IL POPOLO DI LEMURIA
Il perduto popolo di Lemuria, nuove rivelazioni
Secondo alcuni studiosi e geologi di fama internazionale come il naturista Ernst Heinrich Haeckel, fu il continente scomparso di Lemuria, la vera culla della razza umana. All'inizio del secolo scorso, durante una riunione dell'Accademia Scientifica Britannica, il professor St. Hilaire dichiarò che l'isola del Madagascar, senza riferimenti geografici, dimostrava di non appartenere né all'Africa, né all'Asia, ma all'antico continente di Lemuria. Una testimonianza rilevante è quella del Colonnello dell'Esercito britannico, che nel 1874 si trovava in India e conobbe un sommo sacerdote, presso un monastero locale. Questi gli avrebbe fornito importanti "rivelazioni" su un continente "perduto", Mu, che rese pubbliche con il libro Mu: il continente perduto. Si trattava di Lemuria. Egli racconta che nei documenti custoditi negli archivi del tempio indiano, inviolabili e intoccabili, si narrava di un continente perduto nel Pacifico. In essi si ipotizzava che Mu fosse all'apice dello splendore all'incirca 50.000 anni fa e il suo sprofondamento negli abissi con i suoi 64 milioni di abitanti, fosse avvenuto circa 13.000 anni fa. Oggi, di questo esteso continente, non resterebbero che le testimonianze di residue terre emerse. Confrontando due carte di Lemuria, rinvenute da W. Scott- Elliot presso una comunità di adepti tibetani, che conserva molti resti delle civiltà preistoriche, si osserva il lento evolversi del continente: terre a poco a poco sommerse dalle acque o disgregate dalle eruzioni vulcaniche. Attualmente ben poco ci è rimasto di quella che fu "la culla dell'uomo": le isole del Pacifico e dell'Oceano Indiano, le coste della Cina e del Giappone, l'Australia, il Madagascar. E proprio nel Madagascar vive una piccola scimmia che porta lo strano nome di Lemuride. E' una scimmietta piccola, vivace, coperta di un morbido e lungo pelo, e si ritiene che sia stato tra i primi mammiferi della Terra. La piccola scimmietta, fu forse la prima a conoscere l'uomo: era un uomo in piena armonia con il paesaggio che lo circondava, era il padrone della Terra di allora, l'unica creatura intelligente ed era un Gigante. Sull'esistenza dei "giganti" i rinvenimenti di ossa, tombe ed oggetti, sono ormai migliaia. Senza contare le fonti storiche e religiose. Dal gigante Golia, alle tavolette sumere, dai Libri di Enoch alla Bibbia che in Genesi dice «ed erano in quel tempo i giganti sopra la Terra». A differenza di Atlantide, che sopravvive in primo luogo grazie al ricordo di Platone, le scoperte geologiche e geografiche del secolo scorso, hanno reso obsolete le teorie sull'antico continente di Lemuria o Mu. Ma Lemuria, scomparsa dal regno della scienza, è sopravvissuta grazie a scrittori dell'occulto ed esoteristi di fama. Tra i più noti Madame Blavatsky (foto a lato), fondatrice della Società Teosofica che nel 1880 dichiarò l'esistenza dell'antico continente, tragicamente scomparso. Ella asseriva di aver letto in un libro "Stanze di Dzyan", un antico testo atlantideo, ricevuto per via "telepatica" da un Mahatma del Tibet, dell'esistenza di Lemuria, delle sue guerre con Atlantide, fino alla sua scomparsa. Nel 1894 Frederick Spencer Oliver pubblicò un libro "A Dweller on Two Planets", nel quale dichiarava che i sopravvissuti del continente scomparso, si erano rifugiati in quella che per noi è la California del Nord, all'interno di un antico vulcano dormiente, il Monte Shasta. Essi abitavano in complessi sistemi di tunnel, ed a volte erano stati visti fuori dalla montagna, mentre camminavano vestiti di bianco, alle pendici del monte. In molti libri di esoterismo il Monte Shasta è considerato uno dei luoghi più sacri della Terra, luogo di incontro dei Maestri Ascesi della Fratellanza Cosmica, al pari di Shamballa ed Eldorado. Alcuni fisici alternativi, anche italiani, danno per scontata l'esistenza, all'interno della Terra, di masse di cristalli, di piccoli soli, di spazi abitati da esseri di altre dimensioni, che potremmo chiamare gli "intraterrestri", invece che "extraterrestri". Curioso dell'invisibile come sono, (ho scritto un libro che si chiama proprio "Viaggio nei mondi invisibili" Melchisedek Edizioni) ho iniziato subito le ricerche di ciò che poteva esistere sotto il Monte Shasta, e del perché veniva associato all'antico continente di Lemuria. Ho scoperto subito che il luogo era considerato sacro dagli Indiani di America, soprattutto i famosi Hopi, ma che di esso avevano parlato alcuni dei più famosi esoteristi degli anni passati. Tra questi Edgar Cayce, il profeta dormiente, che sul continente scomparso ha dato moltissime informazioni.
Il Monte della Luce
Kryon, una delle voci più seguite da milioni di persone parla del Monte Shasta, come di un luogo ad altissima energia lemuriana, e ne onora i Guardiani come precursori, come operatori della Luce, a cui è delegato il compito della Trasformazione in atto sul Pianeta, per arrivare alla energia della Quinta Dimensione. Poi mi sono documentato sul sito www.lemuriaitalia. it. Ma leggere non mi bastava più. Sono partito per l'Alta California, per andare a visitare il Monte Shasta. Con me c'era Anna Maria Bona, una messaggera arcangelica. Misurando le nostre energie, con la scala di Bo-vis, ci siamo subito accorti che queste aumentavano in modo incredibile ogni giorno. Il luogo era davvero straordinario. Non abbiamo incontrato i lemuriani, almeno nella nostra forma fisica, ma ho parlato con gli editori di "TELOS. Rivelazioni dalla Nuova Lemuria", uno straordinario libro, già pubblicato con grande successo in ben 37 Paesi, e ho ottenuto i diritti per la sua pubblicazione in Italia. Il libro racconta la catastrofe dell'inabissamento circa 12.(XX) anni fa, con i gruppi in preghiera che cantavano in coro una canzone che è sopravvissuta come sanno bene gli irlandesi. Altri abitanti con tutte le memorie della storia del mondo, si rifugiarono sulla terraferma, chi verso il Centro America, e chi nel Nord della California, in luoghi segreti sotto il vulcano Shasta. E là vivono ancora, dopo aver sviluppato una civiltà simile all'Età dell'Oro, in piena connessione con Dio, dopo aver raggiunto le energie della Quinta Dimensione, che permette loro di essere invisibili e di spostarsi nello spazio attraverso la multidimensionalità. Ma la cosa più strabiliante per me era un'altra. Dopo aver creato una Casa Editrice per onorare Melchisedek, il "Sempre Veniente", come racconto nel mio ultimo libro "L'Eredità dell'Ordine di Melchisedek", potete immaginare la mia sorpresa nello scoprire che a Telos, l'antica civiltà lemuriana onorava Melchisedek, e che tutti gli insegnanti di Telos facevano parte del Suo Antico e Sacro Ordine. Gli insegnamenti del libro erano stati fatti pervenire all'Autrice Aurelia L. Jones, dall'Alto Sacerdote di Telos, Adama, un essere di Luce che opera per il ricongiungimento dei nostri due mondi. Da tempo i fratelli lemuriani si sono dati per "missione" di aiutare noi a "tornare a casa", cioè a un regno di armonia e di pace. Nel libro si racconta come sotto il Monte Shasta, si sta preparando, per gli abitanti delle Terra, il cambiamento epocale, l'Ascensione, ciò che è previsto come fine di un ciclo cosmico. E da ogni parola del libro emerge l'Amore Incondizionato, vero motore di ogni azione che governa Telos, così come tutto l'Universo. Lì a Shasta le fortissime e sottili energie cambiano completamente le persone. Ho avuto l'impressione di poter ricevere messaggi, non solo da Adama, ma dal Grande Spirito degli indianid'America. Una esperienza che cambia la vita. Come la cambierà a chi incontrerà l'amore dei lemuriani nelle parole di Adama. Vi lascio con un suo pensiero «Noi di Telos, sembriamo così diversi da voi, perché esprimiamo il nostro essere Divini, in ogni momento».