E’ inaccettabile che un oggetto cosi’ sacro, prezioso e unico come l’Arca possa sparire dalla Storia, nella più completa indifferenza L’Arca contiene le due Tavole della Legge, i principi universali della morale umana,inscritte dalla mano stessa di Dio. L’Arca fu il centro della liturgia ebraica e, in effetti, rappresenta la Presenza Divina. Quando Dio si riferisce all’Arca, dice “Io” (2 Sam. 7:6)! L’Arca fu introdotta nel Tabernacolo da Mosè e quivi rimase per più di 400 anni. Finalmente, fu posta nel Primo Tempio dal re Salomone che dichiarò nel discorso inaugurale, al momento della consacrazione della Casa (1 Re 8:13) “Dio risiederà nella Sua Casa per l’eternità” . Ma, in seguito, non una parola… o cosi’ sembra. Ci sono tante parole che sono state neglette o incomprese!
Troverete qui una nuova teoria originale, tutta basata esclusivamente sulle parole della Bibbia, in ebraico, che dovrebbe spiegare molte cose e che potrebbe avere clamorosi effetti nella situazione politica odierna.
Perché le parole della Bibbia? Perché Dio ha creato l’intero universo con le Sue parole. Perché le parole della Bibbia hanno influenzato e determinato le grandi culture della civilizzazione. Perché le profezie sono costituite da parole e si stanno oggi materializzando davanti ai nostri occhi.
La scomparsa: sorpresa! l’Arca non appare più, neanche al momento della distruzione babilonese, e non viene mai più menzionata nella Bibbia! La si vede per l’ultima volta al momento dell’inaugurazione del Primo Tempio…. o cosi’ sembra! Non possiamo accettare che possa essere stata rubata o distrutta e nemmeno soltanto trasferita. Ricordiamo l’episodio di Uzzah (2 Sam. 6:7) che fu colpito a morte da Dio quando aveva appena toccato l’Arca, e questo, con le migliori intenzioni!
L’indifferenza sulla sorte dell’Arca può essere spiegata con la profezia di Geremia (Ger. 3:16) che prevede proprio questo: l’Arca dell’Alleanza… non vi si penserà piu’, non la si menzionerà più,non la si rimpiangerà, non se ne farà un’altra”
Sarebbe dunque la volontà divina, durante 2.500 anni!
Tuttavia, ciò non era inteso durare per sempre, ma bensi’ solo fino ai tempi nostri, perché la nostra è davvero una generazione del tutto speciale. Siamo tornati alla nostra Terra, che si è rimessa a fiorire, e il mondo intero si erge contro di noi, come profetizzato! Finita l’indifferenza, adesso, l’interesse per ritrovare l’Arca rinasce. Al lavoro! Ci sono tanti eventi sospetti che meritano una spiegazione e domande che aspettano una risposta. Dobbiamo rileggere il testo con molta attenzione.
La nostra teoria vuole investigare se il re Salomone ha messo in opera una manovra geniale per rispettare il comando di Dio di mettere l’Arca nel posto designato… dove non potesse essere scoperta, neanche al momento della distruzione babilonese e dove sarebbe rimasta per sempre! E dunque, vi si trova anche oggi.
Il re Salomone: perché proprio Salomone fu scelto per costruire il Tempio, quando suo padre David, il beneamato di Dio, ne aveva fatto precisa richiesta, aveva redatto i piani e iniziato la raccolta dei materiali?
E’ scritto che Salomone aveva ricevuto da Dio intelligenza come nessuno aveva avuto prima di lui e nessuno avrà in futuro (1 Re 3:12). Certo, ci voleva un vero genio per poter costruire la Casa nella quale l’Arca sarebbe rimasta per l’eternità, senza essere scoperta.
Quest’uomo era Salomone!
Il know-how, l’abilità tecnica: Salomone prende la figlia del re d’Egitto e la conduce a Gerusalemme. Questo atto è sorprendente e, diciamo, di cattivo gusto… Tuttavia, da un’attenta lettura, si rileva che che quando questa unione è menzionata, immediatamente dopo, si parla di costruzione: le mura, la casa del re, la Casa di Dio! Sospetto! Certo non si trattava di una moglie (il suo nome non è nemmeno ricordato), ma bensi’ di una donna che aveva apportato dall’Egitto quell’abilità tecnica necessaria per la costruzione? Gli Egiziani erano ben noti per la loro formidabile capacità ed esperienza nel mimetizzare l’ingresso alla tomba dei loro re. Il loro sistema consisteva nel chiudere l’ingresso con enormi blocchi di roccia non lavorata che facevano pensare che si trattava del suolo naturale. Eventuali saccheggiatori avrebbero ritenuto che era quindi inutile scavare. I blocchi venivano issati su colline artificiali di sabbia. Questa veniva spazzata via, il momento venuto e i blocchi scendevano lentamente fino a chiudere l’ingresso. Da seguire.
Lo Dvir: che cos’è? mistero!
Quando Dio dà a Mosè le istruzioni per la costruzione del Tabernacolo, gli precisa che, in futuro, si dovrà costruire la Sua Casa sullo stesso modello. (Es. 25:8-9) Ora, nel Tabernacolo il Santo dei Santi misurava 10×10 cubiti. Nel Tempio troviamo una camera, chiamata lo Dvir della Casa, che misura 20×20 cubiti, e nella quale l’Arca viene introdotta (1 Re 8:6). Il nome Dvir, riferito al Santo dei Santi, non appare altrove nella Bibbia, e neppure nella descrizione del Terzo Tempio di Ezechiele! Tutt’al più è il nome di un villaggio. Sospetto!
Di solito, si è portati a credere che lo Dvir è proprio il Santo dei Santi. Però, leggendo attentamente, si nota che non è mai detto che si tratta del Santo dei Santi. Per esempio, (1 Re 8:6) ci viene detto che l’Arca fu portata “verso il suo posto; verso lo Dvir della Casa, verso(notate la ripetizione) il Santo dei Santi”. Sarebbe come dire “andare verso la stazione, verso Roma“. E’ evidente che la stazione non è ancora Roma, e lo Dvir della Casa non è il Santo dei Santi!
E’ dunque Lo Dvir una stazione di passaggio?
Le stanghe: i sacerdoti introducono l’Arca nello Dvir (1 Re 8:6), ma le stanghe usate per il trasporto sporgono e potevano essere viste dal di fuori (1 Re 8:9). Sospetto! Noi sappiamo che queste stanghe non potevano essere separate dall’Arca (Es. 25:15) e quindi erano le stesse nel Tempio. Come mai queste stanghe che si adattavano perfettamente nel Santo dei Santi del Tabernacolo, sporgono nello Dvir che ha una superficie quattro volte maggiore? E perché ci dicono che le stanghe furono allungate (1Re 8:8)? Logicamente, l’Arca avrebbe dovuto essere posta in fondo o in mezzo allo Dvir e quindi le stanghe non avrebbero potuto sporgere. E’ forse un segnale per indicare che l’Arca non era ancora pervenuta alla mèta finale?
Forse si tratta di un parcheggio temporaneo?
La nube: Quando i Cohanim escono dal Santuario, una nube riempie la Casa, e quelli non poterono terminare il loro ufficio! Furono costretti ad uscire e portarsi più lontano (1 Re 8:10-11). Sospetto! Durante il regno di Salomone non si assiste a nessun miracolo materiale. Questo sarebbe l’unico. Inoltre, se leggiamo attentamente e paragoniamo quello che accadde quando Mosè introdusse l’Arca nel Tabernacolo, ci viene detto esplicitamente che Mosè terminò il suo lavoro e allora, e soltanto allora, la nube apparve
(Es. 40:33). Invece, i Cohanim non poterono terminare il loro ufficio. Forse, Salomone si è sbarazzato di testimoni indesiderabili.
Il discorso: Salomone pronuncia un toccante discorso ai Figli d’Israele radunati a Gerusalemme. Conviene qui di ricordare che Salomone era un campione nell’uso di espressioni a doppio senso. Per esempio, quando le due madri gli richiedono di decidere a chi spetta il neonato, Salomone ordina che sia tagliato in due (!) e subito capisce qual’è la vera madre. (1 Re 3:16 et al.)
Dunque, dovremo avere ricorso ad un’attenta lettura. Salomone inizia col dire (1 Re 8:12) “Dio ha detto che abiterà nella foschia (in ebraico arafel)”: e continua: “Ti ho costruito/edificato (perché questa ripetizione? forse c’è una doppia costruzione?) una casa splendida (in ebraico Zvul) per la tua eterna residenza”. Ma la parola “zvul” non appare altrove nella Bibbia, sennon come il nome di un re locale.Sospetto! Successivamente, durante lo stesso discorso, Salomone esclama ( 1 Re 8:27) “… né il cielo, né i cieli dei cieli possono contenerTi…” riferendosi alla ben nota tradizione dei Sette Cieli, un’antica tradizione comune a differenti culture. Questi cieli hanno un nome, in ebraico: il più basso (o centrale) si chiama arafel e uno al di sopra si chiama Zvul (vedi il noto dizionario ebraico Even Shushan). Ora possiamo interpretare e “tradurre” il messagio di Salomone che intendeva dichiarare: “Dio ha detto che abiterà al livello più basso, io ho costruito/edificato la Tua Casa ad un livello più alto”. In altre parole, il Tempio si troverà ben in vista, mentre il Santo dei Santi sarà in basso, magari sotterraneo, quindi non percettibile.
Questo spiega anche il riferimento ad una doppia azione di costruzione (costruito/edificato). Una costruzione si trova in superficie ed e’ ben visibile, mentre un’altra costruzione è mimetizzata e invisibile.
Per fare cio’, Salomone impiegò l’intelligenza che Dio gli aveva attribuito e il know-how ricevuto dall’Egitto. Cosi’ riusci’ ad eseguire l’ordine di Dio, di porre l’Arca nel posto designato senza che potesse essere scoperta, persino al momento della distruzione babilonese.
E quivi si trova anche ai giorni nostri
Che cosa è accaduto? Cronaca: Salomone inizia la costruzione del Tempio 480 anni dopo l’Esodo. I lavori durarono sette anni e furono terminati esattamente nel mese di Bul, che è l’ottavo mese dell’anno (1 Re 6:38). Salomone invita tutt’Israele per l’inaugurazione, nel mese di Ethanim, che è il settimo mese, dunque dell’anno seguente. (1 Re 8:2)! Durante questi 11 mesi, Salomone, con l’aiuto di Hiram, provvede alla fabbricazione di tutte le suppellettili del Tempio.
L’inaugurazione: Salomone edificò il Tempio con l’ingannevole Dvir della Casa, che appariva essere il Santo dei Santi. Fà introdurre l’Arca nello Dvir ma ci segnala che si tratta di una stazione temporanea(lestanghe). Si sbarazza degli ingombranti testimoni (lanube) e allora, possiamo assumere, operai fedeli aprono il vero Santo dei Santi, sollevandone il coperchio, costituito da un blocco di roccia compatta, come il suolo naturale, introducono l’Arca, secondo la volontà di Dio, e quindi richiudono.
Per fare questo gli Egiziani impiegavano migliaia di schiavi. Salomone non godeva di questa possibilità e dovette ricorrere a macchinari. Dove sono?
Le macchine: per realizzare questa difficile operazione, di sollevare quella roccia e richiudere discretamente, Salomone impiegò le due colonne, Yakhin e Boaz che si trovavano all’ingresso del Santuario. Ogni colonna misurava 18 cubiti d’altezza e un capitello di 5 cubiti la sormontava. Erano vuote e non sostenevano nessuna parte della Casa; non sembra avessero nessun uso specifico (1 Re 7:15).
Secondo il sistema egiziano, le colonne avrebbero potuto essere riempite di sabbia molto fine che si sarebbe sparsa fuori al momento desiderato, provocando la discesa del capitello all’interno della colonna. Il movimento del capitello, per tramite di una puleggia, avrebbe determinato il sollevamento del coperchio del Santo dei Santi e vice-versa.
Vedi una rappresentazione animata di quanto sopra
E’ interessante notare che ai tempi di Salomone, si conosceva solo un tipo di macchina, la leva, che può essere rigida o articolata come la puleggia. Ora il nome delle due colonne, Yachin e Boaz, ha la stessa radice, in ebraico, del nome di due parti della leva: base e forza.Che bisogno c’era di darle un nome? Sospetto, no?
E queste colonne si sono mosse! Da un’attenta lettura, si nota che, al momento della distruzione del Tempio, i babilonesi mostrarono un ovvio interesse per l’enorme quantità di bronzo delle colonne, e decisero di farle a pezzi per portarle a Babilonia. In effetti, possiamo leggere, ogni colonna era alta 18 cubiti e un capitello di 3 cubiti la sormontava!!! (2 Re 25:17)
Paragoniamo la misura dei capitelli: al momento della costruzione, 5 cubiti (1 Re 7:15), e al momento della distruzione, 3 cubiti! Evidentemente, i babilonesi misurarono solo quello che potevano vedere e quindi mancarono due buoni cubiti che si erano affondati all’interno delle colonne!
Ci sono molti altri fatti sospetti da spiegare e domande in attesa di risposta, che possono solo corroborare questa teoria, ma non c’è posto qui, per il momento.
E infine, dove si trova il Santo dei Santi del Primo Tempio che contiene l’Arca?
Secondo la nostra teoria, noi possiamo solo concludere che si trovava e ancora si trova nel Monte del Tempio. Questa opinione è condivisa da molti altri, incluso, nientemeno, lo Rambam (Hilcot Beit haBechira).
La tradizione indica la Cupola della Roccia come il sito del Primo Tempio e del Secondo Tempio ( che già non conteneva l’Arca). Ma questo è inaccettabile! Non c’è dubbio che il Secondo Tempio si trovava dove oggi è la Cupola della Roccia. I babilonesi non edificarono nulla sulle rovine del Primo Tempio; ma i romani costruirono un tempio dedicato a Giove dove si trovava il Secondo Tempio!
Se il Primo Tempio si fosse trovato nello stesso sito del Secondo, si dovrebbe ammettere che, al di sopra del Santo dei Santi contenente l’Arca, Dio avrebbe lasciato costruire l’abominazione di un tempio pagano…. Inaccetabile!
Evidentemente, il Primo Tempio si trovava altrove. Com’è possibile? Enigma?
Semplicemente, gli esuli che ritornarono da Babilonia, molto fortunatamente, si sbagliarono di posizione! Cosi’ non c’è mai stato miscuglio di sacro e di abominevole! Nessun edificio estraneo è stato mai costruito al di sopra del Santo dei Santi contenente l’Arca.
La prova: Quando gli ebrei cominciarono a scavare le fondamenta del Secondo Tempio (Ezra 3:11-12) molti si rallegravano, cantavano e lanciavano grida di gioia. Però, è scritto, ci furono di quelli “che avevano visto il Tempio precedente“, e…. piangevano! Quale ragione potevano avere di piangere proprio a questo momento, quando appena si era cominciato a scavare? C’è una sola risposta logica: perché si rendevano conto che non era il sito esatto, ma non potevano opporsi! Evidente?
C’è un vasto spazio nella parte nord della spianata del Monte del Tempio. Nulla vi è stato costruito, a parte una piccola edicola chiamata la Cupola degli Spiriti, giusto sulla linea della Porta della Misericordia, (erroneamente detta Porta d’Oro). Il pavimento di questa cupola è costituito da una singola piastra di roccia compatta che fa pensare al suolo naturale! Se si domanda agli arabi di che cosa si tratta, danno risposte molto vaghe e a volte aggiungono che ci sono dei diavoli, donde il nome. Forse, nel passato, qualcuno ha eseguito qualche azione temeraria… come scavare? Sospetto!
Questo e’ il nostro sito favorito. C’è molto posto. E’ una località ideale, senza edifici da demolire quando dovrà essere costruito il Terzo Tempio, che… infine sara’ edificato esattamente sopra al vero Santo dei Santi, quando Dio vorrà.
Un’ultima nota. Noi pensiamo che il saggio Salomone ci ha lasciato una “mappa del tesoro“. Potrebbe essere nel suo Cantico dei Cantici, pieno di frasi enigmatiche. Lo stiamo studiando ed abbiamo già rilevato molti indizi promettenti. Pensiamo che svelerà il suo segreto quando verrà il momento.
ALTRE TEORIE E CONFUTAZIONE
Il mistero della scomparsa dell’Arca e della sua sorte ha davvero sconcertato molti. Questo è naturale, perché quando l’Arca sarà “ritrovata”, si tratterà della più importante scoperta di tutti i tempi.
Ci sono molte teorie sull’accaduto. Eccone alcune, tra le più note.
Il Monte Nevo: in Maccabei 2 (2:4 – 8) è detto che il profeta Geremia, in vista dell’imminente invasione babilonese, avrebbe preso l’Arca dal Tempio e l’avrebbe nascosta nel Monte Nevo, dove si trova anche la tomba segreta di Mosè.
Notiamo che la credibilità di Maccabei è molto modesta tra gli studiosi perché fu scritto centinaia d’anni dopo i fatti e perché non è parte della Bibbia . Inoltre, contradice cio’ che Geremia stesso dice nella sua profezia (Jer. 3:16) “l’Arca non sarà piu menzionata … non se ne farà un’altra”.
Axum – Etiopia: Menelik, il figlio della Regina di Saba, sarebbe anche il figlio di Salomone, senza nessuna conferma storica, ed avrebbe portato l’Arca in quella che è oggi la Chiesa di S. Maria in Axum. Di tanto in tanto, riceviamo la promessa di assistere alla sua esibizione pubblica, ma senza conseguenze!
Irlanda-Scozia-Egitto-“Hollywood”,etc. Sono innumerevoli le località nelle quali si pretende si trovi l’Arca. E evidente che il soggetto è molto importante. Tutti i conquistatori della Terra Santa sono stati sospettati di essersi impadroniti dell’Arca: il re d’Egitto Shishak, i Babilonesi, i Romani e, in tempi piu recenti, i Templari in particolare.
Notiamo che la Bibbia ci dice ripetutamente che l’Arca avrebbe dovuto essere posta nel luogo designato da Dio, per ivi rimanere PER SEMPRE. Ora, tutte queste teorie implicano qualche forma di trasporto. Se noi crediamo che ci fù un’Arca, dobbiamo anche credere che nessuno l’ha mai spostata.
Simboli massonici: è sorprendente notare che il racconto delle origini della Massoneria e i suoi riti ricordano molti dettagli di questa nostra teoria. I Massoni sostengono che furono stabiliti da Hiram, l’architetto del Tempio di Salomone, che si serviva di operai selezionati allo scopo di eseguire lavori segreti nel Tempio, esclusivamente di notte, quando non c’era nessuno. Questi operai dovevano aver timor di Dio ed essere pronti a morire piuttosto che rivelare il loro segreto! Hiram stesso fu ucciso da ladri che erano sicuri che nascondeva un tesoro, ma non apri bocca.
In una Loggia Massonica il Presidente siede tra due colonne che portano il nome di Yachin e Boaz…
Tuttavia, non fanno nessuna menzione dell’Arca, il che potrebbe essere giustificato, dato che si trattava del loro segreto.