stile era estremamente incisivo e, soprattutto, personale: il suo modo di approcciare la batteria in senso creativo e musicale ha rappresentato una svolta radicale nella musica rock, consacrando definitivamente il potenziale solista di uno strumento fino ad allora relegato, salvo rarissimi casi, a semplice mezzo di accompagnamento ritmico.
Sebbene autodidatta, aveva una grande tecnica e ha creato dei grooves assai attuali e che, a oltre quarant'anni di distanza, continuano a influenzare batteristi di ogni genere.
Racconta lo stesso Bonham come all'inizio gli capitasse molto spesso di rompere le pelli, per ottenere il suono che voleva. La svolta giunse quando scoprì che foderando l'interno dei suoi tamburi di carta stagnola riusciva a ottenere una maggiore risonanza, fin quando non trovò il suo modo per accordare le pelli e di colpirle con una certa inclinazione: così facendo riusciva a conferire estrema potenza al suono anche con un colpo di ordinaria intensità.
Il fattore della particolare accordatura delle pelli e dell'inclinazione delle bacchette e del polso durante l'assestamento del colpo erano alla base del suono unico e perfettamente riconoscibile che Bonham produceva: come ha ricordato Dave Mattacks, batterista dei Fairport Convention,
Non aveva, per sua stessa ammissione, una particolare passione per i piatti, e nel primo periodo utilizzò addirittura un solo timpano da batteria. La cosa più particolare del suo set, però, erano i bongo nel primo periodo e timpani sinfonici successivamente, sempre collocati alla sua sinistra. È stato uno dei primi batteristi a usare tamburi con misure molto grandi - la sua grancassa aveva un diametro di 26 pollici, quasi 70 centimetri; questo, assieme alle sue accortezze nell'accordatura delle pelli e al suo tocco inimitabile, gli permetteva di ottenere un suono che lui stesso definiva "monumentale", caratterizzato da estrema potenza ed eccezionale risonanza:
Aveva la grande capacità di passare da un suono potente e aggressivo (Dazed And Confused, Rock And Roll, Immigrant Song, Black Dog) a un tocco raffinato e melodico (apprezzabile in brani come Since I've Been Loving You o The Lemon Song). Il groove eseguito nel brano Fool In The Rain, considerato assai innovativo per i suoi tempi, è tuttora oggetto di studio da parte di molti batteristi per via dell'estrema cura prestata all'espressione sonora.
Celeberrima inoltre Moby Dick, brano strumentale dove Bonham esegue un assolo di batteria divenuto leggendario. Tale assolo divenne rapidamente uno dei momenti cardine nelle esibizioni dal vivo dei Led Zeppelin, tanto amato dai fans al punto da risultare una delle poche presenze fisse nelle scalette durante l'intera storia del gruppo: la ragione di ciò, prima che nella teatralità delle sue costruzioni tamburistiche, è da riscontrarsi principalmente nell'armonia, nella timbrica e nell'inconfondibile sonorità che conferiva alle sue improvvisazioni, fino ad allora ritenute impensabili da concepire con uno strumento dal suono "sordo" come la batteria.
Ottime testimonianze dell'incredibile impatto visivo, oltre che sonoro, del batterista, sono contenute nei video The Song Remains the Same e nel recente Led Zeppelin DVD del 2003, da cui emergono con sconcertante evidenza tanto la sua tecnica quanto - soprattutto - la sua creatività e la sua musicalità: proprio in virtù di questo concetto accadeva spesso che Bonham, nella furia dell'improvvisazione, gettasse via le bacchette e continuasse picchiando a mani nude sulle pelli e sui piatti per conferire uno stile più fisicamente percussivo al suo sound.
La grande innovazione concettuale apportata da "Bonzo" risiede proprio nell'aver stravolto il modo di concepire la percussione, incentrata per la prima volta sul timbro e sulla musicalità del colpo stesso e dell'insieme piuttosto che sulla tecnica, delineando gran parte degli stili caratteristici della batteria contemporanea.
Sonny Bono (SCHIANTA CONTRO UN ALBERO MENTRE SCIA)
Sonny Bono, all'anagrafe Salvatore Phillip Bono, (Detroit, 16 febbraio 1935 – South Lake Tahoe, 5 gennaio 1998), è stato un cantante e politico statunitense.
Nato a Detroit (Michigan) da Jean e Santo Bono, entrambi di origine siciliana, all'età di sette anni si trasferì con la famiglia a Los Angeles.
Dotato di uno spiccato talento musicale, a sedici anni compose Koko Joe, poi ripresa dai Righteous Brothers. Anche se doveva lavorare come autista per una macelleria per sbarcare il lunario, Sonny iniziò la sua carriera musicale proponendosi come autore di canzoni per la casa discografica Specialty Records, scrivendo per Sam Cooke la canzone Things You Do to Me e per Larry Williams High School Dance.
Agli inizi degli anni sessanta lavorò come musicista e promotore di talenti alla Philles Records, etichetta del produttore discografico Phil Spector. Nello stesso periodo incise alcune canzoni come solista ottenendo un certo successo. Tra queste Needles and Pins, Laugh At Me e The Revolution Kind, ripresa in italiano dai Nomadi col titolo Come potete giudicar.
Nel 1964, durante alcune sessioni di registrazione delle Ronettes, Bono conobbe la giovanissima cantante Cherylin Sarkisian, in arte Cher, con cui iniziò una relazione affettiva e professionale creando il duo "Caesar and Cleo" (Cesare e Cleopatra), in seguito noto semplicemente come Sonny & Cher.
Bono scrisse, arrangiò e produsse numerose canzoni di successo come I Got You Babe, Bang Bang (nota in Italia anche nella versione dell'Equipe 84, di Dalida e di Mina), e The Beat Goes On, mentre Cher riceveva ottime critiche musicali. Sonny e Cher presentarono insieme anche un famoso varietà intitolato The Sonny & Cher Comedy Hour, andato in onda sulla CBS dal 1971 al 1977.Sonny Bono è stato sposato diverse volte, la prima nel 1954 con Donna Rankin, da cui nel 1958 ebbe una figlia (Christine, detta "Christy"). Il matrimonio finì nel 1962. Nel 1964 sposò Cher, dal cui matrimonio nacque nel 1969 la figlia Chastity. I due artisti divorziarono nel 1975, con lei lanciata verso una promettente carriera di attrice cinematografica, mentre i successi di lui andavano diradandosi. Nel 1982 Sonny aprì un ristorante in West Hollywood e si sposò ancora con Susie Coelho, da cui divorziò nel 1984. Nel 1986 si sposò per la quarta ed ultima volta con Mary Whitaker, dal cui matrimonio nacquero nel 1988 il figlio Chesare Elan e nel 1991 la figlia Chianna Marie.
Sonny Bono approdò alla politica in un modo quasi casuale: desiderando aprire un secondo ristorante nella cittadina californiana di Palm Springs, si scontrò con la complicata burocrazia locale che ostacolava l'apertura di nuove attività commerciali. Per ripicca decise quindi di candidarsi alle elezioni comunali, e grazie alla sua popolarità nel 1988 venne eletto sindaco. Durante il suo mandato si adoperò per rendere la città più business-friendly, e favorì l'istituzione del Festival Internazionale del Cinema di Palm Springs, che oggi porta il suo nome.
Nel 1992 si candidò al Congresso per il Partito Repubblicano, ma venne sconfitto dalla democratica Barbara Boxer. Ricandidatosi nel 1994 venne eletto deputato per il 44mo collegio elettorale della California.
Nel corso del suo mandato parlamentare fu primo firmatario di un disegno di legge per l'estensione dei termini di scadenza del diritto d'autore. Pur non riuscendo a farlo approvare dal Senato durante la legislatura, un altro progetto di legge molto simile venne approvato dal Congresso dopo la sua morte, ed è noto ancora oggi come "legge Sonny Bono sull'estensione del diritto d'autore".
Sonny Bono si fece anche promotore di una campagna ambientale per la salvaguardia del Lago Salton, ed appare nel documentario Plagues & Pleasures on the Salton Sea girato da John Waters nel 2005 sulla vita delle collettività prossime al lago, con un'intervista filmata anni prima.
Inoltre Bono è stato anche tra i primi parlamentari americani ad occuparsi di terrorismo in qualità di membro della Task Force sull’eversione e le armi non convenzionali.
La scomparsa
Il 5 gennaio del 1998, mentre sciava sulle piste nei pressi del Lago Tahoe al confine tra California e Nevada, Sonny andò a sbattere violentemente contro un albero, morendo per le ferite riportate. Per quanto la sua morte venisse definita come dovuta a cause accidentali dalle autorità inquirenti, il fatto che pochi giorni prima Michael Kennedy fosse morto ad Aspen in un incidente dalla dinamica pressoché identica diede luogo a congetture su un possibile complotto per assassinare o intimidire politici statunitensi. La vedova Mary venne eletta al suo seggio in parlamento fino al termine del mandato, e l'ex moglie Cher lesse l'orazione funebre alle esequie. La sua tomba si trova al Desert Memorial Park di Cathedral City.Sonny Bono è apparso in ruoli minori in episodi di serie TV americane quali Fantasilandia, Palm Springs, operazione amore e Love Boat, in coppia con Cher nell'episodio "Il Segreto Dell'Isola Degli Squalo" della serie TV animata The New Scooby-Doo Movies nonché come guest star in un episodio della terza stagione de L'uomo da sei milioni di dollari. È apparso anche in diversi film degli anni settanta e ottanta, tra cui L'aereo più pazzo del mondo... sempre più pazzo (1982) e Grasso è bello (1988).
Steve Clark (MIX DI DROGHE E ALCOOL)
Stephen "Steve" Maynard Clark (Sheffield, 23 aprile 1960 – Londra, 8 gennaio 1991) è stato un chitarrista e compositore britannico.
È noto per aver ricoperto il ruolo di chitarrista nei Def Leppard
Infanzia e adolescenza
Steve nacque a Hillsborough, sobborgo nordoccidentale di Sheffield, figlio primogenito di Barrie e Beryl Clark. L'interesse nei confronti della musica si manifestò fin dalla più tenera età: a sei anni, fu accompagnato dalla madre ad un concerto dei The Shadows, mentre a undici chiese e ottenne dal padre la sua prima chitarra, dietro la promessa che si sarebbe impegnato per imparare a suonarla.
Ammaliato dallo stile e dalle sonorità di Jimmy Page, storico chitarrista dei Led Zeppelin, si narra che Steve avesse tratto dall'ascolto della canzone How Many More Times la ferma decisione di proseguire nella propria carriera musicale. Presto la chitarra classica venne rimpiazzata da un'elettrica, più consona alle ambizioni del giovane, e Steve lavorò sulla propria tecnica studiando nota per nota i classici dei Led Zeppelin.
Carriera
Prima di unirsi ai Def Leppard nel 1978, Steve fece esperienza in una cover band di Sheffield chiamata Electric Chicken: fu in occasione di un concerto dei Judas Priest che, incontrando l'amico Pete Willis, chitarrista e membro fondatore dei Def Leppard, riuscì ad ottenere un'audizione con il gruppo. Qualche giorno dopo, alla vecchia fabbrica di cucchiai di Bramall Lane, alla presenza di Pete Willis, Joe Elliott, Rick Savage e Tony Kenning, Clark dà prova di tutte le sue capacità, convincendo così i quattro di essere il chitarrista che stavano cercando. In particolare, nella biografia Behind the Music, Joe Elliott ricorda che l'esecuzione più stupefacente di Clark, in quell'occasione, fu il classico dei Lynyrd Skynyrd Freebird.
Il suo contributo alla causa dei Def Leppard fu subito determinante, sia sotto l'aspetto musicale che testuale, tanto che, alla minaccia di andarsene qualora la band avesse continuato a suonare unicamente in sala prove senza prospettive di un'attività live, Joe Elliott si attivò immediatamente per trovare un luogo adatto ad ospitare il concerto di debutto. La location ideale fu identificata nella Sheffield High School e, da lì in poi, iniziò la parabola ascendente del quintetto.
Benché il ruolo di chitarra solista fosse generalmente diviso equamente con il compagno Pete Willis, la maggior parte delle gemme dei Def Leppard è da attribuirsi alla genialità di Clark; fu soprattutto grazie ai suoi riffs incandescenti in Getcha Rocks Off e Ride into the Sun, brani contenuti nell'EP d'esordio, che la band riuscì ad ottenere rapidamente un contratto discografico. La magia proseguì anche nel primo full-length album On Through the Night, in cui si distinguono Wasted, Rock Brigade e It Could Be You, e nel successivo lavoro High'n'Dry, il cui culmine è rappresentato dal brano strumentale Switch 625.
Durante le sessions di Pyromania, terzo lavoro in studio dei Def Leppard, Pete Willis venne allontanato dalla band a causa dei suoi gravi problemi con l'alcool; al suo posto fu contattato il londinese Phil Collen, già chitarrista dei Girl. Elliott si premurò di fornire a Collen una registrazione di Stagefright, uno dei nuovi brani, affinché quest'ultimo potesse scriverne l'assolo di chitarra. Il giorno seguente, Collen si presentò con la propria parte e fu assunto. La nuova coppia di chitarristi, ottima per affiatamento e capacità di completarsi e sfidarsi continuamente, fu soprannominata Terror Twins, in omaggio ai Toxic Twins degli Aerosmith (Steven Tyler e Joe Perry). Nel corso degli anni, Collen migliorò sensibilmente il proprio stile di vita, abbandonando gli eccessi e abbracciando il vegetarianesimo; sfortunatamente, però, Steve non ne seguì l'esempio.
I membri dei Def Leppard vedevano in Steve un grande intrattenitore, sempre prodigo di sorprese, ma l'unico diversivo alla sua attività di musicista era rappresentato dalla bottiglia. Joe Elliott ricorda, ad esempio, che mentre i membri del gruppo si prendevano una pausa dalle registrazioni giocando a calcio, visitando le proprie famiglie o guardando un film, le uniche compagnie di Steve erano l'alcool e la chitarra. Tristemente famosa è, a tal proposito, una notte a Minneapolis in cui Clark fu trovato privo di conoscenza: gli esami rivelarono un livello di alcool nel sangue pari a 0.59, quasi il doppio di quello di John Bonham al momento della morte.
Alla fine degli anni '80, la dipendenza dall'alcool di Clark iniziò a danneggiare seriamente la sua carriera. Si presentava spesso ubriaco, tanto da rendere problematiche le session di registrazione di Hysteria: fu per questa ragione che Collen registrò la maggior parte degli assoli presenti nell'album e il ruolo di Clark risultò ben più marginale che in passato. Nonostante questo, la chitarra di Steve fu protagonista assoluta del tour mondiale che seguì la pubblicazione di Hysteria: memorabili furono, ad esempio, i riffs iniziali di Gods of War e Bringin'on the Heartbreak (con Phil Collen a dare manforte con la chitarra acustica). I membri della band ricordano che, sebbene Clark fosse inaffidabile come tutti gli alcolisti, egli era sempre pronto, e sobrio, quando si trattava di presentarsi ai concerti.
Musicalmente, Clark è ricordato soprattutto per i potenti riff che caratterizzano i primi quattro album dei Def Leppard: proprio questa sua capacità di scrivere giri tanto massicci quanto accattivanti gli valse il soprannome di "Riffmaster". I tratti distintivi del suo stile emergono con forza soprattutto in Wasted (da On Through the Night), Bringin'on the Heartbreak (da High'n'Dry), Die Hard the Hunter (da Pyromania) e Gods of War (da Hysteria).
Prima della morte, egli partecipò alla stesura di metà dei brani che sarebbero poi finiti su Adrenalize.
Morte
L'8 gennaio 1991, Clark fu trovato morto sul proprio divano da Janie Dean, la sua ragazza dell'epoca. L'autopsia motivò il decesso con una mistura di antidepressivi, antidolorifici (che il musicista stava assumendo a causa di un infortunio a una costola) e alcool. Non vi sono prove che si sia potuto trattare di suicidio.
Il tragico evento occorse mentre Clark stava vivendo un periodo di allontanamento forzato dal gruppo che, stremato dal fallimento di tutti gli altri tentativi, riteneva questo un male necessario per tentare di salvare il compagno. Subito dopo la morte, si diffusero le solite, infondate voci secondo le quali la causa del potenziale suicidio fosse stato l'allontanamento permanente di Clark dalla band. L'atteggiamento ambiguo, probabilmente motivato dal desiderio di voler vivere il proprio dolore in privato, tenuto dal gruppo non aiutò comunque a fugare tali teorie, che godono ancora di un qualche credito.
Steve, oggi, riposa al Wisewood Cemetary di Hillsbrough, vicino alla casa dove vive la sua famiglia.
La lotta di Clark contro il male che lo affliggeva è stata dettagliatamente descritta nel documentario Hysteria - The Def Leppard Story. I Tesla, gruppo spalla dei cinque di Sheffield durante il tour di Hysteria, scrissero un toccante brano, Song & Emotion (incluso nell'album Psychotic Supper), dedicato alla sua memoria.
Equipaggiamento
Clark fu un buon collezionista di chitarre vintage, appassionato soprattutto delle Gibson d'annata. Nel suo equipaggiamento trovavano posto varie Gibson Les Paul, oltre ad una Gibson Firebird e addirittura una Gibson EDS-1275.
Kurt Cobain (suicidio con un colpo di pistola alla testa)
Kurt Donald Cobain (Aberdeen, 20 febbraio 1967 – Seattle, 5 aprile 1994) è stato un cantante, compositore e chitarrista statunitense, frontman del famoso gruppo musicale grunge dei Nirvana. Cobain costituì i Nirvana nel 1987 con Krist Novoselic e in due anni la band divenne uno dei gruppi leader della scena musicale grunge di Seattle. Nel 1991 l'uscita del singolo Smells Like Teen Spirit segnò l'inizio di una decisa svolta della musica rock, che cominciò ad allontanarsi dai generi egemoni degli anni ottanta (hair metal, AOR, synthpop, etc.) e ad indirizzarsi verso l'alternative rock. I media musicali avrebbero poi conferito a quel brano il titolo di "inno di una generazione"e con esso, a Cobain l'appellativo di "portavoce" della generazione X. Kurt è stato posizionato al 45º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone, e le sue migliori "tracce vocali" sono Smells Like Teen Spirit, Lithium e All Apologies
Negli ultimi anni della sua vita Cobain lottò contro la dipendenza dall'eroina e le pressioni dei media su di lui e sulla moglie Courtney Love, da cui ha avuto una figlia. L'8 aprile 1994 fu trovato morto nella sua casa di Seattle, ufficialmente suicidatosi con un colpo di fucile. Negli anni seguenti si sviluppò un acceso dibattito riguardo alla sua morte.
Nacque da Donald, meccanico di origini francesi, irlandesi e scozzesi e da Wendy di origini tedesche, irlandesi, inglesi e scozzesi, che si alternava tra un impiego da barista e quello di segretaria d'ufficio. I primi sei mesi di vita li trascorse ad Hoquiam, prima che la famiglia si trasferisse ad Aberdeen. I primi anni della vita di Kurt sembrarono trascorrere felici. Nell'aprile 1970 nacque la sorella Kimberly.
Kurt iniziò a manifestare dell'interesse per la musica all'età di due anni. Fu in quel periodo che il bambino iniziò a dimostrare il talento musicale trasmesso da alcuni membri di famiglia. Qualsiasi canzone gli venisse richiesta, Kurt riusciva ad interpretarla sia strumentalmente che vocalmente. Nel documentario Kurt & Courtney è inserita una sua registrazione all'età di due anni, in cui si dilettava a cantare frasi poco comprensibili. Successivamente quando Kurt cominciò ad andare a scuola, si unì all'orchestra dell'istituto e cominciò a suonare il tamburo. Durante le lezioni non imparava a leggere la musica, bensì si limitava ad imitare ciò che i suoi compagni suonavano. Negli anni sviluppò interesse anche per il disegno.
Kurt era ambidestro, ma più in là scelse di suonare la chitarra da mancino poiché c'erano pochi musicisti mancini, in tal modo sarebbe stata una caratteristica che lo avrebbe distinto. Alla fine dell'Unplugged in New York del 1993 Kurt si ferma a firmare degli autografi, utilizzando la mano destra.
Quando aveva otto anni, nel 1975, Donald e Wendy Cobain divorziarono. Fu un evento di grande impatto per il bambino, e questo trauma lo accompagnerà per tutta la vita. Già all'epoca la madre notò un profondo cambiamento nel bambino, che divenne di colpo introverso e infelice. Le mura del bagno di casa sua, infatti, riportavano i segni del disagio di Kurt: "Odio mia madre, odio mio padre, mio padre odia mia madre, mia madre odia mio padre, è semplice: vogliono che mi senta triste".ra il 1975 e il 1984, nonostante il ragazzo avesse scelto di vivere con la madre, la sua indole ribelle lo portò ad approdare prima a casa del padre a Montesano, poi nuovamente dalla madre. Il rapporto di Kurt con suo padre peggiorò ulteriormente quando quest'ultimo decise di risposarsi con un'altra donna.
Nel 1982 Kurt ricevette da sua zia Mary, per il suo quindicesimo compleanno, una chitarra elettrica che iniziò subito a suonare, sebbene fosse disastrata e nonostante il parere contrario della madre. Solo dopo aver imparato Back in Black degli AC/DC e Stairway To Heaven dei Led Zeppelin iniziò a scrivere le proprie canzoni.
Nello stesso anno incontrò per la prima volta Buzz Osborne, il cantante dei Melvins. Buzz diede a Kurt una fondamentale impronta, che si ripercosse anche sulla musica dei futuri Nirvana. Buzz ebbe il merito di portarlo a conoscenza di gruppi come Black Flag, Butthole Surfers e MDC.
A scuola Kurt focalizzò la sua attenzione sull'arte, spronato da professori e familiari. La sua amicizia con Myer Loftin, dichiaratamente omosessuale, lo isolò dai suoi compagni.
Il 1985 per Kurt fu un anno difficile. Lasciò la scuola dopo una serie di risultati negativi, e poco tempo dopo la madre lo allontanò da casa. Kurt visse per un certo periodo per strada, dopo aver rotto ogni legame con la famiglia, sotto il ponte che congiunge Aberdeen a Cosmopolis
Da questa esperienza nacque la canzone Something in the way, contenuta in Nevermind. Fu ospitato per otto mesi a casa di un amico nella città di Olympia, mantenendosi come insegnante di nuoto. (Nel 2005 Krist Novoselic disse che Kurt non aveva mai vissuto sotto un ponte, vista la pericolosità delle onde del fiume Wishkah. Questa tesi è confermata da Charles Cross nel suo libro Heavier Than Heaven).
Quell'anno però è ricordato principalmente per un demo, inciso a casa della zia Mary (musicista), chiamato Illiteracy Will Prevail, a cui parteciparono Kurt e Dale Crover, che all'epoca fondarono I Fecal Matter. Il demo fu inciso su un quattro piste e il brano Downer fu rimasterizzato e incluso in Bleach. Venne inciso un altro demo nel dicembre 1985, parzialmente incluso nel box-set With the Lights Out.
Nell'estate 1986 Kurt venne arrestato per vandalismo. Aveva scritto God is Gay (Dio è Gay) e Homosex Rules (Potere agli Omosessuali) su alcuni muri di Aberdeen. La condanna gli costò trenta giorni di carcere e 180 dollari di multa. Se la cavò con la condizionale. La prima droga di Kurt è stata dell'erba che fumò dietro le quinte ad un concerto dei Melvins. Kurt aveva provato fin da adolescente a suicidarsi; una volta, ubriaco, si era messo sui binari del treno ma per fortuna il treno cambiò binario e Kurt si salvò.
Burt conobbe Courtney Love nel 1989. Un anno dopo, la loro conoscenza maturò in una relazione, "instabile" secondo i media, dato il frequente uso di droghe da parte della coppia.
Nel periodo dello show dei Nirvana al Saturday Night Live accaddero due eventi molto importanti per la vita di Cobain: Courtney scoprì di essere incinta e Kurt ebbe la sua prima overdose, come dichiarato dalla moglie nel libro di Charles Cross. Il 24 febbraio, subito dopo la fine del tour australiano dei Nirvana del 1992, Kurt e Courtney si sposarono a Waikiki, nelle Hawaii.
Il 18 agosto 1992 nacque la figlia Frances Bean Cobain. Il suo nome deriva da quello della cantante dei The Vaselines Frances McKee o più probabilmente da quello dell'attrice Frances Farmer, e dalla forma del feto durante un'ecografia, la quale ricordava a Kurt la forma di un fagiolo. La nascita di Frances Bean, e l'uscita di un articolo su Vanity Fair, che accusava Courtney Love di far uso di eroina in gravidanza, ebbe un'eco talmente violenta da togliere la custodia della bambina ai genitori. Seguì uno scandalo mediatico. Sia Kurt che Courtney dovettero sottoporsi a disintossicazione e affrontare numerosi processi. Tempo dopo, la causa venne vinta dai Cobain e la figlia poté tornare da loro. Ciononostante, la fama di "genitori maledetti" continuò a gravare sulla coppia.
L'indole forte ed il carattere estroverso della Love portarono spesso in crisi la già discussa relazione. Nella biografia Più pesante del paradiso (Heavier Than Heaven) si racconta un episodio in cui Cobain si chiuse in una stanza per paura di essere picchiato dalla moglie. La gelosia di Courtney era tale da portarla a scontrarsi con la bassista delle Hole, Kristen Pfaff, che alcuni ritenevano essere l'amante di Kurt. All'inizio del 1994 Kurt, stando a quanto disse il suo avvocato Rosemary Carroll, era in procinto di divorziare da Courtney Love. Il detective Tom Grant sostenne che Cobain, l'8 marzo dello stesso anno, a Roma, avesse scritto una lettera di addio.
Molti ritengono che buona parte del lavoro delle Hole sia in realtà un prodotto dell'attività di Kurt. Live Through This, in particolare, è descritto come l'ultimo disco dei Nirvana, data la sua originalità rispetto agli altri lavori delle Hole. A sostegno di questa tesi, una canzone delle Hole, utilizzata come B-side nel singolo Beautiful Son, intitolata Old Age è, nonostante i crediti, scritta e musicata da Kurt Cobain. Nel 1998, in un bootleg, i Nirvana si esibirono con tale canzone. Successivamente, Krist Novoselic confermò che Old Age era una canzone dei Nirvana; si trattava infatti di un'outtake di Nevermind, accantonata perché non completa. La canzone incompleta apparve nel box del 2004, With the Lights Out.
l 23 febbraio 1994 Kurt Cobain fa la sua ultima apparizione televisiva[insieme ai Nirvana su RaiTre, nel programma Tunnel, condotto da Serena Dandini, cantando Serve the servants e Dumb.
Il 1º marzo 1994, subito dopo l'ultimo concerto del Tour Europeo dei Nirvana al Terminal Einz a Monaco, in Germania, a Kurt vennero diagnosticate una bronchite e una laringite.
Il 2 marzo Kurt volò a Roma per prendersi una settimana di riposo. Fu raggiunto da Courtney e da Frances Bean e prese una suite all'Excelsior di Via Veneto[4]. Ma durante la notte Courtney si accorse che il marito era in overdose. Il responsabile della Geffen italiana, Marco Cestoni, fu svegliato all'alba. Kurt fu portato prima al pronto soccorso e successivamente inseguito dai giornalisti presso il Policlinico Umberto I Salvato grazie ad un cocktail di farmaci, fu trasferito la mattina seguente all'American Hospital. Qui rimase in coma farmacologico per tutta la notte, ma dopo qualche giorno si riprese.
Il 18 marzo Courtney telefonò alla polizia temendo il suicidio del marito, che si era chiuso a chiave in una stanza armato di una pistola. Al suo arrivo, la polizia confiscò alcune armi da fuoco e una bottiglia di pillole appartenenti a Cobain, di cui tuttavia negò di essere il padrone assicurando di non aver tentato il suicidio, ma di fuggire dalla moglie.
Lo stesso mese Cobain accettò di sottoporsi ad un programma di disintossicazione.
Il 30 marzo Cobain arrivò all'Exodus Medical Center di Los Angeles, California. Nel pomeriggio del 1º aprile, una delle tate di Frances Bean la portò presso di lui per un incontro di un'ora. Quella notte, Cobain uscì dall'edificio per fumare una sigaretta, scavalcò un muro alto due metri, prese un taxi e si fece portare all'aeroporto, dove prese un aereo per Seattle. La mattina seguente, si fermò a casa sua e parlò con Michael "Cali" DeWitt, che in quel periodo risiedeva lì. Nei giorni seguenti, Cobain fu intravisto da parecchi nel circuito di Seattle, ma molti dei suoi conoscenti ignoravano dove si trovasse.
Il 3 aprile, Courtney Love contattò un investigatore privato, Tom Grant, e lo incaricò di ritrovare il marito. Il giorno seguente diffuse un comunicato per la scomparsa di Cobain sotto il nome della madre del cantante.
L'8 aprile 1994, il corpo di Cobain fu trovato da Gary Smith, un elettricista della Veca Electric, nella serra presso il garage nella sua casa sul Lago Washington. Smith vi giunse per installare l'illuminazione di sicurezza e vide il corpo steso all'interno. Ad esclusione del poco sangue proveniente dall'orecchio di Cobain, Smith disse di non aver rinvenuto segni visibili di particolari traumi; semplicemente, pensava fosse addormentato. Smith trovò inoltre quella che sembrò una lettera di suicidio, ma non per l'investigatore Tom Grant. A suo giudizio, infatti, la lettera sembrava più che altro un addio al mondo della musica che a quello terreno. Un fucile a pompa, comprato per Cobain da Dylan Carlson (frontman degli Earth e amico di quest'ultimo), venne trovato vicino al corpo del defunto. L'autopsia successivamente confermò che la morte di Cobain fu causata da un "colpo di fucile autoinflitto alla testa". Il rapporto disse anche che il cantante era morto con tutta probabilità il 5 aprile 1994.
Nella lettera di suicidio, diretta all'amico immaginario della sua infanzia, "Boddah", Cobain citò una canzone di Neil Young, Hey Hey, My My (Out of the Blue): "It's better to burn out than to fade away" (È meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente), frase che compare anche nella canzone dei Queen Gimme the prize, tratta dalla colonna sonora del film Highlander (1986). L'uso da parte di Cobain di quel testo ebbe un profondo impatto su Young, che dedicò parte dell'album Sleeps with Angels alla memoria del cantante dei Nirvana. La lettera citava anche il cantante dei Queen, Freddie Mercury, cui Cobain invidiava la passione per il suo lavoro e per il suo pubblico, che sembrava non essere cambiato per tutta la sua carriera.
Ecco qui riportato la traduzione della lettera che Cobain scrisse prima di spararsi:
Vi parlo dal punto di vista di un sempliciotto un po' vissuto che preferirebbe essere uno snervante bimbo lamentoso. Questa lettera dovrebbe essere abbastanza semplice da capire. Tutti gli avvertimenti della scuola base del punk-rock che mi sono stati dati nel corso degli anni, dai miei esordi, intendo dire, l'etica dell'indipendenza e di abbracciare la vostra comunità si sono rivelati esatti. Io non provo più emozioni nell'ascoltare musica e nemmeno nel crearla nel leggere e nello scrivere da troppi anni ormai. Questo mi fa sentire terribilmente colpevole. Per esempio quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento il maniacale urlo della folla cominciare, non ha nessun effetto su di me, non è come era per Freddie Mercury, a lui la folla lo inebriava, ne ritraeva energia e io l'ho sempre invidiato per questo, ma per me non è così. Il fatto è che io non posso imbrogliarvi, nessuno di voi. Semplicemente non sarebbe giusto nei vostri confronti né nei miei. Il peggior crimine che mi possa venire in mente è quello di fingere e far credere che io mi stia divertendo al 100%. A volte mi sento come se dovessi timbrare il cartellino ogni volta che salgo sul palco. Ho provato tutto quello che è in mio potere per apprezzare questo.
Ho apprezzato il fatto che io e gli altri abbiamo colpito e intrattenuto tutta questa gente. Ma devo essere uno di quei narcisisti che apprezzano le cose solo quando non ci sono più. Io sono troppo sensibile. Ho bisogno di essere un po' stordito per ritrovare l'entusiasmo che avevo da bambino. Durante gli ultimi tre nostri tour sono riuscito ad apprezzare molto di più le persone che conoscevo personalmente e i fans della nostra musica, ma ancora non riesco a superare la frustrazione, il senso di colpa e l'empatia che ho per tutti. C'è del buono in ognuno di noi e penso che io amo troppo la gente, così tanto che mi sento troppo fottutamente triste. Il piccolo triste, sensibile...! Perché non ti diverti e basta? Non lo so! Ho una moglie divina che trasuda ambizione e empatia e una figlia che mi ricorda troppo di quando ero come lei, pieno di amore e gioia.
Bacia tutte le persone che incontra perché tutti sono buoni e nessuno può farle del male. E questo mi terrorizza a tal punto che perdo le mie funzioni vitali. Non posso sopportare l'idea che Frances diventi una miserabile, autodistruttiva rocker come me. Mi è andata bene, molto bene durante questi anni, e ne sono grato, ma è dall'età di sette anni che sono avverso al genere umano. Solo perché a tutti sembra così facile tirare avanti ed essere empatici. Penso sia solo perché io amo troppo e mi rammarico troppo per la gente. Grazie a tutti voi dal fondo del mio bruciante, nauseato stomaco per le vostre lettere e il supporto che mi avete dato negli anni passati. Io sono troppo un bambino incostante, lunatico! E non ho più nessuna emozione, e ricordate, è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente.
Pace, Amore, Empatia.
Kurt Cobain
Frances e Courtney, io sarò al vostro altare. Ti prego Courtney continua così, per Frances. Per la sua vita, che sarà molto più felice senza di me. Vi amo. Vi amo! Kurt
Sam Cooke (ucciso con un fucile dal padrone di un motel)
Sam Cooke (Clarksdale, 22 gennaio 1931 – Los Angeles, 11 dicembre 1964) è stato un cantante, compositore e produttore discografico statunitense, di musica gospel, R&B, soul e pop.
Musicisti e critici oggi lo ritengono uno dei fondatori della soul music e uno dei più importanti cantanti della storia di questo genere È stato definito da molti "il re del soul" (e, a parere di Jerry Wexler dell'Atlantic Records, il miglior cantante di tutti i tempi), e, anche se più di uno può ambire a questo titolo, il suo influsso è stato forte e il suo impatto sulla musica soul innegabile. Piazzò 29 singoli nella "Top 40" negli USA tra il 1957 e il 1965 ed è considerato spesso come "il creatore" del genere. Grandi successi come "You Send Me", "Chain Gang", "Wonderful World", "Bring It on Home to Me" e "A Change Is Gonna Come" sono tra le sue canzoni più popolari.
Cooke fu anche tra i primi artisti di colore a occuparsi anche degli aspetti imprenditoriali della sua attività: Fondò sia un'etichetta discografica che una casa editrice come ampliamento della sua carriera di cantante e compositore. Prese anche parte attiva nel Movimento per i Diritti Civili (American Civil Rights Movement), usando le proprie capacità musicali per creare legami tra il pubblico di colore e il pubblico bianco.
BIOGRAFIA
Sam Cook nacque a Clarksdale (Mississippi), nello stato del Mississippi. Aggiunse una "e" alla fine del suo cognome perché pensava desse un tocco di classe. Era uno dei sette figli di Annie Mae e del reverendo Charles Cook, un ministro della Chiesa battista. Con la famiglia si trasferì a Chicago nel 1933.
Iniziò a cantare gospel fin da piccolo, guadagnandosi negli anni una certa fama come membro del gruppo "The Soul Stirrers". Il suo primo singolo pop, "Lovable" (1956), fu pubblicato con lo pseudonimo di "Dale Cooke" per non disturbare i suoi ammiratori gospel; vi era infatti una considerevole avversione verso gli artisti gospel che cantassero anche musica profana. Tuttavia lo pseudonimo non riuscì a mascherare le capacità vocali uniche e caratteristiche di Sam Cooke: nessuno fu tratto in inganno. Art Rupe, capo dell'etichetta "Specialty Records", la stessa dei "Soul Stirrers", diede il beneplacito a Cooke di incidere musica profana con il suo vero nome, ma era scontento del tipo di musica che Cooke e il produttore Bumps Blackwell stavano facendo. Rupe si aspettava invece qualcosa di simile allo stile di un altro artista dell'etichetta, Little Richard. Quando Rupe entrò in sala di registrazione e sentì Cooke cantare George Gershwin, si arrabbiò alquanto. Dopo una lite tra Rupe e Blackwell, quest'ultimo lasciò l'etichetta, insieme a Cooke (Greene, 2006).
Nel 1957 Cooke firmò un contratto con la Keen Records. Il suo primo singolo fu "You Send Me", che rimase sei settimane al numero uno della classifica R&B di Billboard. La canzone ebbe notevole successo anche fuori dal pubblico R&B, tenendo la prima posizione nella classifica pop per tre settimane. Oltre ai successi personali e alla crescente fama anche tra il pubblico pop - un risultato rimarchevole ai quei tempi per un cantante R&B - Cooke continuò a sorprendere l'ambiente discografico degli anni sessanta fondando una propria etichetta, la SAR Records (Greene, 2006), che presto annoverò tra i propri artisti The Simms Twins, The Valentinos, Bobby Womack e Johnnie Taylor. Cooke quindi creò una società di stampa e di gestione, e dunque lasciò la Keen per passare alla RCA Victor. Uno dei suoi primi successi con la RCA fu il singolo "Chain Gang" che raggiunse il numero 2 nella classifica Billboard pop. Seguirono altri successi, tra cui "Sad Mood", "Bring it on Home to Me" (con Lou Rawls all'accompagnamento vocale), "Another Saturday Night" e "Twistin' the Night Away".
Come gran parte degli artisti R&B dell'epoca, Cooke si dedicava più che altro ai pezzi singoli; in tutto ne portò 29 nella classifica "top 40" pop e ben di più, ovviamente, nella classifica R&B. Nonostante ciò, pubblicò anche un album, Night Beat, con influenze blues, che ricevette ottime critiche. La sua fama presso il grande pubblico avrebbe potuto essere maggiore, perché molti suoi pezzi sono divenuti famosi interpretati da altri cantanti.
Cooke morì all'età di 33 anni in circostanze misteriose l'11 dicembre 1964 a Los Angeles. Sebbene i dettagli del caso non siano ancora chiariti, la versione ufficiale afferma che Sam Cooke venne ucciso con un colpo di arma da fuoco da Bertha Franklin, direttrice del motel Hacienda a South Los Angeles, la quale sostenne di essere stata minacciata da lui e di averlo ucciso in legittima difesa. La sentenza fu di "omicidio giustificabile", anche se molti credono che importanti dettagli non furono trattati in tribunale e che vennero in seguito dimenticati. Cooke fu sepolto a Glendale, in California.
Alcune canzoni furono pubblicate postume, molte delle quali divennero dei successi; tra le altre si ricorda "A Change Is Gonna Come", una delle prime canzoni di protesta, considerata generalmente come una delle sue opere maggiori. Dopo la morte di Cooke, la sua vedova Barbara sposò Bobby Womack. La figlia di Cooke, Linda, sposò in seguito il fratello di Bobby, Cecil. Cooke fu tra i primi personaggi inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame, nel 1986 (Greene, 2006
'influenza di Cooke - che ha alle spalle la "lezione" di Billy Eckstine - è stata grandissima: anche quelli che non hanno mai ascoltato un suo disco, ne hanno sentito gli echi in Rod Stewart o Southside Johnny. Altri artisti rock con un certo debito verso Cooke sono The Animals, Simon and Garfunkel, Van Morrison, James Taylor, i Beatles (in particolare John Lennon), John Mayer, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Steve Marriott, Terry Reid, Steve Perry; nel genere R&B tra i vicini a Cooke si possono citare Smokey Robinson, Marvin Gaye, Otis Redding, David Ruffin, Bobby Womack, Johnnie Taylor, Lou Rawls, Al Green, The Temptations, Philippe Wynne, Aretha Franklin, Mavis Staples, Ben E. King.
Il pezzo di Cooke "A Change Is Gonna Come" è stato memorabilmente inserito nella colonna sonora del film Malcolm X di Spike Lee. Interpretato anche da Bob Dylan recentemente (2004).
Il rapper 2Pac fa riferimento a Sam Cooke in un verso della canzone "Thugz Mansion", così come il rapper Nas, che lo cita nel pezzo "We Major" con Kanye West. Nel pezzo dei the Roots "Stay Cool" il testo recita: "I got the soul of a young Sam Cooke" (Ho l'anima di un giovane Sam Cooke).
Cat Stevens pubblicò esclusivamente canzoni scritte da lui stesso fino al 1974, quando inserì nel proprio album "Greatest Hits" una cover di "Another Saturday Night" di Sam Cooke.
Grazie al fatto che le radio del sud degli Stati Uniti giungono fino in Giamaica, Cooke divenne un'importante ispirazione per lo stile canoro di Bob Marley.
John Landis ha usato molti dei dischi di Cooke nei suoi film, come Animal House e Un lupo mannaro americano a Londra.
Cooke influenzò la cantante punk Mia Zapata dei The Gits, che gli resero omaggio con una cover di "A Change Is Gonna Come" nel loro album Enter: The Conquering Chicken.
Poco dopo la sua scomparsa, la Motown Records pubblicò We Remember Sam Cooke, una raccolta di cover di Cooke incisa dai The Supremes.
Dopo essere stata in evidenza nella colonna sonora del film del 1985 Witness - Il testimone (con Harrison Ford), la canzone "Wonderful World" fu scelta anche per una pubblicità dei jeans Levi's, sempre nel 1985. Ripubblicata in questa occasione, giunse al numero 2 nelle classifiche inglesi.
Nel 1999 fu assegnato a Cooke il Grammy Award alla carriera e nel 2004 la rivista Rolling Stone lo mise al sedicesimo posto nella lista dei cento più grandi artisti di ogni tempo
Il libro di Erik Greene Our Uncle Sam: The Sam Cooke Story From His Family's Perspective è uno sguardo all'interno della vita, della musica e della discussa morte di Cooke.
Nel 2007 il gruppo rock irlandese Jetplane Landing inserirono nel loro album Backlash Cop un pezzo intitolato "Sam Cooke".
Cass Elliot (morta per asfissia con un panino al prosc.)
Cass Elliot, all'anagrafe Ellen Naomi Cohen (Baltimora, 19 settembre 1941 – Londra, 29 luglio 1974), è stata una cantante statunitense, meglio nota con lo pseudonimo di Mama Cass all'interno del quartetto pop The Mamas & the Papas. Dopo la rottura del gruppo, ebbe una soddisfacente carriera solista e incise nove album. Elliot fu trovata morta nella sua stanza d'albergo a Londra, apparentemente per un attacco cardiaco, dopo due concerti di grande successo al Palladium.
Ellen Cohen è nata a Baltimora, Maryland, successivamente si trasferì ad Alexandria (Virginia), un sobborgo di Washington. Figlia di un commerciante di generi alimentari, adottò il nome di "Cass" mentre frequentava le scuole superiori – probabilmente, secondo quanto racconta Denny Doherty, ispirandosi al nome dell'attrice Peggy Cass – in ogni caso esso era 'Cass,' e non 'Cassandra.' Più tardi assunse anche il soprannome di Elliot in memoria di un amico morto.
Iniziò la sua carriera artistica come attrice nella commedia The Boy Friend mentre frequentava ancora le superiori. Dopo aver abbandonato il George Washington High School poco prima di diplomarsi, si trasferì a New York City, dove fece una piccola apparizione in The Music Man ma perse la parte nel successivo ruolo di Miss Marmelstein in I Can Get It for You Wholesale che venne dato ad una giovane Barbra Streisand nel 1962.
Mentre si guadagnava da vivere nei locali notturni di Greenwich Village, la Elliot iniziò ad esibirsi come cantante, ma non ebbe mai intenzione di intraprendere la carriera professionista fino a quando non fece ritorno a Washington, per proseguire gli studi alla American University. Mentre la musica folk americana era ancora agli albori, la Elliot conobbe il suonatore di banjo e cantante Tim Rose ed il cantante John Brown, con i quali iniziò ad esibirsi dando vita al gruppo dei The Triumvirate. Nel 1963, James Hendricks prese il posto di Brown ed il gruppo venne ribattezzato The Big Three. La prima incisione discografica della Elliot, dal titolo Winkin', Blinkin' and Nod, fu proprio con i The Big Three, per conto della casa discografica FM Records nel 1963.
Quando Tim Rose abbandonò la band, nel 1964, la Elliot ed Hendricks si unirono ai due musicisti di origine canadese Zal Yanovsky e Denny Doherty per dare vita alla nuova formazione dei The Mugwumps. Il nuovo gruppo ebbe però vita breve, solo otto mesi, dopo che Cass decise di continuare la sua carriera musicale da solista. Nel frattempo l'altro membro dei The Mugwumps, Yanovsky si unì a John Sebastian per fondare la band dei The Lovin' Spoonful mentre il suo ex-compagno di band Doherty si unì ai The New Journeymen insieme a John Phillips e a sua moglie, Michelle. Nel 1965, Doherty riuscì a convincere Phillips a far entrare nel gruppo anche Cass, che entrò ufficialmente nella band durante il loro tour nelle Isole Vergini.
Marc Bolan (overdose di erba mentre guidava)
Mark Feld (Londra, 30 settembre 1947 – Londra, 16 settembre 1977) è stato un cantante e chitarrista inglese. Meglio conosciuto con lo pseudonimo Marc Bolan, fu cantante, chitarrista e leader della band glam rock inglese Tyrannosaurus Rex (il cui nome verrà successivamente abbreviato in T-Rex) dal 1967 all'anno della sua morte, avvenuta in un incidente stradale nel 1977. Ritenuto il fondatore del glam rock, la sua musica è stata di fondamentale importanza per molte band e cantanti.
Figlio di un camionista, Marc Bolan crebbe a Hackney, nell'East London, e in seguito visse a Wimbledon. In giovanissima età si appassiona a Gene Vincent e a Chuck Berry e diventa Mod. Adolescente ribelle, all'età di quattordici anni viene espulso da scuola. Per un breve periodo fa il modello, e nel 1967 si unisce alla band Proto-Punk John's Children, di discreto successo negli show dal vivo ma dalle vendite scarse. Il singolo scritto da Bolan Desdemona avrebbe forse potuto ottenere qualche successo, se la BBC non lo avesse censurato per il verso "lift up your skirt and fly". Quando la band si scioglie, Bolan comincia a scrivere i pezzi Neo-Romantic che appariranno nei primi album dei T-Rex.
La formazione ed il periodo folk
Marc Bolan formò i Tyrannosaurus Rex nell'agosto del 1967. Accompagnato dal percussionista Steve Peregrin Took iniziò ad esibirsi in duo acustico con occasionali omaggi a Gene Vincent e Eddie Cochran. La combinazione tra la chitarra acustica di Bolan e il suo distintivo stile vocale, i bonghi di Took e un assortimento di vari tipi di percussioni compresi strumenti per bambini procurò alla band un certo seguito nella scena underground. Il dj John Peel fu loro amico e li aiutò a traghettare la band verso apparizioni più prestigiose.
In seguito Peel apparirà in un loro disco leggendo una storia scritta da Bolan. Un'altra figura chiave fu il produttore Tony Visconti che continuò a produrre i loro dischi anche nella seconda fase glam.
Il declino e la rinascita
A partire dal 1974 per Marc Bolan incomincia un periodo difficile: subisce la perdita dei componenti della formazione storica del suo gruppo (il primo ad andarsene sarà Bill Legend), licenzia il produttore del gruppo Tony Visconti dopo l'insuccesso discografico dell'album Zinc Alloy and the Hidden Riders of Tomorrow, e divorzia dalla moglie June Child. Inoltre la salute di Bolan durante questo periodo va peggiorando a causa della sua dieta sregolata (che lo farà aumentare notevolmente di peso) e della sua dipendenza alla cocaina (che gli procurerà un attacco cardiaco alla fine del 1974).
Sempre nel 1974, Marc Bolan conosce durante un tour negli Stati Uniti la cantante soul statunitense Gloria Jones, con la quale intreccerà una relazione, e dalla quale avrà un figlio chiamato Rolan (nato nel 1975).
Nel 1977 tuttavia Bolan riesce a uscire dalle dipendenze che aveva collezionato negli anni precedenti e risistema la formazione della sua band, che inciderà un album con il quale torna in classifica. Nell'autunno dello stesso anno Marc Bolan presenta un programma televisivo intitolato con il suo nome che gli ridarà la popolarità che aveva riscosso durante il periodo di maggior successo dei T-Rex.
La morte
Marc Bolan muore all'alba del 16 settembre 1977, due settimane prima del suo trentesimo compleanno. Stava tornando a casa dopo aver trascorso la notte in un ristorante con la sua innamorata Gloria Jones, quando l'automobile su cui viaggiava (una Mini viola guidata da lei) andò contro un albero dopo che la conducente perse il controllo dell'automobile a causa dello scoppio di uno pneumatico.
Ironicamente, Bolan era solito citare diversi modelli di automobili nelle sue canzoni, ma soprattutto non sapeva guidare né possedeva la patente di guida.
Attualmente il luogo dove è avvenuto l'incidente è stato trasformato in una sorta di santuario, chiamato Bolan's Rock Shrine dove è stato posto a partire dal 2002 (l'anno del venticinquesimo anniversario della morte) un busto di Marc Bolan, scoperto durante la cerimonia dal figlio Rolan.
Marvin Gaye(ucciso dal padre)
Marvin Gaye, all'anagrafe Marvin Pentz Gay Jr. (Washington, 2 aprile 1939 – Los Angeles, 1º aprile 1984), è stato un cantante, arrangiatore, autore e produttore statunitense, artista di spicco della musica soul e R&B.
Ottenne fama internazionale a cavallo tra gli anni sessanta e settanta presso la celeberrima casa discografica Motown. Ancora oggi i suoi dischi sono molto richiesti sul mercato e influenzano anche le generazioni più giovani grazie al suono fresco, sinuoso ma allo stesso tempo complesso e dotato di una profondità che richiede un ascolto prolungato per essere colta. Ciò che rende l'artista ancora attuale è la forza dei suoi testi intrisi di temi caldi inerenti alla politica, l'economia, l'ambiente, l'amore e i conflitti internazionali. Per il suo impegno, le sue lotte contro il sistema e il forte richiamo alle radici della musica afro-americana, da sempre detentrice di una funzione di denuncia dei soprusi e delle ingiustizie, è considerato uno degli artisti più importanti della sua era.
Marvin Gaye iniziò la sua carriera agli inizi degli anni sessanta presso la Motown, produsse molte hit tra le quali Stubborn Kind of Fellow, How Sweet It Is (To Be Loved by You), I Heard It Through the Grapevine, e molti duetti con Tammi Terrell, quali Ain't No Mountain High Enough e You're All I Need to Get by, prima di raggiungere quella maturità artistica che gli permetterà di affrancarsi da produttori e discografici. Infatti Gaye è noto per i suoi attriti con la Motown che tendeva a racchiudere in categorie ben distinte cantanti, autori e produttori, imbrigliando così la creatività degli artisti che potevano solo cantare e non scrivere testi per sé stessi o autoprodursi. Gaye si impose però con forza nel 1971 con l'album What's Going on. Tale album provò che si potevano rompere gli schemi; infatti Gaye, che all'inizio degli anni sessanta era stato autore di alcuni testi per giovani artisti della Motown, dimostrò di poter scrivere e produrre i propri testi e la propria musica senza la necessità di passare attraverso il sistema discografico. Questi risultati avrebbero poi spianato la strada ad artisti della musica afro-americana tra i quali Stevie Wonder, Luther Vandross e Babyface.
Durante gli anni settanta Gaye produsse altri album di successo, tra i quali Let's Get It on e I Want You, e alcune hit come Let's Get It on, Got to Give It Up, e Sexual Healing. A partire dal giorno in cui venne assassinato dallo sparo di una pistola, il cui grilletto fu premuto dalle mani del padre, Marvin Gaye divenne un artista cruciale per le generazioni future e per il destino della soul music.
Dalla nascita ai suoi primi successi
Gaye nacque a Washington, D.C. col vero nome di Marvin Pentz Gay, Jr., ma successivamente aggiunse la "e" al suo cognome sia per stroncare le prese in giro sia per apparire più professionale (si pensi ad esempio anche all'aggiunta della "e" di Sam Cooke [1].) Suo padre, Marvin Gay senior, era catechista della Church of God, una piccolo gruppo distaccato della confessione religiosa degli Avventisti del Settimo Giorno. Tale setta, prendendo in prestito alcuni elementi dalla comunità cattolica ed altri da quella anglicana e ortodossa ha codici di condotta molto rigidi e non è prevista la celebrazione di alcuna festività. Gaye iniziò a cantare nel coro di tale chiesa, prese lezioni di piano e percussioni per fuggire agli abusi psicologici messi in atto dal padre.
Dopo la scuola superiore, Gaye si arruolò nella United States Air Force, l'Aeronautica militare, e poi, dopo essere stato congedato, si unì a diversi gruppi di doo wop, fino ad arrivare ai The Marquees, un gruppo molto conosciuto a Washington D.C. Con Bo Diddley, i Marquees realizzarono un singolo, Wyatt Earp, nel 1958 con la Okeh Records e furono reclutati da Harvey Fuqua diventando poi così i The Moonglows. Mama Loocie, il singolo realizzato nel 1959 con la Chess Records, fu il primo singolo di Gaye con i Moonglows. Dopo un concerto a Detroit, Gaye fu scritturato per una carriera da solista da Berry Gordy, della Motown Records.
La Motown e le famiglie Gordy
All'inizio Gaye era un artista part-time: saltuariamente era un percussionista, un autore di canzoni lavorando con parecchi gruppi dell'epoca come The Miracles, The Contours, Martha & the Vandellas, e altri. Da notare la sua paternità delle percussioni nelle hit numero uno Please Mr. Postman dei The Marvelettes nel 1961 e Fingertips Pt. 2 dei Little Stevie Wonder nel 1963. Poi scrisse insieme con altri autori, nel 1964, "Dancing In The Street" hit numero uno di Martha & the Vandellas e prima ancora nel 1962 un'altra numero uno Beechwood 4-5789 hit dei The Marvelettes. L'artista non solo era così diventato a pieno titolo un membro della famiglia Motown ma presto divenne anche membro della famiglia Gordy sposando Anna, sorella di Berry Gordy, nel 1964, dopo tre anni di corteggiamento.
Purtroppo i primi tre singoli di Marvin Gaye usciti con la Motown non riscossero tanto successo; solo nel 1962 raggiunse un piccolo risultato il quarto tentativo, Stubborn Kind of Fellow, con Martha & The Vandellas in cui Gaye era nel coro. Unica consolazione risiedeva nel fatto che il singolo era stato scritto da Gaye assieme a William "Mickey" Stevenson, che creò il titolo riferendosi maliziosamente alla lunaticità di Marvin. Ancora nel 1963 Hitch Hike e Can I Get a Witness il successo stentava a manifestarsi. Bisognerà attendere Pride & Joy che nello stesso anno divenne una hit-bomba. Gaye però stava stretto nei panni che la Motown gli aveva cucito addosso: un cantante di ballate melodiche in cerca di successo nelle classifiche e nel mercato discografico. L'artista voleva invece fermamente essere un cantante pop seguendo le orme di Nat King Cole oppure di Frank Sinatra puntando però a fondere gli stili di tali artisti con quelli profondi e intensi di Jackie Wilson e del suo modello di riferimento Sam Cooke.
Marvin Gaye & Tammi Terrell
Alcuni più grandi successi di Marvin Gaye presso la Motown sono dei duetti con artiste donne come Mary Wells, Kim Weston e Tammi Terrell; il primo album Gaye/Wells, del 1964, Together, fu il primo album di Gaye ad entrare nelle classifiche. Terrell e Gaye in particolare ebbero un ottimo rapporto, e il loro primo album fu, nel 1967, United, che conteneva pezzi divenuti celebri come "Ain't No Mountain High Enough" e "Your Precious Love".
Nickolas Ashford e Valerie Simpson, una coppia anche fuori dal lavoro, erano gli autori e i produttori dei dischi di Gaye e Terrell, i quali fingevano di esserlo nei dischi (sebbene voci dicessero che la finzione non fosse totale). Il 14 ottobre 1967 Terrell ebbe un collasso, cadendo tra le braccia di Gaye, durante un concerto alla Hampton University in Virginia. Le fu in seguito diagnosticato un tumore al cervello e la sua salute continuò a peggiorare. Uscirono presso la Motown ancora alcuni dischi della coppia, nell'ultimo dei quali, Easy del 1969, le parti che dovevano essere cantate da Terrell erano in realtà eseguite principalmente da Valerie Simpson.
La malattia di Terrell portò alla depressione Gaye; quando la sua "I Heard It Through the Grapevine", già registrata nel 1967 da Gladys Knight & The Pips, divenne il suo primo "numero uno" delle classifiche e il singolo di maggiori vendite della storia della Motown, con quattro milioni di copie vendute, rifiutò di godersi il successo, pensando di non averlo meritato. Il suo lavoro con il produttore Norman Whitfield, che produsse "Grapevine", portò a successi analoghi per i singoli "Too Busy Thinking About My Baby" e "That's the Way Love Is". Nel frattempo, il matrimonio di Gaye con Anna stava deteriorandosi e egli continuava a sentirsi di poco spessore, cantando in continuazione di amore mentre la pop music subiva una rivoluzione iniziando a dedicarsi a temi sociali e politici. Alla ricerca di autonomia creativa, Marvin produsse alcuni singoli della session band della Motown The Originals, tra cui "Baby I'm For Real" e "The Bells", che ebbero notevole successo.
What's Going On
Tammi Terrell morì di tumore il 16 marzo 1970. Devastato dalla sua morte, Marvin fu così emozionato ai funerali che parlò al corpo di lei come se si aspettasse che rispondesse. Gaye si ritirò quindi dalle scene, non eseguendo concerti per quasi due anni. Gaye raccontava agli amici che aveva pensato di abbandonare la musica, ma dopo il successo delle sue produzioni con gli Originals, Gaye ebbe fiducia nel riuscire a esprimere il proprio messaggio musicale. Entrò quindi in studio di registrazione il 1º giugno 1970 e registrò le canzoni "What's Going On", "God is Love" e "Sad Tomorrows" - una prima versione di "Flying High (In the Friendly Sky)".
Gaye voleva pubblicare "What's Going On" ma il capo della Motown, Berry Gordy, rifiutò, trovandola "non commerciale". Gaye decise di non registrare più nulla finché Gordy cedette e la canzone divenne un successo inaspettato nel gennaio 1971. Gordy chiese dunque a Gaye un intero album di canzoni dello stesso genere.
L'album What's Going On divenne uno dei momenti salienti della carriera di Gaye ed è oggi il suo lavoro più noto. Sia in termini di sonorità (influenzato da funk e jazz) sia di contenuti dei testi (molto spirituali) costituiva una rottura rispetto ai suoi primi lavori con la Motown. Altri due singoli, Mercy Mercy Me (The Ecology) e Inner City Blues (Make Me Wanna Holler), entrarono nella "Top 10" pop e furono numero uno della classifica R&B. L'album divenne uno dei più memorabili album soul di tutti i tempi e introdusse l'idea di concept album, la nuova frontiera della musica soul.
Un successo continuo
Dopo il successo della colonna sonora del film blaxploitation Trouble Man del 1972, Marvin decise di lasciare l'argomento sociale per indirizzarsi verso temi sensuali, con la pubblicazione di Let's Get It On. L'album rappresentava una rottura per Gaye a causa della sua intensa sensualità ispirata dal successo di What's Going On e per la necessità di doverselo produrre da sé alla propria maniera. Let's Get It On divenne l'album di Marvin Gaye più venduto durante la sua vita, sorpassando What's Going On. Il singolo omonimo costituì per Gaye anche il singolo più venduto con la Motown, sopravanzando I Heard It Through the Grapevine.
Gaye iniziò a lavorare all'ultimo suo album duetto, stavolta con Diana Ross per il progetto Diana & Marvin. Le registrazioni cominciarono nel 1972, quando Ross era incinta del secondo figlio. Gaye si rifiutava di cantare se non poteva fumare nello studio, così l'album fu realizzato sovrapponendo le parti cantate da Ross e Gaye, registrate in sessioni separate. Pubblicato nell'autunno 1973, l'album portò nella "Top 20" dei singoli i pezzi You're a Special Part of Me e My Mistake (Was to Love You).
Nel 1976 Gaye pubblicò l'album I Want You, in cui era contenuto il singolo omonimo che raggiunse il numero uno nella classifica R&B.
Gli ultimi anni e la morte
Nel 1977 Gaye pubblicò lo storico singolo funk, "Got to Give It Up", che raggiunse il numero uno nelle classifiche pop, R&B e dance contemporaneamente e aiutò le vendite dell'album Live at the London Palladium, che superarono i due milioni di copie. L'anno seguente, dopo il divorzio da sua moglie Anna, acconsentì a versare parte dei suoi guadagni sul futuro album come alimenti all'ex moglie. Il risultato fu Here, My Dear, del 1978, che trattava gli aspetti amari del suo matrimonio al punto tale che Anna stava per denunciare Marvin per violazione della privacy. L'album vendette poco, nonostante sia stato in seguito rivalutato dalla critica. Nel 1979, oberato da guai fiscali e afflitto da tossicodipendenza, Gaye dichiarò fallimento e si trasferì alle Hawaii, dove visse in un furgone da panettiere. Nel 1980 si accordò con l'impresario inglese Jeffrey Kruger per tenere concerti in Europa, tra cui uno davanti alla Principessa Margaret. Gaye arrivò però sul palco in enorme ritardo e ormai il teatro si era già svuotato. Durante il soggiorno a Londra Marvin lavorò a In Our Lifetime?, un disco complesso e profondamente personale. Quando la Motown pubblicò l'album, nel 1981, Gaye si infuriò: accusò la Motown di aver manipolato e remixato il disco senza il suo consenso, includendo una canzone non finita ("Far Cry"), togliendo il punto interrogativo dal titolo e eliminando così la sottile ironia. Sempre nel 1980 tenne un celebre concerto al Montreux Jazz Festival, sicuramente una delle sue più memorabili esibizione dal vivo.
Nel 1981 si stabilì a Ostenda, in Belgio, dove aveva trovato un'opportunità per sistemare i suoi problemi economici. Rotti definitivamente i legami con la Motown, firmò un contratto con la Columbia Records nel 1982, pubblicando in quello stesso anno Midnight Love; esso includeva l'ultimo grande successo di Marvin, "Sexual Healing". La canzone portò a Gaye i suoi primi due Grammy Award (miglior voce maschile R&B, miglior strumentazione R&B) nel febbraio 1983 (l'anno seguente fu nominato ancora a un Grammy come miglior voce maschile R&B, stavolta per l'album stesso Midnight Love). Sempre nel febbraio 1983, Gaye interpretò l'inno nazionale statunitense allo All-Star Game di pallacanestro. Poco dopo iniziò una tournée negli Stati Uniti per promuovere il suo album. Il tour, conclusosi nell'agosto dello stesso anno, fu segnato da problemi di salute e dalle ricadute di Gaye nella depressione e nella paura di essere vittima di un attentato alla propria vita.
Quando il tour finì, si ritirò a vivere isolato in casa dei genitori. Minacciò diverse volte di suicidarsi dopo numerosi aspri litigi con il padre, Marvin senior. Il cantante Little Richard rivelò che Gaye aveva premonizioni sul suo omicidio negli ultimi anni di vita. Il 1º aprile 1984, un giorno prima del suo quarantacinquesimo compleanno, il padre del cantante gli sparò, uccidendolo, al termine di una lite iniziata a causa di documenti sistemati male. Marvin senior fu quindi condannato a sei anni di reclusione dopo essersi dichiarato colpevole di omicidio. Le accuse di omicidio premeditato furono ritirate quando si scoprì che il figlio lo aveva aggredito prima di essere ucciso. Passò i suoi ultimi anni in una casa di riposo e morì di polmonite nel 1998.
Alcune pubblicazioni postume mantennero viva la sua fama tra il pubblico. Gaye entrò nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1987, quindi nella Hollywood Rock Walk nel 1989 ed ebbe una stella nella Hollywood Walk of Fame nel 1990.
Vita personale
Gaye si sposò due volte. Il suo primo matrimonio fu con Anna Gordy, sorella di Berry Gordy (ella era più anziana di lui di diciassette anni), che gli ispirò alcuni dei suoi successi tra cui "Stubborn Kind of Fellow" e "You Are a Wonderful One"; i due adottarono un figlio, Marvin Pentz Gaye III. Problematica fin dall'inizio, l'unione si guastò irrimediabilmente quando Gaye cominciò a corteggiare Janis Hunter (di diciassette anni più giovane di lui), la diciassettenne figlia dell'icona jazz Slim Gaillard, nel 1973 dopo la pubblicazione dell'album Let's Get It On. Hunter fu anche una delle ispirazioni per la musica di Gaye, in particolare il periodo che include Let's Get It On e I Want You. Dalla loro relazione nacquero due figli, Nona e Frankie Christian. Marvin e Janis si sposarono dopo il divorzio di Marvin, nell'ottobre 1977. Poco dopo il loro matrimonio però i due si separarono a causa delle crescenti tensioni tra di loro, divorziando infine nel febbraio 1981.
Dopo la morte di Gaye, due suoi figli iniziarono una carriera artistica: il maggiore, Marvin Pentz Gaye III, divenne un produttore discografico, mentre la figlia di Gaye, Nona, è stata modella, attrice e cantante. Solo il più giovane, Frankie Christian, non ha seguito le orme artistiche del padre.
L'influsso, i riconoscimenti e i premi
Tra i vari tributi a Gaye dopo la sua morte, si ricorda Missing You, canzone di Diana Ross (anche lei alla Motown), che entrò nella "top ten" pop nel 1985; un'altra artista Motown, Teena Marie, incluse nel suo album il pezzo "My Dear Mr. Gaye". Il gruppo soul Maze, di cui faceva parte Frankie Beverly, incise la canzone-dedica "Silky Soul" (1989), in onore del loro mentore. Gaye viene citato in molti pezzi di diversi artisti, tra cui gli Spandau Ballet, i Commodores e George Michael ed anche Elton John nella canzone "club at the end of the streets" del 1989.
Nel 1995 alcuni artisti, tra cui Madonna, Stevie Wonder, Speech del gruppo hip hop Arrested Development e la figlia stessa di Gaye, Nona, resero omaggio a Marvin con un album realizzato in collaborazione con MTV, Inner City Blues: The Music of Marvin Gaye, che conteneva anche un documentario omonimo trasmesso da MTV. Nel 1999, artisti R&B artists come D'Angelo, Erykah Badu, Brian McKnight e Will Downing parteciparono a loro volta a un album tributo a Gaye, Marvin Is 60. Nell'ottobre 2001 fu realizzata una cover della canzone "What's Going On", prodotta da Jermaine Dupri, e pubblicata per beneficenza nella lotta contro l'AIDS. Nella cover apparivano moltissimi artisti, tra cui Christina Aguilera, Mary J. Blige, Bono, Destiny's Child, Fred Durst dei Limp Bizkit, Nelly Furtado, Alicia Keys, Aaron Lewis del gruppo rock Staind, Nas, *N Sync, P. Diddy, ?uestlove dei The Roots, Britney Spears e Gwen Stefani. Partecipava anche Nona, che cantava uno dei versi più suggestivi della canzone: Father, father/we don't need to escalate (Padre, padre, non abbiamo bisogno di aggravare la situazione).
Nel 1987 Marvin fece il suo ingresso postumo nella Rock & Roll Hall of Fame. Gli fu inoltre attribuita una stella nella Hollywood Walk of Fame nel 1990. Nel 1996 fu anche premiato con un Grammy Award alla carriera. Annie Lennox e Seal lo citarono in proprie canzoni. Nel 2004 la rivista Rolling Stone lo classificò al diciottesimo posto nella sua lista dei cento più grandi artisti di ogni tempo.
Durante tutta la sua carriera, che copre cinque decenni includendo le pubblicazioni postume, Gaye ha avuto un totale di quarantuno singoli nella "Top 40" pop di Billboard, tra il 1963 e il 2001. È il quarto artista per numero di settimane di permanenza in testa alla classifica dei singoli R&B (52 settimane).
Il singolo "Let's Get It On" è il singolo di maggiori vendite negli Stati Uniti della casa discografica Motown; a livello mondiale è invece un altro singolo di Gaye, "I Heard It Through the Grapevine", a detenere il primato, grazie a forti vendite in Europa dovute al suo utilizzo in una pubblicità dei jeans Levi's.
Jimi Hendrix(overdose soffocamento da vomito mentre dormiva)
James Marshall "Jimi" Hendrix (Seattle, 27 novembre 1942 – Londra, 18 settembre 1970) è stato un chitarrista e cantautore statunitense. È stato uno dei maggiori innovatori nell'ambito della chitarra elettrica: durante la sua parabola artistica, tanto breve quanto intensa, si è reso precursore di molte strutture e del sound di quelle che sarebbero state le future evoluzioni del rock attraverso un'inedita fusione di blues, rhythm and blues/soul, hard rock, psichedelia e funky.
Secondo la classifica stilata nel 2011, dalla rivista Rolling Stone, è stato il più grande chitarrista di tutti i tempi insieme a Eric Clapton e Jimmy Page.
La sua esibizione in chiusura del festival di Woodstock del 1969 è divenuta un vero e proprio simbolo: l'immagine del chitarrista che, suona l'inno nazionale statunitense in modo provocatoriamente distorto è entrata di prepotenza nell'immaginario collettivo musicale.
Hendrix è stato introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1992.
Biografia
L'infanzia, l'adolescenza e gli inizi musicali
Nacque come Johnny Allen Hendrix al King County Hospital di Seattle, nello Stato di Washington, USA, dall'unione tra James Allen ("Al") Hendrix di origini afro-native (da parte della madre di questi, Nora Rose Moore tra i suoi antenati figurano membri di nobile stirpe cherokee, oltre che individui di derivazione irlandese) e Lucille Jeter, diciassettenne afro-statunitense. Con molta probabilità il nome gli fu dato dalla madre in omaggio agli uomini più importanti della propria vita: il marito (che a quel tempo stava svolgendo il servizio militare e combattendo la Seconda Guerra Mondiale) e l'amante (un certo John Williams personaggio ambiguo che pare vivesse di espedienti oltre il confine della legalità
Nei primi tre anni di vita il piccolo Hendrix fu sballottato tra parenti e conoscenti a causa del comportamento di Lucille, che essendo molto giovane e vivace usciva spesso di casa a divertirsi (divenne presto una forte bevitrice di alcolici), abbandonando il bambino; perciò veniva giudicata poco adatta al ruolo di madre perfino dai propri familiari Ad un certo punto, Clarice Jeter la nonna materna, affidò il nipote ad una famiglia di colore meno povera, i Champ, che abitava in California e sembrava intenzionata ad adottarlo
Al, dopo il suo congedo (11 novembre 1945), recuperò il figlio e tentò di salvare il matrimonio.L'11 settembre 1946 cambiò il nome del bambino in James Marshall Hendrix, in onore del proprio defunto fratello maggiore, che aveva Marshall per secondo nome Trascorse un illusorio periodo di serenità di circa tre anni, in cui la famiglia, dopo il trasferimento in un povero quartiere periferico di Seattle, si allargò con la nascita di altri due figli (Leon e Joseph) infine i due coniugi finirono per separarsi a causa della loro incompatibilità caratteriale Il divorzio della coppia fu notificato ufficialmente il 17 dicembre 1951quando Hendrix aveva appena compiuto nove anni: il piccolo fu affidato insieme al solo Leon alla custodia del padre (mentre Joseph fu dato in adozione)
Negli anni successivi, il complesso legame con la madre, a momenti intenso ma soprattutto discontinuo a causa della frequente assenza di questa dalla quotidianità della futura rockstar, avrebbe segnato profondamente i rapporti umani ed affettivi di Jimi con le persone che avrebbe frequentato nel corso della vita. Nonostante i pesanti problemi familiari, la musica fu una presenza costante nella vita di Hendrix fin dall'inizio: sua nonna Nora in gioventù aveva fatto parte di una compagnia itinerante di vaudeville come ballerina e i suoi genitori erano stati abili danzatori semi-professionisti (soprattutto il padre
Fondamentali per la sua formazione artistica e culturale, oltre all'ascolto almeno inizialmente involontario dei dischi della collezione privata di Al, furono pure gli inni sacri imparati durante la frequentazione della Chiesa Pentecostale cui apparteneva la sua famiglia Tuttavia i suoi primi passi nella pratica musicale furono difficili: date la misere condizioni economiche familiari, per diversi anni non poté permettersi di acquistare una vera chitarra. I tentativi per colmare tale lacuna andarono dai più fantasiosi a quelli più tradizionali: dapprima imbracciò una scopa immaginando che fosse lo strumento dei suoi sogni, poi crescendo optò per il cosiddetto "filo sul muro" Si trattava di una prassi comune in precedenza già ampiamente sperimentata da molti bluesmen indigenti agli inizi della loro passione musicale: occorreva sfilare il filo di metallo che teneva insieme i pezzi di paglia del già citato arnese da pulizia, stenderlo su di un muro e poi tenerlo sollevato alle estremità con qualcosa di rigido perché raggiungesse la giusta tensione; infine con una mano si faceva scorrere su di esso una bottiglia per intonare le note e in contemporanea pizzicare con l'altra mano la "corda" così ottenuta si trattava in sostanza di una rudimentale steel guitar. Il passo successivo fu quello di costruirsi da solo una specie di rozzo cordofono ricavato da una scatola da sigari sopra cui tese un elastico (altra pratica tipica dei più poveri chitarristi blues agli esordi) Intanto Lucille, nonostante alcuni tentativi di rifarsi un'esistenza, in già gravi condizioni di salute, era ormai giunta allo stadio terminale della sua cirrosi epatica: morì il 2 febbraio 1958 mentre era degente al King County Hospital
Alcuni mesi dopo l'evento luttuoso, Al regalò al figlio un vecchio ukulele con una sola corda superstite, recuperato mentre lavorava allo sgombero di un garage Su questo strumento approssimativo Jimi cominciò a cercare di imparare i primi brani (ad esempio Peter Gunn Theme di Henry Mancini; l'ascolto di Love is Strange, brano di Mickey & Sylvia, secondo i ricordi del fratello Leon, fu decisivo per farlo diventare serio appassionato di musica Trascorso poco tempo imbracciò di nascosto la prima vera chitarra, un'acustica appartenente ad un amico del padre, mentre i due giocavano ad una delle loro frequenti partite di carte. Una sera il proprietario dello strumento, ubriaco, decise di vendere al ragazzo l'oggetto dei suoi desideri per cinque dollari, che gli furono prestati dallo stesso Al La prima chitarra del giovane Hendrix fu una chitarra per destri, mentre lui era mancino. Tuttavia, imparò velocemente a suonare la chitarra per destri rovesciandola e questa abitudine caratterizzò tutta la sua carriera artistica.
La scoperta dello strumento fu per lui come un'illuminazione. Jimi faceva continui miglioramenti come musicista ascoltando i dischi del padre e la radio, oppure le evoluzioni alla "sei corde" di un vecchio bluesman che abitava vicino casa sua o del chitarrista locale Guitar Shorty Al tempo infatti erano assai frequenti le occasioni di assistere a performance live, in quanto Seattle aveva una scena musicale piuttosto attiva, almeno per la Black Music (a causa del consistente numero di locali e night club dove suonare Poco interessato alla scuola, che lascerà prima del diploma, Jimi riversò ogni suo interesse quasi esclusivamente sulla musica: i suoi punti di riferimento furono chitarristi della scena blues di Chicago, come Elmore James, Muddy Waters, Buddy Guy ed Albert King, nonché leggende del delta blues (come Robert Johnson e Leadbelly) e del rock and roll, come Chuck Berry e Bo Diddley.. Notevole era anche la sua passione per i classici B.B. King, John Lee Hooker, Jimmy Reed oltre che per Elvis Presley (visto in concerto per la prima volta il 1º settembre 1957 al Sicks Stadium di Seattle. Lo ispirò molto anche l'ascolto del cantante Bobby "Blue" Bland e del pianista boogie Roscoe Gordon nonché le esibizioni di alcuni "incendiari" sassofonisti rhythm & blues (su tutti Big Jay McNeely Il suo metodo di apprendimento era allo stesso tempo umile e continuativo: era sempre pronto a suonare, a insegnare agli altri e ad imparare da tutti, perfino da quelli meno abili di lui, caratteristiche del suo personale atteggiamento verso la musica che sarebbero rimaste costanti per il resto della sua vita Nella seconda metà del 1959 Al fa un altro regalo al figlio: si tratta stavolta di una chitarra elettrica (purtroppo senza amplificatore), più precisamente una Supro modello Ozark di colore bianco
Per ciò che riguarda le prime esibizioni dal vivo di Hendrix, queste avvennero con alcuni complessi poco più che amatoriali di rhythm & blues di Seattle: i Velvetones furono molto probabilmente il gruppo con cui fece, verso la fine del 1959, il primo concerto della sua vitaPoco tempo dopo entrò nei Rocking Kings, la sua prima band semi-professionale (anche se costituita da adolescenti), dove però dovette inizialmente coprire il ruolo del basso (pur suonando una chitarra a sei corde) il più maturo James Thomas in un primo momento fece loro da manager e poco dopo Jimi passò alla chitarra solista. Dopo diverse esibizioni locali molto utili per fare esperienza e qualche ambizioso quanto fallimentare tentativo di suonare in territori più lontani (Canada e Alaska ci furono alcune defezioni all'interno del gruppo e successivi rimpasti di formazione determinarono il cambio di denominazione: con il passaggio del loro agente dietro al microfono divennero infatti Thomas and the Tomcats. In ogni caso le proprie esibizioni e quelle altrui furono determinanti per fare imparare ad Hendrix i trucchi del mestiere utili per tenere viva l'attenzione del pubblico e che avrebbe messo in pratica nel proseguimento della sua carriera
Verso la metà del 1960 a Hendrix verrà rubata la Supro (l'aveva dimenticata sul palco alla fine di un concerto) il padre, dapprima contrario e poi impietositosi, decise di regalargli un nuova chitarra, una Danelectro bianca, che Jimi tinse di rosso[42][46]. Il 31 ottobre dello stesso annol chitarrista interruppe definitivamente il suo percorso scolastico senza conseguire il diploma: le motivazioni addotte nelle interviste concesse negli anni successivi sarebbero state le più disparate ma mai le stesse (un rapporto affettivo con una compagna di scuola bianca osteggiato dai dirigenti liceali che ne avrebbero imposto l'espulsione, la necessità di lavorare, il desiderio di diventare un musicista professionista etc.. Subito dovette cercare un'occupazione e dopo alcuni tentativi inconcludenti finì ad aiutare il padre che faceva il giardiniere "costruttore"; anche questo lavoro durò poco e la causa decisiva fu un duro litigio con Al dal quale si sentiva sfruttato
Il 2 e poi il 5 maggio del 1961 fu arrestato dalla polizia di Seattle perché trovato alla guida di due auto rubate: dopo alcuni giorni di detenzione finì in tribunale. Si trovò quindi a dover scegliere tra un periodo di reclusione e l'arruolamento: scelta la seconda opzione, Jimi venne arruolato il 31 maggio 1961. Giunse dunque a Fort Ord (California) per compiere otto settimane di addestramentoEffettuò una breve licenza a Seattle (la prima delle sole due di cui usufruì durante il servizio militare ai primi di settembre; fu infine destinato alla 101ª Divisione Aviotrasportata e inviato di stanza a Fort Campbell, nel Kentucky (vi arrivò l'8 novembre). Riuscì così a concretizzare un suo intenso desiderio: ottenere la cosiddetta Screaming Eagle (in italiano: "Aquila Urlante"), il simbolo della suddetta divisione del corpo dei paracadutisti statunitensi)Ad ogni modo, la sua avventura nei ranghi militari durò molto poco: frustrato dalla rigidità dell'ambiente e intenzionato a dedicarsi alla musica, Jimi decise di porre fine al suo periodo sotto le armi facendosi visitare più volte dallo psicologo dell'esercito e dichiarando di essere omosessuale. Stando ad alcune interviste rilasciate da Hendrix in proposito, invece, pare che al fine di ottenere la dispensa abbia addotto problemi alla schiena conseguenti ad un lancio col paracadute in cui aveva riportato la frattura di un'anca nello scontro con un gancio esterno
L'approccio alla scena musicale
Poco dopo il suo arrivo a Fort Campbell, Jimi conobbe il bassista Billy Cox (novembre 1961) col quale in breve (gennaio 1962) formò una band, i King Kasuals[59][60] in cui per poco suonarono Gary Ferguson alle percussioni e il Maggiore Charles Washington al sassofono. Dopo essersi esibiti in varie basi militari del Nord e Sud Carolina ci furono cambiamenti nell'organico, che si allargò fino a comprendere sei elementi: oltre a Jimi alla chitarra e Billy al basso, figuravano Harry Batchelor alla voce, Babe Boo all'altra chitarra, Frank Sheffield alle percussioni e Tee Howard Williams con l'aggiunta discontinua di Tommy Lee Williams ai sax. Con questo assetto i King Kasuals fecero un concerto il 19 maggio 1962 al Club Del Morocco di Nashville. Il 2 luglio dello stesso anno Jimi ottenne il congedo ed essendo rimasto senza un soldo decise di trasferirsi a Clarksville (Tennessee), rimanendo in attesa che pure Cox si svincolasse dai suoi obblighi militari, come da previo accordo tra i due Essi, ricongiuntisi all'incirca in settembre, e giudicando troppo scarse le offerte di lavoro della zona, decisero di tentare sorte migliore a Indianapolis dove soggiornarono brevemente. Dopo questo vano tentativo rientrarono a Clarksville e riformarono i King Kasuals con i seguenti musicisti: il confermato Harry Batchelor al microfono, Buford Majors al sax, Leonard Moses alla chitarra e Harold Nesbit alle percussioni. Poco dopo si spostarono a Nashville (ottobre 1962), città che fu loro residenza per un periodo di tempo più consistente in quanto furono scritturati dal manager del Del Morocco, Theodore "Uncle Teddy" Acklen, il quale provvide anche a trovare a Jimi e Billy una provvisoria collocazione "domestica": una stanza sopra la Joyce House of Glamour L'attività del gruppo si svolgeva essenzialmente nei locali nella zona di Jefferson Street, tradizionalmente ritenuta il cuore della comunità afroamericana di Nashville e nota per l'intensa scena rhythm and blues che in quel periodo vi si stava sviluppando. Durante una esibizione al Del Morocco, Hendrix e Cox fecero anche la conoscenza del chitarrista Larry Lee che avrebbe avuto un certo ruolo nella fase matura del percorso artistico di Jimi. Nello stesso locale oltre a suonare come attrazione principale i King Kasuals ebbero l'onore di fungere da band di accompagnamento per diversi solisti quali Nappy Brown, Carla Thomas, School Boy e Ironing Board Sam Poco tempo dopo Jimi, Billy e Larry lavorarono per circa un mese con Bob Fisher and the Barnevilles in un tour con in cartellone sia le Marvelletes che Curtis Mayfield & The Impressions Occorre aggiungere che per alcuni studiosi lo stile chitarristico di Mayfield fu molto importante come fonte d'ispirazione per quello di Hendrix. L'esperienza professionale a Nashville risultò essere alla fine un buon viatico per le prime esperienze on the road di Hendrix: il suo inserimento nella scena gli permise, nel novembre 1962, di partecipare alla sua prima sessione di studio in veste di chitarrista turnista. Si trattava di una incisione alla radio (a cui partecipò anche Cox) con l'autorevole dee-jay cittadino William "Hoss" Allen per conto della casa discografica Starday-King Records; tuttavia secondo Allen a quella registrazione prese parte il solo Billy perché il modo di suonare di Jimi fu ritenuto troppo aggressivo. Nel corso delle successive festività natalizie (1962 - 1963) trascorse un breve soggiorno a Vancouver per fare visita a nonna Nora ed alcune fonti ritengono che in quel periodo Hendrix abbia suonato continuativamente nel locale Dante's Inferno con Bobby Taylor & the Vancouvers, all'epoca sotto contratto con la Motown Records. In questo gruppo musicale militava anche quel Tommy Chong che in seguito avrebbe raggiunto la fama insieme a Cheech Martin con il duo comico Cheech and Chong. In contrapposizione a Taylor (e a quanti confermano tale tesi) Chong contesta che l'ingresso di Jimi nel complesso abbia mai avuto luogo e sostiene che l'affermazione opposta da parte del suo ex leader vada attribuita alla tendenza di quest'ultimo a romanzare i fatti. Rientrato a Nashville all'incirca nel marzo 1963 conobbe insieme a Billy "Gorgeous George Odell" uno showman tuttofare (organizzatore, presentatore, intrattenitore etc.) al seguito di una tournée collettiva di rhythm and blues i cui nomi principali in cartellone erano Sam Cooke e Jackie Wilson. Mentre Cox rifiutò le offerte di lavoro di Odell non fidandosi di quest'ultimo, Jimi divenne chitarrista del gruppo che accompagnava il navigato uomo di spettacolo in un tour con pure i Womack Brothers (alias i Valentinos) e Sam Cooke Subito dopo prese parte ad un altro tour "contenitore" organizzato da Odell questa volta con Hank Ballard & The Midnighters e Little Richard ma come accompagnatore non musicale; tuttavia, per sicurezza, Hendrix si era portato dietro il suo strumento dentro un sacco da patate Durante un post-concerto a Greenville (Carolina del Sud) gli fu concesso di suonare con gli Upsetters (la band dell'autore di Tutti Frutti) dimostrando tutto il suo valore, e la cosa si ripeté sporadicamente per il resto della turné senza esiti professionali almeno nell'immediato
Nei due/tre anni che seguirono Hendrix fece vita errabonda girando per tutti gli Stati Uniti inserendosi nel giro del cosiddetto Chitlin' Circuit e divenendone presenza fissa mediante un'interminabile serie di esibizioni in gruppi di supporto per un gran numero di musicisti blues, rhythm and blues e soul come Chuck Jackson, Slim Harpo, Tommy Tucker, Solomon Burke, le Supremes oltre ai già citati Sam Cooke e Jackie Wilson[84]. Il periodo trascorso nel Chitlin' Circuit fu fondamentale per la sua formazione musicale e stilistica: fu proprio in questo contesto che Hendrix definì la sua attitudine e consolidò la sua conoscenza delle radici del blues. Intanto rientrato a Nashville verso la fine del 1963avvertì la necessità di dare una svolta al proprio percorso artistico ed umano in quanto sentiva ormai esaurito quello che - col senno di poi - si rivelò essere il suo periodo di apprendistato: nel tentativo di lasciarsi alle spalle il contesto di razzismo e degrado che aveva trovato nel sud degli States, Hendrix decise di trasferirsi a New York. Per fargli prendere questa decisione fu fondamentale l'incontro, mentre stava suonando al Baron insieme a Larry Lee, con l'impresario di un locale della metropoli il quale promise che gli avrebbe fatto raggiungere lì la celebrità Poco prima di partire per New York, verso Natale del 1963, prese parte alla sua prima seduta d'incisione (secondo alcuni criticicon il sassofonista Lonnie Youngblood e il chitarrista Herman Hitson a Filadelfia; i brani incisi in questa occasione sarebbero stati oggetto di numerose controversie legali anni dopo la morte di Hendrix Nel gennaio 1964, dunque, la futura rockstar, indossando un cappotto prestatogli da Larry si trasferì ad Harlem dove entrò in stretti rapporti con i gemelli Arthur ed Albert Allen (ora noti come Taharqa e Tunde-Ra Aleem). L'amicizia con quest'ultimi si rivelò presto fondamentale e destinata a durare, come dimostrano alcune collaborazioni nell'ultima parte della carriera di Hendrix all'interno di sue registrazioni (un esempio su tutti può essere considerata Freedom, in cui i gemelli Allen si occuparono dei cori, accreditati con il nome di Ghetto Fighters). Altrettanto fondamentale risultò il rapporto con quella che sarebbe poi divenuta la sua ragazza, Lithofayne "Fayne" Pridgeon.
Fayne si premurò infatti di fornire ogni tipo di supporto umano e logistico ad Hendrix e si rivelò essenziale anche al suo inserimento nella scena locale grazie alle sue conoscenze dell'ambiente dell'underground musicale di Harlem. Il primo segnale di incoraggiamento fu un riconoscimento ricevuto dall'Apollo Theater in occasione di un concorso per artisti emergenti tenutasi nel febbraio 1964, rassegna in cui Hendrix primeggiò senza troppe difficoltà. Successivamente Jimi e Fayne si trasferirono all'Hotel Theresa sulla 125ª Strada (Settima Avenue) nonostante la vittoria del concorso il chitarrista visse un periodo di estrema precarietà professionale ed economica: per sopravvivere era costretto a portare continuamente il suo strumento al banco dei pegni
L'ascesa verso il mainstream
La vera occasione di entrare a contatto con il dorato mondo del mainstream giunse proprio nel Marzo 1964 quando Hendrix venne reclutato come chitarrista della Isley Brothers' Band . A segnalarlo al gruppo fu proprio un amico dei Fratelli Isley, un certo Tony Rice che lo aveva visto suonare una sera in un noto locale di Harlem, il Palm Café Fu proprio durante quel periodo che Jimi ebbe occasione di suonare nelle registrazioni in studio per Testify (21 maggio 1964), brano che da lì a poco sarebbe diventato un successo radiofonico. Con gli Isley Brothers entrò in sala d'incisione in due ulteriori occasioni: il 23 settembre 1964 e il 5 agosto 1965 (dopo quasi un anno dalla sua uscita dal complesso) registrando altre 4 composizioni poi rielaborate in diverse versioni (The Last Girl, Looking For A Love, Move Over And Let Me Dance, Have You Ever Been Disappointed) Immediatamente dopo partì per un tour lungo tutti gli Stati Uniti (inclusi i locali del Chitlin' Circuit) con sconfinamenti in Canada e addirittura alle Isole Bermude durante la prima tappa della turné all'Upton Club di Montreal conobbe il batterista Buddy Miles, altro personaggio che avrebbe "recitato" una parte importante nella carriera di Jimi qualche anno dopo
Tra il 1964 ed il 1965 cominciò per Hendrix un interminabile mordi e fuggi da una band all'altra. Innanzitutto giunto a Nashville all'incirca tra Ottobre e Novembre del 1964 abbandonò gli Isley Brothers; qualche tempo dopo, mentre vagava a Memphis (Tennessee), in un ristorante Soul food fece la conoscenza di Steve Cropper, celebre chitarrista, compositore e arrangiatore di numerosi hit per la Stax Questi lo portò negli studi della sua casa discografica per fargli incidere un demo poi andato perduto. Dopo questo evento ebbe modo di incontrare altri due suoi "miti": Albert King e B.B. King coi quali poté scambiarsi qualche idea sui rispettivi stili strumentali. Verso la fine del 1964 ritornò nel gruppo di Gorgeous George Odell per un altro tour collettivo che stavolta aveva come primo nome in cartellone Sam Cooke (che fu ucciso proprio in quei giorni) Dopo un'esibizione a Kansas City perse il tour bus (forse intenzionalmente)e allora dovette recarsi ad Atlanta dove cercò Odell. Grazie all'intervento di quest'ultimo si inserì negli Upsetters di Little Richard stavolta in modo quasi continuativo per circa sei mesi a partire dal Gennaio 1965 Nonostante Little Richard fosse a quei tempi uno degli idoli di Hendrix, i due entrarono spesso in conflitto durante il tour per le ragioni più disparate, il più delle volte connesse alla scarsa propensione del cantante a tollerare la teatralità scenica di Jimi.Per un breve periodo (tra Febbraio e Aprile del 1965), Hendrix si dissociò dal gruppo di supporto di Richard mentre si trovava a Los Angeles e qui incontrò Arthur Lee (futuro fondatore dei Love) che lo impiegò per l'incisione di un brano, da affidare alla cantante Rosa Lee Brooks, in quanto necessitava di un chitarrista che facesse un accompagnamento alla Curtis Mayfield. Il motivo in questione era My Diary e fu pubblicato come singolo dall'etichetta discografica Revis Records con il brano Utee (anch'esso con la partecipazione di Jimi) sul lato B. Subito dopo rientrò negli Upsetters. Anche con l'autore di Tutti Frutti entrò in sala di incisione tra Gennaio e Luglio del 1965 registrando due composizioni: I Don't Know What You've Got But It's Got Me e Dancin' All Around The World a New York o a Los Angeles. Di nuovo insoddisfatto della sua situazione professionale abbandonò ancora il gruppo per seguire in tour Ike & Tina Turner, ma bastarono poche date, infarcite dagli incendiari assoli del chitarrista, per indurre i due artisti a rispedirlo al mittente; forse semplicemente Ike allontanò Jimi temendo che quest'ultimo avrebbe finito col sedurre qualcuna delle "sue" Ikettes o addirittura sua moglie Ad ogni modo, l'avventura con la band di spalla a Little Richard si sarebbe conclusa da lì a pochi mesi (tra Giugno e Luglio 1965, quando Jimi venne licenziato per aver perso nuovamente il tour bus a Washington. Fu così costretto a ritornare a New York stavolta però iniziò a maturare in lui l'idea di puntare su una carriera da solista: infatti dopo aver proposto le proprie composizioni a diverse case discografiche il 27 luglio 1965 firmò un accordo contrattuale della durata di due anni con la Sioux Records e il Copa Management Intanto Hendrix cominciava ad essere stanco della sua vita ad Harlem che riteneva fosse un ambiente sempre più chiuso ed ostile, almeno per una persona così anticonformista come lui. Così, dopo essersi separato da Fayne, decise di trasferirsi al Village, seguendo così le orme di colui che da quel momento in poi divenne uno dei suoi "fari" artistici ed esistenziali: Bob Dylan, di cui divenne grande appassionato soprattutto a partire dall'ascolto dell'album Highway 61 Revisited[112]. Nell'Ottobre successivo Hendrix si unì alla band newyorkese Curtis Knight and the Squires, dopo aver conosciuto Knight nella hall di uno scalcinato hotel mid-town in cui entrambi avevano trovato alloggio, l'Hotel America nella Quarantasettesima Strada con questa band ebbe un rapporto professionale intenso ma discontinuo fino all'inizio del 1966 in quanto alternò le sue prestazioni per essa con quelle per altri complessi. Con gli Squires, oltre a esibirsi dal vivo, incise in studio un totale di 26 brani complessivi in due fasi: la prima avvenne tra Ottobre e Dicembre del 1965, la seconda intorno alla fine di Luglio del 1967, in entrambi i casi allo Studio 76 (noto anche come Dimensional Studio) per la PPX Enterprises di Ed Chalpin. Quest'ultimo inoltre, il 15 ottobre di quell'anno, fece firmare a Hendrix un contratto discografico triennale col quale si impegnò a versargli 1 dollaro e l'1% di royalty sulle registrazioni con Curtis Knight.
Anni dopo, nonostante la collaborazione con Chalpin fosse conclusa, il contratto venne impugnato con successo dall'impresario causando non pochi problemi ad Hendrix fino alla sua risoluzione. Seguì tra Ottobre e Novembr un tour di due mesi con i Joey Dee and The Starliters,che nel 1961 avevano avuto un "hit", Peppermint Twist (il cui titolo si ispirava al nome del locale in cui si esibivano regolarmente cioè il Peppermint Lounge di New York) prima di ritornare nuovamente dagli Squires nella stessa metropoli. Qui ancora tra Ottobre e Dicembre del 1965 Jimi fece in tempo ad incidere, sempre per conto di Chalpin, perfino una canzone in cui cantava Jayne Mansfield: Suey. Nel Gennaio del 1966 entrò nei Kingpins, il gruppo d'accompagnamento del sassofonista R&B King Curtis, all'epoca lo strumentista più apprezzato nel suo genere col quale rimase discontinuamente per circa sei mesi facendo diverse esibizioni; la formazione includeva tra gli altri Cornell Dupree alla chitarra ritmica e Bernard Purdie che si scambiava con Ray Lucas alle percussioni (il secondo infatti sostituiva l'altro soprattutto dal vivo) Anche con Curtis Hendrix andò in sala di registrazione a New York in due occasioni, in entrambe sotto contratto con la Atlantic Records: il 21 gennaio (da questa session fu ricavato il brano Help Me, poi pubblicato a nome Ray Sharpe with the Curtis Orchestra e il 28 aprile 1966 (Linda Lou, I Can't Take It e Baby, How About You pur incisi in questa data non furono mai pubblicati anche perché i nastri di tali pezzi non sopravvissero ad un incendio scoppiato negli archivi della Atco/Atlantic Secondo alcune fonti non è sicuro se Jimi abbia partecipato anche ad un'altra session con i Kingpins datata 31 maggio 1966, poiché la sua presenza all'incisione del brano Blast Off non è mai stata confermata; certamente con lo stesso gruppo in questo periodo poté accompagnare sia Percy Sledge che Wilson Pickett durante una festa organizzata dalla Atlantic, sempre a New York Ben presto esauritasi anche l'esperienza con Curtis, Hendrix tornò con gli Squires anche se per poco: infatti i suoi ultimi concerti con Knight risalgono a metà Maggio del 1966. In effetti una ragione fondamentale del suo legame altalenante con gli Squires era stato il fatto che non possedendo una propria chitarra fin lì aveva potuto contare sul prestito di uno strumento di proprietà dello stesso Knight; tale situazione durò fino a quando l'allora fidanzata di Jimi, una ragazza bianca di nome Carol "Kim" Shiroki, con la quale andò anche a convivere al Lennox Hotel, non gli fece una consistente donazione di denaro, grazie alla quale poté acquistare una delle sue chitarre preferite: la Fender Stratocaster, la prima in assoluto di una lunga serie A fine Maggio del 1966 entrò nel gruppo Carl Holmes and the Commanders col quale si esibì spesso al Cheetah Club
Nonostante la dilagante instabilità del periodo, comunque, tutte le errabonde esperienze che lo videro protagonista gli servirono da rodaggio, consentendogli di arricchire ulteriormente il suo già considerevole bagaglio chitarristico
Nel 1966 Hendrix formò il suo primo gruppo come leader sotto le insegne di Jimmy James and The Blue Flames (alias The Rainflowers, con una variegata formazione includente diverse sue conoscenze acquisite al Manny's Music Shop: tra loro vi era un fuggiasco californiano quindicenne chiamato Randy Wolfe. Essendoci due Randy nel gruppo, Hendrix risolse la questione ribattezzando Wolfe Randy California e l'altro Randy Texas. Randy California sarebbe in seguito divenuto co-fondatore degli Spirit assieme a Ed Cassidy.
Hendrix ed il suo nuovo gruppo richiamarono facilmente l'attenzione di una New York ancora troppo distante dai suoni e dagli umori della rivoluzione culturale e musicale che stava per esplodere sulla costa opposta degli States: fu durante le esibizioni al Cafe Wha?, sulla MacDougal Street nel Greenwich Village, che Hendrix conobbe la cantante e chitarrista Ellen McIlwaine ed il chitarrista Jeff "Skunk" Baxter, che occasionalmente suonò il basso nei Blue Flames.Fondamentale, nel medesimo periodo, la conoscenza con Frank Zappa; leggenda vuole che fu proprio Zappa ad istruire Hendrix sulle prospettive offerte da un effetto per chitarra di nuova produzione destinato a diventare famoso: il wah wah
La formazione del gruppo
Il 1966 fu l'anno della svolta per Hendrix. Durante una serata al Cheetah Club, sulla West 21st Street, il chitarrista fece la conoscenza di Linda Keith a quel tempo fidanzata con Keith Richards: i due strinsero subito amicizia e Linda si prodigò per fargli conoscere Andrew Loog Oldham, manager dei Rolling Stones, ed il produttore Seymour Stein Nessuno dei due ricavò alcuna impressione positiva dall'incontro e - con grande delusione di Hendrix - ogni prospettiva di inserimento sfumò. Senza perdersi d'animo la ragazza insistette per presentarlo a Chas Chandler, all'epoca ancora bassista degli Animals. L'incontro stavolta fu fruttuoso: il 5 luglio 1966 Chas assistette ad un concerto di Jimi al Café Whà durante il quale si convinse di aver trovato la grande "scoperta" da lanciare. In quel periodo infatti Chandler si trovava prossimo a concludere il suo sodalizio con gli Animals ed era in cerca di spunti per ridefinire la propria posizione come produttore e manager: dopo un breve confronto, egli realizzò che Hendrix aveva floride prospettive davanti a sé. Inoltre si convinse del fatto che poteva diventare un ottimo singolo di lancio la versione di un blues di Billy Roberts, Hey Joe, proposta da Jimi con il piglio aggressivo che quest'ultimo gli aveva illustrato durante la sua folgorante esibizione
Hendrix si adoperò di buon grado per elaborare una sua versione di Hey Joe; il risultato entusiasmò Chas al punto da indurlo a trascinare il chitarrista a Londra per metterlo sotto contratto con il supporto del manager uscente degli Animals, Michael Jeffery. Prima di partire per il Regno Unito Chandler, una volta saputo che in precedenza Jimi aveva firmato numerosi contratti con diverse etichette discografiche (tra le tante la Sue Records di Juggy Murray) decise di rimediare acquisendo tutti i diritti legali sugli accordi che vincolavano Hendrix, in modo da ottenere l'esclusiva sulla sua futura produzione solista; purtroppo il chitarrista si dimenticò del contratto con Chalpin, il quale lo avrebbe rivendicato anni dopo quando l'artista raggiunse il grande successo Per convincere Jimi a recarsi a Londra non furono decisive tanto le prospettive illustrategli da Chas circa il radioso avvenire che lo avrebbe atteso al di là dell'Atlantico quanto la promessa che una volta giunto lì avrebbe conosciuto Eric Clapton, uno degli artisti che più apprezzava Chandler presto si allontanò da New York per proseguire il tour con gli Animals e vi fece ritorno il 5 settembre del 1966: in questo lasso di tempo il chitarrista proseguì i suoi concerti con i Blue Fames cui si unirono saltuariamente per alcuni concerti John Hammond jr., Al Kooper e Barry Goldberg, successivamente fece alcune esibizioni senza il suo gruppo ma con la pianista Ellen McIlwaine. Dopo circa quattro giorni dal ritorno del neo-manager i due si rincontrarono e a loro si unì Mike Jeffery; subito iniziarono i preparativi per il viaggio oltreoceano. Ottenuto il certificato di nascita di Jimi (19 settembre), per risparmiare un viaggio a Seattle, Chandler si fece stampare da un tipografo newyorkese un falso "attestato di buona reputazione" firmato da una fantomatica persona che conoscesse il musicista da più di otto anni; grazie a questi due documenti poté procurare il passaporto al suo "protetto" Inizialmente Hendrix avrebbe voluto portare con sé in Inghilterra Randy California ma Chas gli fece cambiare idea adducendo come motivazioni la giovane età di questi e il fatto che nella formazione da lui progettata per Jimi non vi fosse spazio per un altro chitarrista solista. Venerdì 23 settembre 1966 Hendrix si imbarcò all'aeroporto John F. Kennedy su un volo Pan Am di prima classe per Londra; qui atterrò ad Heathrow intorno alle 9 di mattina di Sabato 24 con un bagaglio al seguito limitato ad una Stratocaster, un ricambio d'abito e un vasetto di crema detergente[. La prima tappa fu alla dogana dove accaddero alcuni inconvenienti: infatti a Jimi fu negato il "visto d'ingresso" in Gran Bretagna perché sprovvisto di "permesso di lavoro". Chandler però riuscì ad ottenere un permesso di soggiorno della validità di una settimana dalle autorità doganali riuscendo a far passare il chitarrista per un autorevole compositore americano venuto in Inghilterra per incassare i guadagni sui diritti d'autore della sua musica. Il passo successivo doveva essere quello di affiancargli dei musicisti adeguati al nuovo sound che aveva in mente: dopo alcune audizioni si decise di strutturare la formazione sul modello del power-trio (all'epoca molto in auge, visto anche il successo dei neonati Cream). Gli strumentisti scelti allo scopo, entrambi inglesi, furono il chitarrista Noel Redding, delegato al basso, e l'estroso batterista Mitch Mitchell, che fino all'ultimo fu in ballottaggio con Aynsley Dunbar (secondo Chandler fu il classico "lancio della moneta" a determinare la decisione finale
Era nata la Jimi Hendrix Experience.
La pasta sonora del trio si rivelò una novità assoluta: sin dalle primissime esibizioni in Europa le visionarie bordate sonore di Hendrix, sostenute dal drumming furioso di Mitchell e dalle linee essenziali del basso di Redding, crearono enorme impressione nel mondo musicale londinese, dando vita ad un passaggio di voce senza precedenti tra gli artisti ed i gruppi che animavano la scena del periodo. La selvaggia attitudine live del chitarrista lasciò allibiti anche strumentisti affermati come Eric Clapton e Jeff Beck, e l'aura che lo accompagnava gli permise ben presto di entrare nel salotto buono della musica dell'epoca, al punto che gli Who si adoperarono affinché Hendrix accettasse una proposta dalla loro casa discografica di riferimento, la Track Records.
Il primo brano ad essere dato alle stampe su 45 giri, nel dicembre 1966, fu proprio Hey Joe, rimaneggiato rispetto alle iniziali intenzioni dopo l'uscita della versione del cantante folk Tim Rose ma comunque adeguato allo stile di Hendrix. Sul lato B del singolo trovò spazio Stone Free, un blues rauco ed allucinato scelto tra le sue prime composizioni. La risposta di vendite fu notevole e venne confermata dai due singoli che seguirono, Purple Haze e The Wind Cries Mary: i brani in questione divennero colonne portanti degli incendiari live acts del gruppo, affiancate da riletture fortemente rivitalizzate di classici del blues come Killing Floor di Howlin' Wolf (usualmente deputato a brano di apertura dei concerti) e Rock Me Baby di B.B. King.
La consacrazione statunitense al Monterey Pop Festival
Are You Experienced? ebbe un'ottima risposta di vendite nel vecchio continente, interrompendo la propria ascesa al secondo posto nella classifica britannica dietro Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles: la Experience però era in cerca dell'occasione giusta per sfondare negli States, dove era ancora sconosciuta.
L'occasione si presentò nel giugno del 1967, quando il gruppo venne invitato - dietro intercessione di Paul McCartney- alla storica edizione del Monterey International Pop Festival tenutasi il 16, 17 e 18 giugno di quell'anno e generalmente ritenuta l'evento di partenza della cosiddetta lunga estate dell'amore. L'opportunità si rivelò estremamente favorevole per Hendrix: oltre alla vastissima risonanza che l'evento ebbe in tutti gli Stati Uniti, la sua performance sarebbe stata immortalata nel documentario che sarebbe stato ricavato dal festival. La Experience non si lasciò sfuggire l'occasione e si produsse in una delle esibizioni più acclamate del festival, suonando, fra le altre canzoni, proprio "Hey Joe"; nei 40 minuti dell'esibizione Hendrix sollecitò la sua Fender Stratocaster in un modo fino ad allora inaudito arrivando a mimarvi rapporti sessuali, suonandola con i denti, dietro la schiena, contro l'asta del microfono e contro l'amplificazione Al termine dell'esibizione, per sottolineare la sua spasmodica necessità di estrarre nuove sonorità dallo strumento, le diede fuoco con del liquido per accendini e la distrusse contro palco ed amplificatori in una catarsi di feedbacks lancinanti.
I resti della chitarra che Hendrix distrusse quella sera furono recuperati e sono attualmente esposti all'Experience Music Project di Seattle.
La selvaggia performance sonora del trio ebbe grandissima eco in tutti gli Stati Uniti, preparando il terreno al successo che avrebbe accolto tanto le esibizioni live del chitarrista quanto le sue uscite discografiche.
Il 1967 vide l'uscita del seguito discografico di Are You Experienced? intitolato Axis: Bold as Love, ugualmente pervaso dalla fortissima vena acida e sperimentale del suo predecessore, ma caratterizzato da sonorità meno aspre e più proiettate verso funk, blues ed R&B. Con Bold As Love Hendrix proseguirà nella sua ricerca sonora anche nel senso delle variazioni sui due canali di uscita stereo, inoltrandosi ulteriormente verso risultati sonori assolutamente innovativi: il disco fu inoltre interamente registrato con l'accordatura della chitarra diminuita di mezzo tono, espediente destinato a diventare standard nella produzione del chitarrista.
Il disco è inoltre da ricordare per i travagli che lo accompagnarono nelle fasi immediatamente precedenti alla sua uscita.
Avvenne infatti che Hendrix dimenticò il master tape già missato del lato A del disco sul sedile posteriore di un taxi senza riuscire in alcun modo a recuperarlo. Il fatto costituiva un serio problema poiché i masters originali avrebbero dovuto essere consegnati a breve per la stampa dell'LP: tutto il lato A del lavoro dovette quindi essere rimissato dai multitraccia basali in un'unica notte di lavoro, con disappunto di Hendrix e del suo storico tecnico Eddie Kramer che in seguito sosterranno di non essere interamente soddisfatti del risultato.
Ulteriori noie provennero dall'artwork della copertina: a causa di un banale malinteso, la richiesta di Hendrix affinché il tema richiamasse le sue origini indiane - riferendosi alle tribù di pellerossa nativi del Nordamerica - venne completamente equivocata dallo studio grafico britannico che se ne occupò ed il risultato fu una copertina in cui Hendrix, Redding e Mitchell vestono i panni delle divinità induiste Durga e Vishnu.
L'album si rivelò comunque un successo, facendo aumentare considerevolmente le richieste di esibizioni dal vivo del gruppo e portando la Experience a suonare di fronte a platee sempre più ampie. La conclusione del tour non fu comunque felice: mentre il gruppo si trovava in Scandinavia per alcune date, la notte del 4 gennaio 1968 Hendrix venne tratto in arresto a Stoccolma dopo aver devastato una stanza d'albergo in preda ai fumi dell'alcool.
Electric Ladyland
La gestazione dell'ultimo LP in studio di Hendrix, il doppio album Electric Ladyland, non fu certamente meno travagliata di Bold As Love. Già nelle primissime fasi delle sessions Hendrix dovette registrare l'abbandono da parte del suo storico produttore Chas Chandler, letteralmente esasperato dai numerosi contrasti sorti col chitarrista. Il loro modo di concepire i brani e le registrazioni era diametralmente opposto: se Chandler premeva per avere dei brani convenzionali e dalla durata non eccedente i 5 minuti (all'ovvio scopo di poterli pubblicare su 45 giri), Hendrix ribatteva con il suo stile assolutamente non ortodosso, tanto nella concezione dei brani quanto nelle registrazioni. L'influenza di Chandler è evidente nei primi due LP della Jimi Hendrix Experience, dove raramente un brano supera i 4-5 minuti, nella migliore tradizione pop: al contrario Electric Ladyland presenta delle architetture perfettamente in linea con lo stile acido e visionario di Hendrix, intervallando tracce di cesura a lunghissime jam sessions caratterizzate da enormi spazi strumentali, secondo modalità prettamente psichedeliche.
La seconda ragione alla base delle dimissioni di Chandler era da ricercarsi nella natura errabonda che Hendrix era solito imprimere alle sessioni di registrazione: mentre Chandler supportava la scuola di pensiero delle registrazioni da svolgersi in breve tempo e con tutte le idee al loro posto, Hendrix era uso lanciarsi in infinite jam sessions di prova ed affinamento con i musicisti che lo supportavano elaborando, rielaborando, modificando ed ampliando quelle che erano le sue idee di fondo in un continuo turbinìo di creatività, il più delle volte sapendo da dove partire ma non sapendo dove arrivare, lasciandosi guidare solo dall'istinto. Le sessions preparatorie per Electric Ladyland, in particolare, furono popolate da numerosi musicisti addizionali che andavano e venivano dagli studi di prova senza alcun criterio apparente: fu così che - tra gli altri - ai tre strumentisti della Experience si sovrapposero il celebre tastierista Al Kooper, il batterista Buddy Miles nonché Jack Casady, bassista dei Jefferson Airplane, e Steve Winwood dei Traffic.
Appare evidente come l'incredibile mole di materiale inedito ed alternativo registrata da Hendrix nella sua pur brevissima attività sia da attribuirsi proprio a questo continuo fare e disfare.
A provocare il logoramento degli equilibri fu anche il proverbiale perfezionismo di Hendrix. Il chitarrista, oltre ad esigere quantitativi fino ad allora impensabili di sovraincisioni nei brani, sollecitava anche i musicisti ed i tecnici a registrare nuove takes dei pezzi un numero imprecisato di volte in attesa di trovare l'alchimia che riteneva adeguata: vuole la leggenda che il brano Gipsy Eyes dovette essere registrato in ben 43 versioni differenti prima che Hendrix ne trovasse una di suo gradimento.
Inoltre, al momento del lancio sul mercato negli Stati Uniti, il disco subì una censura da parte della casa produttrice che non accettò la copertina originale (che ritraeva, in una foto di David Montgomery,alcune donne integralmente nude su sfondo nero), e costrinse al restyling nella versione oggi conosciuta. La copertina "scandalosa" venne utilizzata solo per le prime stampe della versione europea del disco, e nella prima ristampa in CD (con l'ordine dei brani diverso da quello originale).
La fine della Jimi Hendrix Experience
Chandler non fu l'unica "vittima" dei famigerati tour de force musicali del chitarrista. In caduta libera erano anche i rapporti col bassista Noel Redding, anch'egli esasperato dalle modalità di lavoro imposte da Hendrix. Non era raro, infatti, che il bassista lasciasse lo studio di registrazione per calmarsi dopo l'ennesima sfuriata con Hendrix ed al suo ritorno trovasse la linea di basso registrata per mano dello stesso chitarrista durante la sua assenza.
L'ultima esibizione britannica della formazione ebbe luogo il 24 febbraio 1969 alla Royal Albert Hall di Londra, seconda di due date che segnarono il tutto esaurito: i due concerti vennero peraltro filmati e registrati a fini documentaristici per una produzione Gold & Goldstein che doveva essere intitolata Experience. I nastri sono a tutt'oggi inediti.
La frustrazione di Redding derivava anche dal non sentirsi appagato dal ruolo di bassista, essendo lui un chitarrista: risale al 1968 la formazione della sua band, i Fat Mattress, che in diverse occasioni ricoprì persino il curioso ruolo di supporto alla stessa Experience. A questo doveva aggiungersi l'insofferenza per la crescente isteria che puntualmente accompagnava le date della Experience: la loro ultima esibizione in assoluto, il 29 giugno 1969 al Bob Fey's Denver Pop Festival, fu contraddistinta da scontri e violenze tra il pubblico e le forze dell'ordine dovettero addirittura ricorrere ai gas lacrimogeni per riprendere le redini della situazione, con i tre membri della band costretti ad evadere trovando rifugio nel rimorchio di un camion del service assediato dai fans. La rottura con Redding venne ufficializzata il giorno dopo.
Oltre allo scioglimento della sua band originaria, Hendrix quell'anno dovette far fronte ad una serie di controversie legali che lo riguardarono in sede penale e civile; il 3 maggio 1969 il chitarrista venne tratto in arresto presso il Pearson International Airport di Toronto dopo essere trovato in possesso di hashish ed eroina. Al processo, Hendrix riuscì a convincere la corte eccependo il fatto di non essere a conoscenza del modo in cui le sostanze stupefacenti erano finite nel suo bagaglio, ventilando la tesi dell'azione esterna. In sede civile, invece, il chitarrista si trovò a dover sbrogliare alcune grane legali connesse alla risoluzione del contratto sottoscritto a favore di Ed Chalpin nel 1965: la controversia venne risolta amichevolmente, con la disponibilità del chitarrista a registrare un LP sotto il suo regime di produzione.
Woodstock e la nuova formazione
Il festival di Woodstock del 1969 fu sicuramente uno degli eventi più rappresentativi per l'intero immaginario collettivo correlato alla musica degli anni sessanta ed al movimento flower power. In tale contesto, la performance di Jimi Hendrix divenne un vero e proprio simbolo del festival stesso oltre che del pensiero pacifista di quegli anni. L'esibizione del chitarrista era stata programmata in chiusura della rassegna, la sera del 18 agosto 1969, terzo ed ultimo di quei three days of peace, love and music: a causa però dei problemi tecnici e logistici che si verificarono, non ultimo il violento acquazzone che si abbatté sulla zona a metà del secondo giorno, la sua performance dovette essere procrastinata all'alba del giorno successivo. L'enorme folla dei tre giorni precedenti (oltre 500.000 spettatori paganti) si era considerevolmente ridotta ed Hendrix chiuse il festival davanti ad un pubblico di dimensioni certo notevoli, ma decisamente inferiori alle aspettative: circa 200.000 spettatori, in larga parte esausti e storditi dopo tre giorni di kermesse ininterrotta. Il chitarrista si presentò sul palco con una formazione espansa, introdotta dallo speaker come Jimi Hendrix Experience, ma prontamente ripresentata dallo stesso Hendrix come Gipsy Sun And Rainbows: ne seguì un'esibizione di due ore - tra le più lunghe in assoluto della sua carriera - buona ma non eccellente, anche a causa dell'ancora scarsa armonia con il resto della band, dell'insufficiente soundcheck e di alcuni problemi tecnici connessi all'impianto microfonico.
Quello che più rilevò, ad ogni modo, in quella storica esibizione, fu la celeberrima trasfigurazione chitarristica operata sul tema di The Star-Spangled Banner, inno degli Stati Uniti d'America: Hendrix si accanì sul tema dell'inno in maniera selvaggia, intervallandolo con feroci simulazioni sonore dei bombardamenti e dei mitragliamenti sui villaggi del Vietnam, sirene di contraerea ed altri rumori di battaglia, il tutto avvalendosi della sua sola chitarra.
Nella realtà dei fatti, rimane tuttora estremamente controverso il significato che Hendrix volle attribuire a quel modo di proporre l'inno nazionale statunitense. Seppure la sua ragion d'essere sia piuttosto chiara, c'è da dire che già da un anno tale versione di The Star Spangled Banner veniva eseguita dal vivo e che lo stesso Hendrix è sempre stato piuttosto sibillino sul tema: in un'intervista a ridosso del festival di Woodstock il chitarrista si dichiarò disinteressato alle questioni politiche, e ad una domanda più precisa - rivoltagli al Dick Cavett's Show - sul perché della sua resa così poco ortodossa dell'inno americano rispose candidamente: «Penso che sia meraviglioso suonarlo così».
Neppure è vero però, come alcuni hanno voluto insinuare, che Hendrix fosse addirittura favorevole all'intervento in Vietnam: oltre alla fin troppo eloquente trasfigurazione dell'inno americano effettuata a Woodstock, si pensi ad esempio che il brano Machine Gun, contenuto nel suo ultimo LP Band of Gypsys, è un'esplicita canzone di protesta contro la guerra.
Band of Gypsys, Cry of Love
La formazione presentata a Woodstock come Gipsy Sun And Rainbows rivestì unicamente un ruolo di transizione nell'epopea chitarristica di Hendrix. Dopo due sole esibizioni dal vivo, una apparizione al Dick Cavett's Show ed alcune brevi sedute di studio il gruppo venne disciolto in favore del consolidato schema del power-trio con cui Hendrix aveva esordito. Nacque così la Band of Gypsys, comprendente come elementi di supporto Billy Cox, bassista dell'appena disciolta Gipsy Sun And Rainbows, ed il batterista - scomparso il 28 febbraio 2008 - Buddy Miles: dopo una decina di giorni di prove, tenutesi al Juggy's Sound Studio, il gruppo iniziò ad esibirsi dal vivo con sorprendente energia ed in breve produsse un enorme quantitativo di materiale di studio, come nella migliore prassi hendrixiana.
La testimonianza più celebre del breve corso della Band of Gypsys è l'omonimo LP prodotto nel 1970, summa dei quattro concerti tenuti dalla band tra il 31 dicembre 1969 ed il 1º gennaio 1970 al Bill Graham's Fillmore East di New York. Il disco avrebbe avuto notevole rilevanza per diversi motivi, oltre a quelli relativi alla sua caratura musicale: innanzitutto, il disco sarebbe stato l'unico dal vivo dato alle stampe durante la carriera di Hendrix, oltre a segnarne l'esordio alla produzione; secondariamente, Band of Gypsys sarebbe stato il suo ultimo, inconsapevole LP prima della morte; infine, mediante questa uscita Hendrix risolse definitivamente le controversie legali connesse al contratto firmato nel 1965 con il manager Ed Chalpin.
La fine della Band of Gypsys giunse, drasticamente, il 28 gennaio 1970, con la partecipazione ad una rassegna denominata Winter Festival of Peace, tenutasi al Madison Square Garden di New York. Le circostanze della performance del gruppo furono analoghe a quelle già viste a Woodstock. A causa di una serie di inconvenienti Hendrix ed i suoi musicisti furono costretti ad esibirsi alle tre di notte circa; Hendrix si presentò sul palco in evidente delirio lisergico, insultando pesantemente una fan delle prime file che gli chiedeva di suonare Foxy Lady e rifiutandosi di proseguire l'esibizione dopo il primo pezzo, proseguendo nel suo delirante monologo fino a quando i suoi roadies non lo trasportarono di peso fuori dalla scena
Immediatamente si scatenò il putiferio tra dei membri della Band of Gypsys: il batterista Buddy Miles accusò addirittura il manager, Michael Jeffery, di aver somministrato dell'LSD ad Hendrix per indurlo al delirio e mandare in fumo il progetto e ricomporre la Experience
La reazione di Jeffery non si fece attendere: immediatamente sciolse la formazione e convinse nuovamente Noel Redding e Mitch Mitchell a ricostituire la Experience. Le tensioni tra Hendrix e Redding, però, riemersero dopo pochissime date ed il chitarrista lo rimpiazzò senza troppi complimenti con il bassista che ne aveva già preso precedentemente il posto, Billy Cox.
Dal nome del tour intrapreso dopo lo scioglimento della Band of Gypsys, definito Cry of Love Tour, venne convenzionalmente tratto spunto per denominare la nuova formazione.
Gli ultimi fuochi live e l'Electric Lady
Il 1970 venne razionalmente ripartito tra il Cry of Love Tour e numerose sessioni di registrazione. La tournée vide Hendrix esibirsi con l'ennesima formazione rimaneggiata in trenta date e si concluse il 1º agosto 1970 ad Honolulu, nelle isole Hawaii.
L'agosto del 1970 vide anche la fine dei lavori di approntamento degli studi di registrazione fortemente voluti da Hendrix sin dal 1968: gli Electric Lady Studios.
Gli studi vennero progettati dall'architetto e tecnico del suono John Storyk secondo le richieste di Hendrix, ma le avveniristiche pretese comportarono un impegno economico notevole: ad ogni modo Hendrix poté spendere solo quattro settimane negli Studios per registrare, la maggior parte delle quali coincidenti con l'ultimo periodo dei lavori. L'inaugurazione ebbe luogo il 26 agosto 1970 e venne celebrata con una corposa jam-sessionda cui prese forma quello che sarebbe stato l'ultimo brano registrato da Hendrix, Belly Button Window.
Il Festival dell'Isola di Wight e la morte
Il 30 agosto 1970 Hendrix si esibì in un'arrancante performance allo storico Festival dell'Isola di Wight: i nastri integrali dell'esibizione sarebbero stati pubblicati ufficialmente soltanto trent'anni dopo.
Subito dopo vennero programmate diverse date lungo l'Europa per poter giustificare le consistenti spese sostenute dal chitarrista per mettere in sesto il suo avveniristico studio di registrazione e per le programmate registrazioni del suo nuovo album, provvisoriamente intitolato First Rays of New Rising Sun. Il bisogno economico alla base del tour non depose bene per l'atmosfera generale: a peggiorare le cose si aggiunse il crescente stato di alterazione di Hendrix, spesso pregiudizievole per la qualità delle sue esibizioni live, e la crescente conflittualità col pubblico, raramente appagato dalle oniriche proiezioni musicali che il chitarrista operava durante le sue esibizioni.
Il 6 settembre 1970 al Festival di Fehmarn in Germania, nella sua ultima esibizione dal vivo, Hendrix venne accolto da una selva di fischi e contestazioni da parte del pubblico: deluso e confuso, si ritirò in riflessione a Londra dove venne raggiunto da molti dei suoi amici - tra cui Chas Chandler ed Eric Burdon - che tentarono per l'ennesima volta di dissuaderlo dal suo sodalizio col manager Michael Jeffery.
La mattina del 18 settembre 1970, Hendrix venne trovato morto nell'appartamento che aveva affittato al Samarkand Hotel, al 22 di Lansdowne Crescent.
Fino ad oggi, non vi è una versione certa della morte del chitarrista. La versione più diffusa, messa in circolo dalla sua ragazza tedesca Monika Dannemann, presente nella stanza al momento del fatto, racconta di come Hendrix sia soffocato nel suo vomito dopo un improvviso cocktail di alcool e tranquillanti a parte la causa della morte, le versioni fornite dalla ragazza risultano difformi da intervista ad intervista: non è chiaro se il chitarrista sia morto nottetempo, come asserito dalla polizia, o se fosse ancora vivo all'arrivo dell'ambulanza e sia soffocato durante il trasporto in ospedale a causa del sopraggiungere di vomito in assenza di un supporto sotto la sua testa
Non appena la notizia della morte del chitarrista si diffuse, il suo appartamento divenne oggetto di saccheggio da parte di sciacalli in cerca di cimeli ed oggetti che gli erano appartenuti.
Il disco che aveva in preparazione venne pubblicato solo parzialmente nel 1971 con il titolo di Cry of Love e raggiunse la terza posizione della classifica Billboard: le registrazioni resteranno in circolazione in tale forma provvisoria fino al 1997, quando tutte le tracce vennero ordinatamente ed interamente ripubblicate con il titolo originario di First Rays of New Rising Sun.
La sepoltura
Dopo la morte, le spoglie di Hendrix vennero riportate negli Stati Uniti e sepolte nel Greenwood Memorial Park di Renton, Washington, a sud di Seattle.
Sulla lapide venne fatta incidere, assieme al nome, la sagoma di quella che fu la sua chitarra-simbolo, la Fender Stratocaster. Le continue incursioni di ammiratori e curiosi - non esattamente caratterizzate da atteggiamenti discreti e civili - indussero Al Hendrix, suo padre, a ripensare la collocazione del feretro in un contesto separato dalle altre sepolture: fu così che venne progettata una sorta di cappella monumentale di proprietà della famiglia Hendrix, in una zona marginale del complesso funebre di Renton. La consegna della struttura venne inizialmente prevista per la fine del 1999: il progressivo deteriorarsi delle condizioni di salute di Al Hendrix, però, fu una delle ragioni connesse al ritardo nella consegna.
Al Hendrix morì nel 2002, appena due mesi prima del completamento: negli ultimi mesi dello stesso anno, il feretro di Jimi venne trasportato nel nuovo sito mortuario assieme a quelli del padre e della nonna.
Il complesso si presenta composto da una volta di granito sorretta da tre pilastri, anch'essi granitici, alla base di ciascuno dei quali è scolpita una gigantografia della firma del chitarrista. Il feretro di Hendrix è stato deposto sotto la volta. All'esterno, tutto attorno all'elemento centrale, sono stati collocati 50 alloggiamenti mortuari, molti dei quali già dotati di pietra tombale, ed una meridiana completa di gnomone.
La lapide che indicava il sito della prima sepoltura di Hendrix è stata incastonata in un basamento in granito collocato sotto la volta: tale basamento dovrebbe supportare una statua in ottone del chitarrista commissionata in Italia, ma a tutt'oggi non si hanno notizie sullo stato di lavorazione di detta statua così come delle placche ornamentali - anch'esse in ottone - che dovrebbero completare il complesso dall'esterno.
In compenso, un'altra statua del chitarrista è stata collocata all'incrocio tra la Broadway e la Pine Street di Seattle. La sua città natale ha voluto rendergli omaggio anche intitolandogli un parco nelle vicinanze della storica Colman School, nella zona del Central District.
Eredità
La Jimi Hendrix Foundation
Nel 1988 Al Hendrix e suo figlio Leon diedero vita alla James Marshall Hendrix Foundation, una fondazione con scopi caritatevoli ed assistenziali che a partire dal 2002 (secondo quanto disposto dalle volontà testamentarie di Al Hendrix) può servirsi anche dell'effigie del chitarrista per perseguire gli scopi cui è preposta.
Controversie sui diritti patrimoniali
Con l'apertura del testamento di Al Hendrix, nel 2002, vennero anche rese note le sue disposizioni relative all'amministrazione dell'enorme patrimonio artistico e finanziario connesso al nome di Jimi Hendrix. Innanzitutto, il padre del chitarrista dispose di trasformare la Experience Hendrix LLC (sigla che costituisce l'equivalente della s.r.l. italiana) in un trust, una sorta di fondo fiduciario incaricato di gestire i diritti e di ripartire i profitti ad una lista di beneficiari appartenenti alla famiglia Hendrix.
Le polemiche sorsero però quando - oltre al nuovo assetto societario - emerse anche che Al Hendrix aveva depennato dalla lista dei beneficiari suo figlio Leon, fratello di Jimi. Ne seguì un contenzioso legale che nel 2004 stabilì - in prima battuta - connessione legale tra le pretese di Leon circa le volontà testamentarie del padre e le accuse agli altri beneficiari della famiglia Hendrix relativamente al fatto che Janie Hendrix stesse gestendo impropriamente del patrimonio della società.
L'istruttoria che ne seguì accertò che Janie ed un cugino, Robert Hendrix, si erano non solo attribuiti emolumenti principeschi per i loro incarichi di gestione, ma avevano anche attinto a piene mani dalle casse della società per coprire mutui e cospicue spese personali sottraendo benefici economici agli altri componenti della famiglia e lasciando persino incompleto il sito funerario di Renton. Janie Hendrix e suo cugino Robert si difesero opponendo la natura non particolarmente redditizia della società e giustificando gli elevati emolumenti percepiti con le gravose mansioni di natura gestionale di cui si erano fatti carico.
Un'altra accusa che Leon Hendrix mosse a carico della sorella Janie fu di aver condizionato il padre Al, in particolare nell'ultimo periodo della sua vita, al punto da indurlo a sottoscrivere la sua estromissione dai benefici economici: a seguito di ciò Leon intentò pretesa giudiziale al fine di veder riconosciuta la validità delle precedenti disposizioni testamentarie. La difesa eccepì che l'estromissione di Leon dai benefici societari era stata un'iniziativa riconducibile esclusivamente ad Al Hendrix e che le ragioni di ciò erano da ricercarsi nei problemi con l'alcol di Leon e nei suoi forti debiti di gioco.
La sentenza finale, giunta nei primi mesi del 2005, vide respinta la pretesa di Leon attribuendo piena validità alle volontà testamentarie di Al Hendrix nella loro ultima forma: oltre a questo, venne anche disposto il reintegro di Janie e Robert Hendrix nei loro ruoli di dirigenza del fondo di gestione dei diritti connessi alla figura ed all'eredità artistica e musicale di Jimi Hendrix.
Stile ed eredità musicale
Lo stile e l'aspetto di Hendrix fecero subito scalpore nel periodo in cui calcò le scene: il suo aspetto selvaggio e la sua furiosa attitudine chitarristica divennero proverbiali fino al punto di farlo diventare una vera e propria icona.
L'influenza di Hendrix è riscontrabile in gran parte delle caratteristiche e dei canoni che sono alla base della chitarra elettrica moderna; fu uno dei primissimi chitarristi a servirsi della distorsione - sotto forma di fuzz - ed a conferire una vera e propria dignità melodica al feedback, ritenuto fino ad allora una fastidiosa controindicazione del cosiddetto effetto-innesco dei pickups della chitarra. A lui sono anche riconducibili tra i primissimi e più creativi usi del pedale wah wah.
Oltre ad essere stato, assieme a molte altre band contemporanee come the Who e Cream, tra i principali esponenti dell'hard rock degli anni sessanta, si ritiene che Hendrix abbia dato anche un notevole contributo allo sviluppo della variante dell'hard rock chiamata heavy metal, che si sviluppò nei primi anni settanta
Il 9 marzo 2010, a quarant'anni dalla morte, è stato pubblicato l'album inedito Valleys of Neptune. I brani in esso contenuti furono registrati da Hendrix nel 1969 e segnarono il passaggio da Electric Ladyland a Band of Gypsys.
Strumentazione
La Fender Stratocaster
La chitarra elettrica associata ad Hendrix - nell'immaginario collettivo - è senza dubbio la Fender Stratocaster. I colori più ricorrenti tra i suoi modelli erano l'olimpic white, il nero ed il classico sunburst, le cui sfumature virano dal nero al tabacco. La Stratocaster data alle fiamme al Monterey Pop Festival, originalmente rosso fiesta red, era stata dipinta di sua mano con motivi psichedelici. Tutte le sue chitarre erano modelli di serie, acquistati in comuni negozi ed autonomamente modificate. I primi modelli di Stratocaster usati da Hendrix risalgono al 1965, periodo in cui Leo Fender vendette l'azienda alla CBS: tali modelli presentano la paletta estesa con logo tipo Transition e tastiera in palissandro. Successivamente userà esemplari di annata 1966, 1967, 1968, 1969 e 1970, sempre con paletta a falda ampia, black logo e tastiera in acero tipo maple board. Pur essendo mancino, Hendrix utilizzava rigorosamente modelli standard adattati ad essere suonati con la mano sinistra invertendo semplicemente le corde. Tale peculiarità aveva delle conseguenze da un punto di vista della praticità ed anche del sound: invertendo il lato di utilizzo della chitarra la leva del vibrato ed i potenziometri del tono e del volume risultavano più facilmente accessibili; inoltre le corde, appositamente invertite per consentire la suonabilità dello strumento, ricoprivano rispetto ai magneti dei pickups posizioni esattamente opposte a quelle per cui questi erano stati in origine disposti, col risultato di ottenere un timbro più chiaro dalle corde basse ed una pasta sonora più corposa dalle corde alte. Di contro, l'accessibilità ai tasti superiori al 18° risultava compromessa a causa dell'asimmetria del corpo rispetto al manico delle Stratocaster; ciò comportava - soprattutto per le corde più acute - l'impiego di diteggiature non ortodosse nell'esecuzione di bending e vibrato. L'inversione delle corde produceva, secondo alcuni, un altro elemento di originalità del sound; risultando invertito anche l'ordine di lunghezza della corda rispetto al suo aggancio sul corpo della chitarra, la corda mi cantino risultava più corta mentre quella del mi basso acquisiva maggior lunghezza rispetto ad una chitarra con corde posizionate regolarmente, creando una diversa scansione nella variazione della tonalità di tutte le corde durante l'uso della leva del vibrato.
La ricerca di un sound più intenso e ricco, in linea con le sue fortissime radici blues, rimase sempre un punto centrale nella sua sperimentazione sonora: da Axis: Bold as Love in poi Hendrix iniziò a servirsi di corde più grosse - generalmente di spessore 0.10 o 0.11 - proprio al fine di conferire una maggiore rotondità al suono; contestualmente a tale scelta, seguendo una prassi tipica dei chitarristi blues, iniziò a fare uso in modo sistematico di accordature impostate un semitono o un tono sotto il normale - espediente da lui prima usato solo occasionalmente: in tal modo poteva giovarsi di un suono solido e corposo senza crearsi impedimenti per via dello spessore delle corde, in particolare nell'esecuzione dei bending, oltre a risultare anche più facilitato nel canto.
Questo permise ad Hendrix di mantenere un sound caldo e pieno - di estrazione tipicamente blues - anche utilizzando una chitarra dal timbro notoriamente acuto e metallico come la Fender Stratocaster: la sua dedizione a questo modello, nonostante fosse costretto ad operarvi notevoli modifiche per ottenere un suono a lui confacente, era dovuta essenzialmente alla sua leggerezza ed alla snellezza del suo manico, assai adeguata alle funamboliche evoluzioni chitarristiche in cui era solito prodursi.
Le altre chitarre
Come si è detto le chitarre in possesso di Jimi erano per la maggior parte comuni strumenti di serie (poi modificati da lui stesso), ma ci fu un'importante eccezione nella sua carriera. Infatti richiese alla Gibson una serie di modelli Flying-V: in particolare un modello per mancini fatto su misura, visibile nell'esibizione al Festival dell'Isola di Wight del 1970. Un altro modello, di colore nero, venne dipinto con motivi psichedelici dallo stesso Hendrix: nel 2006 la Gibson fece riferimento proprio a questo modello per produrre un tipo di Flying-V in edizione limitata, basato sulle caratteristiche tecniche dell'epoca e con il body dipinto con gli stessi motivi artistici del modello originale.Altri modelli di chitarre da lui usati, sebbene più raramente, furono la Gibson SG Custom (modello con 3 humbucker e leva del vibrato, di colore bianco) e persino la Gibson Les Paul, tradizionalmente ritenuta antagonista par excellence della Fender Stratocaster.
Buddy Holly(incidente aereo)
Buddy Holly, nome d'arte di Charles Hardin Holley (Lubbock, 7 settembre 1936 – Clear Lake, 3 febbraio 1959), è stato un cantautore e chitarrista statunitense. La sua musica, che passa dal pop al rockabilly ed al rock and roll (egli fu proprio uno dei primi grandi iterpreti di tal genere) lo resero molto amato ed apprezzato dai giovani negli anni cinquanta.
Iniziò a cantare durante gli anni del liceo, e verso la metà degli anni cinquanta cantava e suonava musica country and western in piccoli locali del sud-ovest degli Stati Uniti d'America. Sempre più attratto dalla musica rock, Holly registrò vari brani sia come solista sia come leader di un gruppo, The Crickets, per i quali firmò il grande successo That'll Be the Day nel 1957.
Il titolo di questa canzone era curiosamente ispirato a una frase che l'attore John Wayne ripeteva nel film Sentieri selvaggi, uscito l'anno prima
Nello stesso anno il suo singolo Peggy Sue scalò le classifiche, rendendolo popolarissimo e pari ad Elvis Presley nello scatenare l'entusiasmo del pubblico. Holly e i Crickets ebbero un regolare programma radiofonico (1955-1958) e suonarono in tutto il mondo.
Il tono accattivante e il fascino fanciullesco della sua voce e delle sue canzoni che valsero il successo a Buddy Holly segnarono però anche il declino del rock and roll. Holly scrisse ed eseguì pezzi memorabili, sia in versione solista sia con il complesso dei Crickets.
Nello stesso periodo Holly partecipò, sia come solista sia con i Crickets, ai principali varietà televisivi statunitensi.
La fenomenale carriera fu bruscamente interrotta da un incidente aereo. Il 3 febbraio 1959, chiamato anche il "giorno in cui la musica morì" (The Day the Music Died), scomparvero assieme a lui anche gli artisti rock Ritchie Valens e The Big Bopper (nome d'arte di J.P. Richardson). Scampò al disastro il chitarrista di Holly, Tommy Allsup, che perse il posto sull'aereo, a favore di Valens, dopo il lancio di una monetina.
La vita e i successi di Holly sono stati portati sullo schermo dal film The Buddy Holly Story (1978) e sui palcoscenici dal musical Buddy: The Buddy Holly Story (1990). Holly compariva come figura minore anche tra i personaggi del film La Bamba.
Il 16 settembre 2003 è stato dedicato alla sua figura un monumento nel luogo in cui avvenne l'incidente mortale, ma questo non è l'unico tributo che gli è stato donato: per esempio tante rockstar, influenzate dalla sua musica, hanno inserito omaggi a Buddy Holly nei loro brani.
Valga per esempio della canzone (intitolata appunto Buddy Holly) dei Weezer, il cui videoclip fu inserito tra i contenuti bonus del CD di installazione del sistema operativo Microsoft Windows 95.
In Pulp Fiction di Quentin Tarantino, nel locale Jack Rabbit Slim's a tema anni cinquanta sono incluse le stelle dell'epoca, tra cui un cameriere travestito da Buddy Holly (Steve Buscemi).
In American Graffiti di George Lucas, uno dei protagonisti afferma che il rock and roll non è più lo stesso dalla sua morte.
I Beatles, quando ancora si chiamavano The Quarry Men, fecero una cover di That'll Be the Day con due chitarre in una registrazione casereccia, che appare nell'Anthology 1. Inoltre, nel loro album Beatles for Sale, appare una cover di un brano di Holly, Words of Love, mentre I'll Follow the Sun è ispirata alla morte di quest'ultimo.
La canzone American Pie di Don McLean è un tributo a Buddy Holly. Il brano parla dei terribili eventi del "giorno in cui la musica morì" (The Day the Music Died), il 3 febbraio 1959, in cui Buddy Holly morì (insieme a Ritchie Valens e J.P. Richardson).
Il cantautore americano James Taylor ha riarrangiato Everyday trent'anni dopo in modo impeccabile, evidenziando l'estro innovativo e mirabile dell'artista prematuramente scomparso.
Discografia
Buddy Holly ha pubblicato solo tre album nella sua carriera. Nonostante tutto, le sue registrazioni sono state così prolifiche che la Coral Records fu abile nel pubblicare nuovi album e singoli per 10 anni dopo la sua morte, grazie al missaggio della tecnica musicale, delle registrazioni in studio e di quelle fatte in casa. Le registrazioni con le prove dei brani di Holly furono oggetto di overdubbing nelle registrazioni in studio per renderli più commerciali. I migliori pezzi trattati in questo modo sono considerati i primi singoli postumi, come i due singoli del 1959 Peggy Sue Got Married e Crying, Waiting, Hoping, prodotti da Jack Hansen, con il coro delle Ray Charles Singers che simulano un'autentica registrazione dei Crickets. Attualmente si suppone che Crying, Waiting, Hoping sia la parte "A" del 45 giri, con una perfetta sintonia tra la parte corale e quella del cantante. La sessione di Hansen, nella quale le ultime sei esibizioni originali di Holly sono state oggetto di overdubbing, venne pubblicata nel 1960 dalla Coral LP col titolo The Buddy Holly Story, Vol. 2. Le migliori registrazioni postume fatte in studio includono i brani Wishing e Reminiscing.
Buddy Holly ha continuato a promuovere e vendere alla pari di un artista "attivo", e le sue registrazioni hanno sempre avuto un seguito di fedelissimi, specialmente in Europa. La richiesta del suo materiale non ancora pubblicato è stata talmente grande che Norman Petty rispolverò tutto il materiale in suo possesso e lo ripubblicò sempre grazie all'overdubbing: tracce alternative delle registrazioni in studio, capolavori in originale rifiutati, Crying, Waiting, Hoping e altre cinque canzoni del 1959 (con l'aggiunta di nuovi arrangiamenti di surf-guitar), e persino alcuni demo amatoriali del 1954 (dove la voce flebile viene spesso mascherata dall'aumento della presenza dell'orchestra). L'ultimo album di Holly è stato Giant (con il singolo Love is Strange), uscito nel 1969. Tra gli overdubs di Jack Hansen del biennio 1959–60, quelli di Norman Petty degli anni sessanta, le altre versioni di provenienza esterna e i brani originali di Holly, i collezionisti e gli appassionati possono spesso scegliere tra diverse versioni della medesima canzone.
Janis Joplin(overdose di eroina)
Janis Lyn Joplin (Port Arthur, 19 gennaio 1943 – Los Angeles, 4 ottobre 1970) è stata una cantante statunitense.
Divenne nota verso la fine degli anni sessanta come cantante del gruppo Big Brother and the Holding Company, e successivamente per i suoi lavori da solista. La sua carriera continuò fino alla morte per overdose all'età di 27 anni. La rivista americana Rolling Stone la pone al 46º posto della lista dei 100 artisti più importanti della storia e al 28º della classifica del 2008 dei 100 cantanti più importanti di tutti i tempi
Riconosciuta e ricordata per l'intensità delle sue interpretazioni, nel 1995 è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame e nel 2005 è stata insignita del Grammy Award alla carriera
Infanzia e studi
Janis Joplin nacque a Port Arthur in Texas il 19 gennaio 1943 da Dorothy East, impiegata in un college, e Seth Joplin, un ingegnere della Texaco.La Joplin era la maggiore di tre fratelli, Michael e Laura.
Adolescente inquieta, ancora molto giovane si avvicinò al blues. Iniziò a cantare nel coro cittadino e ad ascoltare artisti come Leadbelly, Bessie Smith, Odetta e Big Mama Thornton. Durante la frequentazione della Thomas Jefferson High School il suo interesse primario era il disegno e, solo successivamente, iniziò a cantare blues e folk insieme ad alcuni amici, accompagnandosi con l'autoharp nei club di Austin, Beaumont e dintorni.
Si diplomò nel 1960 e si iscrisse alla Università del Texas di Austin, ma non completò mai gli studi. In quel periodo visse in un edificio comunemente chiamato "The Ghetto" che si trovava al 2812 1/2 di Nueces Street. L'affitto era di 40 dollari al mese. Nel 1965 si iscrisse alla facoltà di Scienze Sociali presso l'Università di Houston/Lamark con un profitto quasi massimo nelle prove di esame (99/100)
La carriera
Il 25 giugno del 1964, la Joplin e il futuro chitarrista dei Jefferson Airplane Jorma Kaukonen registrarono alcuni standard blues, dove in sottofondo si può sentire una macchina da scrivere (la moglie di Kaukonen stava scrivendo, da qui il titolo del bootleg: The Typewriter Tape). Queste session vennero incise con un registratore a bobine mono, e includevano sette brani: Typewriter Talk, Trouble in Mind, Kansas City Blues, Hesitation Blues, Nobody Knows You When You're Down and Out, Daddy, Daddy, Daddy e Long Black Train Blues. Altre registrazioni di quei primi anni si possono trovare nella raccolta Janis, The Early Performances del 1974 e Janis del 1993, incluse le tracce What Good Can Drinkin' Do, Mary Jane e No Reason for Livin'.
Dopo quell'esperienza la Joplin ritornò a Houston per riprendere gli studi, ma nel 1965 fece ritorno in California, dove si esibì come cantante nei locali di Venice e San Francisco. Ritornata in Texas l’anno successivo per aggregarsi a un gruppo country & western, venne presto contattata da un impresario musicale texano trapiantato a San Francisco, Chet Helms: la formazione californiana dei Big Brother and the Holding Company era alla ricerca di una vocalist, e Helms la incoraggiò a farsi avanti. La Joplin ripartì per la California, prese contatto coi Big Brother e si unì al gruppo di San Francisco
Stabilitasi a San Francisco, visse prima a North Beach e successivamente a Haight-Ashbury, e stabilì poi la propria residenza definitiva a Larkspur nella Contea di Marin vicino al Golden Gate Bridge, in una casa che integrava l'architettura naturale (gli alberi) all'architettura abitativa (più precisamente in: 380 W Baltimore Ave Larkspur, CA 94939).
Coi Big Brother and the Holding Company si esibì in diversi concerti effettuati in vari locali della California, e il giugno del 1967 vide la sua partecipazione al Festival Pop di Monterey, dove si registrò il trionfo dell'artista che eseguì con personalità un'indimenticabile versione del brano Ball and Chain (Big Mama Thornton)
Nel 1968 incise Cheap Thrills, secondo album del gruppo (tra i brani una cover di Summertime di Gershwin e Piece of My Heart), lavoro che Rolling Stone colloca al posto 338 nella lista dei 500 album più grandi di sempre e che entrò velocemente nella classifica Billboard raggiungendo il n. 1 e mantenendo tale posizione per otto settimane.
Nel 1969 iniziò la carriera solista e scelse come gruppo d'accompagnamento la Kozmic Blues Band, con il quale pubblicò l'album I Got Dem Ol' Kozmic Blues Again Mama! in cui fa mostra delle proprie qualità di performer (Kozmic Blues, Little Girl Blue, Maybe, Work Me, Lord)
La sua ricerca e il suo perfezionismo musicale (nella dinamica dell'improvvisazione) la misero in conflitto con i gruppi musicali con cui si esibiva. Cambiò ancora gruppo scegliendo la Full-Tilt Boogie Band: l'album Pearl fu pubblicato postumo nel gennaio 1971 ed entrò subito in classifica al n. 1 mantenendo tale posizione per 9 settimane. Il primo singolo tratto dall'album fu Me and Bobby McGee, che raggiunse il primo posto nella classifica dei singoli, seguito da altri brani come Cry Baby, Get It While You Can, Mercedes Benz, Trust Me e My Baby.
Condivise apertamente l'ideale Peace & Love che caratterizzò il movimento hippy: partecipò con altri cantanti e gruppi musicali al Festival di Woodstock e al concerto in memoria di Martin Luther King. Lo stile emancipato della Joplin fu votato alla difesa dell'uguaglianza fra bianchi e neri e sostenuto da una particolare ammirazione per la musica delle sue cantanti blues preferite. Anche per questo, prima della propria morte acquistò una lapide più dignitosa per Bessie Smith, deceduta a seguito di un incidente stradale e non soccorsa subito per via del colore della sua pelle.
Sempre nel 1969 fu fermata dopo il concerto tenutosi il 17 novembre a Tampa, stato della Florida, schedata e denunciata dalle forze di polizia con le accuse di disturbo dell'ordine pubblico e linguaggio volgare e osceno tenuto sul palco, la corte decretò poi in suo favore, in quanto esercitava la libertà di espressione.
Durante un concerto a Francoforte, dopo essere stata, al suo arrivo nella città, "assalita" da una sua fan, la invitò a salire sul palco, poi insistette perché salissero sul palco anche altri spettatori per ballare e cantare assieme a lei.
È lei la protagonista della canzone di Leonard Cohen Chelsea Hotel #2, nella quale il cantautore canadese rievoca una loro fugace storia avvenuta tra le lenzuola del mitico hotel
La morte
Il 4 ottobre 1970 Janis Joplin fu trovata morta nella stanza di un motel di Hollywood: l'esame autoptico ipotizzò una morte accidentale causata da overdose di eroina. Fu trovata 18 ore dopo il decesso con il viso riverso sul pavimento, con fuoriuscite di sangue, ormai coagulato, dal naso e dalla bocca; il corpo era incuneato fra il comodino e il letto, e da ciò si deduce la mancanza di qualsiasi riflesso teso a evitare l'ostacolo. La ricostruzione della dinamica del decesso permise al suo impresario, Albert Grossman, di riscuotere centomila dollari derivanti da un'assicurazione sulla vita, e negli anni successivi il manager si impegnò a lungo riguardo all'eredità a favore della famiglia Joplin.
Il corpo dell'artista fu cremato al Westwood Village Memorial Park Cemetery, e le sue ceneri furono sparse nell’Oceano pacifico
John Lennon (ucciso con una pistola da Mark Chapman)
John Winston Ono Lennon (Liverpool, 9 ottobre 1940 – New York, 8 dicembre 1980) è stato un musicista, cantautore, poeta, attivista e attore britannico.
Dal 1962 al 1970 è stato compositore e cantante (solista) del gruppo musicale dei Beatles, dei quali, in coppia con Paul McCartney, ha composto anche la maggior parte delle canzoni. Con Paul McCartney ha formato una delle più importanti partnership musicali di successo della storia della musica del ventesimo secolo, scrivendo "alcune tra le canzoni più famose della storia del rock and roll". È il cantautore di maggior successo nella storia delle classifiche inglesi seguito da McCartney. Nel 2002, in un sondaggio della BBC sulle 100 personalità britanniche più importanti di tutti i tempi, si è classificato ottavo.
Terminata l'esperienza con i Beatles, John Lennon fu anche musicista solista, autore di disegni e testi poetici, nonché attivista politico e paladino del pacifismo. Questo gli causò non pochi problemi con le autorità statunitensi (F.B.I.), che per lungo tempo spiarono tutte le sue attività e quelle della moglie Yoko Ono, considerandolo un sovversivo e rifiutandogli più volte la cittadinanza statunitense. Fu assassinato a colpi di revolver da un suo stesso fan, Mark David Chapman, la sera dell'8 dicembre 1980 a New York.
Lennon si sposò due volte: dal primo matrimonio con Cynthia Powell ebbe il figlio Julian, mentre dal secondo matrimonio con l'artista giapponese Yoko Ono, nacque il figlio Sean. Entrambi i figli hanno seguito la carriera artistica del padre. Dopo il matrimonio con Yoko, John cambiò il proprio nome all'anagrafe in John Ono Lennon. Lennon è stato posizionato al 5º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone, e le sue migliori "tracce vocali" sono Imagine, Strawberry Fields Forever, I Feel Fine e Instant Karma
Biografia
John Lennon nacque al Maternity Hospital di Oxford Street, a Liverpool, nel pomeriggio del 9 ottobre 1940, mentre era in corso un raid tedesco della seconda guerra mondiale, da una famiglia discendente dagli O'Leannain dell'Irlanda occidentale. La madre Julia, nata Stanley, gli diede come secondo nome Winston, in onore dell'allora primo ministro Winston Churchill. Il padre Alfred era un marinaio, in mare ai tempi della nascita di John e spesso assente da casa Julia ebbe un'altra figlia, Victoria Elizabeth, nata nel giugno del 1945 dalla relazione con un soldato gallese, ma fu costretta a darla in adozione con il nome di Ingrid. Nella primavera del 1946 la zia Mimi prese John sotto la propria protezione e quella di suo marito George, con l'intento di responsabilizzare maggiormente sua sorella, da lei considerata ingenua e imprudente
Il piccolo John aveva dunque sei anni quando venne allontanato dalla madre per la prima volta.
Nel 1946 Julia e Alfred divorziarono. Julia incontrò allora John 'Bobby' Dykins e decise di traslocare con lui e John, che nel frattempo non viveva più con gli zii, in un piccolo appartamento. Il padre di Julia mandò Mimi a fare un sopralluogo del nuovo appartamento della famiglia, e una volta giudicatolo inadeguato, John venne riportato a "Mendips"
Il 5 marzo 1947 nacque Julia Dykins, la sorellastra di John, e i genitori tornarono a vivere a Penny Lane. Il 26 ottobre del 1949 venne alla luce anche la seconda sorellastra di John, Jacqueline, detta Jakie, e la famiglia traslocò a Springwood.
Adolescenza nella casa di zia Mimi
John cominciò a frequentare la Dovedale Primary School, dove il maestro e il preside si accorsero sin dall'inizio della personalità eccentrica del giovane alunno e della sua creatività Terminata la scuola elementare, si iscrisse alla Quarry Bank High School, dove collezionò risultati negativi. Zia Mimi, considerando valido il talento del nipote nel disegnare, riuscì a farlo iscrivere, non senza fatica, al Liverpool College of Art
in quel periodo Lennon si avvicinò alla musica da autodidatta. Imparò dapprima a suonare un'armonica a bocca regalatagli da uno studente in pensione presso la zia Mimi a “Mendips”. Poi venne a contatto con le produzioni musicali che furoreggiavano allora: Rock Around the Clock di Bill Haley, Rock Island Line di Lonnie Donegan e Heartbreak Hotel di Elvis Presley. Folgorato da questi brani, si fece regalare una chitarra alla buona dalla madre che gli insegnò anche gli accordi al banjo; e nel 1956 formò la sua prima band, i Quarrymen. Storica è la frase di zia Mimi che, vedendo il nipote sempre alle prese con la sua chitarra, gli disse: «La chitarra va bene, John, ma non ti darà certo di che vivere» qualche anno dopo, raggiunta la popolarità, Lennon avrebbe fatto incidere questa frase su una targa d'argento, mandandola alla zia
Nel giugno 1953 morì lo zio George. Ma un altro lutto ben più devastante avrebbe colpito John Lennon. Nel 1958, infatti, la madre Julia morì accidentalmente investita da un'auto guidata da un agente di polizia ubriaco Qualche anno dopo John avrebbe ricordato la notte che seguì l'incidente come la più brutta della sua vita: ("Ho perso mia madre due volte. Una volta da bambino a cinque anni e poi ancora a 17. Mi ha dato molta, molta amarezza interiore. Avevo appena iniziato a ristabilire una relazione con lei quando fu uccisa").
Durante un concerto dei Quarrymen, John incontrò Paul McCartney, e andò a formarsi così il nucleo centrale di quelli che poi sarebbero stati i Beatles (Paul McCartney aveva a sua volta perso sua madre nel 1956 per un tumore al seno).
Nella casa di zia Mimi, Lennon visse fino al 1963 in quella che poi sarebbe diventata la "mitica" residenza dal nomignolo Mendips, al numero 251 di Menlove Avenue. In quella casa sarebbero nate le prime canzoni di Beatles. Assieme a Paul McCartney, Lennon si sarebbe ritirato spesso nella tranquilla dimora di zia Mimi – sicuramente uno dei punti-chiave della toponomastica beatlesiana – al fine di trarre ispirazione per nuove canzoni.
Il matrimonio con Cynthia Powell e il figlio Julian
John e Cynthia Powell si incontrarono al Liverpool Art College durante il 1957. A metà del 1962 Cynthia scoprì di essere incinta, e i due si sposarono il 23 agosto al Mount Pleasant Register Office di Liverpool, nella stessa chiesa dove si erano sposati i genitori di John. La sera stessa John andò a suonare in un locale.
Il manager Epstein pensò che un Beatle sposato potesse essere sgradito alle fan e quindi insistette con John perché il matrimonio fosse tenuto segreto. John Charles Julian Lennon nacque al Sefton General Hospital l'8 aprile 1963, mentre Lennon era in tournée. John lo vide solo per tre giorni, dopodiché andò in Spagna per una breve vacanza con Epstein, il che dette origine a molti pettegolezzi (Epstein era omosessuale).
Comunque siano andate le cose, resta il fatto che tra John e suo figlio Julian ci fu sempre una certa freddezza e distanza. Tanto che Julian si affezionò molto di più a Paul McCartney che al padre (McCartney avrebbe dedicato a Julian la malinconica Hey Jude, una delle canzoni più famose dei Beatles).
Formazione dei Beatles e periodo amburghese
I Beatles, dopo esser riusciti ad ottenere un contratto discografico con la Parlophone, pubblicarono il loro primo singolo; Love Me Do, che non ottenne il successo desiderato. John, nel 1963, scrisse con Paul McCartney, i primi due successi dei Beatles: Please Please Me, nata inizialmente come una lenta ballata alla Roy Orbison, ma poi accelerata per renderla più commerciale, piena di sottintesi significati sensuali (colti benissimo dai giovani dell'epoca, che ne decretarono l'immediato successo) e l'indimenticabile She Loves You, con il ritornello yeah yeah, tanto semplice e immediato, quanto efficace e indimenticabile, che divenne un vero tormentone tra i giovani inglesi.Negli anni a seguire, John si dimostrò un artista eclettico, riuscendo a farsi apprezzare anche come attore, sia nei film dei Beatles (Tutti per uno, Aiuto!, Magical Mystery Tour), sia in pellicole non musicali (Come ho vinto la guerra), e persino come scrittore – In His Own Write e A Spaniard in the Works – vincendo dei premi letterari. L'aspetto di John, però, che colpì maggiormente il pubblico e i critici fu senz'altro il suo umorismo dissacrante e sardonico nei confronti delle istituzioni. Famosa a proposito rimane una sua frase rivolta al pubblico: ("per la nostra ultima canzone vi chiedo un aiuto. Le persone nei posti economici possono applaudire... gli altri possono agitare i loro gioielli"). Tra il 1964 e il 1966, i Beatles si dedicarono alla realizzazione di diversi album, e intrapresero diversi tour mondiali che li portarono in molte parti del mondo, e che fecero dilagare la Beatlemania anche al di fuori dell'Inghilterra. Nel 1965, pubblicarono Rubber Soul, in cui John scrisse Nowhere Man, Girl, In My Life, Run for Your Life e Norwegian Wood, canzone molto innovativa per il periodo, sia per il testo, ma anche per la strumentazione, poiché conteneva un sitar (strumento indiano), suonato da George Harrison; infatti i Beatles si dedicheranno sempre maggiormente alla sperimentazione musicale, abbracciando moltissimi stili musicali e introducendo nella musica rock elementi orientali e psichedelici, elementi che renderanno sempre più caratteristica la musica dei Beatles, sino a renderla unica.
Da Revolver al viaggio in India (1966 - 1968)
Nel 1966, i Beatles realizzarono Revolver, un album rivoluzionario in cui John scrisse canzoni come I'm Only Sleeping, She Said She Said, And Your Bird Can Sing, e in particolare Tomorrow Never Knows, dove la voce di Lennon si sovrapponeva a una miriade di effetti elettronici creati in studio dagli stessi Beatles, John scrisse il testo della canzone isprandosi al libro The Psichedelic Experience, di Timothy Leary, che a sua volta si era ispirato al Libro tibetano dei morti, per scrivere il suo libro; John ebbe modo di leggere questi testi e vi trasse il testo della canzone.
Il 4 marzo del 1966, venne pubblicato sul quotidiano londinese un articolo che descriveva l'intervista che Maureen Cleave, una giornalista che già in precedenza aveva realizzato articoli sui Beatles, aveva fatto a John, e durante l'intervista fece una propria osservazione sulle istituzioni religiose: «Il cristianesimo scomparirà. Si consumerà e poi svanirà Non so cosa scomparirà prima: il rock'n'roll o il cristianesimo.»In Inghilterra non fu data grande rilevanza all'osservazione di John, ma in seguito una rivista americana per giovani pubblicò l'intervista, per inserirla in un articolo intitolato "I dieci adulti che amate o detestate di più"; le sue osservazioni su Gesù e sui Beatles scatenarono negli Stati Uniti ondate di sdegno pubblico, culminate in immensi falò dei loro album, organizzati da fanatici religiosi. I Beatles avrebbero dovuto compiere un tour estivo in America, si pensò di annullarlo ma partirono comunque. Brian Epstein fece una dichiarazione di scuse, dichiarando che le parole di John erano state fraintese, ma i concerti furono molto tesi e i Beatles ricevettero adirittura minacce di morte. John e gli altri Beatles fecero una conferenza stampa per chiarire la situazione.
Dopo la decisione presa dal gruppo di porre fine ai concerti, che secondo Lennon erano diventati inascoltabili, i Beatles passarono vari anni a registrare in studio. Nella prima metà del 1967 il gruppo realizzò l'album Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, che venne pubblicato il primo giugno; l'album conteneva sonorità nuove e innovative rispetto ai precedenti album, ed è ancora oggi considerato uno dei migliori album di tutti i tempi. John compose all'interno di Sgt. Pepper Lucy in the Sky with Diamonds, una canzone ispirata da un disegno del figlio Julian, Being for the Benefit of Mr. Kite!, che scrisse basandosi su un manifesto che pubblicizzava uno spettacolo circense svoltosi nel 1843, e Good Morning Good Morning, un brano che narra della noia della vita casalinga, ispirato da una pubblicità televisiva.Dopo l'album Magical Mystery Tour (contenente I Am the Walrus, di John) e il relativo film, i Beatles, nel febbraio del 1968 intrapresero un viaggio in India, per studiare la meditazione trascendentale al seguito del guru Maharishi Mahesh Yogi. In India il gruppo compose molte canzoni, e John in particolare realizzò Happiness Is a Warm Gun (tradotto, La felicità è una pistola calda), e altre canzoni come The Continuing Story of Bungalow Bill e Everybody's Got Something to Hide Except Me and My Monkey.George Harrison e John furono gli ultimi dei quattro Beatles a lasciare l'India, (Paul McCartney e Ringo Starr se ne erano già andati in precedenza) insospettiti da presunti abusi sessuali da parte del Maharishi. Durante il viaggio di ritorno John scrisse una canzone denigratoria verso il guru, inizialmente incentrata sulla parola "Maharishi", ma in seguito George Harrison convinse John nel cambiare il titolo in Sexy Sadie
Il divorzio da Cynthia
Cynthia Lennon era consapevole dei numerosi tradimenti compiuti da John in questo periodo, ma fu, secondo la sua ammissione, il crescente consumo di droga a dividerli, non solo l'entrata in scena di Yoko Ono. Dopo essere tornato dall'India, Lennon chiese il divorzio, accusando Cynthia di infedeltà, accusa che cadde nel vuoto quando si scoprì che Yoko era incinta. Lennon si rifiutò di concederle più di 75.000 sterline a titolo di alimenti. Alla fine Cynthia Powell ricevette 100.000 sterline, 2.400 sterline all'anno, la custodia di Julian e Kenwood, la casa di Lennon a Weybridge. Julian non rivedrà suo padre sino al 1973.
Dal White Album a Abbey Road (1968 - 1969)
Dopo essere tornato nel Regno Unito, il gruppo si dedicò alla creazione di una propria etichetta discografica, la Apple, e alla registrazione di un album doppio intitolato The Beatles, più comunemente conosciuto come il White Album, nome dovuto alla copertina bianca. In questo periodo cominciano a emergere i primi attriti tra i Beatles, che sommati alla ormai costante presenza in studio di Yoko Ono, la compagna di John, porteranno alla rottura del gruppo. Il White Album contiene un gran numero di brani composti da John, molti dei quali composti in India, come Dear Prudence, Yer Blues, Glass Onion, I'm So Tired, Julia, una canzone dedicata alla madre; Sexy Sadie, Cry Baby Cry, Revolution 1, Revolution 9, (una composizione sonora formata da registrazioni sovrapposte realizzata da John, George Harrison, e Yoko Ono); e Good Night, composta per il figlio Julian e cantata da Ringo Starr. Nel 1969 cominciarono le session dell'album che poi sarebbe diventato Let It Be, in cui John compose interamente Dig a Pony e Across the Universe; in seguito i Beatles realizzarono il loro ultimo album insieme, Abbey Road, dedicandolo all'omonimo studio di registrazione che i Beatles utilizzarono sin dal 1962; John all'interno dell'album compose Come Together, I Want You (She's So Heavy), Because e all'interno del medley che occupa il lato B del disco, i Beatles inserirono tre frammenti di canzoni incomplete composte da John in India; Sun King, Mean Mr Mustard e Polythene Pam.
Gli album sperimentali e Live Peace in Toronto
Durante il periodo che lo vide insieme ai Beatles, John Lennon pubblicò insieme a Yoko Ono tre album di musica elettronica sperimentale (almeno per l'epoca), che non avranno grande successo: Unfinished Music No.1 - Two Virgins, Unfinished Music No.2 - Life with the Lions e Wedding Album; il primo è una composizione sonora realizzata in un modo simile a Revolution 9, dei Beatles. Però l'elemento caratterizzante dell'album è l'immagine di copertina, che raffigura John e Yoko nudi; all'epoca la copertina fece scandalo, e alcune case discografiche si rifiutarono di commercializzarlo, l'album fu comunque pubblicato e la copertina venne nascosta da un involucro di carta marrone
l secondo album sperimentale (Unfinished Music No. 2 - Life with the Lions) contiene diversi brani ma quello principale è Cambridge 1969, che venne registrato all'università di Cambridge e consiste in oltre venti minuti di John alla chitarra che accompagna Yoko Ono nei suoi urli e singhiozzi, il terzo album (Wedding Album) venne pubblicato in occasione del matrimonio svoltosi a Gibilterra tra John e Yoko. Nel 1969, pubblicò l'album dal vivo Live Peace in Toronto, registrato al Rock'n'Roll Revival Concert[31], a Toronto, con una band appositamente creata, la Plastic Ono Band, che in quell'occasione annoverava come musicisti Eric Clapton alla chitarra solista, Klaus Voormann al basso e Alan White alla batteria. L'album fu il primo live ad essere pubblicato da John, anche se in precedenza si era fermamente opposto all'idea di Paul McCartney che i Beatles ricominciassero a fare qualche esibizione dal vivo. Tale album contiene, tra le altre canzoni, le ben note Give Peace a Chance, vero e proprio inno contro le guerre nel mondo, e l'allora inedita Cold Turkey un brano che si rifà alla sua esperienza con l'eroina; infatti il cold turkey, letteralmente «tacchino freddo», un riferimento alla crisi d'astinenza, è il sudore di chi cerca di disintossicarsi. Nell'album è contenuta anche una versione di Yer Blues, un brano dei Beatles pubblicato nel White Album, due brani di Yoko Ono e tre classici del Rock'n'Roll, Blue Suede Shoes, Money (That's What I Want) e Dizzy Miss Lizzy.
Bed-in di protesta
Nel marzo del 1969, venne ideato l'episodio del Bed-In, un evento di protesta pacifista, attuato da Lennon assieme a Yoko Ono nella camera numero 1902 (oggi 702) dell'Hilton Hotel di Amsterdam: i due, che stavano trascorrendo la loro luna di miele, in favore del pacifismo e contro la guerra del Vietnam, rimasero a letto un'intera settimana, dal 25 al 31 marzo, facendosi riprendere da numerosi fotografi. I giornalisti si accalcarono per riuscire ad entrare nella camera, credendo che la coppia avrebbe fatto l'amore in pubblico, davanti alle loro macchine fotografiche, ma si trovarono invece di fronte ai due che, in pigiama, rilasciavano interviste e dichiarazioni sulla pace nel mondo e contro le spese militari
Al primo bed-in olandese ne seguì un altro: la coppia in principio aveva scelto New York ma a Lennon era stato impedito l'accesso negli Stati Uniti per l'accusa di utilizzo di cannabis, così il viaggio di nozze proseguì in Canada, nella provincia del Québec, a Montreal. Di nuovo John e Yoko rimasero chiusi per una settimana, dal 26 maggio al 2 giugno, nella camera 1742 dell'Hotel Fairmont La Reine Elizabeth. Proprio durante questo bed-in, nella suite dell'hotel canadese il 1º giugno 1969 sotto la direzione di André Perry fu effettuata la registrazione di Give Peace a Chance, uno dei primi singoli targati Plastic Ono Band e ancor a oggi inno del movimento pacifista internazionale
L'addio ai Beatles, Yoko Ono e la carriera solista
Quando John incontrò la giapponese Yoko Ono e instaurò una relazione con la donna, iniziarono i contrasti all'interno della band. Yoko – già nota artista d'avanguardia – non era infatti gradita agli altri componenti dei Beatles, e uno dei motivi del loro scioglimento consiste proprio nell'allontanamento di John dal gruppo, imputato all'influenza della compagna. Dal 1968, John lavorò sempre più spesso con Yoko. Iniziò così la sua carriera da solista, che a poco a poco oscurò la sua immagine di BeatleI Beatles si separarono ufficialmente nell'aprile del 1970, ma John, già emotivamente lontano, non ne risentì minimamente. Alla fine dell'anno, John e Yoko pubblicarono i rispettivi album come solisti, entrambi accompagnati dalla medesima formazione della Plastic Ono Band, con Ringo Starr, Klaus Voormann e Billy Preston. John Lennon/Plastic Ono Band contiene, tra le altre, Working Class Hero, un brano fortemente autobiografico e politicamente impegnato sulle pretese origini proletarie e sull'infanzia difficile di Lennon. L'album fu fortemente influenzato dalla Terapia dell'urlo primitivo, del dottor Arthur Janov, John aveva ricevuto una copia del libro di Janov The Primal Scream, e confessò di esserne rimasto impressionato e accettò di intraprendere la terapia in prima persona. La tesi di Janov, basata sul presupposto che ogni persona sin dall'infanzia inizia a erigere difese psicologiche contro il mondo che lo circonda, consiste nell'abbattere queste barriere e l'unico modo per farlo è quello di regredire all'infanzia rivivendo i traumi della propria vita. John in questo modo riescì ad affrontare il trauma subito con la morte della madre; da questa esperienza trarrà spunto per i brani di Plastic Ono Band. L'album infatti comincia con un brano intitolato Mother (che inizia con dei rintocchi di campana rallentati), e termina con My Mummy's Dead, una breve canzone anch'essa dedicata alla madre Julia. Il disco esorcizza i miti in cui Lennon aveva creduto durante gli anni Sessanta, il brano God infatti contiene una lunga lista di tutte le cose in cui John non crede più, e una di queste sono i Beatles, simbolicamente messi per ultimi nella lista. John nel brano afferma che "Il sogno è finito" ("The dream is over"), decretando definitivamente la fine degli anni Sessanta e dei Beatles.Agli inizi del 1971 pubblicò il singolo Power to the People, un brano corale dei primi mesi del 1971, che divenne anch'esso un inno della sinistra americana e dei manifestanti pacifisti contro la guerra del Vietnam, sebbene le foto pubblicitarie ritraessero il gruppo rivoluzionario giapponese Zengakuren
Some Time in New York City (1972)
Nel marzo 1972, la Plastic Ono Band si esibì dal vivo a New York con Frank Zappa e i Mothers of Invention. Il concerto trova posto sul successivo album solista di Lennon, Some Time in New York City del 1972, che ha un'impostazione chiaramente politica. Il disco, che ebbe ottimi riscontri di vendite in Gran Bretagna e pessimi negli Stati Uniti, si avvaleva di prestigiose collaborazioni; alle incisioni del lato 3, per esempio, registrato dal vivo al Lyceum londinese, parteciparono Eric Clapton e George Harrison alla chitarra, Billy Preston e Nicky Hopkins alle tastiere, Klaus Voormann al basso, Keith Moon e Jim Gordon alla batteria.
Un'altra apparizione live importante fu quella con Yoko Ono e gli Elephant's Memory (gruppo newyorkese, noto soprattutto per la colonna sonora del film Un uomo da marciapiede) al concerto di beneficenza per la fondazione benefica One to One, che si svolse il 30 agosto 1972 al Madison Square Garden di New York. A fine anno, fu poi pubblicato il singolo Happy Xmas (War Is Over), che sarebbe diventato un tipico standard natalizio.
I rapporti di Lennon con l'industria discografica furono tumultuosi, poiché Lennon pretendeva la totale autonomia e indipendenza delle sue opere, mentre i discografici non accettavano un prodotto finito a scatola chiusa. È d'altronde vero che Lennon non finiva mai di stupire il mondo con le sue celeberrime provocazioni, come l'album Two Virgins, da molti ritenuto un'oscenità rivoluzionaria, come la restituzione, tra le lacrime della zia Mimi, dell'onorificenza e del titolo di Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico (MBE), le continue battaglie, anche radical, a favore dei comunisti e di alcuni personaggi molto discussi come John Sinclair e Angela Davis, il suo sostegno, anche finanziario, alle Black Panthers, ai movimenti femministi americani, il tutto divulgato anche attraverso i testi e i titoli delle sue canzoni (come nell'album Some Time in New York City); proprio per questo, i discografici, e non solo loro, non si fidavano troppo delle sue iniziative, definite destabilizzanti.
Mind Games e Walls and Bridges (1973 - 1974)
Dal settembre 1973, John Lennon e Yoko Ono vissero un periodo di separazione che sarebbe durato diciotto mesi, durante i quali Lennon si trasferì in California, accompagnato dalla giovane segretaria personale di lei, May Pang. Questo periodo, che Lennon più tardi definì il suo «weekend perduto» (lost weekend), al di là di qualche bevuta di troppo con l'allegra brigata di Harry Nilsson, Ringo Starr, Keith Moon e alcuni altri – coi quali l'ex-Beatle fu il protagonista di alcuni coloriti episodi pubblici, puntualmente riportati dalla stampa – fu in realtà molto creativo dal punto di vista musicale. Alla fine del 1973 era uscito Mind Games, il suo primo album autoprodotto, che sembrò riportarlo allo stile di Imagine. Poi, dopo aver iniziato e successivamente accantonato una serie di registrazioni di standard di rock'n'roll anni cinquanta, nell'ottobre 1974 Lennon pubblicò l'apprezzato Walls and Bridges, il suo miglior album dai tempi di Imagine. Il disco, grazie al successo del singolo Whatever Gets You Thru the Night, arrivò al primo posto in classifica negli Stati Uniti.
Tra gli ospiti presenti in Walls and Bridges, c'era anche Elton John, il quale, convinto delle potenzialità di Whatever Gets You Thru the Night, nella quale doppiava la voce di Lennon, durante le registrazioni aveva fatto promettere a Lennon che, se la canzone fosse arrivata al Numero Uno in America, l'ex-Beatle sarebbe apparso dal vivo come ospite durante un suo concerto. Elton aveva visto giusto. La sera del 28 novembre 1974, per tener fede alla parola data, Lennon fece la sua apparizione al Madison Square Garden di New York e i due suonarono tre pezzi insieme: la hit del momento Whatever Gets You Thru the Night, Lucy in the Sky with Diamonds dei Beatles (riportata in auge proprio in quel periodo da un singolo-cover di Elton John) e I Saw Her Standing There. Fu quella l'ultima apparizione dal vivo di John Lennon e la si può trovare anche su disco.
Nel gennaio del 1975 Lennon piazzò un altro "Numero Uno" negli Stati Uniti, questa volta come coautore, grazie alla canzone Fame incisa da David Bowie. È da sottolineare che Lennon partecipò anche alla seduta di registrazione del brano suonando la chitarra e cantando come seconda voce
Rock 'n' Roll e il ritiro dalla vita pubblica (1975) e anni del ritiro
Nel 1975 Lennon tornò a vivere con Yoko Ono a New York. Pubblicò un ultimo album, Rock 'n' Roll, contenente classici del rock anni cinquanta, che ebbe una storia emblematica. Innanzitutto ne esistevano due versioni: la prima si chiamava "Roots", conteneva due canzoni non comprese nel secondo disco (Angel Baby e Be My Baby) e avrebbe dovuto essere distribuito, addirittura per corrispondenza, dalla etichetta "Adam VIII" di proprietà di Morris Levy, detentore dei diritti di gran parte delle canzoni degli anni cinquanta, che decise di pubblicarlo senza il consenso di Lennon. Il disco rimase sconosciuto a causa della fatiscente campagna promozionale, e al boicottaggio dell'autore, che ne bloccò la commercializzazione, accelerando l'uscita della propria "versione", con il titolo di Rock'n'roll, caratterizzata dalla copertina con la foto che lo ritraeva ai tempi di Amburgo, da qualche traccia diversa e da modalità di distribuzione più consoni a quelle tradizionali della Apple.
Ebbe una buona accoglienza da parte del pubblico e della critica, grazie alle convincenti interpretazioni di Lennon. Annoveriamo la celeberrima Stand By Me di Ben E. King, Be-Bop-A-Lula di Gene Vincent e Peggy Sue di Buddy Holly. In seguito, Lennon commentò che il tutto aveva connotati "karmici": si ritirava dalle scene cantando le canzoni con le quali aveva iniziato la sua carriera.
Dopodiché, infatti, si ritirò dalla musica per cinque anni, libero da contratti e di potersi muovere liberamente al di fuori degli Stati Uniti, (qualcuno mormora a causa di una dipendenza dall'eroina, ma, più probabilmente..per stare vicino al figlio appena nato, Sean, e all'amore ritrovato, Yoko.Negli anni seguenti John si ritirò dalla scena pubblica, e rinunciò anche a pubblicare dischi. In realtà non smise mai di comporre musica, come è testimoniato dalle innumerevoli registrazioni che effettuava solitamente con l'ausilio di un pianoforte o di una chitarra.John comunque continuava a tenersi informato sugli avvenimenti del mondo della musica tramite le innumerevoli visite che aveva nella propria abitazione anche se la cura del figlio aveva la priorità, infatti non ebbe mai intenzione di frequentare alcun amico che potesse fargli riprendere le vecchie abitudini. Per esempio, nel 1977, Mick Jagger, cantante dei Rolling Stones, si trasferì in un appartamento nelle vicinanze, ma tutti i tentativi di approccio di Jagger furono ignorati da John.
Nel 1980, John si recò negli studi di registrazione Hit Factory di New York per registrare un nuovo album, Double Fantasyche venne pubblicato nel novembre di quello stesso anno.
8 dicembre 1980: la morte
Poche settimane dopo l'uscita del disco, la sera dell'8 dicembre 1980 alle 22.51, al termine di un pomeriggio trascorso al Record Plant Studio, mentre Lennon si accingeva a rincasare con la moglie e si trovava di fronte all'ingresso del Dakota Building (il lussuoso palazzo in cui risiedeva, sulla 72ª strada, nell'Upper West Side a New York), un venticinquenne malato di mente di nome Mark Chapman esplose contro di lui cinque colpi di pistola colpendolo quattro volte (il quinto colpo non andò a segno) Uno dei proiettili trapassò l'aorta e Lennon fece in tempo a fare ancora qualche passo mormorando [Mi hanno sparato] prima di stramazzare al suolo perdendo i sensi. Soccorso da una pattuglia di polizia, Lennon perse conoscenza durante la corsa verso il Roosevelt Hospital, dove fu dichiarato morto alle 23.07.
In una recente intervista del 10 giugno 2007, rilasciata a Radio BBC dalla moglie Yoko Ono, si è appreso che Lennon, la sera della sua uccisione, stava andando a salutare il figlio Sean.[47] Il corpo di Lennon fu cremato e parte delle sue ceneri sparse nell'Oceano Atlantico e non si hanno notizie di una vera tomba dell'artista.
Julian, l'altro figlio di Lennon, non era nominato nel suo testamento. Yoko Ono propose di riconoscergli 20 milioni di sterline ma Julian li rifiutò asserendo che era una cifra esigua comparata a ciò che gli sarebbe spettato.
Gli anni successivi
Il tragico evento fece balzare Double Fantasy al primo posto in classifica, sia negli Stati Uniti sia nel Regno Unito, e riportò in auge gran parte dei dischi precedenti. Tra la fine del 1980 e i primi mesi del 1981, Lennon fu infatti presente nelle classifiche con i singoli (Just Like) Starting Over, Give Peace a Chance, Happy Xmas (War Is Over), Imagine, Woman e Watching the Wheels, e con gli album Double Fantasy, Imagine, Walls and Bridges, Rock 'n' Roll e Shaved Fish.
Come già accaduto con altre illustri vittime del rock, la morte di John Lennon ha aperto la strada a svariate operazioni discografico-speculative, che hanno visto coinvolta in prima persona Yoko Ono, la quale è stata l'artefice principale (e spesso nell'ombra) di tutte le varie ricorrenze che, soprattutto nel corso degli anni ottanta, hanno assiduamente celebrato la vita e la musica di Lennon. Criticata e contestata, anche dopo la morte del marito, la Ono si è dimostrata comunque abile nel gestire l'ingente fortuna lasciatale dall'ex-Beatle, uno degli artisti più importanti del secolo.
Indipendentemente da queste considerazioni, è senz'altro vero che la figura di John Lennon ha influenzato notevolmente la prima parte degli anni ottanta, periodo in cui molti artisti gli hanno dedicato canzoni di tributo. In particolare, nel 1981, i Roxy Music gli hanno dedicato, con molto successo, un'azzeccata versione di Jealous Guy, mentre gli ex colleghi George Harrison e Paul McCartney lo hanno ricordato, rispettivamente con All Those Years Ago (1981) e Here Today (1982). L'8 dicembre 1980, i Queen si stavano esibendo alla Wembley Arena di Londra, quando giunse sul palco la notizia della morte di John Lennon, direttamente da New York; omaggiarono il grande artista, nell'esibizione del giorno dopo, con una versione della sua "Imagine".
Elton John, che aveva frequentato molto Lennon negli ultimi anni, ed era il padrino di suo figlio Sean, gli dedicò due canzoni: la strumentale The Man Who Never Died e la commovente Empty Garden (Hey Hey Johnny), nell'album Jump Up! del 1982, che viene eseguita anche dal vivo, accompagnata da un collage di filmati su John. Anche i Queen lo ricordarono, con la canzone Life Is Real (Song for Lennon), contenuta nell'album Hot Space del 1982. In Italia fu ricordato dai Pooh, che gli dedicarono la canzone Chi fermerà la musica (1981).
Per quanto riguarda la discografia postuma, alla fine del 1982 è stata pubblicata la prima antologia, The John Lennon Collection, un album di grande successo. È poi seguìto Milk and Honey nel 1984, l'ultimo album contenente canzoni nuove, che era stato registrato nell'estate del 1980, contemporaneamente a Double Fantasy. Verso la metà del decennio, il figlio primogenito Julian, nato dal primo matrimonio, ha ottenuto un discreto successo come solista e come probabile sosia del padre. Nel 1986, la registrazione del concerto "One To One" del 1972 è stata pubblicata sull'album Live in New York City. Successivamente, nel 1988, in risposta ad una biografia, non autorizzata e ferocemente negativa nei confronti di Lennon, scritta da Albert Goldman, è stato realizzato il film documentario Imagine: John Lennon, la cui colonna sonora è stata pubblicata sull'album dallo stesso titolo.
Nel 1989, a un'asta di Christie's in cui vennero battute alcune memorabilia dei Beatles, apparve il Jukebox di John Lennon, acquistato poi per 2.500 £, dall'impresario musicale di Bristol John Midwinter. Lennon aveva acquistato il jukebox nel 1965, inserendovi quaranta canzoni tra le sue preferite, in modo da poterle ascoltare in tournée.
Nel 1990, in coincidenza con le ricorrenze di quello che sarebbe stato il 50º compleanno dell'artista e del 10º anniversario della sua scomparsa, l'opera solista di John Lennon è stata raccolta nel box quadruplo Lennon. Più recentemente, nel 1997, è stata pubblicata l'antologia Lennon Legend, che ha sostituito la celebre Collection del 1982. Alla fine del 1998, è stata poi la volta del cofanetto John Lennon Anthology, che presenta un assemblaggio di outtakes, prove di studio e demo casalinghi inediti.
Nel 2001 si tenne un concerto di beneficenza in omaggio all'artista, col nome di Come Together: A Night for John Lennon's Words and Music dove si esibirono artisti come Alanis Morisette, Marc Anthony, Nelly Furtado e Craig David.
Nel marzo 2002, la sua città natale, Liverpool, ha deciso di onorarlo, intitolandogli l'aeroporto cittadino e adottando come motto dello stesso una frase tratta dalla canzone Imagine: «Above us only sky» ("Sopra di noi solo il cielo").
Il 9 ottobre del 2007, Yoko Ono ha inaugurato un monumento alla sua memoria: l'Imagine Peace Tower sull'isola di Vidney, nei pressi di Reykiavik, in Islanda.[
Nel 2010 la nota casa automobilistica Citroën ha inserito un video di John Lennon in uno dei suoi spot, che ha scatenato la rabbia dei fan per un'operazione commerciale non in linea con le idee di Lennon.
Vita privata e relazioni personali
Attivismo politico
Intimoriti dalle sue prese di posizione "estremiste" a favore di personaggi della sinistra radicale come Angela Davis o John Sinclair che avevano un forte impatto sulla gioventù statunitense (l'età 18-21 aveva appena avuto accesso al voto), nel 1972 il Governo Nixon e l'FBI iniziarono una massiccia campagna di discredito nei confronti di John Lennon negando innanzitutto il permesso di soggiorno in U.S.A. sia a lui che a Yoko, come documenta il film U.S.A. contro John Lennon. Leon Wildes, l'avvocato che li difese da allora sino al 1976, decise di attuare la strategia legale di presentare entrambi come "personalità importanti nelle arti, la cui presenza nello stato è di interesse nazionale". Per far questo, la coppia chiese e ottenne delle lettere di referenze da varie personalità artistiche, tra cui Andy Warhol, Clive Barnes, Jasper Johns, Stanley Kubrick, Elia Kazan, Claes Oldenburg, Leonard Bernstein e Virgil Thomson. Dopo vari ed estenuanti rinvii, nel 1975 Lennon e Yoko ottennero finalmente la ambita Green Card, che permetteva loro di risiedere liberamente sul suolo statunitense. Wildes telefonò subito a Lennon, che proprio in quel momento stava recandosi in ospedale perché Yoko stava partorendo. Tra l'altro quel giorno era pure il suo compleanno. «Nello stesso giorno» - ricorda un divertito Wildes - «vinse la causa, compì gli anni (35) e divenne padre di Sean». Secondo un suo assistente, Fried Seaman, sul finire degli Anni Settanta Lennon rivide radicalmente le proprie opinioni politiche e iniziò ad esprimere supporto per Ronald Reagan e critiche per l'allora presidente Jimmy Carter.
La tossicodipendenza
importante è, per le conseguenze sulla vita e sull'arte di Lennon, la sua dipendenza dall'eroina. La sua prima assunzione insieme a Yoko Ono avvenne all'inizio del 1968; i due dichiararono di aver iniziato a farne uso per scaricare il nervosismo dovuto all'eccessiva attenzione dei giornalisti.Inoltre, per la paura degli aghi, l'eroina venne sempre da loro inalata e mai iniettata
Una delle prime conseguenze però di tale abuso – che divenne presto una tossicodipendenza – fu che il carattere di Lennon cambiò in peggio, come ha rivelato tra gli altri Geoff Emerick contribuendo ad esasperare quei contrasti all'interno del gruppo che ne portarono allo scioglimento; inoltre l'importanza e influenza di Yoko Ono su comportamenti e scelte di John raggiunsero livelli ben superiori a quelli esercitati dalla precedente moglie Cynthia. Lennon intraprese vari tentativi di disintossicazione (come cantato da egli stesso in Cold Turkey), ma alla fine fu un solo fatto a rivelarsi decisivo (come ha recentemente rivelato in un'intervista Yoko Ono): il loro fornitore, per elevare il suo profitto, aveva tagliato l'eroina con borotalco per bambini, diluendone di molto gli effetti e questo, unito al timore degli aghi e al carattere di entrambi, facilitò di molto la coppia nel processo di disintossicazione.
strumentazione
Uno dei primi strumenti musicali che furono suonati da John Lennon fu l'armonica, strumento che continuò a suonare anche negli anni a venire, e anche nei Beatles Love Me Do e I'm a Loser ne sono validi esempi.
In seguito la madre, Julia, gli insegnò a suonare parzialmente il banjo, e la madre stessa comprò a John la sua prima chitarra, una chitarra acustica. John, all'interno dei Quarrymen cominciò a suonare la chitarra ritmica, pur non conoscendo una vasta gamma di accordi; fu l'entrata di Paul McCartney all'interno dei Quarrymen, nel 1957, a dare un contributo decisivo alla crescita musicale del gruppo, infatti Paul insegnò a John diversi accordi. Durante gli anni seguenti si procurò diverse chitarre elettriche di cui fece un largo utilizzo. Durante il periodo amburghese dei Beatles utilizzò una Rickenbacker 325, che in seguito continuò a suonare anche nei primi anni della Beatlemania. Ma la chitarra più conosciuta per aver avuto un largo utilizzo da parte di John Lennon, ma anche di Paul McCartney e George Harrison, è la Epiphone Casino. John comprò la sua prima Epiphone Casino nel 1965, la fece modificare varie volte, cambiando anche i meccanismi interni e il colore. Lennon suonò anche altre chitarre, come la Gibson J-160E; e in certe occasioni, quando Paul McCartney suonava altri strumenti, John fece uso di un basso a sei corde Fender Bass VI. Altri strumenti che utilizzò durante la sua vita furono il piano, e il Mellotron.
Brian Jones(annegato in piscina)
Lewis Brian Hopkin Jones (Cheltenham, 28 febbraio 1942 – Hartfield, 3 luglio 1969) è stato un musicista britannico.
È ricordato per essere stato il fondatore e titolatore della band britannica The Rolling Stones, per le sue capacità multi-strumentali, per la tumultuosa vita sentimentale e per i suoi eccessi con alcool e droghe
Infanzia e adolescenza (1942 - 1960)
Brian Jones nacque nella Park Nursing Home a Cheltenham, Gloucestershire, durante la Seconda guerra mondiale. I suoi genitori, Lewis Blount e Louisa Beatrice Jones, discendevano da famiglie originarie del Galles e facevano parte della classe borghese della città. Brian ebbe due sorelle: Pamela, nata il 3 ottobre 1943 e morta il 14 ottobre 1945 di leucemia, e Barbara, che nacque nel 1946. Brian soffrì di asma per tutta la vita.
I suoi genitori erano entrambi appassionati di musica. Sembra che il loro interesse abbia avuto una grande influenza sul giovane. In aggiunta al lavoro di ingegnere aeronautico, il padre di Brian suonava l’organo e il pianoforte, e faceva parte del coro della chiesa della città. La madre era un'insegnante di pianoforte e iniziò a insegnare la tecnica dello strumento al figlio fin da giovanissimo. Successivamente Brian si dimostrò al di sopra delle competenze della madre, richiedendo lezioni più avanzate visti i suoi rapidissimi progressi. Egli imparò presto a leggere la musica il che gli permise di suonare il clarinetto, e acquisendo un’abilità sufficiente a diventare primo clarinettista nell'orchestra della sua scuola all'età di 14 anni.
Approcci alla scena musicale e vita scolastica
Nel 1957 Jones incontrò per la prima volta il musicista jazz Charlie Parker. Ciò segnò l’inizio di un interesse a vita che Brian mostrò verso il jazz pregando i suoi genitori di acquistargli un saxofono. Così come per molti strumenti che avrebbe imparato a suonare, Jones inizialmente suonava senza sosta, fino a che non sviluppava un senso di noia per lo strumento che lo spingeva a trovarne uno nuovo da suonare. Due anni dopo i suoi genitori gli regalarono la sua prima chitarra folk come regalo per il suo diciassettesimo compleanno.
Frequentando le scuole locali, inclusa la Dean Close School, dal 1949 al 1953 e la Pate's Grammar School, Jones si rivelò uno studente eccezionale raggiungendo ottimi risultati in tutte le materie con piccoli sforzi. Amava il badminton e i tuffi, ma non risultava comunque particolarmente portato per gli sport. Ad ogni modo Brian trovò la scuola troppo rigida e formale, e rifiutò di uniformarsi una volta raggiunta l’adolescenza. Fu conosciuto come ribelle per non portare l’uniforme della scuola, e per irritare continuamente i professori con il suo comportamento. Come risultato, Jones diventò popolare e in un certo senso apprezzato dagli studenti. Questa sua ostilità nei confronti delle autorità gli costerà la sospensione dalla scuola in due occasioni.
Nel 1957 Jones ottenne 9 agli esami della scuola ordinaria superiore.
Tutto questo, e la sua popolarità con gli altri studenti, arrivò a un epilogo nella primavera del 1959, quando all’età di 17 anni, Jones ingravidò la sua fidanzata, una studentessa di Cheltenham di 16 anni di nome Valerie. Lei era di 4 mesi più giovane di Brian, il quale la incoraggiò ad abortire. Dopo questa occasione ella non volle avere più contatti col ragazzo, decidendo di avere il bambino e di darlo in adozione. Il bambino fu chiamato Simon e venne affidato a una coppia infertile poco dopo la sua nascita, e Brian abbandonò la scuola in disgrazia e lasciò la sua casa, viaggiando nel nord Europa, inclusa la Scandinavia durante l’estate. Durante questo periodo Jones visse da bohemien, suonando per le strade e alloggiando in posti di fortuna. Simon non conobbe mai il suo padre naturale.
Dopo il suo ritorno, Jones si interessò a diversi generi musicali. Fu affascinato dalla musica classica già in giovane età, e amava profondamente il Blues (in particolare di musicisti come Muddy Waters e Robert Johnson. Ad ogni modo, presto si interessò a generi musicali come il country, il jazz, e il rock and roll.Iniziò a suonare nei vari blues e jazz club, affiancando queste occupazioni da svariati lavori, e spendendo i soldi guadagnati per l’acquisto di altri strumenti musicali. Era anche noto per la sua abitudine di rubare piccole somme di denaro per comprarsi le sigarette. Abitudine che gli costò il posto da diversi impieghi.
Nonostante il duro colpo preso in giovane età per aver ingravidato la sua fidanzata, Jones non dette segno di voler cambiare il suo stile di vita. Un terzo figlio (il secondo nacque dopo una relazione di una notte con una donna sposata, l'anno prima), che Jones chiamò Julian Mark Andrews (la cui madre era l’allora fidanzata di Jones Pat Andrews), nacque nell'ottobre 1961. Il giorno che nacque il bambino, Brian vendette la sua collezione di dischi per comprare dei fiori per Pat, per comprare dei vestiti per il neonato, e per vivere insieme a loro per un po'.
I Rolling Stones (1962 - 1969)
Formazione del gruppo
Alla fine Jones lasciò definitivamente Cheltenham e si spostò a Londra, dove incontrò e divenne amico di grandi musicisti come Alexis Korner, il futuro cantante dei Manfred Mann Paul Jones, il futuro bassista dei Cream Jack Bruce, e altri musicisti che crearono e alimentarono la scena Rhythm and Blues londinese che sarebbe stata presto dominata dai Rolling Stones. Divenne un ottimo musicista blues, e per un po’ di tempo si fece chiamare col soprannome di Elmo Lewis, e Bill Wyman ha affermato che Jones fu uno dei primi chitarristi nel Regno Unito a usare la chitarra slide.
Nella primavera del 1962, Jones reclutò Ian Stewart e il cantante Mick Jagger nella sua band che, con l’amico d’infanzia di Jagger Keith Richards, incontrarono Brian mentre, con Paul Jones stavano suonando un brano di Elmore James, Dust My Broom con la band di Alexis Korner all ‘"Ealing Jazz Club". Jagger introdusse Richards all'interno del gruppo in prova, ma presto ne divenne un membro a tutti gli effetti. L’accettazione di Jones e di Stewart per Richards e per lo stile alla Chuck Berry che questi proponeva, coincise con l’allontanamento dal gruppo dei puristi del blues Geoff Bradford e Brian Knight che non tolleravano Chuck Berry. Fu Richards ad ammettere che fu Jones a trovare il nome "The Rollin’ Stones" (in seguito con l’aggiunta della 'g') mentre questi era al telefono con il direttore di un locale
Gli Stones Fecero il loro primo spettacolo il 12 luglio 1962 al Marquee Club a Londra con la seguente formazione: Jagger, Richards, Jones, Stewart, al basso Dick Taylor (più tardi membro dei The Pretty Things) e il batterista Tony Chapman.
Tra il 1962 e il 1963 Jones, Jagger e Richards affittarono un appartamento (ricordato da Richards come "una bellissima discarica")a Chelsea, Londra al numero 102 di Edith Grove con James Phelge, un futuro fotografo il cui nome sarebbe apparso in diversi crediti dei Rolling Stones. Durante la loro permanenza nell’appartamento, Jones e Richards impegnavano giorni e giorni a suonare la chitarra ascoltando dischi blues (i più importanti Jimmy Reed, Muddy Waters, e Howlin' Wolf), e Jones insegnò a Jagger come suonare correttamente l’armonica.
I quattro Rollin’ Stones ora erano alla ricerca di un bassista e di un batterista stabili, e dopo molte audizioni e svariate prove fu scelto Bill Wyman al basso (principalmente perché possedeva due amplificatori VOX AC30 per chitarra e sigarette). Dopo aver suonato con Mick Avory in seguito membro dei Kinks, Tony Chapman e Carlo Little per un po' ’di date, presero un batterista dalle influenze jazz, Charlie Watts, considerato dai musicisti del tempo uno tra i migliori batteristi della scena londinese, dalla band di Alexis Korner, i Blues Inc..
Il gruppo suonò nei locali blues e nei Jazz club della scena londinese creandosi un sempre crescente numero di fan, che preferivano la musica degli Stones a quella dei jazzisti tradizionali. Mentre Mick Jagger era il cantante solista, il ruolo di Brian nella fase "embrionale" del gruppo era quello di leader - promuovendo la band, trovando gli ingaggi a Londra, e negoziando con i proprietari dei locali. Jones si dimostrava spesso un intrattenitore del pubblico in questo primo periodo, suonando diversi strumenti quali la chitarra ritmica, la chitarra slide, l’armonica e a volte cantando.
Durante le performance live in questo periodo, e in particolare al Crawdaddy Club a Richmond upon Thames, era spesso più animatore e scatenato di Jagger. Mick inizialmente tendeva a essere statico mentre cantava - anche per motivi di necessità, visto che lo spazio a sua disposizione non gli avrebbe permesso di muoversi nemmeno volendo
Nel periodo in cui svolgeva il ruolo di manager, Jones si riservò sempre 5 sterline in più degli altri membri del gruppo nella paga ricevuta ai concerti, situazione che non venne mai vista di buon occhio dagli altri componenti degli Stones e che creò tensioni alle sue spalle.
Il successo mondiale
Con la crescita della fama degli Stones, ci fu l’incontro della band con Andrew Loog Oldham, avvenuto nell’aprile del 1963 sotto suggerimento del compositore della Record Mirror, Peter Jones, e presto divenne insieme a Eric Eastman il loro co-manager. Oldham, che aveva lavorato in passato come pubblicitario per i Beatles, era un amante del romanzo di Anthony Burgess Arancia meccanica, così come del film Expresso Bongo, e coltivò un'immagine per la band decisamente più accattivante e spregiudicata che quella dei più moderati Beatles, usando il protagonista del romanzo e la sua gang come ispirazione.
Il pianista Ian Stewart fu escluso dalla scena da Oldham per due ragioni: Oldham sentiva che Stewart, con la sua figura da Scozzese tarchiato e corpulento, non si addiceva all’immagine che egli intendeva dare al gruppo; e Oldham riteneva che sei membri in un gruppo erano difficilmente memorizzabili dal pubblico. Stewart rimase legato alla band diventando responsabile dei loro spostamenti, pur rimanendo il loro tastierista principale fino alla sua morte nel 1985.
L’arrivo di Oldham segnò anche l’inizio del periodo di allontanamento e estraneazione di Brian nei confronti della band, dovuto al progressivo cambio di ruoli (cercato e voluto da Oldham) che spostasse il centro del gruppo da Jones a Jagger e Richards.
Fino a questo punto tutti i brani che componevano il repertorio del gruppo erano cover blues o brani strumentali con l’indicazione che erano composizione di tutti i membri del gruppo. Oldham, e tutti i membri degli Stones si resero conto dei vantaggi finanziari che portava scrivere le proprie canzoni; esempio che gli veniva dalla coppia Lennon-McCartney, così come la consapevolezza che una cover-band non sarebbe rimasta a lungo sulla scena negli anni a venire. Di conseguenza Oldham pressò la band, riuscendo a far diminuire il repertorio di cover blues, e facendo sì che emergessero le canzoni prodotte da Jagger e Richards, riuscendo così a incrementare ancora una volta il suo controllo manageriale e estromettendo Brian da un altro ruolo chiave.
Il 23 luglio 1964 Jones vide la nascita del suo quarto figlio avuto fuori dal matrimonio, questa volta con la sua fidanzata Linda Lawrence. Jones lo chiamò Julian Brian Lawrence (Julian adottò il cognome Leitch dopo che la Lawrence sposò il cantante folk Donovan il 2 ottobre 1970. Jones disse che chiamò tutti e due i suoi figli Julian in onore del sassofonista Julian "Cannonball" Adderley.
Durante la sua carriera, Jones ha dimostrato la sua grande attitudine musicale, arrivando a suonare una miriade di strumenti, grazie anche all’"allenamento" col pianoforte e col clarinetto avuto in giovane età. Appena i Rolling Stones ebbero abbastanza soldi per permettersi studi di registrazione professionali ben equipaggiati come gli Olympic Studio, gli RCA e i Sunset Sound Recorders studios a Los Angeles, Jones iniziò a sperimentare nuovi strumenti a corda e a fiato uno dopo l’altro.
L'evoluzione musicale
Nel periodo di tempo con la band, Brian suonò strumenti a corda (chitarra, sitar, tambura, dulcimer), tastiere (pianoforte, organo, mellotron), strumenti a fiato (flauto dolce, clarinetto, saxofono, armonica) e molti altri strumenti come lo xilofono e la marimba. La chitarra principale di Brian era una Gretsch Double Anniversary verde, ma Jones è conosciuto principalmente per la sua serie signature con forma a goccia Vox Phantom Mark III. Negli ultimi anni usò diversi modelli Gibson (diverse Firebird, ES-330, e Les Paul), e anche una Rickenbacker a 12 corde creata da George Harrison.
Brian contribuì significativamente al sound degli Stones negli anni sessanta, suonando la chitarra slide in brani come "I Wanna Be Your Man", "Little Red Rooster", "No Expectations", la tambura in "Street Fighting Man", la marimba in "Under My Thumb", il flauto dolce in "Ruby Tuesday", la tromba e il trombone in "Something Happened To Me Yesterday", il dulcimer in "Lady Jane" e "I Am Waiting", la fisarmonica in "Backstreet Girl", il mellotron in "2000 Light Years from Home" e "We Love You", il saxofono in "Citadel",l’autoarpa in "You Got the Silver",lo xilofono in "Under My Thumb" e il sitar in "Paint It Black" prendendo spunto dall'uso che ne fece George Harrison nel 1965. Jones suonò inoltre l’armonica in molti brani dei Rolling Stones negli anni sessanta.
Nei primi anni degli Stones, Jones fu anche un corista per il gruppo, in particolare nel periodo 1962-1964. Ne sono esempio "I Wanna Be Your Man" e "Walking the Dog". La voce rauca di Brian può essere sentita anche in "Come On", "Bye Bye Johnny", "Money" e "Empty Heart" (insieme a Jagger e Richards).
Jones e Keith Richards eccelsero in quella che è chiamata la "tessitura di chitarre"(guitar weaving), successivamente definita "l’antica forma di tessitura (Ancient Form of Weaving), che è diventato uno dei segni peculiari del sound dei Rolling Stones in tutta la loro carriera. Questa tecnica prevede che i due chitarristi suonino la parte di chitarra ritmica e quella solistica nello stesso momento, senza differenziare particolarmente lo stile di una o dell’altra. Questo stile è conosciuto anche come lo stile di "Chicago" (Chicago style), e può essere ascoltato in registrazioni di Jimmy Reed, Muddy Waters, Howlin' Wolf, e trova in Hubert Sumlin il suo maggiore esponente.
Keith Richards sostiene che quello che lui e Jones chiamarono "guitar weaving" emerse in questo periodo, dall’ascolto degli album di Jimmy Reed:
Jones e Richards perfezionarono ciò che asoltarono sugli album di Chicago Blues degli anni cinquanta. I migliori esempi si possono sentire sul primo album The Rolling Stones e Out of our Heads. Iniziando dall’album del 1966 Aftermath, quello del 1967 Between the Buttons e Their Satanic Majestic Request la capacità multistrumentale di Brian emerse completamente. La sua influenza nelle sessioni degli Stones si fece però via via sempre più marginale, divente più un rifinitore che un vero componente del gruppo. Tale cambiamento lo si può notare già nel primo singolo del 1968 Jumpin' Jack Flash in cui il contributo di Brian è ormai fievole. Nello stesso anno esce Beggar's Banquet che sottolinea la sempre maggior distanza tra Brian e gli altri Stones. Nella lavorazione dell'album seguente Brian non ha praticamente a che fare, lasciando così Richards da solo o unito a session man come Ry Cooder o Dave Mason.
Nel novembre del 1968, Jones acquistò Cotchford Farm nel Sussex orientale, la casa natale dell’autore di Winnie the Pooh, A. A. Milne.
Allontanamento dai Rolling Stones
I duri giorni "on the road", i soldi e la fama, e il sentore di essere alienato dal resto del gruppo, sfociarono in uno smaniato abuso di alcool e droghe da parte di Jones. Usò frequentemente LSD, cocaina, e cannabis, ed era noto per essere un grande bevitore. Queste abitudini non ebbero niente di positivo sulla sua salute fisica (soffriva già d’asma, e in generale non fu mai una persona dalla salute forte). In diverse occasioni Brian si trovò in ospedale, mentre il resto della band si trovava da un’altra parte, non facendo altro che contribuire alla sua paranoia e alla sua separazione dai suoi compagni.
Jones fu arrestato per uso di droga per la prima volta il 10 maggio 1967. Le autorità trovarono marijuana, cocaina, e metanfetamine in possesso della rockstar. Brian confessò l’uso di marijuana, ma respinse l’accusa sulle droghe pesanti adducendo di non farne uso. Così come nell’arresto dei suoi compagni, alcuni contestatori si presentarono all’esterno del tribunale chiedendo la liberazione di Jones, e non fu tenuto in prigione per lungo tempo. Fu multato e liberato con la condizionale, e gli fu ordinato di vedere un consulente.
Nel giugno del 1967, Jones presenziò al Monterey Pop Festival. Si presentò con la cantante Nico, con la quale ebbe una breve relazione romantica. Qui incontrò Frank Zappa e Dennis Hopper, e andò sul palco per presentare i Jimi Hendrix Experience. Un critico della manifestazione nominò Brian il "Il re non ufficiale del festival".
Jagger e Richards incrementarono la loro ostilità verso Jones, che si alienò il resto del gruppo. Sebbene venisse giudicato da molti una persona molto socievole ed espansiva, altri membri della band - compreso Bill Wyman - commentarono che Jones poteva essere spesso cruento ed estremamente difficile da avvicinare. Da moltissime testimonianze, l’umore di Brian cambiava frequentemente, un minuto era premuroso e generoso, e il minuto dopo era un uomo intrattabile.
Le tensioni crescevano fra la coppia Jagger-Richards e Jones, e l’uso di droghe e alcolici non aiutava certo a risolvere i problemi. Il suo contributo ai Rolling Stones divenne più sporadico, occupandosi di alcuni progetti esterni al gruppo. Keith Richards iniziò a suonare sempre più spesso la chitarra solista. Jones, annoiato dallo stesso strumento, cercò spesso qualcosa di esotico da suonare, sebbene fosse sempre più assente dalle sessioni di registrazione. Il graduale declino dell'apporto di Jones al gruppo iniziò intorno al 1967 e andò avanti fino a maggio del 1968, quando incise l’ultimo vero e proprio contributo alle canzoni dei Rolling Stones. Scene di Brian nel film promozionale del 1967 per We Love You lo mostrano ricurvo e appena in grado di tenere aperti gli occhi, un comportamento tipico di coloro che facevano uso del Mandrax Quaalude, una popolare droga a quel tempo. Ad ogni modo mantenne stretti legami con persone esterne agli Stones, inclusi Jim Morrison, Bob Dylan, John Lennon, Jimi Hendrix, George Harrison, e Steve Marriot.
La vita diventò sempre più difficile per Brian. Nel marzo 1967, la sua fidanzata Anita Pallenberg scappò con Richards mentre Jones era in ospedale, danneggiando fortemente l’amicizia fra i due musicisti. La Pallenberg successivamente dichiarò che il chitarrista fu ricoverato dopo una zuffa con lei, nella quale Jones si ruppe il polso; sebbene secondo la versione di Richards, Brian semplicemente si ammalò.
L’ultimo contributo sostanziale dato agli Stones fu nella primavera ed estate del 1968, con il singolo diventato poi un classico della band Jumping Jack Flash e l’album Beggars Banquet. Un Brian Jones rilassato si può vedere nel film di Jean-Luc Godard One plus One, mentre suona la chitarra folk, offrendo sigarette a Richards, sebbene sia un po’trascurato nel processo di creazione del pezzo. Il film infatti tratta la crezione in studio del singolo Sympathy for the Devil. Mentre nel film Brian suona la chitarra folk per la traccia di accompagnamento, nella versione finale del brano questa traccia non è presente. Può essere solo sentita a tratti nel film grazie ai microfoni dello staff cinematografico.
Divenne chiaro che Jones non sarebbe rimasto ancora molto nella band. Invece di suonare una grandissima varietà di strumenti in praticamente ogni traccia come negli album precedenti, in questo periodo egli non è più una presenza di rilievo negli ultimi album, apparendo solamente in metà delle tracce. Suonò la chitarra slide in "No Expectations", l’armonica in Dear Doctor e Prodigal Son, la tambura in Street Fighting Man, e il mellotron nel finale di Stray Cat Blues.
L’ultima apparizione ufficiale con gli Stones fu nel dicembre 1968 al Rolling Stones Rock and Roll Circus, uno spettacolo metà-concerto metà-circo organizzato dalla band. Rimase non pubblicato per 25 anni poiché Mick Jagger era contrario a mettere a confronto la performance della band con altri gruppi presenti nel film. Gruppi come Jethro Tull, The Who, e Taj Mahal. Nel film Jones sembra disinteressato e a tratti intossicato. Mentre introduce il pianista Julius Katchen, la sua parlata è biascicata e inarticolata. Durante la performance degli Stones sembra distante dal gruppo e quello che suona non si sente nemmeno, a parte una debole interpretazione di No Expectations. Il materiale extra contenuto nel DVD ufficialmente pubblicato indica che quasi tutti al concerto sapevano che la fine del rapporto fra Jones e i Rolling Stones era vicina, e Pete Townshend degli Who disse che secondo lui sarebbe stata l’ultima performance live del musicista.
Altri Contributi
Nel 1966 Jones produsse, suonò e scrisse la colonna sonora per il film Mord und Totschlag (in inglese "A Degree of Murder"), un film d’avanguardia tedesco con Anita Pallenberg, sua futura fidanzata. Egli assunse molti musicisti per suonare la colonna sonora, fra i quali il chitarrista Jimmy Page. Brian e Anita si attrassero durante le riprese del film quando Jones posò in uniforme Nazista mentre era in piedi su una bambola nuda per una foto, con Anita. Sebbene Jones non affermò mai di avere simpatie per i Nazisti, molti si sentirono offesi da quegli scatti.
Jones suonò le percussioni in una versione non rilasciata della cover di Bob Dylan, "All Along the Watchtower", fatta da Jimi Hendrix, insieme a numerose jam session con Hendrix e Dave Mason dei Traffic nei primi mesi del 1968, oltre a suonare il sax contralto in una canzone dei Beatles, You Know My Name e Yellow Submarine, nella quale ruppe due pezzi di vetro assieme.
Nell’estate del 1968, Jones registrò l'ensemble di musicisti Marocchini, "Master Musicians of Jajouka". Nel 1971, Brian Jones presents The Pipes of Pan at Joujouka, il quale fu rilasciato postumo; rimane una pietra miliare della World Music. Mick Jagger e Keith Richards, andarono a Jajouka per la prima volta nel 1989, dopo aver registrato il brano Continental Drift per l’album degli Stones Steel Wheels con i Master Musicians of Jajouka featuring Bachir Attar a Tangeri. Bachir Attar, figlio del leader dei musicisti di Jajouka, registrati ai tempi da Jones, aveva simultaneamente scritto ai Rolling Stones nello stesso periodo, e Jagger, Richards, Ron Wood, e Matt Clifford (che stava lavorando all’album con loro), andarono a trovare lui e i musicisti di Jajouka.Questo incontro è documentato in un raro film trasmesso in tv dalla BBC chiamato "Rolling Stones in Morocco", in seguito pubblicato in cassetta.
Morte
Jones fu arrestato una seconda volta il 21 maggio 1968, questa volta per possesso di marijuana. Jones affermò che la droga in questione era stata lasciata a casa sua da alcuni ospiti che gli avevano fatto visita tempo prima, ma avrebbe scontato una lunga pena se trovato colpevole, fino alla libertà vigilata. Bill Wyman commentò: "Il fatto che la polizia aveva un mandato di arresto, dimostrò senza ombra di dubbio che l’arresto faceva parte di un piano ben orchestrato. Brian e gli Stones erano presi di mira per dissuadere il pubblico dall’usare droghe". La giuria giudicò Jones colpevole, sebbene il giudice nutrisse simpatia per il giovane. Invece di multarlo e ammonirlo, il giudice disse: "per l’amor di Dio, non si metta più nei guai, o la faccenda diventerà seria".
I continui guai legali di Jones, l’estraneazione dal resto del gruppo, l’abuso di sostanze stupefacenti, contributi sporadici alla band, e la sua continua lunaticità alla fine diventarono troppo per i Rolling Stones. La band voleva intraprendere un tour negli Stati Uniti nel 1969 per la prima volta in tre anni, ma il secondo arresto di Jones incrementò a dismisura i problemi con l’ufficio immigrazione degli Stati Uniti.
In aggiunta, la musica degli Stones era fortemente basata sul weaving guitar. L’inclinazione di Brian verso gli strumenti esotici, risultava complementare al lavoro di Richards con la chitarra; comunque in questo periodo Brian andava raramente in studio, e quando ci andava il suo contributo alla band era pressoché nullo, tanto che i suoi compagni dovettero a volte spegnere la sua chitarra e far suonare entrambe le parti a Richards.
Questo comportamento iniziò a dare problemi durante le lavorazioni per Beggars Banquet, ma trovò la sua massima espressione all’inizio delle registrazioni di Let it Bleed. Mentre la band stava registrando You Can't Always Get What You Want, Jones chiese a Jagger: "Cosa posso suonare?". La risposta di Jagger fu: "Non so Brian, cosa riesci a suonare?". Da questo punto in avanti Jones divenne fiacco, e raramente presente alle sessioni di incisione. Ry Cooder (pensato come un possibile sostituto), osservò che il chitarrista si ritirava in un angolo a piangere le rare volte che si presentava. Da maggio egli diede solamente due contributi al lavoro del gruppo: una parte con L’auto-arpa su You got the Silver e delle percussioni extra sull’epica Midnight Rambler. Jones fu avvisato da Jagger che sarebbe stato cacciato dalla band se non si fosse presentato a una sessione fotografica per la raccolta Through The Past, Darkly (Big Hits Vol. 2). Pur essendo molto debole, alla fine si presentò.
Gli Stones decisero che dopo l’uscita di Let it Bleed (in programma per luglio 1969) avrebbero fatto un tour nel Nord America a cominciare dal novembre 1969, il primo in tre anni. Comunque il manager degli Stones ricevette un avviso in cui gli veniva comunicato che a Jones non sarebbe stato concesso il permesso lavorativo dagli Stati uniti per via dei suoi guai giudiziari legati alla droga. Su suggerimento del pianista e road manager del tour Ian Stewart, gli Stones decisero che la cosa migliore da fare sarebbe stata trovare un nuovo chitarrista, e l’8 giugno 1969, Brian ricevette una visita da Mick Jagger, Keith Richards e Charlie Watts che gli comunicarono che il gruppo da lui fondato sarebbe andato avanti senza la sua presenza.
Al pubblico, questo evento apparve come se fosse stato Brian ad abbandonare il gruppo; gli altri gli dissero che sebbene gli fosse stato richiesto di andarsene, poteva decidere lui come la faccenda dovesse essere spiegata al pubblico. Jones rilasciò un’intervista il 9 giugno in cui annunciava il suo ritiro dal gruppo. Brian fu rimpiazzato dal chitarrista ventenne Mick Taylor (ex membro dei John Mayall's Bluesbreakers), che iniziò subito le registrazioni con gli Stones.
A questo punto Jones rimase per la maggior parte a Cotchford Farm (in origine residenza dell’autore di "Winnie-the-Pooh", A. A. Milne), con l’intenzione di formare una nuova band. È certo che Brian ebbe contatti con Ian Stewart, Mitch Mitchell, Alexis Korner e Jimmy Miller. Fu stuzzicato dall’idea di entrare nella "Korner’s New Church Band", ma Korner stesso gli suggerì di crearne una propria.
Non è certo in che stato fosse la salute fisica e mentale di Jones in quel periodo. L’ultima fotografia fattagli, scattata nel giugno 1969 appena dopo la rottura con i Rolling Stones, non era rincuorante. Il chitarrista appariva gonfio con occhi scavati, sebbene le persone che gli fecero visita (in particolare Alexis Korner) furono sorpresi dal suo stato verso la fine di giugno. Korner notò che Jones era "felice come non lo aveva mai visto", e presumibilmente Jimmy Miller rimase sorpreso di trovarlo così emotivamente stimolato.
Intorno alla mezzanotte del 3 luglio 1969, Brian Jones venne trovato immobile sul fondo della sua piscina nella sua casa a Hartfield, Sussex, Inghilterra, dove era rimasto per pochi minuti. La sua fidanzata Anna Wohlin era ancora convinta che fosse vivo quando lo tolsero dall’acqua; insistendo sul fatto che ne sentiva ancora il polso. Comunque quando i dottori arrivarono, era troppo tardi per Brian e fu dichiarato deceduto sul posto. Il rapporto del coroner dichiarò "Morte per incidente", e notò che il suo fegato e il suo cuore erano pesantemente compromessi dall’abuso di alcool e droghe.
Comunque, Anna Wohlin dichiarò nel 2000 che Brian fu assassinato da un costruttore che si trovava con loro in casa per rinnovarla. Il costruttore, Frank Thorogood, confessò all’autista dei Rolling Stones Tom Keylock la propria responsabilità sul letto di morte; comunque, bisogna notare che non vi furono altri testimoni durante la sua confessione. Nel suo libro "The Murder of Brian Jones", Anna scrisse che Frank Thorogood si comportò in modo strano, e sembrava compiaciuto quando Brian fu trovato nella piscina (egli fu anche l’ultima persona a vedere Brian vivo), ma essa ammette anche di non essere stata presente al momento effettivo della morte di Jones. Molti testimoni sono stati intervistati da vari giornali, sostenendo di aver assistito all’"omicidio"; ma comunque questi testimoni hanno sempre usato degli pseudonimi, e nessuno di loro si è mai offerto di presentarsi a una registrazione o a un’interrogazione da parte della polizia.
Molti oggetti, come strumenti e arredamenti costosi furono rubati dalla casa di Jones appena dopo la sua morte, molto probabilmente da Thorogood, Keylok, e da altri che lavoravano nella proprietà. Alcune voci dicono che furono rubate anche delle registrazioni fatte dallo stesso Jones per il suo futuro gruppo, ma fin’ora niente è mai stato confermato. Molti strumenti rubati invece riuscirono allo scoperto sul mercato dei collezionisti.
Sulla sua morte, Pete Townshend scrisse un poema intitolato "A Normal Day For Brian, A Man Who Died Every Day" pubblicato sul Times; Jimi Hendrix gli dedicò una canzone durante uno spettacolo su una emittente televisiva statunitense, e Jim Morrison dei Doors scrisse una poesia intitolata Ode To L.A. While Thinking Of Brian Jones, Deceased (Ode a L.A. Mentre pensa a Brian Jones, Deceduto)
I Rolling Stones fecero un concerto gratuito a Hyde Park il 5 luglio 1969, due giorni dopo la sua morte. Il concerto era stato organizzato settimane prima come evento per presentare il nuovo chitarrista. Ad ogni modo i critici accusarono il gruppo di oltraggiare e di essere offensivi verso il fondatore del gruppo. In risposta a queste critiche, la band dedicò il concerto a Jones. Prima che il concerto iniziasse, Jagger lesse degli stralci tratti da "Adonais", una poesia di Percy Bysshe Shelley sulla morte del suo amico John Keats. Il loro manager trovò un modo per far uscire migliaia di farfalle bianche al concerto, ma, a causa del gran caldo, la maggior parte delle farfalle morì all’interno dei contenitori; le farfalle sopravvissute volarono a fatica prima di morire e cadere sulle teste degli ascoltatori. Gli Stones aprirono con una canzone di Johnny Winter che era una delle preferite di Brian, "I’m Yours and I’m Hers".
Jones fu seppellito sotto 12 piedi di terra (per evitare esumazioni da parte di cacciatori di tombe) in (secondo testimonianze) una lussuosa bara di argento e bronzo (ma visto che la cassa fu chiusa e calata a mano da due persone è pressoché impossibile che fosse fatta di bronzo) spedita a Cheltenham da Bob Dylan. Gli Stones chiesero ai fan di stare lontani, e del gruppo erano presenti solo Watts e Wyman. Mick Jagger e Marianne Faithfull non si presentarono dato che erano in viaggio per l’Australia per le riprese di un film, e ai due fu proibito dal produttore di tornare in Inghilterra per il funerale. Keith Richards e Anita Pallenberg non si presentarono, preoccupati che la loro presenza avrebbe creato tensioni e infastidito i fan. Sulla lapide furono incise le parole di una frase che pronunciava di tanto in tanto: "Non giudicatemi troppo severamente".
Crediti compositivi
Per quanto concerne l'apporto creativo del musicista all'interno degli Stones negli anni seguenti la sua morte ci furono due distinte ottiche da parte dei fan. Molti ritenevano che il contributo di Brian nella scrittura dei brani del complesso fosse stato spesso enorme, e che si sarebbe meritato i crediti dell’enorme lavoro svolto nelle prime composizioni del gruppo. Altri invece sostenevano che sì il lavoro di Jones fu importantissimo per il sound e la musica della band, ma che peccasse di capacità compositive, e che quindi non dovesse detenere alcun diritto sulle canzoni. Ci sono probabilmente cose vere in entrambi i punti di vista, ma l’effettivo contributo di Jones all’interno dei Rolling Stones probabilmente non verrà mai stabilito con certezza.
Alcune fonti sostengono che inizialmente, quando i Rolling Stones lo incontrarono per la prima volta, Andrew Loog Oldham provò a creare una unione a fini compositivi fra Jones e Gene Pitney, il pianista-compositore americano, ma non funzionò. Bill Wyman ha dichiarato in varie interviste che sebbene Jagger e Richards fossero molto gelosi del proprio lavoro compositivo, erano sempre aperti a buone idee citando come esempi le sue In Another Land e Downtown Suzie. Ron Wood ha commentato di essere fiero di aver pubblicato una dozzina di sue canzoni con gli Stones, menzionando anche la natura protettiva di Jagger e Richards. In ogni caso la coppia di compositori Jagger/Richards ha aperto la strada alla fama dei Rolling Stones.
In effetti, una sola canzone uscita ufficialmente è accreditata a Jones, Il jingle di 30 secondi Rice Krispies scritto per l’industria Kellogg's, composto a quattro mani con J. W. Thompson nel 1963 e che il gruppo incise in incognito (al tempo pratica comune per racimolare qualche soldo). Una seconda canzone, Sure I do, fu scritta, suonata e cantata completamente da Jones nel 1963, ma dei nastri contenenti l'incisione esiste un’unica copia che si trova nel ristorante di Bill Wyman "Sticky Fingers". La registrazione rimane inedita e fino ad oggi nessuno l’ha mai sentita.
È noto che 14 canzoni degli Stones sono accreditate a Nanker Phelge, uno pseudonimo che indicava tutti i membri del gruppo (compreso Jones) come autori della canzone. Essi ritirarono lo pseudonimo nel 1965. Un Nanker era una strana espressione facciale che Jones e Richards facevano spesso, e Phelge derivava da un loro coinquilino: James Phelge.
Tra le canzoni accreditate a Nanker Phelge (alias Jagger/Richards/Jones/Watts/Wyman) ci sono le seguenti composizioni:
- Stoned
- Now I've Got A Witness
- And Mr Spector And Mr Pitney Came Too (co-scritta con Phil Spector, non ufficialmente pubblicata)
- Little By Little (co-scritta con Phil Spector)
- 2120 South Michigan Avenue
- Off The Hook
- Stewed And Keef (Brian's Blues) (non ufficialmente pubblicata)
- The Under Assistant West Coast Promotion Man
Uno dei migliori esempi di disputa è Ruby Tuesday. Il contributo di Brian alla registrazione è una degli ingredienti chiave di questa composizione, così come il pianoforte di Jack Nitzsche e lo sforzo combinato di Wyman e Richards al violoncello. Alcuni fan sostengono che Jones dovrebbe ricevere la sua parte di crediti come autore per la sua partecipazione nella scrittura della canzone. Fonti all’interno della band (Bill Wyman, Glyn Johns) affermano che Keith Richards compose il brano, e lo stesso chitarrista ha dichiarato in varie occasioni che lo scrisse in un hotel di Los Angeles nel 1966. Ha affermato inoltre che il titolo del pezzo deriva dal nome di un hotel da lui visitato durante un tour negli Stati Uniti, e che le liriche parlano di una groupie. Mick Jagger dal canto suo ha dichiarato in un' intervista al Rolling Stone Magazine: "Bellissimo testo e musica, nessuna delle quali ho scritto io".
Una fonte comunque sostiene che il brano sia stato creato da Jones: Marianne Faithfull ha scritto nel suo libro che Jones ne compose la melodia di base come un mix tra musica medievale e un blues di Skip James. Comunque, la paternità di Ruby Tuesday è attribuita legalmente a Jagger/Richards, e così come per Lennon e McCartney i pezzi composti da uno venivano accreditati ad entrambi. L’ipotesi che la canzone sia frutto della coppia Jones/Richards pare improbabile.
Paint It, Black era verosimilmente una composizione molto diversa quando Jagger e Richards la scrissero. Mick Jagger ideò la melodia e scrisse le parole, e Richards trovò gli accordi. Non diventò però l'incredibile hit che conosciamo finché Bill Wyman non suggerì di usare il pedale basso dell’organo per il ritmo "polkeggiante", e Brian Jones decise di usare il sitar per la melodia principale. È presumibile quindi che la canzone sia da accreditare a Nanker Phelge, ma fino a oggi essa è sempre stata riconosciuta legalmente come opera del duo Jagger/Richards.
In aggiunta a questi esempi, persistono voci secondo le quali sarebbe stato Jones a trovare il riff di Honky Tonk Woman. Sebbene fosse presente alle prime incisioni di prova nel Marzo 1969, tutti i membri degli Stones, dichiararono in varie interviste che l’idea per la versione elettrica finale uscì durante una session con Mick Taylor nel Giugno successivo. Keith Richards afferma di aver preso il riff di introduzione da Ry Cooder, e che fu ispirato in questo dalle frasi country che Taylor spesso proponeva nelle sessioni di registrazione. È possibile che Jones abbia suonato la chitarra in una primitiva versione di Honky Tonk Woman (Marzo 1969), ma questi non poté partecipare alla registrazione finale del brano, in quanto svoltasi dopo la sua morte.
Per concludere, Jones potrebbe aver co-scritto un piccolo numero di lavori sconosciuti del gruppo, e potrebbe aver svolto un ruolo importante nella creazione di alcuni dei loro brani più famosi, per i quali non è mai stato pagato. Comunque, i critici notano che la composizione non fu mai il suo campo, e anche i meno critici non possono sottrarsi dal notare quanto miseri siano i brani (presumibilmente) da attribuire a Jones, in confronto a quelli targati Jagger/Richards.
Strumentazione e stile musicale
Brian Jones, il polistrumentista
La fantasia, il gusto e la straordinaria abilità nell'apprendere i rudimenti degli strumenti musicali furono, musicalmente, le principali caratteristiche di Brian Jones. Egli suonava abitualmente 15 strumenti diversi, talvolta davvero assai distanti tra loro per peculiarità. Si diceva che dove gli altri "terrestri" per imparare almeno "ad usare" un nuovo strumento impiegavano mesi o anni, il biondo di Cheltenham impiegava ore o giorni. Anche questo, col senno di poi, sembra legato alla velocità estrema che egli imponeva a quella che sarebbe stata una breve vita. Gli strumenti che suonava più spesso erano quelli a corde, tuttavia come si vedrà qua sotto, egli era davvero un polistrumentista, con grande abilità anche negli strumenti a fiato e nel pianoforte. Interessantissima era anche la sua ricerca costante di nuove sonorità usando strumenti poco noti, anche antichi o etnici. Inoltre, poco prima di morire, si stava avvicinando alla grande novità di quei tempi, cioè l’elettronica, che era ancora ad uno stadio “primitivo”. Questo lungo elenco che, si noti bene, è assai lacunoso, rende meglio di ogni aggettivo l’idea del musicista a tutto tondo. Bisogna considerare che non fece in tempo ad approfondire l’uso di alcuni di questi strumenti proprio per il fatto che morì a soli 27 anni.
Strumenti a corda:
Brian veniva considerato il chitarrista del genere Slide più innovativo del mondo bianco. Questo elenco è dapprima, una lista dei brani dove Brian ha suonato strumenti a corda, dopo di che questa lista è suddivisa per strumento
Kirsty MacColl: incidente subacqueo
Kirsty Anna MacColl (Croydon, 10 ottobre 1959 – Cozumel, 18 dicembre 2000) è stata una cantautrice britannica.
Particolarmente attiva negli anni ottanta e negli anni novanta, è conosciuta in particolare per i singoli A New England e Fairytale of New York, quest'ultima assieme ai The Pogues.
La sua carriera è stata interrotta nel 2000 da un incidente durante un'immersione subacquea, che ha causato il decesso dell'artista.
Figlia del noto cantante folk Ewan MacColl e della ballerina Jean Newlove, ha mosso i primi passi nel mondo della discografia nel 1978, partecipando ai cori di un EP del gruppo musicale punk rock Drug Addix, con lo pseudonimo Mandy Doubt.
Grazie questa esperienza è stata notata dall'etichetta discografica Stiff Records, per la quale ha pubblicato il suo singolo di debutto, They Don't Know, nel 1979. Successivamente, nel 1981, ha pubblicato il suo album di debutto Desperate Character, sotto l'etichetta Polydor, promosso dal singolo There's a Guy Works Down the Chip Shop Swears He's Elvis.
Tra gli anni ottanta ha pubblicato altri quattro album di inediti per varie etichette e altrettante raccolte e si è fatta conoscere al grande pubblico con alcuni singoli come A New England (1984), Fairytale of New York (1987, nota canzone natalizia britannica incisa in collaborazione con il gruppo The Pogues) e Walking Down Madison.
Il suo ultimo album di inediti risale al marzo del 2000; da questo disco è stato estratto il singolo In These Shoes, con il quale la cantante ha partecipato, in Italia, al Festivalbar.
La MacColl conosceva il francese, lo spagnolo e il portoghese
Nel dicembre di quell'anno, la cantante è rimasta coinvolta in un incidente mortale avvenuto mentre praticava immersioni subacquee a Cozumel, in Messico; è stata infatti travolta da un motoscafo che transitava nel punto in cui si trovava l'artista, in una zona riservata esclusivamente ai bagnanti. Il fatto ha colpito l'opinione pubblica e ne è stato tratto anche un documentario prodotto dalla BBC.
In seguito alla morte della cantante sono state pubblicate dalle case discografiche tre nuove raccolte (The One and Only, 2001, From Croydon to Cuba... An Anthology e The Best of, entrambe del 2005) e, nel 2005, un nuovo singolo, Sun On the Water.
Jim Morrison (abuso di alcool e droghe)
James Douglas "Jim" Morrison (Melbourne, 8 dicembre 1943 – Parigi, 3 luglio 1971) è stato un cantautore e poeta statunitense.
Leader carismatico e frontman della band statunitense The Doors, fu uno dei più importanti esponenti della rivoluzione culturale degli anni Sessanta, nonché uno dei più grandi cantanti rock della storia Impetuoso Profeta della Libertà e poeta maledetto, è ricordato come una delle figure di maggior potere seduttivo nella storia della musica e uno dei massimi simboli dell'inquietudine giovanile Era soprannominato il Re Lucertola e venne paragonato a Dioniso, divinità del delirio e della liberazione dei sensi.
Nel 2008 Morrison è stato posizionato al 47º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone e, l'anno successivo, al 22º posto nella classifica dei "50 più Grandi Cantanti del Rock" stilata dalla rivista britannica Classic Rock.
Biografia
Jim Morrison nacque a Melbourne in Florida da George Stephen Morrison, ammiraglio in servizio presso la Marina degli Stati Uniti (deceduto il 17 novembre 2008), e da Clara Clarke (deceduta il 29 dicembre 2005), figlia di un avvocato del Wisconsin. I genitori di Jim si stabilirono a Pensacola (Florida) nel 1942. A causa della professione del padre la famiglia dovette trasferirsi diverse volte, e per questo motivo Jim visse i primi anni della sua vita in un clima di notevole "instabilità" essendo costretto a cambiare spesso casa, scuola e amicizie. Nel 1946 la famiglia si spostò a Clearwater, sul Golfo del Messico e nel 1947 a Washington prima, e ad Albuquerque poi. Nel 1948 la famiglia si trasferì a Los Altos (California) dove Jim cominciò la scuola elementare. Con lo scoppio della Guerra di Corea (1950) il padre venne inviato con la flotta sul teatro bellico e nel 1951 la famiglia tornò nuovamente a Washington. Nel 1952 la famiglia si stabilì a Claremont vicino a Los Angeles (California), dove Jim frequentò la scuola elementare Longfellow, e nel 1955 traslocò a San Francisco, nel sobborgo di Alameda: Jim si iscrisse all'ottavo anno di scuola; due anni più tardi cominciò il nono anno al liceo locale rivelandosi studente brillante e istrionico. Nell'autunno del 1958 cominciò il decimo anno scolastico ma preferiva marinare la scuola e frequentare i locali Beatnik di San Francisco, fra cui la celebre libreria City Light Books del poeta beat Lawrence Ferlinghetti. Dopo Natale la famiglia Morrison si trasferì ad Alexandria (Virginia) e ci rimase due anni. Le letture di Jim divennero sfrenate, portandolo ad accumulare centinaia di libri. Venne iscritto al liceo George Washington, dove stupì gli insegnanti con l'ampiezza delle sue letture e la notevole erudizione, ottenendo dopo il primo trimestre una menzione d'onore, forte di un quoziente d'intelligenza fuori dal comune: ben 149. Nell'estate del 1960 il suo umore si fece più cupo e aggressivo, il look trasandato.
Nel maggio del 1961 non si presentò alla cerimonia della consegna dei diplomi mandando il padre su tutte le furie. A settembre, il diciassettenne Jim venne mandato dai nonni, a Clearwater (Florida), per frequentare lo Junior College di Saint Petersburg, ma ben prestò diventò un habitué del Contemporary Arts Coffehouse and Gallery, caffè beatnik e ritrovo di artisti locali. Il suo rendimento scolastico calò sensibilmente. Nel 1962 si iscrisse alla Florida State University di Tallahassee, accentuando i suoi atteggiamenti scontrosi e sregolati (la famiglia si era intanto trasferita a Phoenix), tanto che venne arrestato durante una partita di football americano. Tra il 1962 e il 1965 frequentò stabilmente Mary Frances Werbelow, una studentessa del liceo di Clearwater. Nel gennaio 1964 l'intera famiglia tornò in California, a Los Angeles e, sebbene il padre avrebbe preferito che il figlio si dedicasse come lui alla carriera militare, Jim intraprese gli studi di cinematografia presso l'UCLA, l'Università della California di Los Angeles. Dopo il dicembre 1964 Jim Morrison non vide più i suoi genitori, ritenne sempre di aver ricevuto poco amore durante l'infanzia, tagliò definitivamente i ponti con loro e arrivò perfino a dire che erano morti.
Uno degli eventi più importanti della sua vita avvenne nel 1947 durante un viaggio con la famiglia, mentre percorrevano il deserto tra Albuquerque e Santa Fe (Nuovo Messico).
Con i Doors
Jim Morrison arrivò all'UCLA di Los Angeles all'inizio del 1964, trovò un appartamentino vicino al campus, a Westwood, e cominciò a condurre una vita in stile bohémien. Ai corsi di cinematografia conobbe Ray Manzarek, che nel luglio del 1965, sulla spiaggia di Venice Beach, propose a Morrison di formare un gruppo dopo averlo sentito cantare alcune delle sue liriche, tra cui Moonlight Drive. Nella band confluirono poi il chitarrista Robby Krieger e il batterista John Densmore; il nome The Doors (Le Porte) fu scelto da Jim Morrison e deriva dal verso di una poesia di William Blake, ripreso a sua volta dallo scrittore Aldous Huxley nel suo saggio "The Doors of Perception" sugli effetti della mescalina.
Nell'ottobre del 1965 Billy James della Columbia Records offrì alla band un contratto a termine con royalties molto basse, che non venne rinnovato. Nei primi mesi del 1966 cominciarono ad apparire regolarmente al Sunset Strip, la zona di Los Angeles dove si trovavano i locali più importanti della scena musicale. In una di queste serate Jim conobbe Pamela Courson, che diverrà la sua compagna di vita più significativa. A maggio il London Fog licenziò la band in seguito ad alcuni tafferugli scoppiati nel locale durante le esibizioni, i Doors vennero assunti dal più prestigioso Whisky a Go Go: la scaletta comprendeva brani che appariranno nei primi due album. Il periodo al Whisky è fondamentale nell'evoluzione del gruppo, il loro stile prende forme e diventa più visionario, e hanno modo di fare da spalla ai grandi nomi del periodo (Love, Turtles, Seeds, Them). L'estate successiva il proprietario del locale licenziò la band, scandalizzato dalla versione edipica della canzone The End. La casa discografica Elektra Records, fondata da Jac Holzman, propose ai Doors un contratto che implicava un impegno esclusivo per sette album e che venne accettato. A novembre i Doors si esibirono all'Ondine di New York. Morrison andò ad abitare con Pamela nei pressi del Laurel Canyon a Hollywood. Il 4 gennaio del 1967 l'Elektra pubblicò il primo album The Doors che fu un successo diventando uno dei dischi più venduti dell'anno assieme e Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles. La musica dei Doors era un blues rock psichedelico originale, con le tastiere di Manzarek che davano l'impronta al sound con motivetti vaudeville, boogie woogie e jazz, e con la chitarra-flamenco di Krieger (ora gitana, ora hawaiana) che duettava con le tastiere generando un'atmosfera intensa in cui si andava a insinuare la voce magnetica e suadente di Morrison. Il gruppo partì per un tour nazionale che toccava i luoghi sacri del rock californiano. A marzo suonarono al Matrix di San Francisco, il 9 aprile al Cheetah di Los Angeles, dove Jim Morrison si esibì per la prima volta nel suo "numero della fune", la camminata lungo il bordo del palco in stile equilibrista: gli andò male e precipitò in mezzo al pubblico dopo un volo di tre metri (continuerà a esibirsi in questa pericolosa performance anche in seguito). Il 9 giugno, durante il concerto al Fillmore di San Francisco, Morrison fece roteare pericolosamente il microfono finendo per centrare il promoter Bill Graham in piena fronte. Il 16 giugno, nell'esibizione all'Action House di Long Beach (New York), Jim Morrison, ubriaco fradicio, cominciò a spogliarsi ma venne bloccato in tempo. Il giorno successivo il concerto fu interrotto perché il cantante s'infilò il microfono in bocca producendo suoni bizzarri.
Il 25 luglio la canzone Light My Fire raggiunse il primo posto della classifica di Billboard e sancì l'ingresso dei Doors nell'Olimpo del rock. Nell'ottobre del 1967 uscì il secondo album Strange Days e si attestò al n. 3 della classifica Billboard 200. Il 20 ottobre, al Wizard's Lab, presso l'università del Michigan, Morrison provocò il pubblico di studenti snob scatenando reazioni esasperate (al concerto era presente anche Iggy Pop che, folgorato dalla sua performance, fonderà gli Psychedelic Stooges). A novembre i Doors si esibirono al Berkeley Community Theatre, al Fillmore, al Winterland di San Francisco e al Village Theatre di New York, i più importanti locali rock del momento. Il 17 settembre si esibirono all'Ed Sullivan Show, popolarissima trasmissione televisiva americana. A Morrison venne chiesto di sostituire la parola "higher" contenuta in Light My Fire ("girl, you couldn't get much higher", "ragazza, non puoi sballarti di più", "high" nello slang giovanile indica infatti il momento in cui una persona va su di giri per la droga o l'alcol). I Doors sembrarono acconsentire ma durante la diretta Jim, infuriato per il tentativo di censura, la pronunciò ugualmente: i Doors vennero banditi per sempre dallo show. Il 2 dicembre, al Portland Memorial Coliseum, Jim incitò la folla a scatenarsi, il concerto venne interrotto. Il 9 dicembre, nel corso di un tour sulla costa Est i Doors si esibirono all'Arena di New Haven. Jim Morrison provocò i poliziotti, lo spettacolo venne interrotto e Morrison arrestato sul palco. Le sue esibizioni divennero sempre più sfrenate e imprevedibili. Nella primavera del 1968 la band si esibì al Fillmore East di New York riscuotendo grande successo - Morrison dissemina giunchiglie sulla scena, si appende al sipario - quindi a Westbury, NY - Jim manifesta atteggiamenti aggressivi, urla, si contorce sul palco, il concerto viene interrotto - e infine al Nothern California Folk-Rock Festival, dove Jim istiga il pubblico a scorrazzare liberamente costringendo gli addetti alla sicurezza a intervenire per proteggere il palco. Nel luglio di quell'anno venne pubblicato l'album Waiting for the Sun, con un repertorio più eterogeneo dei precedenti. Dal vivo i Doors fanno segnare ovunque il tutto esaurito. Il 5 luglio vi fu l'atteso concerto all'Hollywood Bowl di Los Angeles, considerato l'evento rock dell'anno: Morrison fu insolitamente concentrato sulla performance e non si lasciò andare alle sue intemperanze selvagge, ma il successivo 13 luglio, al PNE Coliseum di Vancouver, in Canada, centinaia di giovani balzarono sul palco scavalcando gli agenti e circondarono con danze sfrenate un conturbante Morrison dalle movenze orgiastiche. Il 2 agosto, durante lo spettacolo al Singer Bowl di New York, scoppiò il putiferio e l'arena venne devastata, i Doors furono costretti ad abbandonare la scena. Il 3 agosto, nel concerto di Cleveland Jim Morrison si tuffò sulla folla aizzandola, l'auditorium subì danni ingenti, la band lasciò il palco mentre orde invasate esultavano euforicamente. Nell'estate del 1968 la canzone Hello, I Love You si attesta al primo posto in classifica, la fama dei Doors è all'apice, Morrison continua a portare al limite l'emotività della folla e a declamare poesie, ma il suo abuso sempre più frenetico di alcol e droghe comincia a minare seriamente l'attività della band.
A settembre i Doors partirono per il tour europeo, che toccò Londra, la Germania, la Danimarca e l'Olanda (ad Amsterdam Morrison, imbottito di hashish, svenne sul palco, la band fu costretta a esibirsi senza di lui). Il 7 novembre i Doors vennero accusati di aver fomentato disordini al Coliseum di Phoenix (Arizona), le autorità locali li condannarono per oscenità diffidandoli per sempre dal ritornare. Il 24 gennaio 1969 i Doors fecero registrare il tutto esaurito al Madison Square Garden. Il 1º marzo si esibirono al Dinner Key Auditorium di Miami, il concertò degenerò in una spaventosa sommossa del pubblico sobillato dal monologo sovversivo, esasperato dai fumi dell'alcol, di un Jim Morrison in preda a furore dionisiaco. Il cantante fu accusato di aver mostrato i genitali al pubblico, ma non esistono fotografie che comprovino tale gesto. Venne così processato e condannato il 20 settembre 1970, ma soltanto per i capi d'imputazione minori: atti contrari alla morale e bestemmia in luogo pubblico, fu invece prosciolto dalle accuse di ubriachezza molesta e dal grave reato di oscenità. Questo episodio suscitò grande scalpore e decretò, di fatto, il declino dei Doors. Numerose tappe vennero annullate (nel 2011 lo Stato della Florida ha riconosciuto la grazia postuma al cantante). Nel luglio del 1969 uscì il quarto album The Soft Parade, che non riscosse il successo dei precedenti. In questi giorni morì Brian Jones, leader dei Rolling Stones: Jim Morrison gli dedicò una lunga, commossa poesia che distribuirà ai presenti al concerto all'Aquarius Theater di Los Angeles. Il 27 luglio, al Festival Pop di Seattle, provocò ripetutamente gli spettatori, infine, illuminato da un riflettore rosso, assunse la posizione del crocifisso per diversi minuti davanti a un pubblico sconcertato. L'11 novembre venne arrestato durante un volo diretto a Phoenix per ubriachezza e condotta molesta. All'inizio del 1970 i Doors tennero quattro concerti di grande successo al Felt Forum, un impianto di piccole dimensioni all'interno del Madison Square Garden. A febbraio venne pubblicato l'album Morrison Hotel, contenente la celeberrima Roadhouse Blues. In primavera Jim Morrison diede in escandescenze nei concerti del Boston Arena e del Cobo Arena di Detroit, perché in conflitto con gli organizzatori. Tutto invece filò liscio nell'esibizione allo Spectrum di Filadelfia (Pennsylvania). A luglio uscì l'album Absolutely Live, testimonianza dei concerti del periodo luglio '69-maggio '70. Il 28 agosto i Doors suonarono al Festival dell'Isola di Wight, la performance fu mediocre e Jim Morrison dichiarò che poteva essere l'ultima della sua carriera. Il 23 dicembre, alla Warehouse di New Orleans, ebbe luogo l'ultima esibizione pubblica dei Doors, con un Jim Morrison stravolto che crollò più volte a terra e danneggiò il palco colpendolo con l'asta del microfono. Il 15 febbraio Pamela Courson si trasferì a Parigi, Jim la raggiunse due mesi più tardi. Nell'aprile del 1971 venne pubblicato L.A. Woman, l'ultimo album registrato dai Doors prima della morte del cantante.
Tra i vari soprannomi di Jim Morrison si possono ricordare Mr. Mojo Risin (un anagramma del suo nome), il Re Lucertola (da un verso del suo poema Celebrazione della Lucertola, "I'm the lizard king, I can do anything", parte del quale appare nella canzone Not To Touch The Earth contenuta nell'album Waiting For The Sun), e ancora: sciamano del rock, angelo in pelle di serpente, Dioniso incarnato.
Nel 1970 Morrison partecipò a una cerimonia "pagana" celebrata in stile Wicca per consacrare la sua unione con la giornalista e scrittrice Patricia Kennealy, ma "probabilmente non la considerò molto seriamente"
La relazione "storica", più costante e duratura, fu invece quella con Pamela Courson (22 dicembre 1946 - 25 aprile 1974), definita "compagna cosmica" da Jim Morrison, che la incontrò per la prima volta a Los Angeles nel 1965. Pamela seguì Jim nel suo "esilio parigino" e morì per overdose tre anni dopo il compagno.
Poesia
Jim Morrison è una complessa figura di artista e intellettuale, trasgressiva e affascinante, fragile e carismatica. Nel corso della sua breve parabola esistenziale si produsse nello sforzo costante, e a tratti esasperato, di spronare la gente ad abbattere le proprie barriere mentali, imposte dalle convenzioni sociali e dalle inibizioni personali, per raggiungere una dimensione di reale, incondizionata e assoluta libertà ("Apriti un varco dall'altra parte" esorta nella canzone Break on Through, e "Wake up!", Sveglia! era l'urlo che lanciava spesso dal palco). Autentico divoratore di libri e arguto osservatore della società, consacrò la sua esistenza all'amore per l'arte e per la letteratura in un'epoca, gli anni Sessanta, ribollente di fervore culturale e rivolgimenti politici, e considerava la poesia come la sua vera, autentica vocazione. Cominciò a riempire blocchetti di appunti e poesie fin dai tempi del liceo, venne folgorato dal libro culto Sulla strada di Kerouac e dichiarò alla stampa che “l'arte suprema è la poesia, perché ciò che ci definisce come esseri umani è il linguaggio (…) sono molto legato al gioco dell'arte e della letteratura: i miei eroi sono artisti e scrittori. Ammiro profondamente quei poeti che, di fronte a un gruppo di persone, sono capaci di alzarsi in piedi, con o senza microfono, e recitare la loro poesia”.I suoi “numi tutelari” furono poeti e intellettuali dalla forza visionaria dirompente, in lacerante conflitto con i valori imposti dalla propria tradizione culturale, in primis: William Blake, Friedrich Nietzsche e Arthur Rimbaud, il quale affermò che “il Poeta si fa Veggente attraverso una lunga, immensa e ragionata sregolatezza di tutti i sensi”. I testi poetici di Jim Morrison sono tracimanti di immagini a forte valenza mitologica e simbolica, derivate dalla cultura classica, da quella sciamanica e tribale, dall'esoterismo, dalle suggestioni beat, dalle opere di narrativa, filosofia, religione, dalla psicanalisi, dalla sociologia e dall'antropologia. L'amico e poeta Michael McClure lo stimava molto come poeta e lo spinse a pubblicare i suoi scritti, nonostante le titubanze di Jim Morrison che visse sempre nella frustrazione di non essere apprezzato come poeta. In un'intervista dichiarò “Quando scrivi una poesia devi entrare in uno stato mentale particolare, che è quello in cui può indurti la musica con la sua capacità ipnotica di allentare i freni e lasciare che l'inconscio possa scaturire”, in linea con le teorie surrealiste sulla scrittura automatica. I suoi versi vennero encomiati anche da Fernanda Pivano, che sottolineò il profondo lato poetico di Morrison, “capace di estasi e affranto dalle miserie della vita”. Nel 1970 pubblicò due raccolte di poesie, I Signori e Le Nuove Creature, accolte con entusiasmo da parte dei fan e con scetticismo dalla critica, registrò numerose poesie su nastro magnetico e continuò a riempire di versi centinaia di taccuini e foglietti volanti, poi riuniti nelle raccolte postume Deserto e Notte Americana (pubblicate in Italia col titolo di Tempesta elettrica) da molti considerate l'apice della sua poetica. La sua vocazione letteraria trovò sfogo anche negli album della band, che venne influenzata in maniera determinante dai suoi componimenti, dalla sua oltraggiosa irruenza e dalle sue "visioni".
Cinema
Si dice che la passione di Jim Morrison per il cinema nacque nel 1955, quando, dodicenne, andò a vedere James Dean in Gioventù bruciata, celebre film di Nicholas Ray sull'irrequietezza giovanile e la crisi della famiglia tradizionale. È infatti il primo film menzionato nei suoi taccuini, dove si fa cenno anche al Gigante, il film successivo di Dean, distribuito l'anno seguente.È possibile anche che Morrison venne influenzato dai western, che imperversavano in America negli anni Cinquanta: la sua prima poesia, Pony Express, ora andata perduta, era infatti probabilmente ispirata a un film western che Jim aveva visto quando viveva ad Alameda. Sul finire del 1961 cominciò a frequentare il Contemporary, caffè beatnik a sud di Clearwater, che proponeva film stranieri di grandi registi europei: Ingmar Bergman, Jean-Luc Godard, Roger Vadim e Robert Frank. Nel 1963 Jim si iscrisse al corso di cinema dell'UCLA, una materia del tutto nuova per quegli anni, che comprendeva il cinema d'autore, la Nouvelle vague francese, i film d'avanguardia, underground e sperimentali. Nel corpo docente vi era anche il leggendario regista austriaco Josef von Sternberg; Morrison adorava il suo film Anathan, girato in Giappone nel 1954 (fra i compagni di corso di Jim figurava invece Francis Ford Coppola). Dichiarò in un'intervista: "Mi piace quel film perché è davvero realistico. Per me i film devono essere totalmente artificiali e surreali oppure totalmente reali e documentaristici. Più sono all'estremo di una delle due tendenze, e meglio è". Nel 1965 lavorò al suo film-saggio studentesco per la tesi di laurea in cinematografia: la pellicola proponeva immagini grottesche incentrate sull'erotismo, la televisione, il nazismo, la droga, e provocò indignazione e reazioni sconcertate. Ray Manzarek, studente presso la stessa facoltà, trovò invece valido quel film sperimentale. Dichiarò Jim alla stampa “Sono interessato al cinema perché è la forma d'arte moderna che più si avvicina all'effettivo flusso di coscienza, sia a livello onirico sia nella percezione della realtà quotidiana”. Nel 1966 conobbe Andy Warhol e nel marzo del 1969 fece registrare la HWY Production, una nuova casa cinematografica di cui facevano parte gli amici Paul Ferrara, Babe Hill e Frank Lisciandro, che produsse il film HWY Una pastorale americana, con Jim Morrison protagonista, in parte basato sul suo copione L'Autostoppista. Risale a quello stesso periodo Feast of Friend, un lungometraggio che documenta le esibizioni dei Doors e che venne presentato in diversi importanti festival cinematografici americani. Quell'anno Jim lavorò con lo scrittore Michael McClure alla sceneggiatura del film L'Adepto, basata su uno dei romanzi di quest'ultimo. Il progetto venne accantonato per le condizioni di salute sempre più precarie di Morrison. Nell'estate del 1970 Jim assistette a Cherbourg, in Francia, alle riprese del film La favolosa storia di Pelle d'Asino di Jacques Demy, dove conobbe François Truffaut, Catherine Deneuve e Jean Marais. La raccolta di versi e pensieri I Signori. Appunti sulla visione (pubblicata prima in forma privata, poi, nel 1970, dall'editore Simon & Schuster) contiene diverse riflessioni di Jim Morrison sul cinema, che a suo parere non derivava “da pittura, letteratura, scultura, teatro, ma dagli antichi rituali popolari. È la manifestazione contemporanea di una storia d'ombre evolutasi, il piacere di immagini in movimento, una credenza nella magia Il cinema ci riporta all'anima, religione della materia, che assegna a ogni cosa la sua particolare divinità e vede dèi in tutte le cose e gli esseri”.
Teatro
Jim Morrison ebbe anche delle esperienze in ambito teatrale. Segnalatosi a scuola per i suoi atteggiamenti “plateali”, nel 1962 si produsse in alcune declamazioni poetiche e performance con l'ukulele al Contemporary caffè di Clearwater, che incuriosirono il pubblico. L'anno successivo studiò drammaturgia e storia del teatro al dipartimento di Scienze del linguaggio, prese lezioni di recitazione e frequentò il Conradi Theater dell'università. La prima esibizione “ufficiale” risale tuttavia all'autunno del 1964 quando, ventenne, ottenne il ruolo di Gus in un allestimento studentesco del Calapranzi, il thriller capolavoro di Harold Pinter. Jim si dimostrò attore imprevedibile e impetuoso sia nelle prove sia durante lo spettacolo, influenzato in parte dalla lettura di Antonin Artaud e del suo “teatro della crudeltà”. In seguito venne folgorato dal Living Theatre e fu coinvolto in alcuni show che si tennero a San Francisco e a Los Angeles nel febbraio 1969.Nel libro I Signori. Appunti sulla visione scrisse: “Lo scopo dell'happening è curare la noia, ripulire gli occhi, operare una ricongiunzione infantile col flusso della vita. Il suo più piccolo, più ampio scopo è la purificazione della percezione”.
Stile e influenze musicali
A detta dello stesso Morrison, i Doors erano “un gruppo orientato al blues, con una notevole dose di rock e alcuni elementi di jazz, pop e sonorità classiche. Fondamentalmente, una blues band bianca”. La band rappresenta in effetti un'anomalia nel pantheon del rock: non faceva parte del movimento di San Francisco acid-rock Airplane-Dead-Quicksilver all'insegna di Pace e Amore. Non avevano niente a che fare con la british invasion e nemmeno con la musica pop in generale. Anche nella loro città natale di Los Angeles erano considerati estranei alla scena folk-rock dominata da Byrds, Buffalo Springfield e i Mamas and the Papas. I Doors erano un mondo a parte, dalle sonorità oscuramente seducenti ed esotiche che univano spiritualità, poesia, psichedelia e un coacervo di stili musicali differenti per via delle caratteristiche del tutto particolari, bizzarre ed estrose dei suoi componenti. Manzarek, tastierista tecnicamente dotatissimo, gestiva il basso con la mano sinistra e la parte melodica alla tastiera col piede e la mano destra, utilizzando un Fender Rhodes Piano Bass appoggiato sul top piatto dell'organo (un Vox Continental prodotto in Italia e suonato solo su ottave alte). In un'intervista del 1997 dichiarò: “Unificammo l'apollineo e il dionisiaco. Il lato dionisiaco è il blues, e il lato apollineo è la musica classica. Il bravo artista sa combinare il rigore e la correttezza apollinei con la frenesia, la passione e l'eccitazione dionisiache. I due elementi si fondono insieme e si ottiene l'artista intero e completo". Il batterista John Densmore, da parte sua, dettava ritmi tumultuosi, facendo confluire gli altri strumenti nelle sue vertiginose traiettorie come una salda base d’appoggio e non un mero strumento di accompagnamento. Robbie Krieger utilizzava solitamente note lente e riff ben calibrati in uno stile rock inconfondibile con la sua chitarra slide che svariava dal blues al rock, dal flamenco e alla musica indiana. Tutto questo venne catalizzato in maniera dirompente dalla voce mistica e sensuale di Jim Morrison, il quale sosteneva che Elvis Presley insieme ad altri giganti della sua generazione, come Sinatra, Little Richard, Jerry Lee Lewis, Fats Domino, Gene Vincent, avevano avuto un'influenza precoce e intensa su di lui, che traeva inoltre ispirazione dalla poesia della Beat Generation recitata con cadenze bebop e dalla grande tradizione della poesia orale, mescolando alle sue performance elementi teatrali e d’improvvisazione. Il timbro della band divenne, così, del tutto unico, suggestivo e “leggendario
Morrison si trasferì con Pamela Courson a Parigi nel marzo 1971, con l'intenzione di dedicarsi solo alla poesia e smettere di bere. Il 3 luglio 1971 muore in circostanze mai chiarite del tutto nella casa in cui la coppia alloggiava da pochi mesi, l'ampia camera di un palazzo Beaux Arts del XIX secolo situato al n. 17 di rue de Beautreillis, nel quartiere de Le Marais. Secondo la versione ufficiale, viene trovato privo di vita nella vasca da bagno da Pamela. La sepoltura, nel Cimitero di Père-Lachaise, avvenne tre giorni dopo, alla presenza dell'impresario dei Doors Bill Siddons, giunto frettolosamente dagli USA, di Pamela Courson e della regista Agnes Varda, amica di Morrison.
A ventisette anni Jim trovò così la tanto decantata fine ("The End… my only friend, The End…"), lasciò tutto ciò che aveva alla sua amata Pam, inclusa l'ingente mole di manoscritti e taccuini, molto del materiale letterario rimase tuttavia a Parigi. Dopo la morte di Morrison si fece un gran parlare della maledizione del famigerato Club 27 e cominciarono a fiorire le prime leggende: Jim fu "visto" a Parigi, Tangeri e New Orleans. I Doors superstiti realizzarono altri due album come trio e si sciolsero nel settembre 1972. Per il trentennale della sua morte, nel 2001, è stato pubblicato un DVD, The Doors - 30 Years Commemorative Edition, mentre per il quarantennale Manzarek e Krieger, con Dave Brock alla voce, hanno organizzato un tour mondiale per onorare l'amico scomparso.
Testimonianze sulla morte
La morte di Jim Morrison è ancora avvolta nel mistero, i referti medici ufficiali parlano di arresto cardiaco avvenuto nell'abitazione del cantante, ma non fu mai eseguita alcuna autopsia. Jim è sepolto nel celebre "cimitero degli artisti" del Père Lachaise nella capitale francese, in un piccolo lotto situato alla confluenza dei settori 5, 6, 14 e 16, divenuto negli anni un vero e proprio "santuario" meta del pellegrinaggio incessante di fan, visitatori, curiosi e turisti attirati dal suo mito. L'attuale tomba, un blocco di granito con epitaffio in greco antico, ha sostituito quella originale, che era sormontata da un busto marmoreo raffigurante Jim, opera di uno scultore jugoslavo, e che è stato trafugato dopo essere stato deturpato a più riprese con vernice, rossetto e graffiti. Nel 1995 gli eredi ripulirono la sua tomba e quelle circostanti e stanziarono un fondo per un sistema di sorveglianza permanente. Sulla lapide di Jim venne affissa una lastra di bronzo con l'iscrizione ΚΑΤΑ ΤΟΝ ΔΑΙΜΟΝΑ ΕΑΥΤΟΥ che fa riferimento all'estrema coerenza con cui egli condusse la sua vita fino al tragico epilogo, e la cui traduzione letterale è: Fedele al suo Spirito.
Alcuni sostengono che Jim Morrison sia ancora vivo e che abbia inscenato la sua morte per sottrarsi alla pressione della popolarità e dedicarsi alla poesia, magari assieme a Pamela.[20] Si è anche ipotizzato che si sia trasferito in Africa seguendo le orme del suo poeta-culto, il leggendario Arthur Rimbaud, pare infatti che all'inizio del 1967 Jim propose di inscenare la sua morte per portare il gruppo all'attenzione del paese. Fece anche la proposta di utilizzare il nome “Mr Mojo Risin” per contattare l'ufficio una volta che si fosse nascosto in Africa. Steve Harris, assistente di Jac Holzman, ricorda che Jim gli chiese quali conseguenze avrebbe avuto la notizia della sua presunta morte. Morrison, ai tempi del flirt con la Werbelow, era anche incuriosito dalla sottrazione del corpo di Cristo dalla cripta a opera degli apostoli, e diversi amici convengono che questo era proprio il tipo di beffa che lui avrebbe voluto giocare al mondo. Ci sono poi i sostenitori della teoria del complotto, i quali affermano invece che la morte di Jim fu tutta una messa in scena orchestrata dalla CIA, - con la sua, anche quella di Jimi Hendrix, Brian Jones, Janis Joplin e Amy Winehouse, - per "far fuori" dalla circolazione questi artisti "scomodi" che con la loro musica inducevano milioni di fan a rifiutare la guerra in Vietnam e vivere in assoluta libertà secondo il modello della controcultura hippie. Si decise che i tre artisti erano figure dannose per la società poiché traviavano la gioventù e accrescevano il dissenso dell'opinione pubblica nei confronti degli Usa, e venne quindi architettata una cospirazione per eliminarli o renderli innocui. Nel corso di un'intervista rilasciata nel 2008 all'inglese Daily Mail, il tastierista ex Doors Ray Manzarek ha rivelato che Jim Morrison, un anno prima di morire, avrebbe fantasticato sull'intenzione di simulare la propria morte per trasferirsi alle Seychelles. dando nuovo vigore alle diverse leggende metropolitane nate nel tempo.
Nel corso degli anni sono state fatte innumerevoli congetture. Molti hanno sostenuto che era totalmente estranea alla figura di Jim una morte di infarto in una vasca da bagno (lo scrittore William Burroughs disse di considerarla "una storia assurda, inverosimile") e che la vera causa del decesso sia stata invece un'overdose di eroina (o di cocaina). Jim Morrison, infatti, frequentava spesso il Rock ‘n' Roll Circus, un locale notturno allora noto come luogo di ritrovo degli eroinomani. I detrattori di questa ipotesi affermano che Jim avesse timore degli aghi ipodermici, l'eroina però può essere assunta anche mediante inalazione. Morrison, peraltro, venne trovato nella vasca da bagno, che di solito è il primo posto in cui viene portata la vittima di un'overdose per tentare la rianimazione, e sulla sua tomba apparvero subito graffiti che dicevano “Abbiate pietà dei tossici”, “Morto di overdose”, ecc. D'altronde il rischio che l'eroina inalata risulti fatale è decisamente maggiore quando è in combinazione con l'alcol. Se tuttavia Jim avesse sniffato eroina un esame del sangue l'avrebbe rivelato, oppure, in caso di iniezione, il medico avrebbe notato il segno dell'ago, ma il problema è che non fu effettuato alcun esame del sangue, nessuna autopsia e nessun'analisi accurata. Il dottor Max Vassille arrivò dodici ore dopo il decesso, manifestò perplessità sulla morte nella vasca da bagno ma aggiunse che se le dichiarazioni di Alain Ronay e di Pamela erano accurate - e nell'immediato non potevano essere smentite - era probabile che Jim fosse morto per attacco di cuore provocato da coaguli di sangue nell'arteria cardiaca. Ci sono poi altri elementi interessanti. Un amico pusher si confidò con Elizabeth Lariviere, detta Zozo, una modella amica di Pamela, preoccupato che Jim potesse essere morto in seguito alla droga che lui gli aveva fornito. La cantante Marianne Faithfull ha raccontato che il conte Jean De Breteuil “era spaventato a morte. Jim Morrison era morto di overdose e la droga l'aveva fornita lui. Jean si vedeva come il pusher delle star, e a un certo punto eccolo ridotto come uno spacciatore da strapazzo nei guai fino al collo”. I due partirono immediatamente per Casablanca. De Breteuil morì qualche mese dopo per overdose. Un altro episodio curioso fu lo strano annuncio della morte di Jim Morrison che diede in tempi record, la mattina del 4 luglio, il DJ americano Cameron Watson alla discoteca La Bulle, dopo aver parlato con due spacciatori di marijuana. Pamela, da parte sua, ha raccontato versioni diverse della storia. In linea di massima, affermò che lei e Jim passarono la serata al cinema, quindi al ristorante, infine sniffarono eroina a casa, Jim si sentì male e nella notte si immerse nella vasca da bagno.
La mattina del 7 luglio 1971 si celebrarono frettolosamente e in gran segreto i funerali presso il cimitero del Père Lachaise a Parigi. Parteciparono la fidanzata Pamela Courson, il manager Bill Siddons, gli amici Agnès Varda e Alain Ronay, e la canadese Robin Wertle, segretaria di Jim a Parigi. Non era presente nessun prete e non venne celebrato alcun rito religioso. Pamela recitò i versi finali del poema "Celebrazione della Lucertola". Il funerale durò circa otto minuti. Nessuno rimase ad assistere all'inumazione.
Secondo il giornalista Sam Bernett, amico del leader dei Doors, Jim Morrison non sarebbe morto per cause naturali ma di overdose nel night club Rock 'n' Roll Circus. Bernett racconta che la sera del 3 luglio 1971 Jim, dopo aver bevuto birra e vodka, sniffò una dose massiccia di eroina e si chiuse dentro il bagno del locale. Mezz'ora dopo Bernett fu avvisato che Jim non usciva, buttarono giù la porta e lo videro steso per terra con la schiuma alla bocca mista a sangue. Un medico che era al night club in quel momento disse che si trattava di overdose, e così, per nascondere il tutto, il cadavere venne portato a casa e adagiato nella vasca da bagno, fingendo che fosse morto per cause naturali. A suffragare questa tesi si aggiungono altre testimonianze. Innanzitutto quella di Nicole Gosselin, una habituée del Circus presente quella notte nel locale, la quale afferma che il corpo di Jim "venne portato fuori di peso perché probabilmente già morto" passando per il locale che si trovava nel retro e comunicava col Circus, l'Alcazar. La Gosselin dichiara che conosceva il pusher che gli fornì la dose letale e che si trattava di eroina “pura al 90%, quando di solito lo è al 20-30%”. Dopo il decesso, il Rock 'n' Roll Circus fu al centro di voci di ogni genere, gli spacciatori vennero interrogati dalla polizia, ma ufficialmente nessuno svolse indagini sulla morte di Morrison.Un anno dopo il giornalista, nonché amico di Morrison, Jerry Hopkins si recò a Parigi per cercare informazioni sulle circostanze della sua morte: negli ambienti dei tossicodipendenti e dei frequentatori del Circus la "verità" che tutti conoscevano era proprio quella del Circus, ossia morte per overdose di eroina nei bagni del locale e successivo trasferimento a casa del corpo. La versione "ufficiale" del ritrovamento del corpo esanime nella vasca da bagno della sua abitazione, al contrario, era del tutto sconosciuta. Hopkins afferma inoltre che sia Pamela sia Danny Sugerman sapevano della morte di Jim al Circus per eroina ma decisero, per rispettare la memoria del cantante, di negare tale versione dei fatti. È per questo motivo, afferma Hopkins, che nella biografia Nessuno uscirà vivo di qui vengono proposte entrambe le versioni, quella del Circus e quella della vasca da bagno: in tal modo i biografi ebbero modo di dire come andarono realmente le cose però in maniera "ambigua", lasciando cioè il lettore senza certezze inoppugnabili.
In seguito la versione del Circus è stata confermata da decine e decine di altre persone, fra cui lo stesso Densmore nella sua biografia, il giornalista Hervé Muller (che frequentò Jim Morrison a Parigi) e Oliver Wicker, direttore della rivista francese Le Globe Dunque, con ogni probabilità, nei giorni successivi alla morte di Jim Morrison fu messa in atto una "copertura" cinica e improvvisata, favorita da procedure volutamente permissive delle autorità locali, per far sì che la scandalosa overdose di eroina della rockstar americana, che avrebbe avuto pesanti implicazioni criminali e finanziarie, fosse ufficialmente dichiarata un comune attacco di cuore. Comunque siano andate realmente le cose, forse c'è da condividere la considerazione finale dei biografi Hopkins-Sugerman, secondo cui "a meno che non si tratti di un omicidio, poco importa come sia morto – un'overdose di qualcosa, un infarto, o semplicemente si sia ubriacato a morte (come in molti dapprima sospettarono). La questione di fondo resta quella del 'suicidio'. In un modo o nell'altro, Jim è morto per autodistruzione, e scoprire in quale maniera è solo questione di determinare il calibro della metaforica pistola che lui stesso si è puntato alla tempia.
morto per sparatoria tra band
Christopher George Latore Wallace III, meglio conosciuto con gli pseudonimi di The Notorious B.I.G. (acronimo di Business Instead of Game, cioè affari al posto del gioco) o Biggie Smalls(New York, 21 maggio 1972 – Los Angeles, 9 marzo 1997), è stato un rapper statunitense.
Cresciuto nel quartiere newyorkese di Brooklyn negli anni ottanta, periodo in cui il consumo di crack ha il suo picco massimo, Wallace inizia a spacciare droga fin dalla giovane età. Quando pubblica il suo primo album, Ready to Die sotto Bad Boy Records, è già una delle più importanti figure della scena hip hop dell'East Coast, e ha il merito di dare maggiore visibilità a New York in un periodo in cui la scena è dominata dagli artisti della West Coast L'anno successivo porta al successo i suoi amici d'infanzia con cui forma il gruppo Junior M.A.F.I.A.. Durante la registrazione del suo secondo album viene fortemente coinvolto nella faida tra East Coast e West Coast, che domina la scena del momento.
Il 9 marzo 1997 viene assassinato in una sparatoria automobilistica a Los Angeles. Il doppio disco Life After Death viene pubblicato 15 giorni dopo la sua morte, arrivando subito al primo posto nella classifica americana di album più venduti, e vincendo un disco di diamante nel 2000 Wallace è noto per il suo flow molto sciolto per i testi autobiografici e per l'abilità nello storytelling. Dopo la sua morte sono stati pubblicati tre album postumi. MTV lo ha classificato al terzo posto nella lista dei "più grandi Master of Ceremonies di tutti i tempi
La sua morte è secondo fonti correlata al Rampart Scandal, fra cui i più responsabili fra gli accusati furono agenti del Dipartimento di polizia di Los Angeles, ma non solo.
Biografia
Nato nell'ospedale di St. Mary, Wallace ha affermato di essere cresciuto a New York nel quartiere Bedford-Stuyvesant di Brooklyn, anche se l'appartamento in cui vive la giovinezza si trova a Clinton Hill. Christopher è l'unico figlio di Violetta Wallace, un'insegnante giamaicana, e di George Latore, un politico anch'egli giamaicano Il padre lascia la famiglia quando Biggie ha solo due anni, costringendo la madre a fare due lavori per poter crescere il piccolo. Frequenta la Queen of All Saints Middle School, eccellendo in tutte le materie e vincendo numerosi premi. Durante il periodo della scuola Christopher comincerà ad essere soprannominato Big per via della sua corporatura robusta All'età di 12 anni inizia a far uso di droga. La madre, impegnata in due lavori, non se ne accorge fino a quando Wallace non raggiunge l'età adulta
Wallace frequenta le superiori in una scuola cattolica privata, in attesa di essere accettato alla George Westinghouse Information Technology High School, frequentata anche da artisti del calibro di Jay-Z, Busta Rhymes, e DMX. Secondo la madre è ancora un buon studente, ma sta sviluppando un atteggiamento da spaccone A 17 anni abbandona la scuola superiore e viene coinvolto nella criminalità newyorkese. Nel 1989 viene arrestato a Brooklyn con un carico di armi e viene condannato a 5 anni di libertà vigilata. Verrà nuovamente arrestato l'anno successivo per non aver rispettato i termini della libertà vigilata Nel 1991, viene arrestato nella Carolina del Nord per possesso di crack, trascorre nove mesi in carcere ed esce a seguito del pagamento di una cauzione
Carriera
Gli inizi e i primi singoli
Wallace inizia a rappare nell'adolescenza, esibendosi per strada con due gruppi, gli Old Gold Brothers e i Techniques Dopo essere stato rilasciato dalla galera realizza un demo con lo pseudonimo di Biggie Smalls, soprannome che ricorda quello utilizzato da bambino, ancora attuale data l'altezza di circa 1,90 m e il peso di circa 135 kg. Il lavoro non è registrato con intenti seri, ma viene promosso dal dj newyorkese Mister Cee, che ha precedentemente lavorato con Big Daddy Kane, e viene ascoltato dal redattore della rivista The Source
Nel marzo del 1992 Wallace compare nella rubrica di The Source dedicata ad aspiranti rapper, Unsigned Hype, e viene invitato con altri artisti underground a produrre un album Il demo viene registrato per l'A&R dell'Uptown Records e il produttore discografico Sean Combs (all'epoca noto come Puff Daddy) chiede un incontro con il giovane rapper, che viene immediatamente messo sotto contratto e collabora con Heavy D & the Boyz nel brano A Buncha Niggas, dall'album Blue Funk
Poco dopo avergli fatto firmare il contratto Combs viene licenziato dall'Uptown e fonda una nuova etichetta, la Bad Boy Records, in cui Wallace entra già dal 1992 assieme a Craig Mack L'8 agosto 1993 la sua compagna di lunga data dà alla luce una bambina, T'yanna anche dopo la nascita della figlia il rapper continua a vendere droga finché non viene scoperto dal suo produttore che lo aiuta ad uscire dal giro
Wallace ottiene un grande successo l'anno successivo, quando realizza un remix del singolo Real Love della cantante R'n'B Mary J. Blige, utilizzando per la prima volta lo pseudonimo di The Notorious B.I.G.. Il rapper utilizza questo soprannome per il resto della carriera dopo aver constatato che quello precedente, Biggie Smalls, era già utilizzato Visto il buon successo ottenuto con Real Love il rapper di Brooklyn continua con i remix, iniziando con What's the 411? sempre di Blige, e proseguendo con Buddy X di Neneh Cherry e Dolly my Baby del dj giamaicano Super Cat. Nell'aprile del 1993 il brano originale Party and Bullshit entra nella colonna sonora del film Who's the Man?[16], nel luglio dell'anno successivo partecipa assieme a Busta Rhymes e LL Cool J al remix del singolo Flava in Ya Ear di Craig Mack, che raggiunge la nona posizione nella Billboard Hot 100
Il primo album: Ready to Die
Il 4 agosto 1994 Wallace sposa la cantante R'n'B Faith Evans nove giorni dopo averla conosciuta ad un incontro fotografico per la Bad Boy RecordsQuattro giorni dopo il rapper raggiunge la 27ª posizione nella Billboard 200 con il primo singolo solista, Juicy, che anticipa l'album. Il 13 settembre 1994 viene pubblicato il primo disco solista, Ready to Die, che raggiunge la 13ª posizione nella Billboard 200, vince quattro dischi di platino] e permette all'artista di vincere il premio "Rapper of the Year" ai Billboard Awards. Il lavoro viene pubblicato in un periodo in cui la West Coast domina il mercato hip hop statunitense e secondo la rivista Rolling Stone "riporta l'attenzione sull'East Coast rap Oltre a Juicy dall'album vengono estratti altri due singoli: Big Poppa, che vince il disco di platino e raggiunge la prima posizione nella classifica statunitense di singoli rap ed entra nella top10 della Billboard Hot 100, e One More Chance, in collaborazione con la moglie Faith Evans, Aaliyah e Mary J. Blige che entra alla quinta posizione e raggiunge la seconda nella classifica ufficiale statunitense, diventando il singolo con il debutto nella posizione più alta della storia, assieme a Scream di Michael e Janet Jackson, fino a quel momento.
I Junior M.A.F.I.A. e la faida tra le coste
Nell'agosto 1995 il gruppo Junior M.A.F.I.A., formato da Wallace e dai suoi amici d'infanzia, pubblica l'album di debutto, Conspiracy, prodotto dall'etichetta Big Beat Records. Il gruppo comprende al suo interno i rapper Lil' Kim e Lil' Cease, che intraprenderanno successivamente carriere soliste L'album vince il disco d'oro Dopo l'esperienza con il gruppo Wallace lavora con artisti R'n'B della Bad Boys: prima collabora con i 112 al brano Only You e successivamente partecipa al singolo Can't You See delle Total, restando con entrambi i brani nelle prime venti posizioni della Billboard Hot 200
Entro la fine dell'anno il rapper diventa il primo artista maschile solista all'interno della classifica statunitense di musica pop e R'n'B Nel luglio 1995 appare sulla copertina di The Source con la didascalia "Il re di New York prende il controllo". Alla consegna dei Source Awards viene premiato come "Best New Artist (Solo)" (miglior artista solista), "Lyricist of the Year" (paroliere dell'anno), "Live Performer of the Year" (artista dal vivo dell'anno), e il suo album di debutto vince l'"Album of the Year" (album dell'anno). Ai Billboard Music Awards vince il premio come artista rap dell'anno
Nel periodo di maggior successo Wallace viene attirato nella faida tra East Coast e West Coast diventandone uno dei protagonisti assieme a Tupac Shakur. In un'intervista concessa alla rivista Vibe nell'aprile 1995, in un periodo in cui è rinchiuso nella prigione Clinton Correctional Facility, il rapper di Los Angeles accusa Andre Harrell, il fondatore dell'Uptown Records, Sean Combs e Christopher Wallace di averlo rapinato sottraendogli migliaia di dollari in gioielli da uno studio di registrazione nella notte del 30 novembre 1994. Sebbene i tre si trovassero nello studio quella notte, hanno negato il fatto
Il 15 ottobre 1994, al seguito del rilascio dal carcere, Tupac firma per l'etichetta losangelina Death Row Records, che successivamente comincia una dura battaglia discografica con la Bad Boys
I problemi legali e la morte di Tupac
Wallace comincia le registrazioni per il secondo album nel settembre del 1995. Queste, avvenute tra New York, Trinidad e Los Angeles, vengono interrotte numerose volte a causa di vari problemi, spesso legali, legati alla disputa tra l'East Coast e la West Coast, in cui il rapper newyorkese è fortemente coinvolto
Il 23 marzo 1996 viene arrestato in un locale notturno a Manhattan con l'accusa di aver inseguito ed assalito due ammiratori in cerca di un autografo, rompendo un finestrino del taxi e prendendo a pugni uno di loro Il rapper ha confessato l'aggressione ed è stato condannato a 100 ore di lavori socialmente utili. Verso la metà del 1996, viene arrestato nella cittadina di Teaneck, nel New Jersey, per possesso di armi e droga
Nel giugno del 1996 Tupac Shakur pubblica Hit 'Em Up, una diss song in cui afferma esplicitamente di aver intrapreso rapporti sessuali con la moglie di Wallace, ed attacca il rapper di Brooklyn accusandolo di copiargli stile ed immagine. Nella canzone Brooklyn's Finest di Jay-Z, a sua volta, Wallace cita l'attacco, parlando della gravidanza di sua moglie, ma senza riferimenti espliciti. In una radiointervista rilasciata nel 1997 dice che non è nel suo stile rispondere a simili attacchi
Il 7 settembre 1996 Shakur viene ferito in un agguato con armi da fuoco a Las Vegas, in Nevada, all'uscita di un incontro di pugilato tra Mike Tyson e Bruce Seldon Il rapper muore sei giorni dopo per le ferite causate dalla sparatoria. Vista la faida che è in corso con Wallace, i sospetti ricadono subito su di lui, che verrà ancora attaccato dal giornalista Chuck Philips sul Los Angeles Times nel settembre del 2002 Wallace si difende asserendo di non avere niente a che fare con l'assassinio e sostenendo che, al momento dell'omicidio, era impegnato in uno studio di registrazione newyorkese
Il 29 ottobre 1996 Faith Evans, moglie del rapper, dà alla luce il suo primo figlio, Christopher "CJ" Wallace, Jr. Il mese successivo, una rapper dei Junior M.A.F.I.A., Lil' Kim, pubblica il primo album, Hard Core, sotto la supervisione di Wallace, che nel frattempo ha intrapreso una storia d'amore con la ragazza; da questa relazione Kim rimane incinta, ma deciderà successivamente di abortire
Il secondo album: Life After Death
Durante la registrazione del suo secondo album, che inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi Life After Death... 'Til Death Do Us Part, poi abbreviato in Life After Death, Wallace viene coinvolto in un incidente automobilistico in cui si rompe la gamba sinistra e viene costretto ad un periodo in sedia a rotelle dopo l'episodio sarà costretto ad appoggiarsi ad un bastone da passeggio per il resto della vita
Nel gennaio del 1997 il rapper deve pagare 41.000 dollari come risarcimento ad una persona che sostiene di essere stato picchiato e derubato da Wallace e dal suo entourage nel maggio del 1995 Dopo questa serie di incidenti, decide di concentrarsi sulle cose che ritiene importanti nella vitafamily...mia madre... mio figlio... mia figlia... la mia famiglia... i miei amici sono le cose più importanti per me ora
La morte
Nel febbraio 1997 Wallace va in California per promuovere il suo secondo album, la cui uscita è prevista per il 25 marzo di quell'anno, e registrare il video musicale per il singolo Hypnotize. Il 5 marzo 1997 concede un'intervista al talk show The Dog House sulla radio KYLD di San Francisco, in cui dichiara di aver contattato un servizio di sicurezza, ma semplicemente perché è una celebrità, non perché sia un rapper. L'8 marzo presenta l'undicesima edizione dei Soul Train Music Award a Los Angeles, consegnando un premio a Toni Braxton e venendo in quell'occasione insultato dal pubblico Dopo lo spettacolo partecipa ad una festa organizzata dalla rivista Vibe e dall'etichetta discografica Qwest Records al Petersen Automotive Museum di Los Angelestra gli ospiti figurano, oltre al rapper, la moglie Faith Evans, il produttore Sean Combs, la cantante Aaliyah e membri delle bande criminali dei Crips e dei Bloods
Il 9 marzo, alle 00:30 circa, Wallace lascia la festa dopo che le forze dell'ordine decidono di chiuderla per sovraffollamento. Wallace si siede sul sedile del passeggero in auto con il suo amico Damion "D-Roc" Butler, il membro dei Junior M.A.F.I.A. Lil' Cease e l'autista, Gregory "G-Money" Young; Sean Combs viaggia su un altro autoveicolo con tre guardie del corpo; i due Chevrolet Suburban sono scortati da un Chevrolet Blazer che ospita il capo della sicurezza della Bad Boy Records
Alle 00:45 la strada è affollata di persone che lasciano la festa; i SUV sono costretti a fermarsi a circa 50 metri dal museo. Una Chevrolet Impala nera si affianca all'auto di Wallace ed il conducente, un afroamericano elegantemente vestito con uno smoking blu, abbassa il finestrino e spara quattro colpi nel torace del rapper con una pistola 9 mm Wallace viene trasportato immediatamente al Cedars-Sinai Medical Center, ma viene dichiarato morto alle 1:15.
Carriera postuma
Quindici giorni dopo la morte, il secondo lavoro solista del rapper viene pubblicato con il titolo Life After Death, come previsto; ottiene un grande successo e raggiunge la prima posizione nella classifica Billboard 200L'album contiene più collaborazioni rispetto al precedente, partecipano all'album artisti affermati come i rapper Puff Daddy, Jay-Z, The Madd Rapper, Ma$e ed i cantanti Kelly Price, R. Kelly e Faith Evans, ex moglie di Wallace. Le basi sono affidate ad artisti di fama internazionale tra i quali spiccano Premier, Easy Mo Bee ed RZA del Wu-Tang Clan Nel 2000 viene certificato il disco di diamante, il premio più alto mai conferito dalla RIAA ad un disco hip hop solista
Il singolo Hypnotize è l'ultimo ad avere un video musicale a cui partecipa il rapper; il brano che ha maggior successo è però il secondo singolo, Mo Money Mo Problems, realizzato con la collaborazione di Sean Combs e Ma$e. Questa canzone è anche nota per aver lanciato lo stile Shiny Suit nell'hip hop East Coast Entrambi i singoli raggiungono la prima posizione nella Billboard Hot 100, facendo di Wallace il primo artista nella storia ad ottenere il doppio premio dopo la morte Il terzo singolo, Sky's the Limit, realizzato in collaborazione con i 112, viene notato per l'impiego di numerosi bambini nel videoclip che rappresentano, oltre a Wallace, Sean Combs, Lil' Kim, e Busta Rhymes. Nel dicembre 2007 il rapper viene insignito dei premi come "Artist of the Year" (artista dell'anno) e "Single of the Year" (singolo dell'anno) per Hypnotize dalla rivista Spin
Nella metà del 1997 il rapper Sean Combs pubblica il suo album di debutto sotto il nome di Puff Daddy; nel disco, intitolato No Way Out, Wallace appare in 5 tracce, compreso il terzo singolo VictoryIl singolo più importante è, però, un altro a cui Wallace non partecipa, ma che è dedicato alla sua memoria, I'll Be Missing You, a cui collaborano Faith Evans e i 112. Nei Grammy Awards 1998 Life After Death e i primi due singoli vengono candidati rispettivamente nelle categorie miglior album rap e miglior canzone rap; la vittoria di entrambi i premi va però al'amico Combs, che se li aggiudica con No Way Out e I'll Be Missing You
Il 7 dicembre 1999 la Bad Boy Records pubblica Born Again, album che contiene brani registrati precedentemente ma ancora inediti e vanta collaborazioni con i migliori rapper statunitensi, tra i quali Mobb Deep, Snoop Dogg, Ice Cube e Missy Elliott Nel corso del tempo la voce di Wallace appare campionata in numerosi singoli di successo, come in Foolish della cantante R'n'B Ashanti, nel singolo postumo di Tupac Shakur, Runnin' (Dying to Live), e in Unbreakable, prima traccia del'album Invincible di Michael Jackson, pubblicato nel 2001. Con Jackson, Wallace aveva già collaborato e cantato in This Time Around del doppio disco HIStory (1995).
Il 20 dicembre 2005 viene pubblicato il secondo album completamente postumo, a differenza di quanto accaduto per Life After Death, alla cui preparazione il rapper aveva preso parte. L'album si intitola Duets: The Final Chapter, e contiene collaborazioni con numerosi artisti hip hop e non, come dimostrano i brani Wake Up realizzato con la partecipazione della band metal dei KoЯn e Hold Ya Head, che affianca le voci campionate di Wallace e del cantante reggae Bob Marley
Nel 2009 è uscito un film biografico dal titolo Notorious B.I.G., incentrato sulla vita del rapper, distribuito negli Stati Uniti dalla Fox Searchlight Pictures. Inizialmente il regista del film sarebbe dovuto essere Antoine Fuqua, ma alla fine la scelta ricadde su George Tillman Jr.; per il ruolo di protagonista, invece, era stato preso in considerazione il cantante giamaicano Sean Kingston, che successivamente avrebbe rifiutato sotto consiglio dei suoi produttori discografici.[47]Il compito di impersonare The Notorious B.I.G. è stato quindi affidato a Jamal Woolard, anch'esso di New York. Voletta Wallace, la madre del rapper, è stata interpretata da Angela Bassett, Sean Combs da Derek Luke, Anthony Mackie è stato scelto per Tupac Shakur mentre Naturi Naughton ha vestito i panni di Lil' Kim, Antonique Smith per la moglie Faith Evans e Marc John Jefferies per l'amico Lil' Cease
Lascito
Dopo la morte Wallace è stato riconosciuto come uno dei più grandi rapper mai esistiti, l'All Music Guide lo descrive come il salvatore dell'East Coast rapLe riviste The Source e Blender lo considerano il miglior rapper di tutti i tempi, mentre nel 2003, la rivista XXL chiede a numerosi esponenti dell'hip hop statunitense quali siano i loro mc preferiti, e Wallace appare in quasi tutte le liste; nel 2006 viene inserito da MTV nella lista dei più grandi mc di tutti i tempi alla posizione numero tre, dietro a Jay-Z e Tupac Shakur.
La voce del rapper è stata campionata da numerosi artisti hip-hop, pop e R'n'B, tra i quali Jay-Z, 50 Cent, Alicia Keys, Fat Joe, Nelly, Ja Rule, Lil Wayne e Usher. Il 28 agosto 2005, agli MTV Video Music Awards, Sean Combs (che nel frattempo ha cambiato lo pseudonimo in P. Diddy) e Snoop Dogg cantano i singoli Juicy e Warning in tributo al defunto rapper Nel settembre 2005 il canale televisivo statunitense VH1 dedica il suo secondo Hip Hop Honors annuale al defunto rapper, dedicandogli un'intera puntata inedita
Poco prima di morire Wallace fonda un supergruppo hip hop chiamato The Commission, che comprende oltre a lui Jay-Z, Lil'Cease, Sean Combs e Charli Baltimore. Il gruppo viene menzionato nel brano What's Beef? su Life After Death e Victory, sull'album di Sean Combs No Way Out, ma non completerà mai un album vero e proprio.
Negli ultimi anni della sua vita Wallace promuove una linea di vestiti chiamata Brooklyn Mint, che ha molto successo dopo la sua morte; nel 2004 i manager che la gestiscono, Mark Pitts e Wayne Barrow, in collaborazione con Jay-Z, lanciano una serie di t-shirt con l'immagine di The Notorious B.I.G., una parte dei proventi di queste magliette sono devoluti in beneficenza
Il Christopher Wallace Memorial Foundation organizza attualmente una cena in abito nero chiamata "B.I.G. Night Out" per raccogliere fondi per le scuole dei quartieri poveri ed onorare la memoria del defunto rapper; in questo particolare evento la sigla B.I.G. sta per "Books Instead of Guns", ossia "libri al posto delle armi"
Temi ed argomenti
I temi trattati da Wallace includono gli argomenti del mafioso rap (Niggas Bleed), il ricordo del periodo dello spaccio (10 Crack Commandments), il vanto materialistico (Hypnotize), così come l'umorismo (Just Playing (Dreams)) e il romanticismo (Me & My Bitch) nel 2004 Rolling Stone definisce il rapper come "uno dei primi giovani cantautori maschi a realizzare canzoni d'amore credibili"
Le opinioni sulla realtà dei testi sono differenti: secondo un articolo del giornalista Touré del 1994 sul New York Times le liriche del rapper "trattano dettagli autobiografici sulla criminalità e sulla violenza con onestà emotiva" mentre per il suo collega Marriott, stando a quanto scrive sullo stesso quotidiano nel 1997, i testi non sono strettamente autobiografici ma il rapper "ha un'abilità per le esagerazioni ai fini di aumentare le vendite" Wallace descrive il suo debutto come "una grande torta, in cui ogni fetta rappresenta una parte della mia vita, includendo i miei ragazzi e le mie ragazze... dall'inizio alla fine"
L'album Ready to Die è descritto da Rolling Stone come un compromesso tra squallide visioni di strada e divertimento, che contempla il piacere di fare musica hip hop; All Music Guide parla di un senso di profondità che trasmettono i testi, e il New York Times nota molta paranoia al loro interno Nel periodo del debutto Wallace descrive sè stesso come una persona depressa e nell'ultima canzone dell'album, Suicidal Thoughts, il rapper parla del suo suicidio e termina la canzone con la realizzazione dell'atto. In Life After Death le liriche divengono ancora più profonde; la rivista XXL scrive che nella rappresentazione di sè stesso il rapper "rinnova la sua immagine", passando dal "delinquente di livello medio-basso" al debutto come "signore della droga"
All Music Guide pensa che il successo dell'album di debutto sia "dovuto alla sua abilità di narratore"; nel 1994 Rolling Stone parla di questa sua abilità paragonandola ad un dipinto, "un quadro sonoro talmente intenso da trasportarti diritto nella scena". In Life After Death dimostra questa abilità nel brano I Got a Story to Tell, in cui racconta una storia "per i suoi ragazzi" sotto forma di conversazione[
morto per sparatorie tra bande
Tupac Amaru Shakur, conosciuto come Tupac Shakur, Tupac, 2Pac, Pac, MC New York e Makaveli (New York, 16 giugno 1971 – Las Vegas, 13 settembre 1996), è stato un rapper, attore, poeta, produttore e attivista statunitense. Artista rap di grande successo, è considerato uno dei pilastri del genere, nonostante la breve carriera e la scomparsa a soli venticinque anni.
Tupac ha pubblicato un totale di 24 album, di cui dodici in studio, due dischi dal vivo e dieci raccolte (tutte postume). Molte sue canzoni sono incentrate sulla vita difficile nel ghetto, sul razzismo e su problemi sociali in generale, ma anche sugli scontri con altri rapper, sull'abuso di alcol e droga e sulla violenza tra le gang di strada. Ha venduto più di 120 milioni di copie, la maggior parte delle quali post mortem, guadagnandosi la fama di uno dei migliori rapper di sempre
L'infanzia e l'adolescenza
Tupac Amaru Shakur nacque a New York il 16 giugno 1971 al New York Univesity Hospital Sua madre, Afeni Shakur, fu membro delle Pantere Nere ed era in prigione al momento della gravidanza, per aver piazzato un ordigno esplosivo in un edificio newyorkese. Fu rilasciata un mese prima che Tupac nascesse. Shakur nacque con il nome di Lesane Parish Crooks, ma a sei anni venne ribattezzato Tupac Amaru Shakur (in onore di Túpac Amaru II, rivoluzionario del Perù e capo di una rivolta contro i colonizzatori spagnoli). Il padre, Billy Garland, abbandonò la famiglia dopo la nascita di Tupac; fu perciò Mutulu Shakur, suo padrino e primo marito di sua madre, a prendere il posto del padre. Solo nel 1994 ebbe i primi contatti con il padre biologico.
Gran parte della crescita di Tupac ruotò attorno alla filosofia delle Pantere Nere. Tupac viveva con la madre e la sorellastra in condizioni di estrema povertà infatti la mancanza di una dimora fissa lo costringevano a frequentare ricoveri per senzatetto, di conseguenza, conservò poche amicizie e si dedicò piuttosto alla composizione di poesie scrivendo un diario per tenersi occupato. All'eta di dodici anni, Shakur si unì ad una compagnia teatrale di Harlem e interpretò la parte di Travis in A Raisin in the Sun.
Gli venne offerto un contratto all'età di 13 anni, ma sua madre Afeni rifiutò perché credeva che suo figlio avesse ancora molto da imparare sul mondo prima di entrare nell’industria discografica
All'età di quindici anni, si trasferì con la madre a Baltimora, nel Maryland dove fu accettato nella Baltimore School for the Arts. Tupac amava le sue lezioni ed ebbe l'opportunità di studiare teatro, ballo e altre arti. Conobbe inoltre Jada Koren Pinkett, futura moglie di Will Smith, con la quale strinse una forte amicizia. Tupac, pur essendo ancora quindicenne, esprimeva già apertamente le sue opinioni sull'uguaglianza razziale. I suoi insegnanti lo ricordano come uno studente molto dotato: era un avido lettore, che studiava libri sulle religioni orientali o addirittura interi volumi di enciclopedia. Si guadagnò il rispetto dei ragazzi di Baltimora con il suo atteggiamento da duro e compose in questo periodo il suo primo pezzo rap firmato con lo pseudonimo di "MC New York". La canzone, ispirata dall'uccisione di un suo caro amico, trattava del problema delle armi da fuoco e del loro controllo.
Due anni dopo, Afeni mandò Tupac a vivere con un amico di famiglia a Marin City, in California. Tupac descriveva questo trasferimento da Baltimora come "quando ho abbandonato la vita normale". Mostrò una forte avversione e uno scarso rispetto per la legge, infatti fu spesso rimproverato per aver tenuto troppo alto il volume della musica che ascoltava. Nell'agosto del 1988 il patrigno di Shakur, Mutulu, fu condannato a sessant'anni di galera per rapina a mano armata, dopo essere stato per diversi anni nella lista dei 10 uomini più ricercati dell'FBI.
Shakur si trasferì presto assieme ad un vicino, provando a sostentarsi spacciando droga, ma egli stesso raccontò in più occasioni che gli stessi spacciatori lo scoraggiavano nel continuare e quelle stesse persone gli permisero di allargare i suoi interessi nel campo della musica rap; la cosa è citata nella famosa canzone Dear Mama
Successivamente divenne amico di Ray Luv, col quale fondò un gruppo hip hop chiamato Strictly Dope. I loro spettacoli nel quartiere fecero ottenere buoni consensi a Tupac e gli valsero un'audizione con Shock G dei Digital Underground.
Nel 1990 Shakur, dopo il provino, diventò il secondo rapper e ballerino per la Digital Underground. Mentre la sua abilità nel rappare migliorò rapidamente, i suoi testi non erano degni di nota ed egli era giudicato in modo ambivalente per la sua tendenza verso atteggiamenti da divo e per la sua personalità, a tratti violenta. Shakur collaborò per la prima volta ad un disco nel 1991, in This is an EP Release e in seguito in Sons of the P della Digital Underground.
Il debutto
Il 12 novembre 1991 il ventenne Shakur pubblicò il suo acclamato album 2Pacalypse Now. Il disco, anche se prodotto con l'aiuto della sua crew alla Digital Underground, aveva lo scopo di dimostrare il talento individuale di Shakur. Tupac si guadagnò il plauso del pubblico per la sua abilità nel mixaggio di tracce contenenti forti messaggi individuali, che esprimevano il suo rispetto per madri nere sole (Brenda's got a Baby e Part Time Mutha) e trattavano dei problemi legati al razzismo e alla vita nel ghetto.
L'album ebbe un ottimo successo, grazie anche al passaparola tra i giovani, ottenendo il disco d'oro, e Brenda's Got a Baby fu una presenza costante nelle classifiche statunitensi. Mentre Shakur sosteneva che il suo album voleva descrivere i problemi che i giovani di colore dovevano affrontare, esso conteneva anche molte immagini di violenza da parte e contro la polizia. 2Pacalypse Now attrasse su di sé rapidamente la critica, in particolare dopo che un giovane, dopo aver ucciso un agente di polizia del Texas, dichiarò di essere stato ispirato dall'album. L'ex-vice presidente degli Stati Uniti Dan Quayle, per la sua campagna a favore della moralità, denunciò pubblicamente l'album dichiarando che non doveva avere "alcuno spazio nella nostra società". Tuttavia non ha ottenuto lo stesso successo degli album seguenti, soprattutto per la qualità approssimativa dei beat e per la scarsa notorietà dell'artista.
Nel 1991 debuttò anche nel mondo del cinema, facendo da comparsa nel film Nient'altro che guai, come membro della Digital Underground.
I primi problemi con la legge
Assieme alla fama, per Shakur giunsero una serie di problemi con la legge che complicarono ulteriormente la sua immagine pubblica. Prima di iniziare la sua carriera discografica, Tupac aveva la fedina penale pulita. A Oakland, nell'ottobre del 1991, Tupac venne fermato da due agenti per un presunto attraversamento della strada senza badare al traffico e quindi pericoloso. Quando disse ai poliziotti «fuck y'all» («fottetevi tutti»), venne afferrato per la gola, sbattuta la sua testa sull'asfalto e dunque picchiato. Dopo l'accaduto intentò una causa per dieci milioni di dollari contro il dipartimento di polizia di Oakland, con cui giunse poi ad un accordo per un risarcimento di $42.000.
In seguito, nel 1992, venne arrestato dopo essere stato coinvolto in una rissa ad un festival all'aperto di Marin City, che culminò con la morte di un bambino di 6 anni colpito da una pallottola vagante; le accuse contro di lui furono ritirate dopo che Shakur giunse ad un accordo con i genitori del bambino.
Nell'ottobre del 1993, Shakur incontrò per caso due poliziotti fuori servizio che secondo lui stavano importunando e perseguitando un guidatore nero sul bordo di una strada di Atlanta. Shakur venne coinvolto in una rissa con i due poliziotti, a cui sparò (ad uno in una gamba, all'altro nelle natiche). Dovette affrontare delle accuse molto gravi, finché venne fuori che durante l'incidente entrambi i poliziotti erano ubriachi e sotto l'effetto di cocaina e marijuana, inoltre stavano utilizzando armi sottratte da un armadietto contenente prove giudiziarie. Le accuse contro Shakur furono quindi anche in questo caso ritirate.
Il successo
Il 16 febbraio 1993 Tupac diede alle stampe Strictly 4 My N.I.G.G.A.Z.. L'album ottenne il disco di platino e includeva le hit I Get Around e Keep Ya Head Up, brani che esemplificavano la descrizione che Tupac faceva di sé stesso: una persona contemporaneamente violenta, passionale e dura, ma comprensiva e compassionevole. Keep Ya Head Up fu notata in particolare per il suo messaggio rivolto al rispetto delle giovani donne nere, in opposizione alla critica verso gli uomini che non le rispettavano.
Nel 1994 Shakur formò il gruppo Thug Life con alcuni amici. La formazione comprendeva Tupac, Big Syke, Macadoshis, Mopreme e Rated R. Il gruppo pubblicò il suo primo album Thug Life: Volume 1 per la Interscope nel 1994 con un discreto successo, ottenendo il disco d'oro. Il gruppo venne citato come esempio di "rapper socialmente consapevoli". La forza dei testi del gruppo si doveva senza dubbio a Tupac, infatti i suoi componenti ebbero scarso successo dopo la sua morte. Uno dei tanti tatuaggi di Tupac raffigurava proprio la scritta "THUGLIFE" (che significa The Hate U Give Little Infants Fucks Everybody (traduzione letterale L'odio che dai ai fanciulli manda tutto a puttane) sull'addome.
L'accusa di violenza sessuale e la sparatoria di New York
Nel dicembre 1993, Tupac Shakur venne accusato di violenza sessuale. Secondo la sua testimonianza, egli incontrò una sua ammiratrice in un club, Nell's, la quale venne descritta dal rapper come desiderosa di "altro oltre che di conoscerlo". Ella fece sesso orale con Tupac sulla pista da ballo prima che lui la portasse nella sua stanza. La notte seguente, la ragazza lo raggiunse nella sua stanza d'albergo prima di uno spettacolo già programmato, mentre lei era intenta a fargli un massaggio, alcuni amici del rapper presenti quella sera interruppero la coppia volendo anch'essi godersi le attenzioni della ragazza. Shakur sostenne di aver lasciato la stanza disgustato e di essersene andato a schiacciare un pisolino. La ragazza, in disaccordo con la sua testimonianza, lo accusò di aver incoraggiato i tre uomini, tirandole i capelli, ad abusare della ragazza, anche sodomizzandola. Il 7 febbraio 1995, Shakur fu condannato a 4 anni e mezzo di prigione per le accuse di violenza sessuale, dopo aver negato il crimine.
Poco prima dell'annuncio del verdetto, durante un apparente tentativo di rapina fuori da uno studio musicale a New York, qualcuno sparò cinque volte a Shakur. Tupac ricordò il fatto in un'intervista rilasciata poco dopo per Vibe. Nella notte del 30 novembre 1994, egli si trovava con il fidato amico Stretch, il manager Freddie Moore, e un altro amico; arrivarono allo studio per fare delle registrazioni per un conoscente, Booker, del quale il rapper non si fidava affatto. Quando entrarono nello studio, Tupac ebbe dei sospetti su due uomini di colore sulla trentina, entrambi vestiti con tenute militari da fatica e che sembravano non essere consapevoli della sua presenza. Notò inoltre che era meno prudente nei loro confronti di quanto avrebbe dovuto essere, poiché (aveva appena smesso di fumare marijuana). Shakur credette che fossero della security di Biggie (The Notorius B.I.G.), con cui era ancora in rapporti di amicizia in quel periodo.
I due uomini, che Shakur descrisse come apparentemente di New York, si avvicinarono a lui con pistole 9mm identiche, obbligarono lui e i suoi amici a distendersi sul pavimento. La loro aggressione si concentrò quasi esclusivamente su Tupac, anche se minacciarono di sparare anche a Stretch. Spararono solo a Tupac, per un totale di cinque volte mentre egli fingeva di essere morto sul pavimento, lo derubarono anche di gioielli d'oro del valore di migliaia di dollari.
Fu trascinato in un ascensore e portato per sicurezza al piano superiore, dove lo stavano aspettando i suoi amici Biggie, Puffy, Little Caesar e altri. Shakur disse che i suoi amici si comportavano in modo molto strano, quasi come se fossero sorpresi che fosse ancora vivo. Le sue prime parole dopo aver realizzato quanto gravi fossero le sue ferite, essendo stato colpito alla testa, alla coscia sinistra e all'inguine, furono (Oh, merda. Rollami un po' di erba.)
Sopravvisse, miracolosamente, e pochi giorni dopo lasciò l'ospedale contro l'opinione dei medici, perché si sentiva perseguitato dalle telefonate e dai dottori.
Poco tempo dopo si presentò in tribunale su una sedia a rotelle per ascoltare il verdetto riguardo all'accusa di violenza sessuale. Shakur iniziò a scontare la sua pena già nella seconda parte di quel febbraio.
L'apice del successo
Nel febbraio 1995 venne pubblicato il suo nuovo album, più volte disco di platino, Me Against the World. Con questo album Shakur ottenne la definitiva consacrazione grazie alle canzoni Me Against The World, If I die 2Nite e Dear Mama; In questo periodo egli sposò Keisha Morris, sua fidanzata già da diverso tempo; ebbe inoltre tempo di leggere molto, effettuando ricerche sulle opere di Niccolò Machiavelli, da cui lo pseudonimo Makaveli, e scrisse addirittura una sceneggiatura intitolata Live 2 Tell, tuttora in produzione.
In ottobre, dopo quasi otto mesi di carcere, Shakur fu rilasciato con la condizionale, in gran parte grazie all'aiuto del capo della Death Row Records (l'etichetta discografica per la quale lavorava), Suge Knight. Suge pagò una cauzione di 1,4 milioni di dollari per il rapper, il quale in cambio fu obbligato a pubblicare tre album per la Death Row. Tupac non si era pentito, e anzi crebbe ancora in lui la rabbia e l'amarezza nei confronti delle autorità, che sono ben visibili nella sua musica.
Poche ore dopo il suo rilascio, Shakur venne portato in studio e iniziò a lavorare al suo successivo album che venne completato in sole due settimane. Nel 1996 pubblicò il suo quarto lavoro da solista, All Eyez on Me. Era il primo doppio album con materiale originale nella storia dell'hip hop. Vendette oltre 9 milioni di copie Alcune canzoni scalarono rapidamente le classifiche come How Do U Want It, 2 of Amerikaz Most Wanted in collaborazione con l'amico rapper Snoop Dogg, I Ain't Mad At Cha e California Love con Dr. Dre la quale rimase in testa alle classifiche per molte settimane e fu presa ad esempio per delineare il West Coast hip hop.
Continuò poi le sue prolifiche registrazioni, nonostante i problemi incombenti alla Death Row, dato che Dr. Dre abbandonò il posto come house producer e Suge Knight venne coinvolto sempre di più in attività illegali.
L'ultimo album creato da Shakur mentre era ancora in vita fu The Don Killuminati: The 7 Day Theory. Primo album dell'artista uscito postumo, è un album solenne e scuro, in molte tracce del quale la propria morte viene prevista. Si dice che l'intero album sia stato composto in soli sette giorni, mentre la sua canzone più famosa, Hail Mary, pare sia stata creata in mezz'ora Le vendite dell'album furono superiori ai cinque milioni di copie.
Vi erano anche piccoli contatti tra Tupac e Eazy-E, e si diceva che i due dovessero iniziare ad intraprendere una nuova carriera musicale insieme, ma nel 1995 Tupac fu arrestato per presunti abusi sessuali e mentre scontava la pena Eazy-E morì per AIDS, così il sogno di molti fan di vedere Tupac ed Eazy-E insieme non si avverò.
Il 7 settembre 1996, Shakur venne colpito a morte da cinque proiettili,di cui uno al polmone destro, sparati in corsa a Las Vegas, in Nevada, dopo aver assistito ad un combattimento di boxe tra Mike Tyson e Bruce Seldon. Morì dopo sei giorni di agonia nell'Ospedale dell'Università del Nevada per le conseguenze delle ferite riportate, alle ore 4:03. Era il 13 settembre 1996.
La polizia metropolitana di Las Vegas e la polizia di Compton, sebbene non abbiano mai risolto ufficialmente il caso, conclusero inizialmente che Shakur era stato colpito dai Crips (una delle più celebri gang della zona di Los Angeles) di Southside dopo il combattimento di Tyson ma in seguito l'ipotesi fu smentita.
Il precedente tentativo di rapina aveva convinto il rapper a cercare una protezione esterna, per cui aveva assunto delle guardie del corpo dopo essere uscito di galera nell'ottobre 1995. Era noto inoltre che indossasse sempre un giubbotto antiproiettile in pubblico, Perché non lo portasse quella notte rimane tuttora un mistero. Anche se molti sperarono che la morte di Shakur avrebbe aiutato a fermare l'eterno dualismo tra East Coast e West Coast, il suo rivale Notorious B.I.G. venne ucciso in circostanze molto simili circa sei mesi dopo. A peggiorare ulteriormente la situazione, giunse la notizia della morte di Orlando Anderson, colui che più tardi fu ritenuto il sospetto assassino , perché prima della morte del rapper gli entourage di Tupac e di Anderson furono coinvolti in una rissa fuori dall'MGM Grand Hotel, il quale nel maggio 1998 venne ucciso in una sparatoria tra gang non legata alla morte di Tupac.
Shakur spiegò dopo essere stato scarcerato di aver in mente progetti elevati per il futuro, fra i quali l'uscita dalla scena rap con la pubblicazione di album di alta qualità, profondi, ogni, più o meno, cinque anni. Pac desiderava anche dare alla comunità molte più iniziative per incoraggare i bambini neri a rimanere sulla retta via. Iniziò un progetto preliminare di nome "The Underground Railroad" che puntava a tenere lontani dalla droga i giovani coinvolgendoli nella musica. Anche se non visse abbastanza per realizzare questi sogni, la madre Afeni sta attualmente cercando di portare avanti il suo lavoro raccogliendo denaro destinato a un Art Centre (centro per le arti).
Negli anni dopo la morte di Shakur sono stati pubblicati diversi suoi album postumi; il primo uscì nel Novembre del 1996, The Don Killuminati: The 7 Day Theory, album del quale l' artista stava lavorando un mese prima della morte. L'album arrivò alla numero 1 nella Billboard charts e ha venduto 28 milioni di copie. Nel 1997 è la volta di R U Still Down? (Remember Me) il primo lavoro dell' artista pubblicato sotto l' etichetta della Amaru Entertainment; il disco contiene dei pezzi scartati dagli album Strictly 4 My N.I.G.G.A.Z., Thug Life: Volume 1, Me Against the World ed All Eyez on Me. Nel 1998 esce 2Pac's Greatest Hits prima raccolta del rapper contenente 21 canzoni più gli inediti God Bless the Dead, Unconditional Love, Troublesome 96 e Changes. Nel 2001 esce il quarto album postumo del rapper Until the End of Time lanciato dall' omonimo singolo basato su un campionamento di Broken Wings dei Mr. Mister. Il secondo singolo estratto è Letter 2 My Unborn basato su un campionamento della canzone di Michael Jackson Liberian Girl. Nel 2002 è la volta del quinto album postumo Better Dayz; l' album entra nella numero 5 della Billboard 200 e contiene del materiale registrato tra il 1994 e il 1996.
Il 14 novembre 2003, arrivò nelle sale cinematografiche un documentario sul rapper dal titolo Tupac: The Resurrection; girato sotto la supervisione di Afeni Shakur, è narrato interamente dalla voce di Tupac, presa da materiale archiviato. Gli incassi sono stati destinati a un fondo di solidarietà creato da Afeni. Negli ultimi tempi è stata perfino creata una linea di vestiti basata sulla figura di Shakur, la "Makaveli Branded", che sta avendo un discreto successo.
Il 6 agosto 2004 esce 2Pac Live il primo album dal vivo del rapper.
Il 14 dicembre di quell' anno è stato rilasciato l'album Loyal to the Game. Il disco è stato prodotto da Eminem e conta le collaborazioni di artisti di musica pop, quali Elton John e Dido, e musica rap, tra cui il già citato Eminem, Obie Trice, Jadakiss, Nate Dogg e la G-Unit (allora composta da 50 Cent, Tony Yayo, Lloyd Banks e Young Buck). L'album ha ottenuto un ottimo successo e vinse il disco di platino, anche se non si può paragonare ai successi precedenti di Tupac.
Il 3 ottobre 2005 esce in formato CD e DVD il secondo album live di Shakur, Live at the House of Blues, registrato durante la sua ultima esibizione dal vivo il 4 luglio 1996; all' evento parteciparono anche diverse star dell'Hip-Hop come Snoop Dogg, Tha Dogg Pound e Outlawz.
Il 5 aprile 2006 è stata presentata al museo di Madame Tussauds di Las Vegas la statua di cera di Tupac Shakur. Jeni Fairey ha lavorato oltre 700 ore al suo capolavoro per riprodurre fedelmente il corpo di Shakur. L'opera pesa complessivamente 25 kg e ritrae Tupac a torso nudo con la sua classica bandana e tutti i tatuaggi. La statua ha fatto il giro del mondo per ricordare il suo decimo anniversario di morte, ed è stata esposta a New York, Hong Kong, Shangai e Londra, per poi stabilirsi definitivamente nel museo Tasca.
Il 21 novembre dello stesso anno esce Pac's Life; l' album contiene diversi duetti come Ashanti, Snoop Dogg, Keyshia, Cole Bone, Thugs-n-Harmony e Outlawz. Arrivò alla posizione numero 9 della chart Billboard 200 e ha venduto 159.000 copie.
L'8 dicembre 2009 compare, con la canzone Changes, nella play-list ufficiale del Vaticano, pubblicata su MySpace
Nel 2009, dopo l'uscita di un film biografico basato sulla vita di The Notorious B.I.G., iniziò a correre voce la possibilità della realizzazione di un film per il grande schermo su Shakur. A marzo, alcuni siti indicarono come effettivamente fosse alla mano di alcuni studi un progetto cinematografico su Shakur, in fase di compravendita.
Nel 2012 appare un suo ologramma allo show "Coachella" che interpreta i brani Hail Mary e 2 of Amerikaz Most Wanted mandando in delirio il pubblico, infine l'ologramma lascia la scena scomparendo in un flash di luce.
Durante la sua vita, Shakur si fece diversi nemici. L'inimicizia più famosa di tutte fu quella con The Notorious B.I.G. e la sua corte alla Bad Boy Records. I due erano in origine grandi amici, quando Biggie era ancora uno sconosciuto. Dopo la rapina, tuttavia, Tupac accusò pubblicamente Biggie, Puff Daddy, e Andre Harrell di aver avuto una parte nel tentativo di ucciderlo.
Mentre Shakur era in prigione, si arrabbiò molto per i commenti denigratori di Biggie e Puffy nei suoi confronti sul giornale Vibe. Dopo tutti i suoi problemi legali, Tupac affermò di "voler uscire dal gioco", ma le frasi di Biggie gli fornirono l'ispirazione per tornare e vendicarsi di lui.
Mentre stava girando il film Poetic Justice assieme a Janet Jackson, Tupac creò involontariamente un caso quando si rifiutò di fare il test sull'AIDS, ritenuto un prerequisito per una scena di sesso con Janet. Shakur sostenne che altri uomini avevano girato scene di quel tipo con Janet sul palco prima di lui, senza aver fatto il test, per cui non ne vedeva la necessità. Tuttavia, Janet se la prese e non gli parlò più subito dopo la fine delle registrazioni. Shakur si scusò più tardi con lei nella canzone Got My Mind Made Up, a cui collaborarono Method Man, Redman, Kurupt e Daz Dillinger, nei versi "Lyrics motivate the planet / Forgive me Janet" (I testi motivano il pianeta, perdonami Janet).
Dopo l'attentato a Pac del 1994 la Bad Boy Records e la Death Row entrarono in conflitto. La faida peggiorò quando Suge Knight prese in giro Puff Daddy ai The Source Awards nell'agosto 1995, annunciando agli artisti e alle personalità dell'industria:
Come parte della faida che andava avanti tra Tupac e il suo ex-amico Biggie, Pac si vantò in Hit'Em Up di aver avuto un presunto rapporto sessuale con la moglie di Biggie, Faith Evans. Lo stesso Biggie ironizza il fatto nella canzone Brooklyn's Finest, realizzata con Jay-Z, dicendo che se Faith avesse dei figli con 2pac avrebbe probabilmente 2 fagottini che in inglese si dice Two Pacs. Poi Shakur ebbe degli screzi minori anche con Jay-Z proprio perché quest'ultimo che non c'entrava niente nella faida collaborò con Biggie in quella canzone. Dopo la morte di Biggie, sei mesi dopo quella di Shakur, Faith e Puffy pubblicarono un singolo di grande successo I'll Be Missing You in memoria di Biggie.
Oltre alle sue inimicizie alla Bad Boy Records, Shakur sospettava che il suo ex-amico Stretch (vero nome Randy Walker) fosse stato coinvolto nella celebre rapina allo studio di registrazione. Il 30 novembre 1995, esattamente un anno dopo quell'episodio, Walker venne freddato a Queens, quartiere di New York.
Pac ebbe anche qualche contrasto minore con Dr. Dre, che fu per un po' il produttore in-house della Death Row. Pac sosteneva che Dre non facesse nulla alla Death Row e si prendesse il credito sul lavoro di altre persone. Inoltre, Shakur si infuriò quando Dre si rifiutò di venire a testimoniare in difesa del suo amico, Snoop Doggy Dogg, in un processo. Oltre a ciò, Shakur in alcune tracce esprime la convinzione che Dre fosse gay, cosa che fu ribadita anche da Suge Knight nel documentario Thug Immortal.
Shakur ebbe anche qualche contrasto minore con LL Cool J, nonostante precedentemente lo stimasse, come si nota nella canzone Old School dove Tupac cita proprio LL Cool J come uno degli artisti old school hip hop da lui apprezzati. Pac lo giudicava un wannabe thug, un tipo che voleva sembrare un duro, ma che, in realtà, era una mammoletta perché si era fatto produrre un album da Puff Daddy. Shakur criticò anche i Mobb Deep per averlo insultato in un concerto, e offese duramente Prodigy in Hit 'Em Up, con il verso "Ain't one of you niggas got sickle cell or something?", cioè "uno di voi non aveva la leucemia o qualcosa?" riferendosi alla malattia che affligge Prodigy. Dopo la morte di Tupac, i Mobb Deep cambiarono opinione, mostrando apparentemente rispetto per lui.
Tatuaggi
Tupac aveva 20 tatuaggi Eccone l'elenco completo:
- Sul bicipite destro le scritte "Heartless" (Senza cuore) e "My only fear of death is coming back reincarnated" (La mia unica paura della morte è di reincarnarmi) rispettivamente sopra e sotto l'immagine di un teschio; sul bicipite opposto, in prossimità dell'omero, una pantera nera (simbolo delle Black Panters) mentre in prossimità del gomito la frase "Only God can judge me" (Solo Dio può giudicarmi) al di sotto dell'immagine del viso di Gesù Cristo sulla croce.
- Sull'avambraccio destro la scritta "Notorious" (Famigerato), sull'avambraccio sinistro la scritta "Outlaw" (Fuorilegge, che è anche il nome della sua crew). Le due parole completano la frase "Notorious Outlaw".
- Sul pettorale destro la testa della regina Nefertari con scritto sotto "2.DIE.4" (Morire per) mentre sul pettorale sinistro il suo pseudonimo 2PAC; sull'addome la scritta, a caratteri cubitali, "Thug Life" (acronimo della frase: The Hate U Give Little Infants Fucks Everybody), poco al di sopra di essa un AK-47 (Arma da fuoco) con la scritta "50 Niggaz" (50 "Negri", che rappresentano gli Stati Uniti d'America).
- Al centro della schiena una croce gotica con scritto al suo interno "Exodus 1831" (riferimento alla data 1831, quando Nat Turner diede il via a una rivolta di schiavi il 23 agosto di quell'anno, "Exodus" è da intendersi come il tentativo di liberarsi dalla schiavitù); sul lato sinistro della croce una maschera con scritto sotto "Laugh now" (Ridi adesso) mentre sul lato destro un'altra maschera con scritto sotto "Cry later" (Piangi dopo); sotto la croce la scritta "Ballin'" (Ci divertiamo).
- Dietro la nuca una corona con scritto sotto "Boss Playaz" (Padrino Playboy); ancora più sotto la scritta "Fuck the world" (Al diavolo il mondo).
i misteri sulla morte:
1: Pac e' stato cremato il giorno dopo la sua morte.
2: il corpo di Pac non e' stato sottoposto ad autopsia,
cosa che invece deve essere fatta in caso di morte per omicidio.
3: non esistono foto di Pac in ospedale.
4: nelle sue canzoni Pac diceva spesso di voler essere seppellito,
perche' allora e' stato cremato ? E per di piu' il giorno dopo la morte ?
5: era stata stipulata una polizza assicurativa sulla vita di Pac
di circa 70 milioni di dollari e quei soldi non sono mai stati incassati da nessuno.
6: non sono stati mai effettuati test balistici riguardo alla sparatoria.
7: dopo l' agguato subìto a New York nel ' 94 Pac portava sempre un giubbotto antiproiettile.
Perche' quella sera no ? Eppure Pac sapeva benissimo che ad assistere all' incontro
di Tyson ci sarebbero stati tanti altri rapper, potenzialmente pericolosi.
8: contro la macchina in cui si trovava 2pac furono sparati 13 proiettili, di cui
solo uno sfioro' a malapena Knight che era al volante . Strano, molto strano !
9: perche' Knight non si e' mai interessato del caso, e non
ha mai collaborato con la polizia per cercare di trovare i colpevoli ?
10: e perche' un uomo ricco e potente come lui non ha mai messo una ricompensa a favore
di chi gli potesse fornire informazioni utili per la cattura dei colpevoli ?
11: il primo album postumo " THE 7 DAY THEORY " inizia con una frase
pronunciata sottovoce : " SUGE SHOT ME " ( Suge mi ha sparato ).
12: la Cadillac bianca dalla quale sono partiti gli spari non e' mai stata ritrovata.
Com' e' possibile dato che Las Vegas si trova nel mezzo del deserto,
e che di solito il territorio viene controllato dagli elicotteri della polizia ?
13: perche' nessuna delle auto delle sue guardie del corpo ha
cercato di inseguire la Cadillac dopo l' accaduto ?
14: nella canzone " LIFE GOES ON " Pac parla del suo funerale . E proprio al suo
funerale desiderava che gli fosse intonata questa canzone, ma non fu accontentato !
15: nel video di " I AIN' T MAD AT CHA " girato pochi giorni prima
della sua morte, Pac viene assassinato all' uscita di un cinema.
Che siano le prove generali prima dell' imminente 7 Settembre ?
16: nel primo album postumo " THE 7 DAY THEORY " compare la scritta :
" EXIT 2PAC - ENTER MAKAVELI " e sempre in questo CD non c' e' nessuna scritta
o frase in sua memoria, come se non fosse mai morto ma avesse solo cambiato identita'.
17: l' album " THE 7 DAY THEORY " e' stato prodotto da un certo SIMON
( personaggio sconosciuto nel mondo della discografia ), nella Bibbia Simone
e' un Apostolo di Gesu' ed e' tra i primi testimoni della resurrezione di Gesu'.
Nota : nella copertina dell' album Pac compare crocefisso proprio come Gesu'.
18: nel video di " TO LIVE & DIE IN L. A." Pac indossa delle scarpe da basket modello JORDAN
che sono uscite dopo la sua morte . Stesso discorso per il video di
" TOSS IT UP " nel quale indossa invece un modello PENNY HARDAWAY.
19: Niccolo' Machiavelli, scrittore e stratega toscano, di cui Pac era un grande estimatore,
scrisse 2 libri prima di morire, l' ultimo album di 2pac in vita ( All Eyez On Me )
contiene 2 CD che sono chiamati BOOK 1 e BOOK 2 . Nota : in un suo libro
Machiavelli e' un personaggio che si fa credere morto per poter sfuggire ai propri nemici.
ELVIS PRESLEY (ABUSO DI FARMACI PRESCITTI)
Elvis Aaron Presley (Tupelo, 8 gennaio 1935 – Memphis, 16 agosto 1977) è stato un cantante, chitarrista e attore statunitense. È stato uno dei più celebri cantanti di tutti i tempi, fonte di ispirazione per musicisti e cantanti di rock'n'roll e rockabilly,tanto da meritarsi il soprannome de Il Re del Rock and Roll o semplicemente The King (Il Re in lingua italiana).
La sua presenza scenica ha avuto un impatto senza precedenti sulla cultura americana e mondiale e i suoi caratteristici movimenti di bacino gli guadagnarono l'altro importante soprannome: "The Pelvis". Stimato da fans, critici e da molte altre personalità dello star system del suo tempo - da Marilyn Monroe ai Beatles - ha saputo andare oltre l'arte musicale finendo per diventare una vera e propria icona della cultura pop del XX secolo. Pur essendo passato più di un trentennio dalla morte, il suo mito e la sua leggenda non sono minimamente scalfiti.
Eccetto sei concerti tenuti in Canada, non si esibì mai fuori dagli Stati Uniti
Nel corso della sua carriera Elvis Presley ha visto le sue canzoni approdare più volte ai vertici della Top Chart della rivista Billboard, punto di riferimento per le vendite nel mercato discografico statunitense. Sul mercato britannico, il cantante di Tupelo piazzò ventuno singoli in vetta alle classifiche di vendita, con ottanta settimane di permanenza al primo posto. I suoi dischi a 45 giri rimasero in classifica 1.277 settimane, mentre i long playing con le sue canzoni stazionarono nella Top 10 dal novembre 1958 al luglio del 1964
In 24 anni di carriera Presley ha pubblicato 61 album, vendendo oltre 1 miliardo di dischi in tutto il mondo ottenendo il record di dischi venduti da un solo cantante, record condiviso con i Beatles e Michael Jackson
Elvis nacque l'8 gennaio del 1935 a Tupelo, Mississippi, sopravvissuto al gemello, che morì appena nato.
Il padre, Vernon, di origini scozzesi,non aveva un lavoro fisso e la madre aggiustava come poteva i conti domestici, facendo piccoli lavori serali. Abitavano in una modestissima casa appena fuori Tupelo, vicino al quartiere della gente di colore, in un bilocale con il bagno fuori.
Assidui frequentatori della Chiesa Evangelica delle Assembly of God, fu proprio lì che Elvis ebbe il primo contatto con la musica. Per il suo ottavo compleanno, Elvis scelse una chitarra e imparò i primi accordi osservando uno zio di sua madre che suonava durante le riunioni di famiglia.
Dal momento che Vernon non riusciva a trovare un lavoro a Tupelo, i Presley decisero di partire alla volta di Memphis, Tennessee, che in quegli anni era in pieno sviluppo. Elvis ormai era adolescente, ma nella nuova città non riusciva a farsi troppe amicizie. Il suo carattere era schivo e timido ed era terribilmente attaccato ai genitori, soprattutto alla madre. Il suo look, oltretutto, non lo rendeva affatto popolare tra i compagni di scuola: mentre gli altri ragazzi avevano pettinature in stile militare e t-shirt, Elvis portava i capelli con un ciuffo lungo e con le basette e vestiva con colori sgargianti acquistando i suoi capi d'abbigliamento a Beale Street, nel cuore di Memphis, dove la gente di colore aveva il suo centro e dove, proprio per questo, poteva trovare ciò che cercava a buon mercato.
Elvis, contrariamente alla maggioranza della popolazione del sud degli Stati Uniti d'America non faceva distinzioni di razza e, indifferentemente, frequentava ambienti sia della comunità bianca che di colore. Da qui il suo approccio disinvolto anche con la musica.
Negli anni cinquanta le stazioni radio statunitensi erano nettamente divise tra quelle che trasmettevano esclusivamente musica bianca e quelle di musica nera; Elvis ascoltava indistintamente canzoni di B.B. King o Howlin' Wolf.
Per aiutare economicamente la famiglia, Elvis decise di fare il camionista per la Crown Electric di Memphis. Un giorno passando sulla Union Street vide che alla Sun Records di Sam Phillips chiunque, pagando un dollaro, poteva registrare un disco da portarsi a casa.
Elvis decise di fare un regalo alla madre per il compleanno e decise di registrarle un disco, una vecchia ballata che aveva sentito per radio fin dai tempi di Tupelo, My Happiness. Sam Phillips, ascoltato il ragazzo, convocò immediatamente due session men che già avevano lavorato nel suo studio in passato, il contrabbassista Bill Black e il chitarrista Scotty Moore. In una notte di luglio del 1954, dopo aver provato per ore senza aver trovato niente di buono o di originale, Elvis vinse la sua timidezza e disse agli altri due: «La conoscete questa?», ed iniziò a suonare un vecchio pezzo country di Arthur Crudup, intitolato That's All Right Mama con un ritmo frenetico; Sam Phillips uscì dalla regia e li fermò dicendo ad Elvis: «no, non la conosco ma io di questo ne faccio un disco!».
I primi dischi che Elvis fece per la Sun entrarono nella storia del rock: That's All Right (Mama), Blue Moon of Kentucky, Good Rockin' Tonight, Baby Let's Play House, titoli che catapultarono il giovane Elvis tra le stelle della musica del sud degli Stati Uniti.
La musica proposta da Elvis era così nuova che gli ascoltatori telefonavano ai DJ delle radio per chiedere chi fosse quel nero che cantava canzoni country, oppure chi fosse quel bianco che cantava pezzi blues. Inoltre Elvis era l'unico artista che appariva sia nelle classifiche di vendita di rhythm and blues, che in quelle di country.
Nel 1955 il contratto di Elvis venne venduto da Sam Phillips, che con la sua piccola etichetta non poteva far fronte all'incredibile ascesa della sua giovane scoperta, alla RCA per l'allora cifra record di 35.000 dollari. Il manager di Elvis era il Colonnello Tom Parker e rimase tale fino alla morte del cantante.
Parker, intuite le potenzialità del suo assistito, fece esibire Elvis alla televisione nazionale, facendolo entrare in tutte le case d'America. L'opinione pubblica si scandalizzò sia della musica che delle movenze selvagge che Presley portò in TV, ma le canzoni Heartbreak Hotel, Jailhouse Rock (che come singolo per ora ha venduto più di 9 milioni di copie), Hound Dog (13 milioni di copie), Love Me Tender (5 milioni di copie), All Shook Up (7 milioni di copie) inoltre tutti questi singoli risultano tra i più venduti nella storia della musica.
Il famoso produttore Hal B. Wallis firmò con il colonnello Parker un contratto in esclusiva per avere Elvis nei suoi film e, negli anni tra il 1956 e il 1958, Presley interpretò 4 pellicole diretto da registi del calibro di Robert Wise e Michael Curtiz.
Il servizio militare
Nel 1958 Elvis fu chiamato per il servizio militare e dovette partire alla volta della Germania e rimase lontano dalle scene per ben due anni.
Il colonnello seppe però mantenere vivo l'interesse del pubblico e la popolarità di Elvis rimase intatta.
Durante la sua permanenza in Germania, conobbe quella che sarebbe diventata sua moglie: Priscilla Beaulieu, la figlia di un colonnello americano anche lui di stanza in territorio tedesco, ma gli inizi del nuovo decennio furono piuttosto duri. La madre Gladys morì il 14 agosto 1958 all'età di 46 anni e la cosa ebbe su Elvis effetti devastanti e dai quali, forse, non si riprese più Nel 1960 fu ospite nello show televisivo di Frank Sinatra, che gli volle dare la possibilità di riacquistare la visibilità di un paio di anni prima. Elvis andò allo show pochi giorni dopo essere rientrato dal servizio militare.
Gli anni sessanta
Le nuove rock band avevano ormai invaso il mercato dei primi anni sessanta, e i ragazzi avevano nuovi idoli musicali come i Beatles, i Beach Boys o i Rolling Stones.
Nonostante Presley continuasse a incidere dischi interessanti, non vendeva più come un tempo e il colonnello decise di sfruttare il remunerativo filone cinematografico. In otto anni Elvis interpretò ben ventinove film, dei quali solo tre o quattro erano artisticamente validi. Gli altri erano tutti film B-movie, girati, a volte, in due settimane con trame leggere, ma incassavano bene. Elvis aveva una certa propensione alla recitazione anche se gli furono sempre affidati ruoli poco favorevoli a mostrare le sue doti. Fu scelto da Barbra Streisand per recitare nel film È nata una stella ma le richieste esose del Col. Parker lo impedirono, come accadde anche per le sue candidature ad altri due film di notevole spessore: La gatta sul tetto che scotta, nel ruolo che fu di Paul Newman e Un uomo da marciapiede, nel ruolo che fu di Jon Voight.
'68 Comeback Special
Nel 1968 Elvis, a trentatré anni, sposato e padre di una bambina, Lisa Marie Presley, stanco di fare film di poco conto, volle ritornare nel mondo della musica.
Il colonnello organizzò uno special televisivo natalizio per la NBC, la regia venne affidata al giovane Steve Binder, che aveva già diretto un paio di documentari sul mondo del Rock & Roll e che aveva intenzione di fare uno special su Presley. Quello che fu poi chiamato "68 Comeback Special" non prese però le sembianze di una celebrazione del Natale, bensì la celebrazione del ritorno di Elvis Presley come rocker.
Elvis si presentò nella migliore forma di sempre, vestito di pelle nera e dando sfogo alla grinta che aveva dovuto reprimere negli anni dei film, regalando al pubblico americano uno spettacolo entrato nella storia della televisione.
L'incredibile successo dello show rinnovò in Elvis il desiderio di fare musica di qualità. Decise così di ritornare a Memphis e di chiudersi in studio per una session di registrazione. Il frutto di questo lavoro furono due album acclamatissimi da critica e pubblico, Back In Memphis e From Elvis in Memphis, con canzoni come In The Ghetto e Suspicious Minds.
Tornò anche la voglia di esibirsi dal vivo e, mentre Elvis approvava su consiglio di James Burton, il suo nuovo chitarrista, i membri di quella che sarebbe diventata la TCB Band, che lo avrebbe accompagnato in tour, e che annoverava tra le sue fila il bassista Jerry Scheff e il batterista Ronnie Tutt, il chitarrista ritmico John Wilkinson e il pianista Larry Muhoberac, il colonnello firmava un contratto di esclusiva con l'International Hotel di Las Vegas per una serie di concerti che avrebbero avuto un grandissimo successo di pubblico e critica.
Gli anni settanta
Elvis iniziò il nuovo decennio con una seconda serie di spettacoli, fra il 26 gennaio e il 23 febbraio 1970, sempre all'International Hotel di Las Vegas. Da quel momento sembrò deciso a voler recuperare tutti gli anni perduti lontano dal pubblico e nell'arco di sette anni, fra il 1970 e il 1976, si esibì in quasi un migliaio di concerti, con una media di uno ogni due giorni e mezzo circa, anche due o tre nello stesso giorno.
Il 21 dicembre 1970 Elvis Presley fece visita, su sua richiesta, al presidente Richard Nixon alla Casa Bianca. Numerose foto lo ritraggono col presidente nello Studio Ovale. La Biblioteca presidenziale Nixon Library & Birthplace, con sede a Yorba Linda in California, vende queste foto con la didascalia «The President & The King».
Malgrado insistenti voci di possibili tour esteri, Presley non si esibì mai al di fuori degli Stati Uniti o del Canada. Di conseguenza furono migliaia gli appassionati che da tutto il mondo si recarono oltreoceano per poter assistere ad una sua esibizione.
Aloha from Hawaii
Il 14 gennaio 1973 venne trasmesso in TV il primo show via satellite da Honolulu, Elvis: Aloha From Hawaii seguito da un pubblico stimato di oltre un miliardo di telespettatori in quaranta paesi. Dal concerto è ricavato Aloha From Hawaii: Via Satellite (1973), primo disco quadrifonico a diventare un million seller.
La produzione discografica complessiva fu comunque enorme per tutto il decennio: a fianco di una serie di album pubblicati sull'etichetta economica RCA Camden, sottomarca della RCA, che raccoglievano brani provenienti dalle colonne sonore dei film degli anni sessanta, furono pubblicati numerosi album con materiale inciso in studio.
Fra questi si possono ricordare Elvis Country (I'm 10,000 Years Old) (1971), un concept album di musica country, Elvis Sings the Wonderful World of Christmas (1971) e He Touched Me (1972), con materiale natalizio e gospel, e più tardi Promised Land e Today (entrambi del 1975).
Numerose furono anche le antologie con materiale dei decenni precedenti. I maggiori successi da classifica come singoli, nel periodo furono: Kentucky Rain (1970), The Wonder of You (1970), There Goes My Everything (1971), Burning Love (1972), Steamroller Blues (1973), Promised Land (1974), My Boy (1975), T-R-O-U-B-L-E (1975) e Moody Blue (1977).
Presley troncò, invece, ogni rapporto con Hollywood, e le uniche testimonianze della sua attività concertistica per immagini furono i due documentari Elvis, That's The Way It Is (1970) ed Elvis On Tour (1972).
Fin dal ritorno dal servizio militare, nel 1960, Presley si era mostrato sempre più guardingo nei rapporti con la gente, e così attorno a lui si era andata formando una impenetrabile barriera di parenti, amici e guardie del corpo, denominata Memphis Mafia, che lo proteggeva, ma gli impediva, tuttavia, di avere contatti con l'esterno.
Tipico esempio di questa situazione, il fatto di affittare un teatro o un intero parco di divertimenti per passare una serata con gli amici, senza estranei. Verso la fine degli anni sessanta la situazione del cantante era già quella di un quasi recluso e ciò può in parte motivare l'entusiasmo che negli anni settanta lo portò a cercare, con incredibile frequenza, il contatto con il pubblico.
Gli ultimi giorni, preparazione di un nuovo Tour e morte
I lunghi periodi di lontananza, i sempre più frequenti rapporti con altre donne, e la precaria salute di Elvis (che aveva aumentato considerevolmente l'uso di farmaci dal suo ritorno alle esibizioni dal vivo nel 1969) spinsero poi la moglie Priscilla a dividersi da lui, nel febbraio del 1972. Il 9 ottobre del 1973 venne sancito il divorzio a Santa Monica, e, sebbene l'amicizia tra Elvis Presley e la ex-moglie Priscilla sia durata per tutta la vita del cantante, ciò gli provocò un lungo periodo di acuta depressione.
Barbiturici, tranquillanti e anfetamine diventarono suoi compagni di tutte le ore del giorno e della notte. La cosa non fu senza conseguenze, e frequenti furono i ricoveri in ospedale.
A quella che sembrava la crescita di uno stato ipocondriaco, si aggiungevano i risultati di una alimentazione disordinata, che portarono Presley a ingrassare vistosamente e a sottoporsi a diete dimagranti a base di medicinali.
Alla fine del 1973 la salute di Elvis cedette di schianto. Il suo chitarrista John Wilkinson lo ricorda "Gonfio come un otre, balbettante, un vero rottame... c'era qualcosa che assolutamente non andava nel suo fisico. Stava così male che le parole nelle sue canzoni erano totalmente indecifrabili."
L'ultima esibizione di Presley fu a Indianapolis al "Market Square Arena" il 26 giugno 1977 dove eseguì una straordinaria interpretazione del pezzo Unchained Melody, brano usato come colonna sonora del film Ghost nella versione del 1965 incisa dai The Righteous Brothers e del vecchio successo "Bridge Over Troubled Water".
Dopo il concerto, Elvis torna a Memphis per riposare e preparare il suo nuovo tour, previsto per dopo la metà di agosto. Il 16 agosto, poco dopo mezzanotte, Elvis torna a Graceland. Fino alle prime ore del mattino rimane sveglio con la famiglia e il suo staff, rilassandosi e curando gli ultimi dettagli per il nuovo concerto che avrebbe dovuto partire da Portland, nel Maine il 17 agosto. Verso le 7 del mattino si ritira in camera per riposare prima della partenza. Sono le ultime ore di vita. In tarda mattinata, Elvis viene trovato morto nella sua stanza da bagno dalla compagna Ginger Alden nella sua dimora a Graceland, a Memphis. Trasportato al Baptist Memorial Hospital, ne fu dichiarata la morte alle 15:30 per un attacco cardiaco. Aveva 42 anni.
Meno di un'ora dopo l'annuncio della morte di Elvis, un migliaio di persone si erano riunite davanti al cancello di Graceland. Un'ora più tardi erano 3 000. Nel pomeriggio diventarono 20 000. In tarda serata erano 80 000. Da tutto il mondo piovvero ordini ai fioristi di Memphis perché confezionassero dei cuscinetti floreali a forma di chitarre, cani, orsacchiotti, cuori spezzati e corone. Furono organizzati due voli speciali che trasportarono 5 tonnellate di fiori dalla California e dal Colorado.
Graceland, la maestosa tenuta di Elvis Presley, è oggi un museo. Aperta al pubblico nel 1982, essa è divenuta una sorta di santuario del rock, meta del pellegrinaggio continuo dei suoi fan.Graceland risulta essere la seconda casa più visitata degli Stati Uniti con oltre 10.000 persone in visita a settimana, seconda solo alla Casa Bianca.
Cause del decesso
Il 16 agosto 1977, Elvis è morto nel suo bagno personale a Graceland, presumibilmente per un attacco cardiaco. Tuttavia, vi sono dati contrastanti per quanto riguarda la causa della sua morte. Secondo il noto biografo di Presley, Peter Guralnick, il cantante "aveva vomitato dopo essere stato colpito da infarto, a quanto pare mentre era seduto sul water". Nel suo corpo furono trovate quattordici sostanze medicinali prescrittegli dal medico personale, sostanze dunque legalmente somministrate ad Elvis, il quale non faceva uso di sostanze stupefacenti. Altra causa imputata per la morte di Presley fu l'obesità. Secondo la stima del medico che effettuò l'autopsia sul corpo del cantante, Elvis al momento del decesso pesava circa 158 kg.Aveva messo su una buona parte di quel peso nell'ultimo periodo, dato che passava il tempo seduto nella sua stanza ricorrendo al cibo per consolarsi: dolciumi fritti, cheeseburger, gelati, pizze, panini fritti con bacon, burro di noccioline e banane. I medici che lo ebbero in cura avevano cercato senza successo di cambiare il regime alimentare di Elvis già nel 1974.] Non trascurabile anche l'ipotesi di uno shock anafilattico provocato da una parziale allergia alla codeina, sostanza presente in dosi massicce nei farmaci contro il mal di denti di cui Presley faceva uso durante quei giorni. L'ultima ipotesi sulla sua morte viene formulata tuttavia da un suo stretto conoscente nonché suo medico personale, il dottor George Nick Nichopoulos, che durante gli ultimi 12 anni della vita di Elvis l'ha avuto in cura. Il medico ha recentemente pubblicato un libro dal titolo The King and Dr. Nick, in cui spiega nel dettaglio la sua versione delle reali cause della morte di Elvis. Secondo il dottore, Elvis morì a causa di una costipazione cronica e per questo motivo fu trovato morto vicino al suo WC. La costipazione cronica causa infatti un colon sproporzionato, una mobilità intestinale quasi inesistente e anche obesità (tutte circostanze riscontrate durante l'autopsia del cadavere).
I dubbi sul decesso e le leggende
Immediatamente dopo la scomparsa del cantante si diffusero voci sul genere della leggenda metropolitana che sostenevano, e sostengono tuttora, che egli fosse in realtà vivo, e che la sua morte fosse stata una messa in scena, elencando possibili avvistamenti di Elvis.
Ad oggi, esistono associazioni in particolar modo statunitensi, impegnate nel sostenere queste teorie.
Tra le ipotesi più gettonate, spiccano la possibile origine aliena del cantante, il suo inserimento in un programma dell'Fbi per la protezione dei testimoni, e il volontario esilio del cantante stanco della vita condotta fino ad allora
Fra le altre curiose storie che lo riguardano, ce n'è una che gli attribuisce anche l'omicidio del presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy.
La Memphis Mafia
All'inizio degli anni 1960, la cerchia di amici e parenti di cui Presley si circondò costantemente fino alla sua morte, divenne nota come "Memphis Mafia". «Elvis era circondato dai parassiti», afferma il giornalista John Harris, «Non c'era da meravigliarsi che, appena Presley iniziò a scivolare nella dipendenza e nel torpore, nessuno lanciò l'allarme: per loro, Elvis era una banca, e in quanto tale doveva rimanere aperta».Tony Brown, che suonò il pianoforte per Presley regolarmente negli ultimi due anni di vita del cantante, osservò il rapido declino della sua salute e l'urgente necessità di affrontare il problema: «Ma sapevamo tutti che era un'impresa disperata perché Elvis era circondato da quel piccolo ristretto cerchio di persone ... tutti quei cosiddetti amici» In difesa della Mafia di Memphis, un membro della stessa, Marty Lacker, ha detto: «Presley era l'artefice del suo destino, era lui il capo ... Se non fossimo stati in giro, sarebbe morto molto tempo prima».
Larry Geller diventa il parrucchiere personale di Presley nel 1964. A differenza di altri nella Memphis Mafia, era interessato a questioni spirituali e ricorda come, dal loro primo colloquio, Presley gli rivelò i suoi pensieri segreti e le proprie ansie: «Voglio dire, ci deve essere uno scopo ... ci deve essere un motivo ... un motivo per cui ho scelto di essere Elvis Presley ... Giuro su Dio, nessuno sa quanto io mi senta solo. Vuoto è come mi sento veramente dentro».[32] In seguito, Geller fornì a Presley i libri su religione e misticismo, che il cantante leggeva voracemente durante gli incessanti tour.[33]
Accuse di razzismo
Quando Dewey Phillips mandò in onda per la prima volta That's All Right su Radio Memphis, molti ascoltatori telefonarono alla stazione radio per avere informazioni sul cantante, dando per scontato che fosse nero. Fin dall'inizio della sua carriera, Presley espresse rispetto per gli afro-americani e disprezzo per le norme della segregazione razziale e il pregiudizio allora prevalente nel sud degli Stati Uniti. Intervistato nel 1956, ricordò come nella sua infanzia ascoltava la musica del bluesman Arthur Crudup (autore di That's All Right) - e che essa lo ispirò ad intraprendere la carriera musicale. Il The Memphis World, un giornale afroamericano, riferì che Presley, "il fenomeno Rock 'n' Roll", infranse le leggi della segregazione a Memphis, "frequentando il parco divertimenti locale che era solitamente frequentato da neri".Tali dichiarazioni portarono Presley ad essere generalmente ben accolto nella comunità nera durante i primi giorni della sua celebrità. Per contro, molti adulti bianchi, lo condannarono come depravato per le sue movenze ritenute oscene sul palco.
Nonostante il parere ampiamente positivo che i neri avevano di Presley, intorno alla metà del 1957, si diffuse la voce che Elvis avesse a un certo punto detto: «L'unica cosa che i negri possono fare per me, è comprare i miei dischi e lustrarmi le scarpe».Un giornalista del settimanale americano Jet, Louie Robinson, cercò di far luce sulla storia. Sul set del film Il delinquente del rock and roll, Presley gli concesse un'intervista. Egli negò categoricamente di aver mai fatto una simile dichiarazione e affermò di non essere in alcun modo un razzista. Robinson non trovò prove che la frase razzista fosse stata mai effettivamente detta, ed anzi raccolse le testimonianze di molti individui che riferirono che Presley era tutt'altro che razzista.Il cantante blues Ivory Joe Hunter, che era a conoscenza del fatto, una sera visitò Graceland, e disse di Presley: «Mi ha mostrato la massima cortesia, e credo che sia uno dei più grandi in assoluto».Anche se all'epoca l'osservazione razzista fu smentita del tutto, era ancora in uso contro Presley decenni più tardi. L'identificazione di Presley con il razzismo, o personalmente o simbolicamente, è stata esemplificata nel celebre testo del brano rap del 1989 Fight the Power, dei Public Enemy
La persistenza di tali atteggiamenti è stata alimentata dal risentimento per il fatto che Presley, il cui linguaggio musicale e visivo deriva da fonti africane in America, ha riscosso il successo e il riconoscimento culturale e commerciale in gran parte negato ai suoi contemporanei neri. A tutt'oggi, la nozione che Presley ha "rubato" la musica dei neri per edulcorarla e ricavarne profitto, trova ancora dei seguaci.In particolare il musicista afroamericano Jackie Wilson si è preoccupato di smentire questa teoria, affermando: «Un sacco di persone hanno accusato Elvis di rubare la musica dei neri, quando in realtà, quasi ogni artista solista nero ha copiato i suoi modi di fare!». E durante tutta la sua carriera, Presley riconobbe chiaramente il suo debito nei confronti dei musicisti di colore.
Elvis & le Cadillac
Non è un segreto la grande e smisurata passione che il Re del Rock 'n Roll ha sempre avuto per le Cadillac, l'auto americana di lusso per eccellenza.
La prima fu acquistata da Elvis nel 1955 e per tre mesi raggiunse con questa le location dei concerti assieme al suo gruppo. La macchina andò in fumo nel giugno dello stesso anno, nel percorso tra Hope e Texarcana.
La 75 Fleetwood Limousine, è la seconda vettura acquistata per il tour nel marzo 1956, in seguito fu anche utilizzata per il trasloco a Graceland nel '57. In questa occasione gli interni vennero seriamente danneggiati, in quanto furono trasportati anche diversi animali, tra cui polli, tacchini e papere, che provvidero a rovinare gli interni.
La terza Cadillac è forse la più famosa, ultima icona di un Elvis anni '50, la De Ville Fleetwood 60 Special, meglio conosciuta dai fan anche come "Pink Cadillac". In origine fu acquistata per la madre Gladys, la carrozzeria, in principio blu, fu ridipinta di un color rosa che sembra addirittura essere stato creato apposta per Elvis in una tonalità molto difficile da ottenere.
Si prosegue con la Cadillac Eldorado, acquistata assieme a June Juanico il 12 giugno del 1956 per 10.000 dollari. Originariamente di color bianco con interni neri, Elvis la fece ridipingere a Memphis da Jimmy Sanders, lo stesso che aveva creato il color rosa della vettura precedente. Oltre a questo, vennero inseriti alcuni particolari, come le iniziali EP negli interni in pelle adornate da una chitarra e due note musicali.
Altra vettura, la Series 75 Fleetwood Limousine del 1960. Assolutamente lussuosa, venne acquistata per l'allora cifra record di 100.000 dollari. L'interno includeva elementi come: frigorifero, telefono, un impianto TV, un dispositivo per lucidare le scarpe, un dispositivo per ascoltare cassette e persino un dispositivo per ascoltare dischi della RCA fino ad un massimo di dieci LP alternati automaticamente, il tutto rifinito in oro 24 carati. Nel 1964 il Colonnello Parker convinse l'RCA a vendere l'auto per 24.000 dollari ed utilizzarla per un tour promozionale come simbolo del Re, la cosa ebbe infatti grande successo. Negli anni '70 è stata donata al Country Music Association Hall of Fame di Nashville, dove si trova tuttora.
La Series Fleetwood Limousine del 1964, di colore nero, poi riverniciata di color porpora, è sicuramente una delle auto preferite e più usate da Elvis. Quest'auto ha partecipato anche al corteo funebre nel 1977.
L'ennesima Cadillac del Re fu una De Ville del '67, fu usata da Elvis e Priscilla durante la loro luna di miele.
Nel 1968 viene la Eldorado Coupé, acquistata per uso esclusivo e personale. Fu spesso usata soprattutto durante il periodo della nascita di Lisa Marie e per tutto l'anno successivo. Quando un giorno l'auto non partì, Elvis in eccesso di rabbia, scese e la colpì lungo il paraurti di destra con diversi calci. In seguito venne regalata al patrigno di Priscilla.
Successivamente nel 1974 Elvis aggiunge la Cadillac Fleetwood Brougham. Una delle auto preferite dal Re, tanto che volle all'interno ogni tipo di optional possibile e immaginabile. Tra questi un soffitto con una luna splendente e l'immagine di Dio. Questa vettura si può scorgere nel corteo funebre durante i funerali di Elvis. Il proprietario attuale l'ha acquistata a Graceland nel 1980, nel 2000 è stata messa all'asta per la modica cifra di 1 milione e 200 000 dollari, successivamente a 750.000 dollari e ancora scesa a 500.000.
Altre Cadillac di minore importanza appartenute al King sono state: Cadillac Sedan, Station Wagon, Sedan De Ville, e la Eldorado Convertibile. Quest'ultima fu disegnata personalmente da Elvis nel 1965, sul modello dell'auto dei suoi sogni. Realizzata da Goerge Barris, Elvis non vide mai il suo sogno realizzarsi, in quanto morì prima che il progetto fosse portato a termine
OTIS REDDING ( INCIDENTE AEREO)
Nato il 9 settembre 1941 a Dowson, Georgia, Otis Redding è stato insieme a Ray Charles e James Brown il più grande soul singer mondiale. Morì, ironia della sorte, proprio al culmine della sua carriera musicale, in un incidente aereo a Madison, nel Wisconsin, il 10 dicembre 1967. Insieme a lui perirono anche i componenti del gruppo che l'accompagnava in tourneè; i "Bar keys".
Otis Redding iniziò sin da bambino ad interessarsi di musica e, come molti afroamericani della sua generazione, il primo palcoscenico è stata la chiesa con i suoi canti gospel. Rivolse però ben presto la sua attenzione al R&B di Little Richard (originario di Macon, la cittadina dove i Redding si sono trasferiti all'inizio degli anni '40), e di James Brown che spesso, nella seconda metà degli anni '50, gravitava in quella zona.
Saltuariamente Otis si esibiva con gli "Upsetters", ex band dello stesso Richard, vincendo anche alcuni concorsi per dilettanti. Per qualche anno tuttavia i suoi tentativi di uscire dall'anonimato, comprese le esibizioni con la band di Johnny Jenkins, non si allontanarono dallo stile esagitato di "Heebie Jeebies", il suo idolo. Per verificarlo basta ascoltare i suoi primi singoli, "She's alright" e "Shout Bamalama", incisi all'alba degli anni '60.
Dopo un periodo di maturazione in cui affina il suo stile, in modo da renderlo sempre più personale, Otis Redding viene davvero lanciato dalla casa discografica "Stax" nel 1963, con il brano "These arms of mine".
Negli anni successivi Redding saprà sfruttare al meglio il successo raggiunto e la classe sviluppata, disseminando una gran quantità di perle musicali lungo il suo fortunato percorso artistico (basti citare il geniale arrangiamento di "Try a little tenderness", uno standard pop degli anni '30) che nel 1967 lo conduce al culmine della sua popolarità di pubblico e critica. E' l'anno in cui viene accolto trionfalmente in Europa: Parigi e Londra lo acclamano con la "Stax/Volt Revue", che comprende quasi tutti i più grandi artisti della casa di Memphis.
Nel 1967 pochi mesi prima della sua scomparsa, partecipa al "Monterey pop festival" con "Sittin' on the dock of the bay", canzone simbolo che rimarrà nella storia, ripresa poi da moltissimi artisti e in innumerevoli spot pubblicitari, assieme ad altri suoi successi. L'esibizione di Monterey lo consacra definitivamente come un idolo rock, testimoniata nell'album a metà con Jimi Hendrix. A questo punto i progetti che gli rimbalzano nella testa si fanno sempre più numerosi. Progetta concerti, tournee, ma anche un'organizzazione di artisti neri (per la quale contatta tra gli altri Jimi Hendrix, James Brown e Solomon Burke) che si proponga di diffondere la musica blues, funky e rock di matrice afroamericana e di tenere in vita la memoria di artisti non più di moda (come per esempio non lo erano in quel periodo Fats Domino e Little Richard). Qualche problema alla gola, che richiede un lieve intervento, lo tiene lontano dalle scene per un po'; quindi Redding torna a preparare nuove incisioni e a esibirsi dal vivo.
Ma una maledetta notte di dicembre, un maledetto volo stronca il suo futuro. Il maltempo farà precipitare il suo aereo personale nel lago Monoma, nel Wisconsin. La sua morte, come spesso accade, farà ulteriormente decollare le vendite dei suoi dischi, e numerosi inediti verranno messi sul mercato. Ma la sua stella è ormai irrimediabilmente spenta, anche se Otis Redding è tuttora considerato una delle voci più importanti e vere della soul music di ogni tempo.
SID VICIOUS (OVERDOSE DI EROINA)
John Simon Ritchie, meglio noto come Sid Vicious (Londra, 10 maggio 1957 – New York, 2 febbraio 1979), è stato un bassista e cantante britannico, membro della band punk rock dei Sex Pistols.
Nato da John Ritchie, guardia a Buckingham Palace e suonatore semiprofessionista di trombone nella scena jazz di Londra, e da Anne McDonald. Poco dopo la nascita di John Simon, il padre lascia la famiglia, e madre e figlio si trasferiscono a Ibiza. Nel 1965, Anne sposerà Christopher Beverley, del quale John Simon adotterà il cognome, diventando John Simon Beverley o anche John Beverley
Vicious ebbe un'infanzia difficile: la madre Anne era tossicodipendente ed egli iniziò ben presto a girare per Londra e ad idolatrare idoli glam rock come David Bowie e Roxy Music Nel 1975 conobbe John Lydon, futuro cantante dei Sex Pistols, che gli diede il nome d'arte di Sid Vicious a causa del criceto che Vicious possedeva e che Lydon considerava malvagio (vicious in inglese).
In quel periodo iniziò a frequentare la nascente scena punk di Londra, inventando secondo alcuni il pogo e rendendosi protagonista di alcuni incidenti durante i concerti Fino al 1977 la sua carriera musicale si limitò ad una serata come batterista dei Siouxsie and The Banshees ma in quello stesso anno, in corrispondenza con l'uscita di Glen Matlock dai Sex Pistols, Vicious venne fatto entrare nella band dall'amico John Lydon Vicious all'epoca non sapeva suonare il basso, ma Lydon confidava che avrebbe imparato in fretta e contava sul suo aspetto, che ben si adattava ai mass media
Agli inizi del 1977, in occasione di un concerto degli Heartbreakers, giunse a Londra una groupie della band, Nancy Spungen Nonostante i tentativi da parte di Lydon di tenere Vicious lontano da Nancy, nota eroinomane i due si piacquero subito e il bassista iniziò a fare uso di eroina Nel periodo successivo Vicious cominciò ad imparare a suonare il basso, ma alle sessioni di registrazione di Never Mind the Bollocks si presentò troppo ubriaco per suonare e venne sostituito da Matlock, rientrato nel gruppo come session man Nei mesi successivi gli amici provarono a separarlo da Nancy e dall'uso di eroina, ma senza risultato Nel 1978 i Pistols fecero il loro primo tour negli USA, durante il quale Vicious mostrò comportamenti masochisti sul palco e insultò più volte la folla Due giorni dopo l'ultimo concerto dei Pistols, Vicious ebbe la sua prima overdose di eroina e tre giorni più tardi, durante un volo aereo verso New York, cadde in un coma causato dall'eroina In Inghilterra Vicious ruppe definitivamente con Lydon che aveva nuovamente tentato di separarlo da Nancy, e poi si trasferì per breve tempo a Parigi, dove partecipò alle riprese del film sui Sex Pistols The Great Rock 'n' Roll Swindle, per il quale registrò una cover di My Way e di alcune canzoni di Eddie Cochran. Nell'agosto 1978 Vicious si trasferì a New York con Nancy e si esibì in un concerto d'addio con una backing band chiamata The Vicious White Kids, composta da Steve New, Glen Matlock e Rat Scabies In seguito formò gli Idols, gruppo dalla breve vita con Barry Jones, Steve Dior, Arthur Kane e Jerry Nolan. L'unico album pubblicato dalla band, Sid Sings, composto esclusivamente da cover e dalle tracce di The Great Rock 'n' Roll Swindle, uscì nel 1979
Il 12 ottobre 1978 Vicious trovò Nancy Spungen morta accoltellato pur trovandosi in stato confusionale a causa dell'abuso di eroina e non ricordando nulla, Vicious ammise di aver commesso il reato e venne così arrestato Uscito su cauzione pagata dalla EMI, Vicious commise vari atti sconsiderati: prima tentò di suicidarsi con un rasoio, in seguito fu nuovamente arrestato per aver rotto un bicchiere in faccia a Todd Smith, fratello di Patti Smith
Dopo il suo rilascio il 1 febbraio 1979, Vicious assunse nuovamente dell'eroina datagli dalla madre; dopo essersi iniettato in vena dell'altra eroina durante la notte, ebbe un'overdose e fu rianimato dalla sua nuova fidanzata Michelle Robinson poi i due si addormentarono. Sid Vicious venne trovato morto di overdose il mattino seguente
Vicious lasciò un biglietto scrivendo di voler esser sepolto di fianco alla sua fidanzata Nancy Spungen con addosso i suoi jeans, la sua giacca di pelle e i suoi anfibi nonostante fossero queste le ultime volontà di Sid, qualcosa si frappose tra quanto previsto e ciò che realmente avvenne. Nancy infatti era d'origine ebrea e venne seppellita nel cimitero ebraico: la madre di Nancy quindi non accondiscese affinché Sid, stante il suo diverso credo religioso, venisse seppellito laddove avrebbe voluto. Alla luce di tutto quanto ciò, la madre di Vicious decise di far cremare il figlio: le sue ceneri vennero sparse sulla tomba della Spungen
micheal jackon
Michael Joseph Jackson (Gary, 29 agosto 1958 – Los Angeles, 25 giugno 2009) è stato un cantautore, ballerino, coreografo, attore, sceneggiatore, imprenditore statunitense.
Soprannominato The King of Pop (Il Re del Pop) è entrato nel Guinness dei Primati per essere l'artista di maggior successo di tutti i tempi con oltre 1 miliardo di dischi venduti.Ha iniziato la sua carriera a soli cinque anni come leader del gruppo di famiglia, i Jackson Five, fino a diventare una figura dominante nella cultura popolare per 45 anni, grazie al suo contributo nel campo della musica, la danza, lo spettacolo e la moda. I video musicali delle sue canzoni hanno rivoluzionato il modo di concepire la musica trasformandoli in una forma d'arte e la sua popolarità ha portato al successo la nascente rete musicale MTV. Il suo distintivo genere musicale, il suo caratteristico stile vocale e il suo innovativo stile di danza hanno influenzato la maggior parte degli artisti hip hop, pop, R&B e rock contemporanei. Thriller, è in assoluto l'album più venduto nella storia della musica e vincitore di 8 premi GrammyI suoi altri progetti discografici, tra cui Off the Wall, Bad, Dangerous, HIStory (quest'ultimo il doppio album più venduto della storia) sono anch'essi catalogati tra gli album più venduti al mondo. Nella sua lunga carriera Jackson ha ricevuto numerosi premi, tra cui quello di "Miglior artista pop maschile del Millennio" ai World Music Awards e di "Artista del Secolo" agli American Music Awards del 2002 È stato anche incluso due volte nella Rock and Roll Hall of Fame: nel 1997 come frontman dei Jackson Five e nel 2001 per la sua carriera solista mentre nel 2002 è entrato nella Songwriters Hall of Fame per il suo contributo nel campo cantautorale e attualmente è l'unico artista del mondo pop e rock ad essere indotto anche nel National Museum of Dance and Hall of Fame per il suo impatto nel mondo della danza.Michael Jackson ha vinto 13 Grammy Awards incluso il prestigioso Grammy Legend Award e migliaia di altri premi, che lo hanno reso l'artista più premiato nella storia della musica. Grazie al suo talento innato nel Beatbox riusciva a comporre le proprie canzoni imitando il suono degli strumenti con la voce.Dal 1988 al 2005 Jackson ha vissuto nel Neverland Ranch (successivamente venduto nel 2008 per la cifra di 35 milioni di dollari), in cui aveva fatto costruire un parco a tema e uno zoo per ragazzini poveri e malati terminali. Le sue frequentazioni con quei ragazzi hanno avuto un enorme impatto mediatico, essendo girate voci su complicati rapporti tra il cantante e i suoi giovanissimi ammiratori. Ciò è emerso per la prima volta nel 1993, quando Jackson fu accusato di molestie sessuali da un suo fan. Dopo un'altra denuncia, nel 2003 il cantante è finito nel mirino dei giudici, accusato anche di altri tipi di reatiJackson fu poi processato nel 2005 per la vicenda ma alla fine fu assolto da tutti i 10 capi d'accusa il 13 giugno. Lo stesso giorno, Jackson festeggiò ampiamente la sentenza sul suo sito Web, dove la sua assoluzione è stata paragonata alla caduta del muro di Berlino e all'uscita dal carcere di Nelson Mandela[15].
Il 25 giugno 2009, mentre si trovava nella sua casa di Holmby Hills (Los Angeles), Michael Jackson ebbe un malore. Immediatamente soccorso dal suo staff venne trasportato alla clinica dell'UCLA Medical Center di Los Angeles, dove morì a causa di un arresto cardiaco[16], a pochi giorni dalle ultime prove dei concerti che si sarebbero dovuti tenere alla O2 Arena di Londra dal 13 luglio 2009: le immagini video delle prove svoltesi allo Staples Center mostravano un Jackson in ottima forma.
Infanzia(1968-1978)
Michael Joseph Jackson nacque il 29 agosto 1958 a Gary (Indiana), ottavo di dieci figli di una famiglia afroamericana. Sua madre Katherine Esther Jackson era una devota testimone di Geova, mentre suo padre Joseph Walter Jackson era operaio in un'acciaieria e precedentemente, era anche stato, chitarrista dei Falcons, gruppo R&B amatoriale. Jackson ha tre sorelle, Rebbie, La Toya e Janet, e cinque fratelli, Jackie, Tito, Jermaine, Marlon, Brandon (fratello gemello di Marlon, morto poco dopo la nascita) e Randy
Michael mostrò il suo talento musicale sin da piccolo, cantando di fronte ai compagni di classe durante una recita di Natale alla scuola materna "Climb Every Mountain" a cappella. Nel 1963, a soli cinque anni, si unì al gruppo formato dai suoi fratelli, i Jacksons. Michael inizialmente ne era il percussionista, ma successivamente condivise la parte di cantante con il fratello Jermaine, e il gruppo cambiò nome in Jackson 5; in quel periodo, il piccolo artista veniva spesso paragonato a Frankie Lymon. Tra il 1966 e il 1968, il gruppo girò buona parte del Midwest per esibirsi in una serie di club per neri, noti come "chitlin circuit", spesso aperti anche a spogliarellisti. Nel 1966 i Jackson 5 vinsero, grazie soprattutto all'interpretazione canora di Michael, un talent show locale coverizzando I Got You (I Feel Good) di James Brown, nota hit della Motown (etichetta discografica famosa ai tempi per la produzione di soli artisti neri)
Il gruppo venne scritturato nel 1967 dalla locale casa discografica Steeltown Records, con la quale incise i suoi primi singoli, ma fu solo dopo aver firmato con la Motown l'anno successivo che raggiunse il successo Infatti nel 1969 esordirono con l'album Diana Ross Presents the Jackson 5, trainato dal singolo I Want You Back, che si piazzò inaspettatamente alla prima posizione della Billboard Hot 100. Stesso risultato fu anche raggiunto dai tre singoli successivi: ABC (che addirittura scalzò dalla testa della classifica i Beatles e il loro singolo Let It Be), The Love You Save e I'll Be There
Con la Motown Michael incise anche i suoi primi quattro album da solista: Got to Be There (1972), Ben (1972), Music & Me (1973) e Forever, Michael (1975), che ebbero tutti un buon successo, vendendo complessivamente circa 16 milioni di copie. Dopo il 1973, tuttavia, le vendite dei Jackson 5 cominciarono a calare ed il gruppo abbandonò in sordina la Motown per firmare, nel 1976, un secondo contratto con la CBS Records (prima mediante la Philadelphia International Records, per poi passare alla Epic Records). Prima di sapere del nuovo contratto del gruppo, la Motown li accusò di aver rotto a sua insaputa il loro vecchio accordo. Come risultato delle procedure legali, complicate dal matrimonio tra Jermaine e la figlia di Berry Gordy (presidente della Motown), i fratelli Jackson abbandonarono il nome "Jackson 5", per motivi legali, e persero Jermaine, che voleva rimanere nella Motown Così cambiarono nome in "Jacksons"; chiamarono Randy a sostituire Jermaine e continuarono ad esibirsi e a pubblicare album, tra cui Destiny (1978), che diventò l'album più venduto del gruppo, con circa 6 milioni di copie nel mondo
Affermazione da solista con Off the Wall (1978-1981)
Nel 1978, Michael Jackson interpretò lo Spaventapasseri nel film musicale The Wiz (assieme a Diana Ross), nel rifacimento del film Il mago di Oz La colonna sonora del film (che tra l'altro contiene Ease on Down the Road, in duetto con Diana Ross) fu curata dal produttore discografico Quincy Jones, che conobbe Michael proprio durante alcune riprese. Jones, su richiesta di Jackson, accettò di produrre il prossimo album da solista del cantante, Off the Wall (il primo sotto l'etichetta della Sony Epic). Alla produzione del disco parteciparono anche, oltre allo stesso Jackson, artisti del calibro di Stevie Wonder e Paul McCartney.
Off the Wall ottenne un ottimo successo, diventando il primo album nella storia della musica a piazzare in classifica quattro singoli: Don't Stop 'Til You Get Enough, Rock with You, Off the Wall e She's Out of My Life. Inoltre, raggiunse la terza posizione della Billboard 200, rimanendo per 48 settimane consecutive nella Top 20, e arrivò a vendere un totale di 20 milioni di copie nel mondo Il disco valse a Jackson anche diversi premi, tra cui un Grammy per il miglior album R&B e ben 8 dischi di platino negli USA. Con Off the Wall, Jackson divenne anche il primo artista nero ad essere riuscito ad entrare in una classifica per bianchi, rompendo così le barriere razziali e creando classifiche unificate. Nel 1980, il disco vinse ben tre premi agli American Music Awards e un Grammy Award per Don't Stop 'Til You Get Enough Nonostante tutto questo successo, però, secondo Jackson l'album avrebbe dovuto avere un maggior impatto e così, dopo aver confermato Quincy Jones come produttore, cominciò a lavorare al successivo album.
Dopo la parentesi da solista, Michael ritornò in studio con i suoi fratelli per registrare il nuovo album dei Jacksons, Triumph, che uscì nel 1980, seguito da un breve tour estivo. Fu un altro successo, dato che l'album raggiunse la decima posizione della Billboard 200 e il primo posto nella classifica dei migliori album R&B. Nonostante ciò, il confronto con il successo ottenuto da Off the Wall si rivelò insostenibile, dando un chiaro segnale sul fatto che ormai la carriera di Michael era più lanciata da solista, piuttosto che come membro dei Jacksons.
Successo mondiale con Thriller ed esibizione al Motown 25 (1982-1984)
Nel 1982, Jackson incise la canzone Someone in the Dark per la colonna sonora del film E.T. l'extra-terrestre, ricevendo per l'occasione anche un Grammy. Nello stesso anno, uscì Thriller, secondo album di Jackson da solista per la Epic, che divenne il suo più grande successo commerciale. Rimase, infatti, nella top ten della Billboard 200 per ben 80 settimane consecutive, di cui 37 alla prima posizione. Fu il primo album della storia ad essere riuscito a piazzare 7 singoli nella top ten della Billboard Hot 100: The Girl Is Mine, cantata insieme a Paul McCartney (con il quale Jackson collaborerà anche in Say Say Say in quel periodo), Billie Jean, Beat It, Wanna Be Startin' Somethin', Human Nature, P.Y.T. (Pretty Young Thing) e l'omonimo Thriller. Il disco è stato certificato doppio disco di diamante dalla RIAA per le vendite negli USA, dove ha venduto 29 milioni di copie, diventando l'album più venduto di sempre negli Stati Uniti[29]. Fu, inoltre, e lo è ancora oggi, l'album più venduto nella storia della musica, con all'attivo oltre 110 milioni di copie vendute. L'impatto del disco fu enorme nella musica popolare e, ancora oggi, molti artisti si ispirano a Thriller per creare musica attuale. Il 29 gennaio 1984, all'assegnazione dei Grammy Awards, Michael riceve ben otto statuette per l'album Thriller.
La popolarità di Jackson era ormai in continuo aumento ma il picco della fama venne toccato il 25 marzo 1983. Quella sera infatti, Michael ed i Jacksons si esibirono al concerto celebrativo dei 25 anni dalla nascita della Motown, l'etichetta che li aveva lanciati. Dopo aver cantato I'll Be There con i suoi fratelli, ad un certo punto, Michael si presentò vestito con una giacca nera scintillante, un cappello scuro ed un guanto bianco alla mano, iniziando ad esibirsi da solista sulle note di Billie Jean. Quell'abbigliamento divenne celebre, tanto che Jackson lo indosserà anche negli anni a venire, quando canterà la canzone durante tutti i suoi concerti. Durante questa esibizione, il cantante lanciò per la prima volta il moonwalk, passo con cui il suo stile di danza verrà identificato per sempre negli anni a venire e che diventerà sinonimo di Billie Jean. Molti considerano Michael come l'inventore della mossa, anche se, come d'altronde ha affermato lo stesso Jackson, esso prende spunto da una tecnica usata dal mimo francese Marcel Marceau (al cantante, dunque, va solamente il merito di averla perfezionata e resa famosa nel mondo). L'evento fu seguito in televisione da più di 47 milioni di telespettatori, ascolti che negli USA non si avevano dai tempi delle esibizioni di Elvis Presley e dei Beatles all'Ed Sullivan Show. Secondo molti, è da questa esibizione che è emersa l'origine dei video musicali, intesi come la fonte principale attraverso quale gli artisti potevano promuovere al meglio la loro musica. Da quel momento, infatti, Jackson iniziò ad essere regolarmente trasmesso su MTV, diventando il primo artista afroamericano ad apparire su tale emittente televisiva. In seguito, nel 1984, Jackson produsse il video musicale del singolo Thriller, per la regia di John Landis dalla durata di 13 minuti e mezzo, divenuto una pietra miliare nella storia della musica. Nel 2001 il canale televisivo VH1 inserì il video al primo posto della sua classifica "I 100 più grandi video"
Intanto la Motown, approfittando del successo ottenuto da Jackson con Thriller, pubblicò Farewell My Summer Love, album contenente registrazioni perdute del cantante ai tempi della sua collaborazione con tale etichetta discografica. Tuttavia, il disco non ebbe molto successo, raggiungendo appena le 2 milioni di copie vendute.
Spot per la Pepsi, We Are the World e prime controversie (1984-1986)
Il 27 gennaio 1984, Michael e i suoi fratelli girarono uno spot pubblicitario per la Pepsi Cola, sotto la supervisione del direttore creativo Philip Dusenberry (BBDO), allo Shrine Auditorium di Los Angeles (California)[32]. I Jacksons simularono un finto concerto davanti a migliaia di fan, quando i capelli di Michael presero accidentalmente fuoco a causa di un imprevisto guasto pirotecnico. Il cantante riportò gravi ustioni di secondo grado al cuoio capelluto[33][34], e fu costretto a sottoporsi ad alcuni interventi di chirurgia plastica ricostruttiva alla faccia, allo scopo di nascondere alcune cicatrici rimaste dopo l'incidente. In seguito a ciò egli diverrà dipendente dagli antidolorifici. Il cantante alla fine decise di non far causa alla Pepsi e donò il suo insediamento dal valore di 1.5 milioni di dollari al Brotman Medical Center di Culver City (California), che adesso ha un centro di nome "Michael Jackson Burn Center" in onore alla donazione del cantante L'episodio dell'incidente ebbe enorme impatto mediatico, tanto che negli anni successivi Jackson continuerà a vivere sempre con il pregiudizio della chirurgia facciale.
Il 14 maggio 1984 il cantante venne invitato alla Casa Bianca per ricevere un premio dal presidente USA Ronald Reagan, dovuto al sostegno che Jackson aveva dato agli enti benefici nella lotta contro l'alcol e la droga dal momento che aveva concesso l'uso di Beat It in uno spot pubblicitario su tali tematiche.
Nello stesso anno, uscì Victory, nuovo album dei Jacksons. Il disco fu seguito da un tour promozionale, nel quale scoppiarono diversi malintesi tra i membri del gruppo. Michael, sempre più lanciato verso la carriera da solista, fu accusato infatti più volte dai fratelli di scarso interesse verso la band, tanto che il cantante lasciò il tour per qualche giorno, per poi ritornarvi subito dopo. Finito questo Michael annunciò il suo abbandono ufficiale dai Jacksons per potersi dedicare così solo alla sua carriera da solista.
Nel 1985 Michael Jackson scrisse insieme a Lionel Richie il singolo benefico We Are the World, che servì a raccogliere fondi di beneficenza contro la fame nell'Africa Orientale. Diventò immediatamente uno dei singoli più venduti nella storia della musica con circa 18 milioni di copie mosse nel mondo. Inoltre la canzone fu anche premiata con un prestigioso Grammy, in qualità di "Canzone dell'anno
All'epoca risalgono anche le prime controversie: Jackson comprò parte della ATV Music Publishing (intestata anche a Paul McCartney e John Lennon). L'ATV Music Publishing deteneva i diritti di quasi tutte le canzoni dei Beatles. Dopo l'acquisto, McCartney e Yoko Ono richiesero a Jackson l'ATV, volendola riacquistare, ma Michael si rifiutò di vendergliela. Alla fine, dopo le ripetute pressioni dei due, ne divenne il maggiore azionista. Poco dopo, i tabloid diffusero la notizia che Jackson dormiva in una camera iperbarica, per non invecchiare. Si scoprì poi che essa era stata acquistata dal cantante per conto di un ospedale che non aveva il capitale per comprarla: la falsa notizia era stata messa in giro dal suo manager, Frank Di Leo. Da altre fonti si seppe anche che Jackson aveva tentato di acquistare lo scheletro di Joseph Merrick, notizia in seguito smentita dall'artista. Tale fatto gli valse il soprannome di "Wacko Jacko", presto detestato dal cantante
Intanto il colore della pelle di Jackson, nera per l'intera durata della sua giovinezza, iniziò a schiarirsi di anno in anno Tutti i tabloid scandalistici iniziarono subito a diffondere notizie di ipotetiche operazioni chirurgiche, anche se la questione non fu mai chiarita completamente, a causa della mancanza di prove oggettive sull'argomento Il biografo J. Randy Taraborrelli ha affermato come, nel 1986, fu diagnosticata al cantante una rara e acuta forma di vitiligine, una malattia che provoca la perdita del colore della pelle rendendo l'epidermide dell'individuo a macchie. Jackson sarebbe "sbiancato" totalmente e gradualmente nel giro di pochi anni; per nascondere la malattia avrebbe usato varie applicazioni di fondotinta aventi come scopo quello di omogeneizzare le macchie. Per il medesimo motivo sarebbe apparso molteplici volte in pubblico con ombrelli per proteggersi dal sole. Il cantante affermò inoltre che la mutazione del suo viso era quasi interamente da attribuirsi alla pubertà, e che si era concesso solo dei piccoli ritocchi per renderlo più armonioso con la nuova pelle chiara, tra cui uno di rinoplastica e uno spacco al mento.
Nel 1986 Jackson recitò nel film in 3D Captain EO, di George Lucas e Francis Ford Coppola. Lunga appena 17 minuti, ma costata tra i 17 e i 30 milioni di dollari[44], la pellicola fu di grande successo a livello d'incassi, tanto che la Disney la introdusse nei suoi parchi a tema. Disneyland, infatti, ospitò Captain EO dal 18 settembre 1986 al 7 aprile 1997. Anche Walt Disney World lo proiettò ad Epcot, dal 12 settembre 1986 al 6 luglio 1994.
Bad (1987-1990)
Il 31 agosto 1987 uscì Bad, ottavo album di Jackson, terzo per la Epic e ultimo prodotto da Quincy JonesAll'inizio Michael voleva farne un disco di 30 tracce ma il produttore le ridusse ad 11; egli voleva anche interpretarne la title track insieme a Prince ma poi l'idea fu scartata a causa delle differenze artistiche tra i due e del rifiuto del rocker di Minneapolis. Da Bad furono estratti dieci singoli: I Just Can't Stop Loving You, Bad, The Way You Make Me Feel, Man in the Mirror, Dirty Diana, Another Part of Me, Smooth Criminal, Leave Me Alone, Liberian Girl e Speed Demon (quest'ultimo solo in versione promozionale); cinque di essi finirono al numero uno di Billboard. Anche se vendette meno di Thriller il disco fu comunque di grande successo vendendo oltre 30 milioni di copie nel mondo (dati aggiornati al 2009) e fu sostenuto da un tour mondiale di oltre un annoIl video della title track fu girato in una stazione della metropolitana di New York e costò 2,2 milioni di dollari, divenendo il clip più costoso di sempre e battendo Thriller. Il primato di Bad fu però battuto sempre dallo stesso Jackson con Scream del 1995, che ad oggi detiene ancora tale primato con 7 milioni di dollari investiti.
Jackson chiese inoltre a Martin Scorsese di girare il video di Bad Il clip dura 18 minuti e per la prima volta mostra il cambiamento fisico del cantante
La sua pelle, nera fino a 26 anni, da allora cominciò a schiarirsi. L'intera stampa gli dedicò moltissimi servizi e i tabloid diffusero la notizia di ipotetiche operazioni chirurgiche Proprio in risposta a tutti questi tabloid scandalistici Jackson rispose col videoclip di Leave me alone che inizia proprio mostrando delle prime pagine che citano alcune copertine di gossip. Il video vuol rappresentare una sorta di intolleranza alle dicerie sul conto dell'artista e risuona come un sonoro "vaffa" ai giornalisti. Lo stesso sarà fatto anche in ambito dei videoclip di alcuni brani di HIStory. Nel 1993 Jackson confermò all'Oprah Winfrey Show che la reale causa dello sbiancamento della sua pelle non era di natura volontaria e chirurgica, come molti avevano supposto, bensì una rara ed acuta forma di vitiligine. Nel 1988 il cantante scrisse sull'autobiografia Moonwalk di essersi sottoposto solo a due operazioni di rinoplastica ed uno spacco sul mento e che pubertà e dieta avessero influito sugli altri suoi cambiamenti
A settembre 1987 iniziò il colossale Bad World Tour, primo tour solista di Jackson; la tournée era composta da più di 100 spettacoli in tutto il mondo e registrò la cifra record di 4.4 milioni di spettatori (record successivamente battuto dallo stesso Michael con l'HIStory World Tour nel 1997).
L'anno seguente uscì Moonwalker, film scritto ed interpretato da Michael Jackson. Esso ripercorre la carriera del cantante, dagli esordi con i Jackson Five alla pubblicazione dell'album Bad e comprende numerosi filmati inediti e video musicali dell'ultimo album. Nel film è presente, inoltre, il video di Badder, versione tagliata del video di Bad reinterpretato da un gruppo di bambini tra cui il nipote dello stesso Michael, Jermaine Jackson Jr., figlio del fratello Jermaine, nel ruolo che nell'originale è dello zio.
In quel periodo Michael Jackson fu insignito del titolo di "Re del Pop" Il premio gli fu consegnato da Elizabeth Taylor ed Eddie Murphy, che ai BRE Awards diedero all'artista di colore il "Video of the Year Award" e il "Triple Crown Award" di Re del Pop, del Rock e del Soul.
Dangerous (1990-1994)
Nel 1991 uscì Dangerous e fu ancora un successo, vendendo oltre 32 milioni di copie nel mondo (dati aggiornati al 2009) ed è tutt'oggi l'album new jack swing di maggior successo di tutti i tempi. Ciò fu dovuto in buona parte al singolo di lancio Black or White, il cui video fu girato da John Landis (stesso regista di Thriller) e vi partecipò anche l'attore Macaulay Culkin. Il video fu di estrema innovazione per l'epoca presentando l'effetto morphing, sconosciuto prima di allora, e divenne uno dei video più costosi di sempre con 1.5 milioni di dollari investiti Gli ultimi 4 minuti furono però censurati a causa di scene troppo violente che raffiguravano Jackson di notte in una strada deserta mentre distruggeva i vetri di macchine e negozi su cui erano verniciati simboli razzisti. Successivamente Michael si scusò con tutti spiegando che il suo intento era di neutralizzare ogni forma di razzismo verso le persone di colore. Ciononostante all'esordio in tv vennero trasmessi anche i 4 minuti finali registrando un'audience stimata di oltre 500 milioni di telespettatori, e divenne il video musicale con maggior audience di sempre.
I video successivi non furono da meno: a febbraio fu pubblicato il secondo singolo Remember the Time accompagnato da un clip "faraonico" ambientato in Egitto dalla durata di 10 minuti a cui parteciparono l'attore Eddie Murphy, la modella e attrice Iman e il giocatore NBA Magic Johnson. Nel 1992 è la volta di In the Closet e Jam, nel primo troviamo Jackson e la modella Naomi Campbell in una sensualissima danza, mentre nel secondo fa la sua apparizione il celebre cestista Michael Jordan che gioca e balla con Jackson.
Il 10 febbraio 1992 MTV lanciò la sua prima lotteria, "My Dinner with Michael"; i suoi vincitori ebbero come premio una cena con il cantante, sul set del video per In the Closet.
Il 27 giugno 1992 iniziò a Monaco di Baviera il tour promozionale per l'album, il Dangerous World Tour, un eccezionale tour con grandi effetti speciali che divenne uno degli spettacoli più grandi della storia. La tappa che egli tenne a Bucarest fu pubblicata in DVD per la prima volta nel 2004 nel boxset Michael Jackson: The Ultimate Collection e l'anno seguente venne messa in commercio come DVD singolo.
Nominato per la hit Heal the World, Jackson fondò nel 1992 la "Heal the World Foundation", fondazione di beneficenza per bambini sfortunati anche a sfondo ecologista. Nel corso degli anni Jackson raccolse oltre 100 milioni di dollari: infatti quasi il totale guadagno del Dangerous World Tour fu donato a tale associazione.
Nel gennaio del 1993 Jackson si esibì al Super Bowl XXVII, registrando il primato di audience della televisione statunitense[56]. Un mese dopo, il 24 febbraio, Michael ricevette il Grammy Legend Award conferitogli dalla sorella Janet alla 35ª edizione dei Grammy Awards, inoltre ricevette 3 nomination: due per il brano Jam e una per Black or White per le categorie Best Pop Vocal Performance Male, Best R&B Vocal Performance e Best R&B Song.
Nello stesso anno il cantante di Gary fu per la prima volta accusato di molestie sessuali. Allora Jordan Chandler - figlio di un dentista radiato dall'albo di Beverly Hills, Evan Chandler - accusò Jackson di abusi sessuali su minori. Il 22 dicembre dello stesso anno Michael rispose via satellite da Neverland e si dichiarò "totalmente innocente". Il 25 gennaio 1994 Jackson raggiunse un accordo economico con l'accusatore per una cifra di denaro mai dichiarata (secondo alcuni tabloid si aggirerebbe attorno ai 20 milioni di dollari[57]) e la denuncia venne ritirata. Successivamente si venne a sapere di telefonate che dimostravano l'innocenza di Jackson: in esse Evan Chandler parlava con il suo avvocato dicendo che voleva distruggere sua moglie (amica del cantante) e Jackson perché non gli aveva prestato dei soldi per aprire un'attività. Di queste prove parlò solo la giornalista di GQ Mary Fisher. Nei giorni successivi al decesso del cantante, Jordan Chandler dichiarerà a tutti i giornali di essere stato costretto dal padre a mentire per estorcere denaro a Jackson
Nel 1994 Jackson sposò Lisa Marie Presley, unica figlia di Elvis Presley[59], conosciuta nel 1992. Il matrimonio fu pesantemente criticato dai media, i quali lo ritennero una trovata pubblicitaria per stroncare l'attenzione dalle accuse di pedofilia che Michael aveva recentemente subito (accuse dopo la morte di Jackson ritrattate, le ragioni delle false accuse erano economiche). Nel tentativo di zittire queste dicerie, la coppia si lanciò in pubblico in un bacio lungo e appassionato durante gli MTV Video Music Awards del 1994. Questo bacio in pubblico però non fece altro che destare altri sospetti sulla "presunta" coppia. Michael e Lisa d'altronde si separarono nel dicembre del 1995 e divorziarono qualche settimana dopo. Tuttavia i due continuarono a frequentarsi fino al febbraio del 1998, prima di avere un brusco litigio.
HIStory e Blood on the Dance Floor (1995-1999)
Nel 1995, fu pubblicato il doppio album HIStory: Past, Present and Future - Book I Il primo disco, HIStory Begins, era un Greatest Hits di 15 delle migliori tracce pubblicate da Jackson fino ad allora (nel 2001, venne ristampato come CD singolo sotto il nome di Greatest Hits - HIStory Vol. I), mentre il secondo, HIStory Continues, conteneva 15 brani inediti. L'album debuttò al primo posto di diverse classifiche, arrivando a vendere 7 milioni di copie negli Stati Uniti HIStory ha venduto oltre 20 milioni di copie (40 milioni di unità) nel mondoQuesti buoni risultati, valsero all'album una nomination ai Grammy Awards nella categoria Album dell'anno.
Il primo singolo estratto dal disco d'inediti di HIStory fu il doppio lato A Scream/Childhood, che debuttò alla posizione numero 5 della Billboard Hot 100. Scream è un duetto tra Michael e Janet Jackson, sua sorella più giovane, anch'essa cantante di successo. Childhood, invece, è forse la canzone più diretta tra quelle scritte dallo stesso Jackson, dato che è l'unica che tratta in prima persona della sua difficile infanzia. Il secondo singolo fu You Are Not Alone, che divenne la prima hit nella storia della musica a piazzarsi direttamente alla prima posizione della Billboard Hot 100 - un record certificato anche dal Guinnes World Record. Successivamente seguì Earth Song, che raggiunse la vetta della UK Singles Chart, rimanendoci per sei settimane consecutive, diventando il singolo di Jackson con il maggior successo nel Regno Unito. Il quarto singolo fu They Don't Care About Us, brano che creò varie controversie a causa del suo testo eccessivamente anti-semita (secondo alcuni rivolto contro i difensori di Jordan Chandler), mentre l'ultimo fu la ballata Stranger in Moscow. La canzone Stranger in Moscow fu scritta in un albergo a Mosca durante il Dangerous Tour in un momento di solitudine del cantante.
Il doppio album fu promosso con grande successo dall'HIStory World Tour, che ebbe inizio il 7 settembre 1996, e si concluse il 15 ottobre 1997. La tournée incluse 83 concerti eseguiti in 5 continenti e 35 nazioni diverse, per un totale di 4,5 milioni di spettatori, incassando un totale di circa 165.000.000 dollari. Questi risultati, lo decretarono il tour di maggior successo della carriera di Jackson e, all'epoca, anche nella storia della musica. Il 14 novembre 1996, durante la tappa australiana dell'HIStory World Tour, il cantante si sposò per la seconda volta, in questo caso la sua ex-infermiera Deborah Jeanne Rowe, in una cerimonia improvvisata vicino alla sua camera d'albergo di Sydney. Dai due nacquero due figli: Michael Joseph Jr. (il cui nome venne cambiato in Prince Michael) e Paris Michael Katherine[64]. Jackson e la Rowe si erano incontrati per la prima volta a metà degli anni ottanta, quando al cantante fu diagnosticata la vitiligine per la prima volta. In origine, i due non avevano in programma di sposarsi, ma dopo aver scoperto la prima gravidanza di Deborah, la madre di Jackson era intervenuta per persuadere il figlio a farlo. Il matrimonio, però, non fu molto lungo, e la coppia divorziò nel 1999. La custodia dei figli fu affidata, pare per volere della stessa Rowe, al cantante, e questo permise ai due ex-coniugi di rimanere in ottimi rapporti.
Ai Brit Awards del 1996 Jackson eseguì il brano Earth Song vestito di bianco e circondato da suoi giovani ammiratori e da un finto rabbino. Il cantante si ispirò ad alcune movenze di Cristo, sollevato nell'aria da una gru e con i capelli mossi da un ventilatore. Jarvis Cocker dei Pulp e il suo amico Peter Mansell invasero però il luogo dell'esibizione: Cocker saltò per la sala, tentò di esporre il suo fondoschiena, ballò e assediò il palco. In risposta ai media che ripresero i suoi gesti, Cocker disse: «"Ho voluto fare tutto ciò per protestare contro Michael Jackson, per come si ritenga una figura simile a Cristo, addirittura con poteri guaritori… ho corso per il concerto e mi sono messo in mostra… molti altri avrebbero avuto il coraggio di fare la stessa cosa, al mio posto."»
Nel 1997 Michael Jackson pubblicò un album di materiale nuovo accompagnato da remix di singoli tratti da HIStory: il titolo era Blood on the Dance Floor: HIStory in the Mix. Esso divenne l'album di remix più venduto di sempre con i suoi 7 milioni di copie vendute nel mondo (dati aggiornati al 2004). I titoli delle cinque tracce nuove, erano Blood on the Dance Floor, Is It Scary, Ghosts, Superfly Sister e Morphine. Tre di esse erano state pubblicate in tutto il mondo, tra cui la title track, che arrivò al numero uno delle classifiche in Gran Bretagna. Gli altri singoli Ghosts e Is It Scary, erano incentrati su un film scritto in quel periodo dal cantante e da Stephen King dal titolo Ghosts. Diretta da Stan Winston, la pellicola si basava su notevoli effetti speciali e coreografie organizzate da Jackson medesimo Il clip per il brano Ghosts durava più di 35 minuti (record tuttora imbattuto per un video musicale)Jackson dedicò l'album del 1997 ad Elton John, che aiutò il cantante di Gary contro la sua dipendenza dagli analgesici (specie la morfina).
Nel 1998 il dottor Steven Hoefflin, noto chirurgo plastico di Hollywood, sostenne di aver ridisegnato il naso di Jackson e lo invitò a stare in guardia da ulteriori operazioni
Invincible (2000-2003)
Il 10 settembre 2001 Jackson organizzò una speciale cerimonia al Madison Square Garden per celebrare i suoi trent'anni di carriera solista. L'evento fu trasmesso in TV il 13 novembre dello stesso anno e vi si esibirono artisti quali Britney Spears, Mýa, Usher, Whitney Houston, Billy Gilman, Shaggy, Rayvon, Rikrok, Destiny's Child, Monica, Deborah Cox, Rah Digga, Tamia, Samantha Fox, James Ingram, Gloria Estefan, 98 Degrees, Luther Vandross, Liza Minnelli, Lil' Romeo, Master P, 'N Sync, Jackson Five e Slash
Il 30 ottobre 2001 venne pubblicato Invincible[68], che esordì al primo posto nelle classifiche di 13 paesi e vendette oltre 10 milioni di copie nel mondo (dati aggiornati al 2002) I singoli estratti ufficialmente dall'album furono You Rock My World e Cry, mentre il brano Butterflies fu diffuso solo per le radio (molto apprezzata la versione di quest'ultima remixata ed integrata da parti vocali di Eve). Il cantante di Gary registrò inoltre un brano di beneficenza, What More Can I Give.
Poco prima dell'uscita di Invincible, Jackson informò Tommy Mottola (allora presidente della Sony Music) di non avere intenzione di rinnovare il contratto con la Sony, malgrado la pubblicazione di materiale nuovo per la Epic Record Nel 2002 tutti i singoli, i video e le promozioni per Invincible furono cancellati. A causa di ciò il cantante denunciò Mottola, accusandolo di averlo boicottato per le sue lontane origini africane Jackson lo ritenne "un demone razzista, che usa artisti di colore solo per guadagnarci sopra". Inoltre affermò che Mottola aveva dato del "negro grassone" anche ad Irv Gotti (collega di Michael) La Sony contrastò l'accusa considerandola "strana", visto che Mottola è stato in passato marito della cantante pop meticcia Mariah Carey. Quest'ultima, in un'intervista al programma televisivo Larry King Live sembrò stupita dalle accuse mosse da Michael Jackson.
Nel novembre del 2002 Jackson giunse a Berlino per ricevere un premio per le sue azioni umanitarie. Circondato da alcuni fan sotto l'Hotel Adlon, fu da loro invogliato a mostrare il suo ultimogenito Blanket. Portò così il bimbo sul balcone e da lì lo tenne sospeso reggendolo con la mano destra, dopo averne coperto il volto con un fazzoletto (secondo il cantante, perché il bambino non fosse riconosciuto). Jackson pose brevemente il figlio fuori del balcone, e poi lo ricondusse in camera. Ciò ha indotto molti a ritenerlo colpevole di "mettere in pericolo un minore".
Dopo aver seguito l'evento l'avvocatessa e conduttrice di talk show Gloria Allred scrisse una lettera ai servizi per l'infanzia in California, chiedendo di indagare sulla sicurezza dei tre figli di Jackson; di ciò parlò anche alla CNN. Poiché i servizi non avevano reso pubbliche le indagini, non si sa se l'operazione fosse iniziata proprio grazie alla lettera di Allred. Quando un cronista chiese a Jackson che cosa pensasse delle lamentele di Allred, egli la pregò "di andare all'Inferno". Poco dopo, però, spedì una lettera di scuse per l'incidente, dicendo: "Ho fatto uno sbaglio terribile. Al momento non sapevo trattenere le mie emozioni. Mai avrei voluto davvero mettere a repentaglio la vita dei miei figli.".
Alla fine del 2002 la Heal the World Foundation ha riportato un attivo di 3,542 milioni di dollari e spese per altri 2,585 milioni, in gran parte per "paghe destinate al management". Dall'aprile dello stesso anno la fondazione ha sospeso la sua attività, non essendo riuscita a dichiarare i conti annui richiesti per organizzazioni esenti dal fisco. Ciò è stato annunciato da John Barrett, portavoce dell'ufficio californiano per le esenzioni fiscali
In un'intervista al giornalista britannico Martin Bashir, nel 2003, Jackson disse che i media sbagliavano a commentare il suo ruolo di padre, e spiegò "dell'affetto che aveva per i tre bambini". Aggiunse anche: "Ho solo provato a far vedere Michael Jr. ai miei fan, non a gettarlo dalla finestra". Sempre nel 2003 uscì il documentario Living with Michael Jackson che includeva anche interviste al cantante sulla sua vita privata Martin Bashir e il suo staff filmarono Jackson per 8 mesi, riprendendo anche il suo comportamento controverso a Berlino. Uno spezzone del documentario, che suscitò controversie e grande attenzione mediatica, mostrò Jackson mano nella mano con Gavin Arvizo, allora tredicenne malato di cancro, ed il cantante che ammise di aver condiviso con lui la stanza da letto, ma di non averne diviso il letto. Il cantante di Gary si sentì tradito da Bashir, e accusò il documentario di averlo mostrato in maniera distorta[78]. Jackson si occupò inoltre di diffondere il suo proprio documentario, filmato dal suo cameraman personale, che raccoglie le spiegazioni di Jackson sulle operazioni di chirurgia plastica, sull'episodio di Berlino, e sul suo rapporto con i ragazzini di Neverland
I processi del quadriennio 2003-2006
In quel periodo si vociferava di una pubblicazione di un nuovo album in studio, Resurrection Si diceva inoltre che il cantante avesse realizzato un "mini-film" per promuovere il disco, nel quale avrebbe interpretato un uomo che risorge. Nel marzo del 2003 fu proposto in radio il singolo Xscape, e molti pensarono che avrebbe contribuito alla promozione di Resurrection. Il progetto fu però accantonato per motivi ignoti, mentre altre voci sostengono che in realtà non c'era nessun Resurrection. Sta di fatto che poco dopo uscì una raccolta dal titolo Number Ones, che vedeva in lista un solo inedito: One More Chance.
Nel giugno dello stesso anno l'attore Marlon Brando - amico di Jackson - concesse al cantante l'uso a vita di 2.000 m² (mezzo acro) dell'isola di Onetahi, nell'ovest dell'arcipelago polinesiano di Tetiaroa, "in consideration of gratitude and affection": per ringraziarlo di aver organizzato la festa di compleanno di sua figlia Nina (allora tredicenne)
Cinque mesi dopo Michael Jackson pubblicò una compilation su CD e DVD dei suoi brani più famosi, Number Ones, per conto della Sony: il disco vendette più di 7 milioni di copie Sempre nel 2003, Bad, Off the Wall e Thriller entrarono nella lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone, rispettivamente ai numeri 202, 68 e 20.
Mentre Michael era a Las Vegas (Nevada) per girare il video dell'inedita One More Chance, la polizia di Santa Barbara sequestrò il Neverland Ranch e spedì al cantante un mandato d'arresto per abusi sessuali su minori Michael fu accusato di aver abusato di Gavin Arvizo, che apparve proprio all'inizio di quell'anno nel documentario Living with Michael Jackson. Jackson fu poi processato nel 2005 per la vicenda, ma alla fine fu assolto in appello da tutti i 10 capi d'accusa
L'8 febbraio 2004 Marlon Brando informò Jackson che le dichiarazioni di Jordy Chandler nel 1993 erano state pubblicate sul sito Internet The Smoking Gun mentre il cantante stava iniziando un'intervista con Ed Bradley nella trasmissione tv 60 minutes. In seguito a ciò Jackson interruppe l'intervista e lasciò subito lo studio Il cantante partecipò anche ai funerali di Brando nel 2004, insieme a Sean Penn, Henry Fonda, Jack Nicholson e Warren Beatty.
Il rapper Eminem parodiò le accuse di Arvizo a Jackson nel video di Just Lose It - sempre nel 2004. Il clip provocò controversie e spinse lo stesso Jackson a criticarlo. Anche Steve Harvey e Stevie Wonder pronunciarono parole al riguardo a favore di Jackson.
La guerra vera e propria tra Jackson e i suoi accusatori, tuttavia, iniziò a S. Maria (California) nell'estate del 2005. Il 10 giugno Raymone Bain (portavoce ufficiale di Jackson) fu licenziat]. Il sito ufficiale del cantante disse che "Jackson e il suo staff avevano posto fine al lavoro di Raymone Bain e di Davis, Bain and Associates". Bain negò la notizia e continuò a diffondere notizie non ufficiali sul cantante, benché Jackson non l'avesse più contattata e pagata. Tre giorni dopo, Jackson fu prosciolto da tutte e dieci le sue accuse Poi la CNN riportò che uno dei giudici, Ray Hultman, credeva alla faccenda dei crimini a sfondo sessuale ma non aveva prove sufficienti
Nel settembre del 2005 Contact Music riferì che il giudice Ray Hultman aveva intrapreso azioni legali contro coloro che avevano riportato, pubblicandoli, gli esiti editori del processo, sostenendo che alcune parti erano derivate dal plagio di un articolo di Vanity Fair. Hultman disse anche di essere stato "trattenuto" dal giudice Paul Rodriguez, e di essere stato dissuaso dall'assolvere Jackson. In seguito il cantante si spostò in Bahrein, dove acquistò un'abitazione. Qui Jackson compose canzoni nuove, tra cui il singolo di beneficenza I Have This Dream, dedicato alle vittime dell'uragano Katrina. Ciara, Snoop Dogg, R. Kelly, Keyshia Cole, Samantha Fox, James Ingram, Jermaine Jackson, Shanice, il reverendo Shirley Caesar e gli O'Jays collaborarono con Michael alla canzone, che però non fu pubblicata. In quel periodo Raymone Bain disse che vi avrebbero dovuto partecipare anche Mary J. Blige, Missy Elliott, Jay-Z, James Brown e Lenny Kravitz
Nel 2006 un uomo sostenne che Jackson lo aveva violentato, stordito con droga e alcool, e forzato a sottoporsi alla chirurgia plastica. Thomas Mesereau, l'avvocato che aveva difeso Jackson l'anno prima, rispose che "le accuse sono ridicole e da esse ci si può difendere con facilità"[93].
Visionary - The Video Singles e altri problemi giudiziari (2006)
I 20 singoli vennero ripubblicati (ogni settimana ne uscivano 2) e, malgrado fossero passati molti anni dalla loro prima pubblicazione, ebbero un ottimo successo battendo il record del maggior numero di singoli nella top del Regno Unito (dato ufficializzato dal Guinnes dei primati) con 19 singoli nella Top 40.
Poco dopo una corte riconobbe i diritti genitoriali di Debbie Rowe, sui due figli nati da lei e da Jackson. Il giudice Steven M. Lachs già nel 2004 aveva ammesso il fallimento di una sua indagine sull'opinione dei due ragazzi L'avvocato del cantante, Thomas Mesereau, non lo rappresentò in appello.
Il 9 marzo 2006 i rappresentanti del governo californiano ordinarono la chiusura di Neverland Ranch, e a Michael chiesero 69.000 dollari per risarcire i suoi ex dipendenti (1.000 dollari ciascuno). La pena per eventuale ritardo del pagamento sarebbe ammontata a 100.000 dollari extraTrenta ex dipendenti di Neverland citarono anche in tribunale Jackson per 306.000 dollari di stipendi mai pagati Sette giorni dopo fu annunciato che Michael aveva chiuso Neverland e licenziato alcuni suoi dipendenti
Il 14 aprile 2006 il cantante strinse un accordo con la Sony e la Fortress Investments. Secondo il patto, la Sony e Jackson avrebbero condiviso una partecipazione paritetica nella Sony/ATV Music Publishing, ed avrebbero rappresentato rispettivamente il 75 e il 25 per cento a dei diritti del catalogo Sony/ATV. Il 18 aprile Michael Jackson ha firmato un contratto con Guy Holmes, a.d. della britannica Two Seas Records. Il 27 maggio dello stesso anno, Jackson ha vinto un "Legend Award" agli MTV Awards di Tokyo. In seguito è apparso a SMAPxSMAP Un mese dopo (27 giugno), Jackson ha annunciato la fondazione della Michael Jackson Company, Inc. (casa di produzione che ha sostituito la MJJ Productions), di cui la portavoce Raymone Bain sarà direttrice generale
Marc Schaffel, ex collaboratore di Jackson, gli ha in seguito chiesto alcuni milioni di dollari per alcune sue produzioni messe da parte. Tali procedimenti hanno anche rivelato progetti falliti di Jackson e Marlon Brando, tra cui un'intervista all'attore a Tahiti. Il 14 luglio 2006 la giuria ha risarcito Marc Schaffel con 900.000 dollari, anziché con 6 milioni chiesti al cantante. Jackson è stato ripagato invece con 200.000 dollari Il processo ha inoltre rivelato che Schaffel era stato licenziato dopo che il cantante aveva saputo del suo passato nella pornografia gay. Il 31 luglio dello stesso anno un giudice federale ha chiesto a Jackson di pagare una multa di 48 milioni di dollari per non aver rispettato alcune clausole contrattuali. Il processo è stato sostenuto in settembre
Il 23 settembre Michael Jackson ha sciolto la sua collaborazione con la casa discografica Two Seas, sospendendo così la pubblicazione del suo singolo benefico a favore delle vittime dell'uragano Katrina, From the Bottom of My Heart.
World Music Awards 2006
Il 15 novembre 2006 Jackson si è esibito ai World Music Awards tenutisi a Londra; lì ha ricevuto il Diamond Award ("Premio di Diamante"), premio che onora gli artisti riusciti a vendere più di 100 milioni di copie con i propri album ed ha eseguito una parte della canzone "We Are The World", accompagnato da un coro di ragazzi Inoltre è stato premiato da un rappresentante del Guinness dei primati, per festeggiare la vendita delle 104 milioni di copie dell'album Thriller (1982). C'è chi è rimasto deluso da questa sua esibizione in quanto si era sparsa la voce che egli avrebbe eseguito la celebre Thriller, mentre il programma prevedeva fin dall'inizio che tale canzone fosse cantata da Chris Brown, in omaggio a Jackson. "Mettiamo le cose in chiaro. Michael veniva a ritirare un premio, non a esibirsi. Non ha un album pronto." ha detto Melissa Corken, fondatrice dei WMA, parlando a MTV UK News. Sembra che, per non deludere il pubblico che ormai si aspettava un'esibizione della popstar (erano venuti circa in diecimila solo per lui), sia stata programmata una performance di We Are the World per intero da parte di Michael, accompagnato dagli altri vincitori della serata. Per alcuni contrattempi, però (sembra che Jackson sia stato bloccato nei backstage da un gruppo di ammiratori), questo non è stato possibile.
In seguito il cantante ha reso noto alcune dichiarazioni, affermando che in effetti molte cose sono andate storte: una "persona famosa di una società di alberghi" ha litigato con Beyoncé Knowles, incaricata di premiare Jackson, perché avrebbe voluto essere lei a farlo. Sembra che questa persona abbia creato non poco scompiglio, ritardando l'uscita dell'ospite d'onore sul palco. Jackson si è detto inoltre scontento dell'alto prezzo dei biglietti (inizialmente lui aveva chiesto biglietti gratuiti). Per di più, sembra che alcuni dei biglietti gratis vinti al concorso indetto da MTV siano andati persi, e che per questo ad alcuni fans sia stato impedito l'accesso.
Michael è stato seguito durante tutta la sua permanenza a Londra dalle telecamere di Hollywood Access, che ha girato un documentario sul suo ritorno, in cui viene mostrato il suo incontro con lo stilista fiorentino Roberto Cavalli, che ha curato l'aspetto del cantante per la serata, ed il meeting alla sede del Guinness dei primati, dove gli sono stati attribuiti ben sette record mondiali in aggiunta a quelli già ricevuti negli anni passati:
- Intrattenitore di maggior successo di tutti i tempi, per aver guadagnato 125 milioni di dollari solo nel 1989, esclusivamente dalla vendita di singoli ed album
- Primo intrattenitore ad aver venduto ufficialmente più di 100 milioni di album al di fuori degli USA
- Album più venduto di tutti i tempi (Thriller, del 1982), che ha venduto oltre 104 milioni di copie
- Primo artista al mondo ad entrare direttamente al primo posto delle classifiche singoli americane (You Are Not Alone)
- Artista più giovane arrivato al top delle classifiche americane (aveva 11 anni)
- Video musicale con il più grande successo di tutti i tempi (Thriller)
- Record di permanenza in vetta alle classifiche americane per un album non soundtrack (37 settimane)
- Video musicale più costoso del mondo (Scream)
Nuovi lavori discografici: Thriller 25 e King of Pop (2007-2008)
Nel 2007 Michael Jackson ha iniziato a lavorare in studio al nuovo album. I brani sono stati registrati in parte in Irlanda e in parte a Las Vegas, dove ha lavorato con Chris Brown, will.i.am, Rodney Jerkins, Teddy Riley e molti altri. L'album in questione è stato descritto da will.i.am come un Off the Wall per la generazione d'oggi; all'interno ci sono brani che egli definisce come "canzoni pop perfette". L'uscita del nuovo lavoro era prevista per fine 2007 tuttavia il 17 settembre dello stesso anno will.i.am ha confermato in un'intervista al sito web INTERIA. PL che il tutto era stato posticipato al 2008 e che non si sarebbe trattato del ritorno di Jackson poiché "Michael non è mai finito" e "perché la sua musica è suonata in tutto il mondo, in ogni club". Il 22 settembre Jackson è stato al Clinton Recording Studio di New York per lavorare con will.i.am a nuove tracce.
Intanto l'11 febbraio 2008, in occasione del 25º anniversario dell'uscita dell'album che lo ha reso celebre in tutto il mondo, è stato pubblicato un cofanetto speciale che ripercorre l'intero album arricchito da materiale inedito. Il cofanetto è uscito in tre versioni speciali composte da un CD e un DVD. Il CD contiene le classiche tracce audio dell'album originale con in aggiunta un brano inedito (For All Time) più cinque remixes: The Girl is Mine 2008 con will.i.am, P.Y.T. (Pretty Young Thing) 2008 con will.i.am, Wanna be Startin' Something 2008 con Akon e will.i.am, Beat It 2008 con Fergie dei Black Eyed Peas, Billie Jean 2008 Kanye West mix. Nel DVD sono contenuti i video di Billie Jean, Beat It, Thriller e l'esibizione di Michael al Motown 25: Yesterday, Today and Forever. La riedizione ha venduto in tutto il mondo oltre 4 milioni di copie.
Nel luglio 2008 su internet comincia a circolare Hold My Hand, brano musicale che doveva essere contenuto nell'ultimo album di Akon e che lo vede duettare con Jackson. La canzone (di cui era già stata pubblicata una demo con il solo Akon protagonista) è però rimasta inedita e non è stata inclusa in Freedom, l'album di Akon uscito nel dicembre successivo. Quest'ultimo poi non ha preso molto bene la diffusione non ufficiale del suo nuovo brano perché ha iniziato a circolare abusivamente anche nelle radio e anche perché il suo album all'epoca non era ancora stato pubblicato. La canzone ha comunque ricevuto consensi positivi.
Il 29 agosto 2008, giorno del 50º compleanno di Michael Jackson, è uscito in Australia, Austria, Belgio, Filippine, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Svezia e Ungheria una nuova raccolta dal titolo King of Pop. Si tratta di un'antologia in cui, a differenza delle precedenti, sono stati i fans stessi a decidere i brani da inserire che formeranno quindi la lista delle canzoni del disco; in Australia l'album è stato pubblicato in 2 versioni: la prima è un'edizione limitata contenente un libro che ripercorre tutta la carriera di Jackson, mentre la seconda è allegata ad un poster. Nella raccolta si sono potute selezionare anche canzoni dei Jackson 5 e The Jacksons, inoltre anche i brani nelle nuove versioni contenute in Thriller 25 (l'edizione celebrativa per i 25 anni dell'album Thriller) e le tracce inedite contenute nel boxset Michael Jackson: The Ultimate Collection pubblicato nel 2004. L'album non è stato pubblicato negli Stati Uniti, mentre nel Regno Unito ha raggiunto la terza posizione vendendo oltre 25.000 copie nella prima settimana, il successo si è ripetuto anche in Svezia, in Germania e in altre nazioni. In tutto il mondo la raccolta ha venduto circa 2 milioni di copie.
Sempre nel 2008 gli album Off the Wall e Thriller sono stati inclusi nella Grammy Hall of Fame (la massima onorificenza che possa conseguire un album, un singolo o anche un semplice brano) e la celebre rivista musicale Rolling Stone lo ha inserito al venticinquesimo posto della sua classifica delle 100 migliori voci di tutti i tempi e al trentacinquesimo posto della classifica, datata 2004, de " Gli immortali - i 100 migliori artisti di tutti i tempi"
All'inizio del 2008 si erano create situazioni di allarme quando Michael venne immortalato mentre veniva trasportato in sedia a rotelleVerso la fine di dicembre sono cominciate a circolare però voci (rivelatesi poi false) su presunti problemi di salute piuttosto gravi. Michael sembrava soffrisse di una malattia genetica di nome A1AD a causa della mancanza di una proteina che protegge i polmoni. Questa mancanza lo avrebbe reso cieco dall'occhio sinistro (dove la vista sarebbe calata per il 95%) e quasi impossibilitato a parlare. L'unica cosa che avrebbe potuto salvarlo da problemi gastrointestinali o addirittura dalla morte sarebbe stata il trapianto del polmone.Sembrava inoltre che Michael avesse dei continui mancamenti, e fosse costretto a stare a letto per lungo tempo; in diversi giorni non permettevano nemmeno ai suoi figli di vederlo. Il tutto è stato smentito ufficialmente dal portavoce del cantante, il dottor Tohme.
A fine 2008 alcuni organi di stampa riportarono la notizia che Jackson si sarebbe convertito all'Islam assumendo il nome di Mikaeel. La notizia venne poi smentita dal suo avvocato londinese su altre fonti di stampa
Gli ultimi concerti previsti a Londra e la morte improvvisa (2009)
Il 5 marzo 2009, Michael Jackson ha tenuto una conferenza stampa all'O2 Arena di Londra (alla quale erano presenti oltre 2.000 fans), in cui aveva annunciato di aver programmato una serie di concerti all'O2 Arena stessa nel luglio successivo. Michael aveva inoltre affermato che si sarebbe trattato del final curtain call come dichiarò nella conferenza stampa indetta a fine maggio, ovvero le sue ultime esibizioni. Con queste parole non si era capito bene se il cantante non avrebbe più partecipato a concerti in generale o se si riferisse alla sola Londra, in ogni caso si erano generati parecchi dibattiti tra i giornalisti. Non vi erano stati ulteriori annunci da parte di Jackson se non un "ci vediamo a luglio". Nel maggio dello stesso anno si sparse la notizia, resa pubblica dal The Sun e ripresa dal Corriere della Sera, che il cantante soffrisse di un tumore alla pelle
Nel giugno del 2009, Jackson è a Los Angeles per le prove che si svolgono allo Staples Centre. Il 25 giugno 2009 Michael Jackson ha un malore nella villa che aveva preso in affitto, al numero 100 di North Carolwood Drive a Holmby Hills, Los Angeles. Intorno alle 12.00 il suo medico personale Conrad Murray scopre che la popstar non respira, e attua la rianimazione cardio-polmonare. Alle 12.21 viene chiamato il 911. I paramedici del Los Angeles Fire Department giungono alle 12.28. Il tempestivo trasferimento alla clinica dell'UCLA Medical Center, la clinica ospedaliera dell'Università della California non basta. Lì infatti i tentativi di rianimazione falliscono e alle 14:26 (ora locale), corrispondenti alle 23.26 ora italiana, il cantante è stato ufficialmente dichiarato morto per arresto cardiaco, dovuto ad un'overdose di Propofol. A contribuire, ma non determinante all'immediata causa di morte, è l'effetto delle benzodiazepine, anch'esse presenti nel suo corpo, come risulta dall'autopsia.
Essa ha però rilevato che Jackson era in condizioni di salute abbastanza buone al momento del decesso e inoltre ha confermato una volta per tutte che il cantante soffriva di vitiligine Fonti vicine alla famiglia hanno riportato che negli ultimi giorni Michael era sotto stress per i 50 concerti che avrebbe dovuto tenere a Londra Sempre secondo persone vicine a Jackson, il cantante assumeva eccessive quantità di pillole quotidianamente, addirittura più di 40 xanax al giorno La rete è esplosa insieme al suo cuore. In quella mattina, infatti, i siti web a lui dedicati, ma soprattutto tutti i social network a partire da Facebook e Twitter, hanno fatto notare ai propri utenti un'enorme lentezza, dovuta proprio a tutti i messaggi lasciati per il grande Jackson oltre alla creazione di continui gruppi che parlano dell'artista e delle sue opere. La sola stima di Twitter è di oltre 5.000 messaggi ogni minuto. Si dice inoltre che Facebook e tutti gli altri social network siano stati bloccati per ore per il grande numero di messaggi per l'icona del pop, Michael Jackson.
Anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha voluto mandare le proprie condoglianze scrivendo una lettera alla famiglia Jackson. In seguito, il 7 luglio, allo Staples Center di Los Angeles, si è svolta una commemorazione pubblica con la presenza di circa 18.000 fan estratti a sorte alla lotteria, amici e parenti il 3 settembre successivo venne organizzata una cerimonia funebre in forma privata al Forest Lawn di Los Angeles, il cimitero delle celebrità, dove il corpo di Jackson si trova tuttora. Nel testamento redatto nel 2002, Michael Jackson ha affidato i suoi tre figli alla madre, la settantanovenne Katherine. È quanto emerso dal documento presentato in tribunale a Los Angeles, in cui l'artista nomina la collega e amica Diana Ross come tutrice, qualora sua madre non fosse in grado di prendersi cura dei tre ragazzi. Al momento della morte, Jackson era indebitato per oltre 400 milioni di dollari, accumulati negli ultimi anni in cui il cantante ha dovuto affrontare enormi spese. L'insieme dei beni di Michael, è stato valutato a oltre 1 miliardo di dollari per le quote di diritti detenuti dal Re del Pop sul catalogo dei Beatles e di altri artisti, oltre alla proprietà delle sue canzoni stimata al valore di 75 milioni di dollari. In seguito alle pubblicazioni postume alla morte, l'entourage del cantante ha riscontrato guadagni per oltre 90 milioni di dollari. L'intero patrimonio è stato affidato alla fondazione Michael Jackson Family Trust.
Nelle 3 settimane successive alla morte, sono stati venduti in tutto il mondo oltre 9 milioni di copie dei suoi album Le vendite dei suoi dischi hanno superato gli 8.2 milioni di copie negli Stati Uniti e le oltre 29 milioni di copie in tutto il mondo e hanno fatto di Jackson l'artista più venduto del 2009.
Dopo la morte: This Is It, Michael e processo al medico Conrad Murray (2009-oggi)
Qualche mese dopo il suo decesso Jordan Chandler, il bambino che lo accusò di molestie sessuali, ritrattò tutto e rivelò che fu suo padre a spingerlo a mentire per soldi, chiedendo perdono all'ormai defunto Jackson inoltre il padre del ragazzo, il 18 novembre successivo, è stato trovato senza vita dopo essersi sparato con una pistola in una camera d'albergo. Anche il giornalista Martin Bashir, che lo intervistò per il documentario "Living with Michael Jackson", ha confessato in seguito di aver mentito. Non sono mancate poi numerose teorie del complotto circa la sua morte: alcune di queste lo vedrebbero come ancora vivo, altre invece vedono dietro il decesso intrighi dei suoi discografici e manager o politici tra cui Barack Obama e Mahmud Ahmadinejad.
Il 12 ottobre 2009, a quasi quattro mesi dalla morte del cantante, è stato diffuso alla radio un nuovo singolo che prende il nome dello stesso tour che il re del pop avrebbe dovuto intraprendere nel mese di luglio, ovvero This Is It. Il 26 ottobre, invece, è uscito il nuovo album con lo stesso titolo del singolo pubblicato qualche settimana prima: The Music That Inspired The Movie: Michael Jackson's This Is It; questo è composto da due CD. Il primo CD contiene le canzoni che sarebbero state eseguite durante il tour e che compaiono nello stesso ordine in cui compaiono anche nel film-documentario "Michael Jackson's This Is It" (realizzato dalla Sony con le riprese delle prove del tour di cui aveva acquistato i diritti) uscito il 28 ottobre in contemporanea mondiale, più due versioni del nuovo singolo. Il secondo contiene invece quattro brani, di cui tre demo più la poesia "Planet Earth", contenuta anche nel cofanetto dell'album Dangerous. Il regista del film è Kenny Ortega che aveva già collaborato con Jackson nei precedenti concerti. Il 23 febbraio del 2010 è uscito il DVD delle riprese delle prove dello spettacolo Michael Jackson's This Is It.
La Sony, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, ha firmato con l'avvocato John Branca e l'impresario musicale John McClain, amministratori dei beni del cantante, un contratto da 250 milioni di dollari. Questo accordo, descritto come il più lucroso della storia della musica, prevede la distribuzione fino al 2017 di almeno 10 nuovi progetti legati a Jackson tra cui la pubblicazione di brani inediti, film e videogiochiIl primo album contenente musica inedita è stato pubblicato il 10 dicembre 2010, ed è intitolato Michael, mentre il primo singolo estratto, Hold My Hand, in duetto con Akon, può essere ascoltato in streaming sul sito ufficiale del cantante dal 15 novembre in anteprima mondiale
L'eredità di Jackson (1 miliardo di dollari con 500 milioni di debiti) sembra che vada a sua madre Katherine, ai tre figli e a delle associazioni benefiche. Niente al padre che sembra che da bambino (ai tempi dei Jackson 5) lo picchiasse quando lo spettacolo andava male.
Il 9 maggio 2011 venne pubblicata la notizia che secondo un'indiscrezione uscita dal Department Of Children And Family Services di Los Angeles, un'agenzia governativa che si occupa di servizi ai minori e che ha ovviamente collaborato alle mostruose indagini sulla popstar, Jackson è stato prosciolto "da ogni accusa in tutte le indagini". Secondo questa indiscrezione i fatti non sono mai accaduti, e il processo non aveva alcun senso.
Il 7 novembre 2011 il medico Conrad Murray viene condannato per omicidio colposo, reo di aver somministrato al cantante, poche ore prima della sua morte, un anestetico chirurgico che dovrebbe essere somministrato solo in ospedale. Dopo 49 testimonianze e sei settimane di udienze, i 12 giurati si sono riuniti in camera di consiglio, in una sala del tribunale di Downtown Los Angeles, e ne sono usciti dopo nove ore con una sentenza unanime.
Il 21 novembre 2011 esce Immortal (22 novembre in Italia). La compilation è la colonna sonora di Michael Jackson: The Immortal World Tour by Cirque du Soleil, che ha debuttato il 2 ottobre 2011 a Montreal. Il disco contiene i brani più celebri di Jackson che sono stato ridisegnati e ripensati dal produttore Kevin Antunes. Dentro il cd è possibile ascoltare una versione alternativa di ABC, una serie di mashup e remix, e un Coro che Michael aveva fatto preparare di "They Don't Care About Us". Il disco è disponibile in 2 versioni: Standart Edition: Contiene un solo cd da 20 brani. Deluxe Edition: Contiene 2 cd da 27 brani e una copertina cartonata di colore blu.Il prezzo è di 22 Euro. Hacker rubano la discografia di Michael Jackson. Gli eredi di Jackson, scomparso nel 2009, avevano firmato un accordo record di ben 250 milioni di dollari con la Sony, concedendo i diritti di vendita di tutto il catalogo. Oltre 50.000 file, molti dei quali provenienti proprio dal repertorio del cantante di "Thriller", sarebbero infatti stati sottratti da pirati informatici, nel quadro dell'operazione criminosa che aveva portato alla sottrazione di nomi e dati di circa 77 milioni di persone dal PSN, il Playstation Network, l'anno scorso. Tra i brani rubati ci sarebbe anche un inedito con Freddie Mercury, oltre a "There must be more to life than this" . Secondo diverse fonti, tra cui la figlia di Michael Jackson, i due avrebbero cantato insieme più volte, ma non è ancora chiaro se abbiano inciso nuove canzoni o si siano soltanto divertiti a improvvisare.
Figli
Michael Jackson ha avuto tre figli. Il primogenito Prince Michael Jackson, avuto dalla sua seconda moglie Deborah Jeanne Rowe, nacque il 13 febbraio 1997. Poi, circa un anno dopo, il 3 aprile 1998, venne alla luce Paris Michael Katherine Jackson, avuta sempre con Deborah Rowe. Il 21 febbraio 2002, Michael ebbe il suo terzo figlio: Prince Michael Jackson II, soprannominato semplicemente Blanket, ma non da Deborah Rowe, ma, come dichiarato dal cantante, da una madre surrogata.
A Jackson inoltre è stata attribuita anche la paternità di altri suoi presunti figli; il più celebre tra questi ultimi è il norvegese Omer Bhatti che 3 settimane dopo i funerali del cantante, ai quali ha partecipato seduto al fianco dei suoi "fratellastri", ha chiesto il test del DNA. In realtà il giovane non sarebbe altro che uno di quei tanti bambini ospitati a Neverland; infatti il primo incontro tra lui e Jackson risalirebbe al 1996. Il cantante, venendo a conoscenza della povertà in cui viveva con la sua famiglia, avrebbe offerto ai genitori di lavorare per lu]. In seguito il ragazzo ha dichiarato al Sun che non era il quarto figlio del cantante e che non era vero che aveva chiesto il test del DNA Nel libro Il Mio Amico Michael, Frank Cascio spiega che in realtà Omer non era figlio di Michael Jackson, ma di due Norvegesi, Riz Bhatti e Pia Bhatti.
Stile musicale
Michael Jackson, nel corso della sua carriera solista, ha potuto sperimentare svariati stili musicali. Inizialmente ispirato al soul della Motown, ha poi coltivato altri generi come rhythm and blues, funk, dance, rock, new jack swing. Grazie ai suoi lavori da adulto ha rotto molti tabù nel mondo della musica, e in particolare ha contribuito alla diffusione della black music presso ampie fette di pubblico.
A differenza di molti altri artisti, Jackson realizzava i suoi brani direttamente in sala di registrazione anziché scriverli su carta Il suo approccio a più stili sonori si può già osservare dal suo primo album da adulto, Off the Wall, prodotto da Quincy Jones, che spaziava dal funk e dal disco pop di "Don't Stop 'Til You Get Enough", "Workin' Day and Night" e "Get on the Floor", passando per soul, soft rock, jazz, rhythm and blues e ballate come "She's Out of My Life" o "Girlfriend"
Con l'album best-seller Thriller, anch'esso prodotto da Jones, Michael mise praticamente a punto le intuizioni musicali di Off the Wall; i brani dance, rock e funk (Baby Be Mine, P.Y.T. (Pretty Young Thing), Billie Jean, Wanna Be Startin' Somethin) si caratterizzarono per una maggiore forza interpretativa, mentre le canzoni pop e le ballate (The Lady in My Life, Human Nature, The Girl Is Mine) furono più leggere e introspettive In "Billie Jean" Jackson cantava di una fan che affermava di aver avuto un figlio da lui, mentre in Wanna Be Startin' Somethin' criticava le pressioni dei media e del gossip Il brano Beat It, dedicato alla violenza di strada, fu anche uno dei primi crossover rock/pop a scalare le classifiche, mentre la title track Thriller era dedicata al soprannaturale, tematica che avrebbe poi caratterizzato i brani dei tempi successivi. Nel 1985 Jackson e Lionel Richie scrissero insieme la canzone di beneficenza We Are the World e da allora i temi umanitari sarebbero stati anch'essi al centro dei suoi testi e della sua stessa attività artistica.
In Bad, terzo ed ultimo album con Quincy Jones alla produzione, fu rivisitato il discorso musicale di Thriller, ma con brani di maggior successo in classifica. In Dirty Diana, altro brano contaminato dal rock, Jackson immaginava di affrontare un amore "maledetto"; vi era poi la ballata d'amore classica I Just Can't Stop Loving You, mentre Man in the Mirror riprendeva i temi di altruismo e beneficenza già presenti in We Are the World; Smooth Criminal evocava addirittura un episodio immaginario di rapimento e stupro.
Con Dangerous, pubblicato nel 1991, Michael riuscì a catturare fette più ampie di pubblico, con canzoni dedicate perlopiù a tematiche socialiLe prime tracce del disco sono canzoni d'impronta new jack swing, tra cui Jam e Remember the Time "Why You Wanna Trip on Me" parla di problemi come la fame nel mondo, l'AIDS, la povertà e la droga. Vi sono però anche canzoni più ardite come In the Closet, una canzone dedicata ad amore, desiderio, solitudine, vita privata mentre il brano Dangerous riaffrontava il tema dell'amore dannato già presente in Dirty Diana. Altri brani come Will You Be There, Heal the World e Keep the Faith invece si avvicinano più al gospel e sono dedicati ai problemi personali dello stesso Jackson; infine Gone Too Soon è una ballata dedicata ad un amico del cantante, Ryan White, e alla grave condizione di chi soffre di AIDS. Nell'album Dangerous sono palesi le incursioni di musica rap e hip hop, che conobbero sempre maggiore popolarità.
HIStory, che crea una vera e propria atmosfera di paranoia, è incentrata sui problemi di Jackson con pubblico e stampa. Con i pezzi new jack swing-funk-rock Scream e Tabloid Junkie, ma anche con la ballata R&B You Are Not Alone, Jackson critica le ingiustizie e l'isolamento che il suo successo gli ha procurato, e se la prende in particolare con i media, come già aveva fatto col brano Leave Me Alone; nella ballata "Stranger in Moscow" parla del personaggio mediatico in cui è stato trasformato; vi sono anche brani pop più elaborati come "Earth Song", "Childhood", "Little Susie" e "Smile"
Invincible, prodotto insieme a Rodney Jerkins, fu pubblicato nell'ottobre del 2001 ed è stato l'ultimo album di inediti che il cantante aveva pubblicato prima di morire; il disco contiene brani di matrice soul come Cry e The Lost Children, le ballate Speechless, Break of Dawn e Butterflies, il singolo ballabile You Rock My World, e mescola hip hop, pop e rap in 2000 Watts, Heartbreaker e la title track Invincible.
Stile di danza
Michael Jackson è stato celebre per tutta la sua carriera per il proprio stile di danza che ha generato migliaia di imitatori. Alcuni passi inventati da Jackson risalgono già al periodo con i Jackson 5 nei locali di Gary, sua città natale, e in seguito perfezionati.
Michael inventò il Ballo del robot all'età di 15 anni, nel 1974, per il brano Dancing Machine, composto insieme ai fratelli, con i quali formava "The Jackson 5". L'intento era quello di fornire alla canzone delle movenze che riuscissero a coinvolgere maggiormente lo spettatore (tratto dal libro "Moonwalk"). Robot (detta anche mannequin, "manichino", in inglese robot dance) è uno stile di danza spesso confusa con il popping - che ha come caratteristica l'illusione e l'imitazione dei movimenti rigidi del robot o del manichino.
Tutti i movimenti della Robot iniziano e finiscono con un passo di locking, per dare l'impressione di un motore che parte o che si ferma. Il danzatore tiene una postura rigida per tutto l'arco dell'esibizione, fermo restando che i più abili danzatori sono in grado di rilassare la muscolatura pur mantenendo l'illusione del movimento rigido del robot. In conseguenza della stretta relazione tra la Robot, il popping, ed il locking, la Robot dancing è spesso confusa con il popping e la liquid dancing in generale. The Robot, riferisce essenzialmente alla tecnica di imitazione sopra detta. Musica [modifica]
Così come il popping in generale, l'impatto visivo della robot può essere rafforzato ballando a ritmo con la musica. L'effetto migliore si ottiene con la musica che ha una cadenza molto regolare come l'electrofunk o con il genere più recente della robo trance. Tuttavia è comune utilizzare la musica non particolarmente adatta alla danza, ma che ha un tema "robot", come ad esempio il brano degli Styx "Mr. Roboto". A differenza della maggior parte delle altre danze, la danza robot può anche essere accompagnato a cappella emettendo rumori simili ai movimenti elettromeccanici dei robot. Alcune mosse, che in seguito migliorò, gli furono insegnate da James Brown.
Agli inizi degli anni ottanta perfezionò una tecnica che gli consentiva di realizzare delle piroette velocissime sui talloni tramite l'uso della forza centrifuga impressa dalle braccia. Nel 1983 lanciò i suoi movimenti sulle punte dei piedi e soprattutto il passo di danza che lo avrebbe reso celebre in tutto il mondo: il moonwalk (in italiano letteralmente camminata sulla luna) presentato allo show celebrativo dei 25 anni della Motown, sulle note di Billie Jean. Contrariamente a quanto spesso riportato, Jackson non è propriamente l'inventore del moonwalk ma piuttosto il suo perfezionatore, avendo rielaborato e migliorato un passo simile dell'attore e mimo francese Marcel Marceau. L'anno successivo realizzerà la coreografia di Thriller, inventando il passo che imita il movimento degli zombie. Nel corso degli anni Michael ha perfezionato sempre più il moonwalk fino a migliorarlo nel Dangerous World Tour. Sempre in quel periodo inventò il Sidewalk, ovvero un passo laterale basato sullo stesso principio del moonwalk rielaborato. Jackson eseguirà il sidewalk insieme al moonwalk in diverse sue coreografie. Già in passato Jackson, nel Victory Tour del 1984, tra le note di Billie Jean, aveva presentato una fusione tra i due, creando un movimento circolare basato sul medesimo moonwalk.
Nel 1988 Jackson diede un'altra prova del suo talento di coreografo e ballerino con l'Antigravity lean, ovvero il celebre movimento antigravitazionale del video di Smooth Criminal, in cui Michael si inclinava in avanti di 60º. Nel video usò delle funi, mentre per fare il tutto nelle esibizioni dal vivo usava delle scarpe modificate, di cui deteneva il brevetto, che permettevano a un gancio che spunta da sotto al palco di agganciarlo (ciò non si vede perché, prima che i ganci siano visibili, un ballerino entra in scena e butta un fumogeno e le luci di scena vengono momentaneamente spente). La presenza dei ganci tiene fermo il ballerino, ma è comunque difficile eseguire il movimento per il fatto che, per riportare il corpo in equilibrio, è necessario avere una grande forza nei muscoli delle gambe e della schiena.
Nel 1995 Jackson stupisce ancora con il Sidewalk e lo Skywalk, detto anche Airwalk, che fu presentato agli MTV Video Music Awards del 1995. In questo passo Michael dava l'illusione di camminare sospeso in aria, tuttavia lo usò solo in limitate occasioni come durante il Live in Bucharest del 1992 nel brano "Working Day and Night".
Amy Winehouse
Amy Jade Winehouse (Londra, 14 settembre 1983 – Londra, 23 luglio 2011) è stata una cantautrice britannica.
Ha debuttato nel mondo della musica pubblicando, nel 2003, per l'etichetta discografica Island, l'album di debutto Frank, che riscuote un buon successo di pubblico e critica. Il vero successo arriva nel 2007, con l'uscita del secondo album Back to Black, che trainato da singoli come Rehab, Love Is a Losing Game e l'omonima traccia Back to Black ha scalato le classifiche mondiali, ottenendo un successo che l'ha portata alla vittoria di cinque Grammy Awards Contemporaneamente, l'artista ha fatto spesso parlare di sé per gravi problemi legati a droga, alcol e disordini alimentari che l'hanno portata a ritardare la realizzazione del suo terzo album fino alla prematura morte, avvenuta nella sua casa, a Londra. È deceduta, secondo gli esiti degli esami tossicologici, rivelati il 27 ottobre, a causa di un abuso di alcol. Assieme a Duffy ed Adele (delle quali è ritenuta apripista), era considerata una delle esponenti della nuova generazione del soul bianco
Infanzia e adolescenza (1983 - 2002)
Amy Jade Winehouse nasce il 14 settembre 1983 a Enfield, Middlesex, Inghilterra, in una famiglia ebraica (il padre fa il tassista e la madre è infermiera).Cresce nel vicino quartiere di Southgate, dove frequenta la Ashmole School. All'età di dieci anni fonda un gruppo rap amatoriale chiamato Sweet 'n' Sour. Lo descrive come la versione bianca ed ebraica delle Salt-n-Pepa A dodici anni frequenta la Sylvia Young Theatre School ma a tredici viene espulsa perché non si applicava e anche a causa di un audace piercing al naso. In seguito frequenta la BRIT School a Selhurst, Croydon.
Cresce ascoltando diversi generi di musica (dalle Salt-n-Pepa a Sarah Vaughan) e riceve la sua prima chitarra a tredici anni.Inizia a cantare come professionista all'età di sedici anni, dopo che il suo amico e cantante soul Tyler James manda una sua demo ad un talent scout. Firma per la sua ultima etichetta discografica, la Island/Universal.
I SUOI SUCCESSI
Il suo album di debutto, Frank, viene pubblicato il 20 ottobre 2003. Viene prodotto principalmente da Salaam Remi, con molte superficiali influenze jazz e salvo due cover, ogni canzone è scritta (anche se non interamente) dalla Winehouse. L'album riceve critiche positive.La sua voce viene paragonata a quella di Sarah Vaughan e Macy Gray.
L'album arriva ad alti livelli nelle classifiche inglesi quando nel 2004 viene nominato ai BRIT Awards nelle categorie British Female Solo Artist e British Urban Act. Riceve due dischi di platino e vende in totale 1 milione e mezzo di copie.In seguito, ancora nel 2004, vince l'Ivor Novello Award come Best Contemporary Song con il suo primo singolo Stronger Than Me. Frank figura anche nella lista del Mercury Prize.
Dopo la pubblicazione, la cantante commenta di sentirsi soltanto per l'80% dietro l'album a causa dell'inclusione da parte della casa discografica di alcune canzoni che non le sono piaciute. Dopo la pubblicazione del suo secondo album afferma: non riesco neanche più ad ascoltarlo, Frank. Anzi, non sono mai riuscita ad ascoltarlo. Suonarlo dal vivo mi piace, ma ascoltarlo è un'altra cosa.
Il 27 ottobre 2006 viene pubblicato a livello mondiale l'album Back to Black, che in Inghilterra arriva alla vetta della UK Albums Chart in pochissime settimane. Negli USA l'album raggiunge la posizione numero 7º ed è un debutto molto alto per un disco di una cantante inglese nella Billboard 200.
Il singolo apripista ad aver anticipato l'uscita dell'album è Rehab, pubblicato il 23 ottobre 2006, che diviene un tormentone mondiale. Questa canzone parla del suo rifiuto di disintossicarsi dall'alcol e dalla droga. Il secondo singolo ad essere estratto dall'album è You Know I'm No Good, uscito l'8 gennaio 2007, che non raggiungerà mai la prima posizione della classifica pur ricevendo un giudizio favorevole dalla critica. Il terzo singolo è la title track dell'album che si intitola Back to Black e che viene pubblicato il 30 aprile 2007 riscuotendo il successo di Rehab, tanto da portare la Winehouse alla vittoria della categoria Artist Choice presente negli MTV Europe Music Awards 2007, tenuti a Monaco di Baviera il 1º novembre 2007. Il quarto singolo ad essere stato pubblicato, il 13 agosto 2007, è Tears Dry On Their Own che viene trasmesso con regolarità nelle radio ma senza diventare un tormentone come Rehab o Back to Black. Il quinto singolo pubblicato il 10 dicembre 2007 è Love Is a Losing Game. Considerata una delle sue canzoni migliori, ha vinto il premio Ivor Novello 2008 nella categoria miglior canzone ed è stata sottoposta come testo d'esame a Cambridge, in paragone con poemi di Sir Walter Raleigh.Il 10 febbraio 2008 vince cinque Grammy Award: tre per la canzone Rehab nelle categorie "Record of the Year", "Song of the Year" e "Best Female Pop Vocal Performance", uno nella categoria "Best New Artist" e uno per l'album Back to Black nella categoria "Best Pop Vocal Album"
La cantante si aggiudica così tre dei quattro premi più importanti e si allinea alle altre quattro cantanti che abbiano ottenuto un numero così elevato di riconoscimenti in un solo anno: Lauryn Hill, Alicia Keys, Norah Jones e Beyoncé.
A Marzo del 2008, la cantante, rilascia un suo album, che raccoglie Remix e B-sides, intitolato The Other Side of Amy Winehouse; continuando a cavalcare l'onda del successo di Back to Black, rilasciando altri tre singoli: Just Friends , Valerie e Cupid.
Il 27 giugno 2008, due giorni dopo l'uscita da una clinica nella quale era entrata per un enfisema polmonare, canta di fronte a oltre 46 000 spettatori giunti ad Hyde Park a Londra per festeggiare i 90 anni di Nelson Mandela. La serata ha visto la presenza di artisti quali Annie Lennox, i Simple Minds, Joan Baez, Queen + Paul Rodgers e Zucchero.
Dopo le vicende inerenti alla sua salute, che la cantante affronta all'inizio dell'estate 2008, Amy Winehouse rimane in cura per poter tornare a casa dei suoi genitori. Alcune foto che la ritraggono dopo il ricovero la mostrano decisamente migliorata rispetto a poche settimane prima. Nello stesso periodo stavano proseguendo i lavori per il nuovo album, ed intorno alla metà dell'agosto 2008 il padre della cantante dichiara: "Molto materiale è pronto per il nuovo album e lei sta provvedendo alla sua riabilitazione per consentirne l'uscita sul mercato".
Nel novembre 2010 la cantante annuncia un suo ritorno sulle Scene musicali, con concerti previsti in Brasile, Italia, Serbia, Turchia e Romania.
La morte prematura
Alle 15:53 del 23 luglio 2011 la cantante è trovata morta nel letto della sua casa al numero 30 di Camden Square da una sua guardia del corpo. Il personale medico delle due ambulanze accorre immediatamente sul posto, ma ne può solamente constatare la morte. L'autopsia eseguita il 25 luglio non ha chiarito le cause del decesso. Dopo ulteriori esami tossicologici e istologici, il 24 agosto 2011 un portavoce della famiglia rende noto che: "le analisi non hanno rilevato tracce di sostanze stupefacenti, solo tracce di alcool, ma non in misura tale da poter stabilire se e fino a che punto l'alcool abbia influito sulla sua morte"
Subito dopo la notizia migliaia sono i messaggi di cordoglio da parte dei fan della cantante lasciati nei vari social network e davanti alla sua casa.
Amy Winehouse aveva 27 anni ed è dunque andata ad aggiungersi a quella cerchia di artisti colpiti dalla cosiddetta maledizione del 27 in quanto morti proprio a quell'età.
Le esequie sono state celebrate il 26 luglio con rito ebraico al Golders Green Crematorium, situato a nord di Londra e le ceneri, dopo essere state unite a quelle della nonna Cynthia, morta di cancro polmonare nel 2006 e adorata dalla cantante, sono state disperse all'Edgwarebury Jewish Cemetery, il cimitero ebraico situato a Edgware, nel quartiere di Barnet, alla presenza di genitori, parenti, amici, del produttore e cantante Mark Ronson e della cantante Kelly Osbourne
Il 27 ottobre 2011 sono stati rilasciati gli esiti degli esami tossicologici, che hanno rivelato la presenza di alcol nel sangue cinque volte superiore al limite consentito per la guida. La morte è stata causata da uno shock chiamato "stop and go", ovvero dall'assunzione di una massiccia dose di alcol dopo un lungo periodo di astinenza.
Lioness: Hidden Treasures, ed il successo postumo
La morte della cantante è sopraggiunta prima della pubblicazione del suo terzo disco, pubblicato postumo soltanto il 5 dicembre 2011 dalla Universal.Il disco contiene, oltre a delle tracce nuove, anche dei demo di vecchia data rimasti fino a quel momento inediti. Le produzioni sono sia del suo storico produttore Salaam Remi sia di Mark Ronson.I produttori Salaam Remi e Mark Ronson ha collaborato, compilando l'album con il consenso della famiglia Winehouse. Hanno lavorato insieme per ascoltare di nuovo a migliaia di ore di voce da Winehouse. Remi commentato il progetto: Quando ho ascoltato di nuovo si sarebbe sentito alcune delle conversazioni in mezzo . Che era emotiva E 'stata dura, ma è stata anche una cosa incredibile Amy era una ragazza di talento credo che lei ha lasciato.. qualcosa che va oltre i suoi anni. Ha messo un corpo di lavoro insieme che possa ispirare una generazione non ancora nata.. Anticipato dal singolo Our Day Will Come, il disco ha ottenuto un ottimo successo di vendite, raggiungendo la vetta di diverse classifiche come quelle di Svizzera, Austria, Olanda, Portogallo e Regno Unito.
Inoltre il disco si classifica con un ottimo punteggio all'interno delle classifiche di fine anno di Germania, Regno Unito e Paesi Bassi. Il 5 febbraio 2012 entra in rotazione radiofonica il secondo singolo, Will You Still Love Me Tomorrow?, il quale riscuote un discreto successo nel Regno Unito. L'8 maggio 2012 viene rilasciato un album in memoria della cantante intitolato Amy's Jukebox. The Music That Inspired Amy Winehouse, l'album racchiude al suo interno canzoni di Frank Sinatra, ed altri cantanti jazz; successivamente è stato confermato che tutti gli incassi saranno devoluti alla Amy Winehouse Foundation.
Vita privata
La cantante perde quattro taglie tra la pubblicazione del primo e del secondo album. Dichiara alla stampa britannica, interessata al fatto, che è stato a causa dei commenti che facevano sul suo peso. Nell'ottobre 2006, la cantante ammette di aver sofferto di disordini alimentari: " un po' di anoressia, un po' di bulimia. Non sono del tutto a posto ma credo che nessuna donna lo sia ".
Nei mesi seguenti è presente sui tabloid britannici per problemi legati all'alcool, tra cui un'esibizione in stato di ubriachezza al The Charlotte Church Show,e l'interruzione del discorso del leader degli U2, Bono, durante un intervento di ringraziamento ai Q Awards.
Le vengono chieste opinioni sulla violenza e l'alcool e risponde «mi diverto molto certe notti ma poi esagero e rovino la serata col mio ragazzo. Sono veramente un'ubriacona».
Il 16 novembre 2006 appare al Never Mind The Buzzcocks visibilmente alterata e fa commenti sul presentatore Simon Amstell. Il 7 gennaio 2007 finita un'esibizione in un locale londinese, vomita, probabilmente a causa di un'intossicazione, ma poi riprende a cantare.
Il 14 febbraio 2007, agli Elle Style Awards, la cantante viene vista con dei tagli e cicatrici su di un braccio; il portavoce della Winehouse attribuisce la colpa ad una caduta per strada. Le speculazioni sui problemi con l'alcool continuano quando vengono pubblicate delle foto che la ritraggono al reparto alcolici di un supermercato locale e in un pub a Camden Town con il comico Noel Fielding e il presentatore Alex Zane.
Nell'aprile 2007 il quotidiano The Sun pubblica la notizia del fidanzamento della cantante con Blake Fielder-Civil. I due si sono sposati il 18 maggio 2007 a Miami Beach in Florida.
Il 18 ottobre 2007 viene arrestata a Bergen in Norvegia per possesso di sette grammi di marijuana, poi rilasciata il giorno seguente dietro cauzione di 500 euro
il 1º novembre 2007, in occasione degli MTV Europe Music Awards, per due volte la cantante inglese sale sul palco in apparente stato confusionale: al ritiro del premio Artist Choice Award, consegnatole da Michael Stipe, non pronuncia il tradizionale discorso di ringraziamento ai fans, mostrandosi invece immobile e spaesata; poco dopo, chiamata ad esibirsi, canta con qualche difficoltà.
Il 21 gennaio 2008 comincia a circolare un video, ripreso il 18 dove la cantante fuma crack e ammette di avere preso «sei valium per calmarsi». Lo scoop è del giornale The Sun. Il video ha cominciato a girare su Youtube e sulle altre piattaforme di condivisione video
Il 6 agosto 2009 è stato ufficializzato il divorzio dal marito
Il 16 novembre 2009 è ricorsa alla chirurgia estetica per aumentarsi di una taglia il seno
Il chitarrista dei Rolling Stones, Keith Richards ha dato consigli alla Winehouse e a Pete Doherty per smettere di drogarsi nell'ottobre 2010 dopo averle già detto nel marzo 2008 di non permettere che la droga stronchi la sua vita e la sua carriera
Il 18 giugno 2011, è la volta della sua ultima apparizione in pubblico, in occasione dell'apertura del nuovo tour europeo del 2011. Amy canta visibilmente ubriaca davanti al pubblico di Belgrado (Serbia). A seguito di quest'ultima esibizione vengono cancellate due date europee ma poco tempo dopo verrà annullato l'intero tour europeo.
Amy Winehouse Foundation
L'Amy Winehouse Foundation è un'associazione di beneficenza. La fondazione è stata istituita 14 settembre 2011. Il suo intento è quello di aiutare e dare sostegno ai giovani in difficoltà, cresciuti in ambienti svantaggiati o che soffrono di dipendenza da alcol o droga.
Amy Winehouse ad un anno dalla morte ha venduto 1,7 milioni di album. Amy Winehouse Il padre Mitch – che ha scritto un libro sulla figlia, i cui proventi andranno alla Fondazione Amy Winehouse - ha ammesso di recente di aver avuto una starna sensazione durante la lettura della bozza finale, ma l’importante è continuare le opere benefiche della Fondazione stessa.
L’ultimo album che omaggia la cantante inglese è Amy's Jukebox. The Music That Inspired Amy Winehouse, pubblicato l’8 maggio 2012: in 26 tracce ci si immette nell’atmosfera origianle della Winehouse, la quale interpreta anche brani di Frank Sinatra e Ella Jane Fitzgerald.
Valerie è il singolo più venduto della sua carriera, con 767.000 copie. Back To Black è l'album con maggiore vendita, con quasi 3,5 milioni di copie totali nel Regno Unito.